Ne uccide più la lingua che la spada

Aaron Peckham (Urban Dictionary: Fularious Street Slang Defined, Andrews McMeel, 2005) definisce così quello che il Libro del Siracide definiva così: "Ne uccide più la lingua che la spada":

"Le parole dell’odio sono, come spiega il nome, parole piene d’odio che causano dolore, perché sono dispregiative per loro natura. Sono le peggiori parole da usare, specialmente se fai parte di un gruppo che ha un potere di prevaricazione su un altro gruppo, il quale ha meno potere a causa del suo essere minoranza o del suo essere storicamente discriminato".

OIM, l'Organizzazione Internazionale delle Migrazioni, ha lanciato una campagna di sensibilizzazione che parte proprio dalle parole anzi, dalle #ParoleNuove.

La campagna ha l’obiettivo di stimolare un dibattito informato sulla migrazione, attraverso la promozione di un linguaggio meno polarizzato e divisivo. L’iniziativa intende offrire un’opportunità di riflessione su come viene narrato attualmente il fenomeno migratorio.

Amarsenda: [Amar-s-enda] impegnarsi per gli altri; lavorare per i diritti di tutti e di tutte: https://youtu.be/kFmaudaoSFA



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pubblicato il 25/12/2020 ultima modifica 09/05/2022