Guardare dentro prima di guardare fuori

L’inclusione in in ambito lavorativo corrisponde alla capacità di creare un ambiente che consente alle persone, con le loro diversità, di esprimersi, di utilizzare le competenze di cui ciascuno è portatore, di contribuire ciascuno per le proprie capacità ai risultati aziendali, di poter crescere e di sviluppare le competenze individuali.

Posto che dove c’è maggiore inclusione, il coinvolgimento dei dipendenti è significativamente più alto, i team ottengono performance di eccellenza, le aziende registrano maggiori livelli di produttività e maggiori quote di mercato, come pure sono dimostrati più alti livelli di innovazione e creatività, è necessario saper fare inclusione.

Se da un lato bisogna evitare 1) di relegare l’integrazione lavorativa dei migranti a competenze di basso profilo e 2) di consolidare una segmentazione etnica del mercato del lavoro, occorre innanzitutto comprendere come l’azienda intenda trarre beneficio dalla strategia inclusiva e dalle diversità di cui i migranti sono portatori, anche in una prospettiva di cambiamento e di sviluppo organizzativo. 

Perchè se non si comincia dal ripensare se stessi, difficilmente si potranno ascoltare i bisogni altrui e dare spazio alle potenzialità altrui. Il Diversity management non si realizza dando un’occasione a chi accetta quello che rifiuta l'italiano ma puntando sulle motivazioni reciproche, aziendali e personali, affinchè tutte le parti in causa partecipino al processo di crescita.

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pubblicato il 15/11/2021 ultima modifica 09/05/2022