Perchè uno straniero finisce ai margini

E' naturale che tutto ciò che viviamo venga definito secondo i nostri standard interpretativi:  tentiamo di spiegare e ricondurre tutto al nostro mondo, a ciò che per noi è familiare.

Lo facciamo noi, lo fanno gli "altri", i diversi da noi, gli stranieri.

Quando arriva uno straniero, osserva la nuova società dal suo punto di vista, tende a ricondurla ai suoi parametri di riferimento, a replicare i suoi valori, le abitudini, le regole che per lui sono familiari. Esattamente come facciamo "noi" (anche nei suoi confronti).

Si sviluppa una "dissonanza cognitiva": emergono le differenze tra i due modelli culturali, normativi, comportamentali, morali e sociali.

Tuttavia, lo straniero da un lato e noi dall'altro, non siamo spettatori di questo esame reciproco ma protagonisti attivi del confronto, interagiamo gli uni con gli altri. Le differenze cognitive non sono riflessioni teoriche ma lo spazio e il tempo in cui Noi e Loro viviamo e agiamo. Ci sono cioè situazioni sociali definite in cui si ha contezza concreta di questa distanza tra i due protagonisti della relazione.

Se tutto ciò che accade lo inseriamo nel nostro mondo "familiare", ovvero tentiamo di dargli una spiegazione partendo da questo nostro presupposto, quando dobbiamo definire qualcosa riferendoci a un mondo "non familiare" si creano inevitabilmente dei cortocircuiti.

Se allo straniero non serve più il suo mondo per interpretare e orientarsi nel nuovo ambiente, è evidente che non solo sentirà di non appartenere al nuovo contesto ma perderà il suo baricentro, i suoi riferimenti naturali.

Alfred Schutz nel 1971 dirà che "non gli è più concesso di considerarsi al centro del suo ambiente sociale" e ma finirà ai margini.

Potrà allora desiderare di assimilarsi al nuovo mondo per riavere riferimenti certi a cui aggrapparsi, per tornare a sentirsi elemento del gruppo o, nel caso contrario, potrà isolarsi, assumere la posizione di emarginato o cercare legami con il gruppo connazionale per farsi forza dei suoi canoni interpretativi  o potrà essere escluso, allontanato, emarginato, dal gruppo nel quale vorrebbe entrare.

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pubblicato il 18/05/2018 ultima modifica 09/05/2022