Salutari distanze critiche

Uno dei principali problemi nella relazione interculturale, forse la difficoltà maggiore, sta nello sviluppare una “distanza critica” che favorisca un atteggiamento di disponibilità sociale, di apertura verso forme sconosciute non solo di comunicazione verbale ma anche di comportamenti, sistemi di valori e credenze differenti. Bisognerà imparare a riflettere sulla propria cultura, a proiettarsi in identità nuove ma altrettanto valide, sviluppando una relativizzazione culturale. A questo punto si dovrà dare spazio all’incontro-convivenza, imparare a mettere i valori in relazione alle culture altre, fino ad integrarsi.

La competenza comunicativa interculturale, ha detto Giovanni Dal Fiume (2000) va intesa come una “educazione interculturale” che non è l’invenzione ex novo di una “terza via” ma è l’occasione di cambiamento che agisce sui valori e sui fattori che determinano le relazioni interculturali.

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pubblicato il 02/12/2019 ultima modifica 09/05/2022