Immigrati italiani di ieri in Argentina e immigrati di oggi in Italia

"Il fatto che l'Argentina, nelle ondate migratorie dei secoli passati, abbia ricevuto molta immigrazione italiana ci fa avere un legame che ci unisce all'Italia. Tutti noi abbiamo un po' di discendenza italiana e questo si riflette nelle nostre abitudini, dal nostro modo di essere ai nostri pasti. E il fatto di essere oggi in questo Paese, è un modo per scoprire da dove proviene tutto ciò". 

Melanie studia Commercio Internazionale alla Universidad de la Matanza di Buenos Aires e a Bari ha partecipato all'esperienza interculturale offerta da 'Come In Uniba', progetto di interscambio che ha portato studenti da Argentina, Kenya, Senegal e Perù a studiare per un semestre accademico all'Università di Bari.

La sua considerazione sui legami con l'Italia solletica una domanda: l'immigrazione può aiutare la solidarietà, la comprensione reciproca?

Soprattutto sollecita una considerazione: gli immigrati che arrivano oggi in Italia sono poi tanto diversi da quegli italiani che, più o meno per le stesse ragioni, partirono all'inizio del Novecento per il Sudamerica?

 

Prima di partire, come ti immaginavi l’Italia e gli Italiani? Come li descriveresti oggi?

L'Italia mi è sempre sembrata un Paese da sogno, di incomparabile bellezza, con paesaggi che sembrano quadri. Essendo stata qui posso confermare tutto questo e anche di più, non solo i grandi luoghi turistici sono belli, ma ogni posto, strada, angolo conserva un fascino unico, che conferisce al Paese una certa magia e fascino.

Per quanto riguarda gli italiani, il fatto che l'Argentina abbia ricevuto molta immigrazione in arrivo da qui, ci fa avere tutti un legame che ci unisce e non lascia molto spazio all'immaginazione sul come possano essere. Oggi, dopo questa esperienza, posso confermare che tutte le cose buone degli italiani che sono venuti nel nostro Paese, sono ancora intatte qui, sono persone espressive, cordiali e gentili, che cercano sempre di darti il meglio di ciò che hanno, oltre all'amore per il cibo. 

Ti senti accolto? La gente che incontri come ti considera?

Dal primo giorno, siamo stati accolti molto bene sotto tutti i punti di vista, sia dall'università, sia dagli altri studenti e dalla gente della città. In generale le persone sono molto gentili e ben predisposte.

Puoi descrivere il tuo rapporto con gli studenti che stai conoscendo a Bari?

La relazione che ho con gli studenti dell'università è molto positiva. Sin dal primo giorno ci hanno fatto sentire a nostro agio e hanno cercato di farci godere il più possibile il nostro soggiorno a Bari, sia dal punto di vista accademico che personale. Nel mio corso qua a Bari, mi sento più a mio agio con i miei colleghi che non nella mia università.

Quale contributo dà questa esperienza interculturale alla tua carriera universitaria?

Alla mia carriera universitaria porta molte nuove conoscenze e ne rafforza altre già acquisite, oltre a darmi un nuovo punto di vista sulla vita universitaria.

Cosa ti ha spinto a partire? Pensi di essere cambiato con questa esperienza?

Da quando sono cresciuta, ho sempre avuto la curiosità di conoscere altre culture e Paesi. Mi piace indagare, conoscere e capire questa diversità. Al momento di fare domanda per questa esperienza, ho sentito che era un modo per raggiungere e materializzare questo obiettivo in un modo più concreto. Non solo per conoscere da vicino la cultura italiana ma, visto che si trattava di un programma multiculturale, di conoscerne altre come quella peruviana o senegalese. Sicuramente questa esperienza mi ha segnato e cambiato, ho scoperto molte cose su me stessa e sul mondo. Ho imparato e sto ancora imparando. I viaggi e le esperienze fanno le persone.

Un’esperienza interculturale nel tuo curriculum può avere un valore competitivo?

Secondo me, un'esperienza interculturale come è il programma "Come in Uniba", aggiunge un grande valore sia alla vita universitaria che alla carriera professionale. Arricchisce sotto molti aspetti, il che ci rende molto più competitivi quando affrontiamo nuove sfide.

Ci sono più differenze o punti di contatto tra la tua cultura e quella italiana? 

In realtà la cultura argentina e quella italiana sono molto simili. Questo per le ondate migratorie dei secoli passati, quando a maggior parte delle persone proveniva dall'Italia. Pertanto, tutti noi abbiamo un po' di discendenza italiana e questo si riflette nelle nostre abitudini, dal nostro modo di essere ai nostri pasti. E il fatto di essere in questo Paese, è un modo per scoprire da dove proviene tutto ciò.

Torneresti in Italia? Ti piacerebbe continuare a studiare o lavorare qui?

Ritornerei sicuramente in Italia e mi piacerebbe poter avere l'opportunità di studiare o lavorare qui, dato che è un Paese in cui mi sentirei a mio agio.

È difficile essere straniero in Italia?

Nel nostro caso, non è stato difficile essere stranieri. Una cosa che ci ha sorpreso e ci ha fatto sentire molto a nostro agio è che abbiamo sempre ricevuto aiuto e nei nostri confronti c'è sempre stata buona predisposizione da parte della gente.

Come giudichi questo incontro culturale? 

Lo classificherei come un'esperienza molto arricchente sia personalmente che professionalmente, e allo stesso tempo come qualcosa di indimenticabile nella mia vita.

Che opportunità ti sta dando Come in Uniba? 

Il programma "Come in Uniba" mi sta dando l'opportunità di crescere sia professionalmente, che personalmente e accademicamente. Quando tornerò in Argentina, sarò preparata con nuovi e migliori strumenti per affrontare le nuove sfide.


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pubblicato il 20/07/2018 ultima modifica 20/07/2018