Borsa aggiuntiva regionale - XXXV ciclo

POR PUGLIA FESR FSE 2014-2020 – ASSE X – AZIONE 10.4. Avviso n. 1/FSE/2020 “Dottorati di Ricerca in Puglia XXXIII, XXXIV E XXXV Ciclo”

Borsa aggiuntiva regionale ammessa a finanziamento 

Dottorato di Ricerca in Studi Umanistici

XXXV ciclo

 

Con atto Dirigenziale N. 60 del 15/06/2020 del Registro delle Determinazioni del Dipartimento Sviluppo Economico, Innovazione, Istruzione, Formazione e Lavoro – Sezione Istruzione e Università della Regione Puglia pubblicato sul BURP n. 89 del 18.06.2020, sono state approvate le graduatorie delle borse di dottorato ammissibili a finanziamento, destinate ai laureati che hanno partecipato al concorso per l’ammissione ai Corsi di dottorato di ricerca per il XXXIII, XXXIV e XXXV ciclo: nello specifico, per il XXXV ciclo, ai vincitori senza borsa nonché gli idonei non vincitori.

 

Borse approvate per il XXXV ciclo del Dottorato di Ricerca in Studi Umanistici, con sede amministrativa presso il Dipartimento di Studi Umanistici (DISUM):

n. 1 borsa aggiuntiva regionale ammessa a finanziamento

n. 4 borse aggiuntive regionali ammissibili ma non finanziate per incapienza della dotazione finanziaria.

 

Beneficiaria della borsa ammessa a finanziamento:

dott.ssa Valeria AMBRIOLA

CUP:

H96D19000390008

Titolo progetto di ricerca approvato:

“False testimonianze tra le epigrafi cristiane di Roma”.

Tema della ricerca:

Il progetto è volto allo studio sistematico e puntuale del fenomeno di falsificazione epigrafica tra le iscrizioni urbane di committenza cristiana, in relazione sia alle premesse storiche che hanno portato alla realizzazione di falsi totali ovvero all’alterazione di iscrizioni genuine, sia alle modalità di produzione di tali testimonianze e agli esiti che esse hanno avuto a livello devozionale e sociale. Tale fenomeno infatti - solo in minima parte implicato nelle dinamiche antiquarie e collezionistiche di età umanistica, alla base della genesi di false iscrizioni incluse nelle raccolte epigrafiche di “antichità classiche” - sembra subire una crescita esponenziale a valle del Concilio di Trento, periodo in cui la Sede romana, nel quadro generale della reazione alla polemica protestante relativa al culto dei santi ed alla Tradizione apostolica, intese recuperare una connessione diretta con il Cristianesimo delle origini anche attraverso la riproposizione del culto delle reliquie di presunti martiri, dei quali provvide con sistematicità all’estrazione di corpi; in questa dinamica anche le iscrizioni funerarie fungevano da autentiche privilegiate.

Obiettivo della ricerca:

Oggetto dell’indagine sono le iscrizioni falsae cristiane confezionate a Roma a partire dalla fine del XVI secolo e pervenuteci sia in forma solo cartacea (attraverso manoscritti ed edizioni a stampa) sia materiale, conservate presso istituti pubblici ed enti religiosi afferenti il territorio dell’Urbe ovvero esportate in collezioni museali ed edifici religiosi sia in Italia sia fuori del territorio italiano. Particolare attenzione sarà inoltre riservata ai documenti che restituiscono informazioni relative al contesto storico-sociale di riferimento e alle figure alla base del processo di falsificazione epigrafica in ambito cristiano.

Documentazione di riferimento pubblicata su:

www.regione.puglia.it

www.sistema.puglia.it

 

Azioni sul documento

pubblicato il 16/04/2021 ultima modifica 27/11/2023