Il vocabolario dell'odio

Hate speech è tutto l'odio che esprimiamo a parole.

La violenza verbale è la manifestazione di un astio che può diventare antisemitismo, odio razziale, xenofobia, omofobia e che purtroppo fa ampio proselitismo, soprattutto in rete.

Le parole d'odio sono usate contro tutti coloro che riteniamo “diversi” per nazionalità, religione, aspetto fisico, orientamento sessuale, idee politiche, abilità fisiche. Ci fornisce il vocabolario per colpire "l'altro".

Ma riflettere sull’hate speech significa ragionare su di "noi" e sugli “altri”, sulle nostre relazioni in pericoloso disequilibrio e sul mondo che continuiamo a costruire basandoci su "errori".

OIM, l'Organizzazione Internazionale delle Migrazioni, ha lanciato la campagna #ParoleNuove che offre un’opportunità di riflessione sull'opportunità di un vocabolario nuovo per riflettere sul linguaggio che utilizziamo e sulle parole che scegliamo per parlare di migrazione.

Meativo: [Me-a-tivo] dare, e allo stesso tempo ricevere: https://youtu.be/r-a0w89sa-I

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pubblicato il 19/02/2021 ultima modifica 09/05/2022