Tutto comincia da quella parola: Indifferenza


“Da anni, ogni volta che mi sento chiedere: ‘Come è potuto accadere tutto questo?’, rispondo con una sola parola, sempre la stessa.

Indifferenza.

Tutto comincia da quella parola. Gli orrori di ieri, di oggi e di domani fioriscono all'ombra di quella parola”.

Liliana Segre, sopravvissuta ai campi di sterminio e nominata senatrice a vita della Repubblica italiana nel gennaio 2018, anno in cui ricorrevano gli 80 anni dalle leggi razziali con cui il fascismo ha perseguitato gli ebrei, citata come “patrimonio prezioso per l’Italia” dal capo dello Stato Sergio Mattarella a Gerusalemme, per il Forum internazionale su Shoah e antisemitismo del 23 gennaio 2020, spiega:

La chiave per comprendere le ragioni del male è racchiusa in quelle cinque sillabe perché quando credi che una cosa non ti tocchi, non ti riguardi, allora, non c’è limite all’orrore”.

Siamo chiamati in prima persona a fare da argine.

“E’ come assistere a un naufragio da una distanza di sicurezza. Non importa - ci dice Segre nella testimonianza proattiva della sua vita scritta con Enrico Mentana – quanto grande sia la nave e quante persone abbia a bordo: il mare la inghiotte e un attimo dopo, tutto torna uguale a prima. Non un’onda in superficie, non un’increspatura. Solo un’immobile distesa d’acqua salata”.

 

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pubblicato il 27/01/2020 ultima modifica 09/05/2022