All’Università di Bari il 21 marzo “Costruiamo il dialogo insieme” - 19 marzo 2024

Pomeriggio interculturale promosso da Dirium e Cap Uniba nella Giornata Internazionale per l’eliminazione della Discriminazione razziale

“Siamo sempre lo straniero di qualcun altro. Imparare a vivere insieme è lottare contro il razzismo” ha detto lo scrittore e poeta marocchino Tahar Ben Jelloun, premiato con il Global Tolerance Award delle Nazioni Unite.

In occasione della Giornata Internazionale per l'Eliminazione della Discriminazione Razziale che si celebra giovedì 21 marzo, il Dipartimento di Ricerca e Innovazione Umanistica Dirium dell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro e il Centro per l’Apprendimento Permanente Cap Uniba organizzano un pomeriggio di incontro e confronto interculturale.

A partire dalle ore 15, nell’aula Leogrande del Centro Polifunzionale Studenti Uniba in piazza Battisti a Bari, si svolgerà “Costruiamo il dialogo insieme” per promuovere l'inclusione all'interno della comunità accademica.

“Per contribuire a diffondere una cultura di accoglienza nel nostro campus – spiega il gruppo Studenti Mentorship Uniba - proponiamo una tavola rotonda. Le studentesse e gli studenti internazionali che hanno un background migratorio iscritti a Uniba e che beneficiano del supporto del centro di servizio per l’Apprendimento Permanente, avranno l'opportunità di intervenire e condividere le proprie esperienze. Cercheremo di incoraggiare un dialogo aperto e costruttivo tra giovani provenienti da contesti molto diversi, sia in termini geografici che accademici”.

I mentori Alessia, Damiana, Gianvito, Ottavia e Sarah, attraverso il servizio di aiuto “peer to peer” voluto dall’Università di Bari per sostenere l’inclusione accademica, offrono supporto didattico, linguistico, motivazionale e sociale ai borsisti Crui e a chi frequenta Uniba dopo essere arrivato con un Corridoio Universitario come nel progetto Unicore dell’Unhcr. Spiegano che “promuovere l'inclusione significa riconoscere il valore e la necessità di esperienze diverse all'interno della nostra comunità studentesca perché offrono nuove prospettive. Anche l’arte celebra l'inclusione e la diversità, come testimoniato dall'inserimento del poeta Tesfalidet Tesfom tra i poeti della narrativa italiana. Il giovane migrante eritreo, deceduto il giorno dopo lo sbarco in Sicilia, aveva in tasca versi bellissimi e strazianti che ci chiedevano aiuto rivolgendoci un invito semplice: ‘Ti prego fratello, prova a comprendermi’”.

Per il direttore del Dirium Paolo Ponzio: “La nostra vocazione è stata sempre quella di costruire ‘ponti’. Bari ‘porta d’Oriente’ non è uno slogan ma un’attitudine identitaria che dice della nostra propensione a considerare il Mediterraneo una ‘casa comune’ in cui tutti gli esseri umani possano convivere e condividere. È questo che anima la nostra azione contro ogni discriminazione e contro ogni violenza all’umanità: la certezza che per poter dire ‘io’ devo poter guardare ‘l’altro’ come un tu che mi costituisce. Io sono tu che mi fai!”.

L’evento interculturale proseguirà in piazza Umberto alle 16.30 con il flash mob “Il passo sospeso” organizzato con l’assessorato al Welfare del Comune di Bari-Casa delle Culture e l’associazione Teatro delle Bambole e alle 18.30 con il “Banchetto etnico” che si terrà al Centro Polifunzionale Casa delle Culture (via Barisano da Trani,15).

"La paura dell'Altro, dello ‘straniero’, rischia di farci diventare stranieri a noi stessi. Per questo - dice l’assessore al Welfare del Comune di Bari Francesca Bottalico - oltre alle tante iniziative e ai servizi messi in campo in questi dieci anni come assessorato al Welfare, siamo felici di collaborare ai progetti di mentorship tra studenti e Corridoi universitari e umanitari. Italo Calvino ci ricordava che scrivere, il gesto per eccellenza del saper costruire Cultura, è soprattutto saper eliminare: impegniamoci, allora, a eliminare dalla nostra Storia e dalle nostre storie, le pagine intrise di razzismo e discriminazione. E a scrivere insieme pagine di inclusione e solidarietà, costruendo una Cultura multiculturale e interculturale, una Cultura dell'Umanità Tutta".

La presidente del Cap Uniba Fausta Scardigno, responsabile della Linea d’azione per i rifugiati di Ateneo: “Invito la comunità Uniba a partecipare a questo evento in cui saranno protagonisti le studentesse e gli studenti con background migratorio, i rifugiati e i beneficiari dei servizi di integrazione accademica perché lo scambio interculturale si alimenta proprio incontrandosi, mettendosi accanto, rigenerandosi nel confronto”.

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pubblicato il 19/03/2024 ultima modifica 19/03/2024