Non sempre si percepisce la discriminazione
Discriminare significa attuare un comportamento che causa un trattamento non paritario di una persona o di un gruppo di persone, sulla base di un elemento, di una categorizzazione, di un pregiudizio. La discriminazione è diretta quando si agisce deliberatamente per mettere una persona o un gruppo di persone in una posizione di svantaggio. E’ indiretta quando una norma, un regolamento, una pratica che si percepisce come neutra – di fatto – crea una disparità di trattamento.
Unar, l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, fa due esempi che rendono chiaro il concetto: "Il proprietario di un appartamento fa espresso divieto di affittare a stranieri" è una discriminazione diretta. "Un bando di selezione pubblica in cui viene richiesto il requisito di cittadinanza italiana" è una discriminazione indiretta.
E’ più facile riconoscere il primo caso, no?