Parole per ferire

Il linguista Tullio De Mauro ha censito le parole dell’odio di cui è ricchissimo il vocabolario italiano.

Parole che possono evocare uno stereotipo negativo, “parole per ferire a doppio taglio” in quanto offendono una persona o un oggetto o attività ma evocano offensivamente un’intera categoria, parole che esprimono odio e disprezzo e servono a denigrare e insultare, parole polivalenti che aggiungono a significati neutri una valenza spregiativa e aggressiva. In ogni caso si tratta di "parole per ferire".

L’ingegnosità linguistica che rende l'italiano così fecondo di cattiveria può tuttavia offrire spazi per #ParoleNuove come recita la campagna dell'OIM, l'Organizzazione Internazionale delle Migrazioni.

La sfida è un vocabolario nuovo per parlare di migrazione. 

Arganta: [Ar-ga-nta] essere un’occasione unica per il progresso: https://youtu.be/IKUA4h8-7kA

Azioni sul documento

pubblicato il 19/03/2021 ultima modifica 09/05/2022