Paura, muri, invasioni. La retorica dello scontro di civiltà alimenta odio

"Si fa strada un senso di paura, che porta ad alzare le proprie difese davanti a quella che viene strumentalmente dipinta come un’invasione. La retorica dello scontro di civiltà serve solo a giustificare la violenza e ad alimentare l’odio. L’inadempienza o, comunque, la debolezza della politica e il settarismo sono cause di radicalismi e terrorismo".

Papa Francesco parla ai vescovi cattolici a conclusione di “Mediterraneo frontiera di pace” promosso dalla Cei. Da Bari punta il dito contro il dilagare dell'Hate Speech, linguaggio dominante dominante nei social ma anche nella società: "A me fa paura - dice - quando ascolto i discorsi di alcuni leader delle nuove forme di populismo: mi fa sentire discorsi che seminavano paura e odio nella decade del ’30 del secolo scorso".

Di fronte al crescente e inarrestabile fenomeno migratorio che interessa la regione mediterranea parla di accoglienza e invasione, due lati della stessa medaglia:

"Certo, l’accoglienza e una dignitosa integrazione sono tappe di un processo non facile, tuttavia, è impensabile poterlo affrontare innalzando muri. In tale modo, piuttosto, ci si preclude l’accesso alla ricchezza di cui l’altro è portatore e che costituisce sempre un’occasione di crescita".

Poi in un altro passaggio, dice:

"Siamo consapevoli che in diversi contesti sociali è diffuso un senso di indifferenza e perfino di rifiuto, che fa pensare all’atteggiamento, stigmatizzato in molte parabole evangeliche, di quanti si chiudono nella propria ricchezza e autonomia, senza accorgersi di chi, con le parole o semplicemente con il suo stato di indigenza, sta invocando aiuto. Si fa strada un senso di paura, che porta ad alzare le proprie difese davanti a quella che viene strumentalmente dipinta come un’invasione. La retorica dello scontro di civiltà serve solo a giustificare la violenza e ad alimentare l’odio".

Sì è vero, Papa Francesco parlava ai vescovi, ma sicuramente è opportuno non alzare un muro preventivo e ascoltare la sua riflessione.

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pubblicato il 24/02/2020 ultima modifica 09/05/2022