Henrietta, Rosalind e Odile: Donne che hanno reso immortale la scienza

La storia della scienza è fatta di persone che hanno contribuito all’avanzamento delle conoscenze nei modi più disparati. In genere, tali scoperte sono riconosciute in vita, con premi e onorificenze. In alcuni casi, soprattutto se le protagoniste erano donne e in quanto tali relegate ad un ruolo ancillare, l’attribuzione dei giusti meriti è avvenuta solo dopo la morte e grazie a ricostruzioni storiche. 

Nella giornata del 12 marzo 2021, si darà voce ad alcune di queste persone, in un seminario organizzato dal Dipartimento di Medicina Veterinaria con il patrocinio del Centro Interdipartimentale di Studi sulle culture di genere e moderato dal Dott. Edoardo Altomare, Dirigente medico dell’Unità Operativa Formazione dell’Asl BA. 

Dopo i saluti del Magnifico Rettore, Prof. Stefano Bronzini, e del Direttore del DiMeV, Prof. Domenico Otranto, i lavori inizieranno con il ricordo di una donna che la scienza l’ha subita, diventando suo malgrado famosa e immortale. Due docenti di Malattie infettive del DiMeV (Marialaura Corrente e Nicola Decaro), parleranno di Henrietta Lacks, una paziente morta di tumore nel 1951 in America, a cui furono prelevate, senza averne acquisito il consenso, le cellule che hanno dato origine alla linea HeLa, una delle colture cellulari più utilizzate nel campo della microbiologia e non solo. 

La prof.ssa Rossella De Ceglie del Dipartimento di Studi Umanistici ricorderà la figura di Rosalind Franklin, una scienziata inglese che contribuì con importanti ricerche alla scoperta del DNA, ma scomparve prematuramente non potendo pertanto partecipare allo sviluppo di tali studi assieme ai più fortunati colleghi Watson e Crick.

Infine Domenico Otranto ricorderà la figura di Odile Bain, una scienziata francese autrice di importanti scoperte nel campo della parassitologia che tanto ha contribuito a promuovere la ricerca nei Paesi in via di sviluppo.

Prenotazione al link: https://forms.gle/mSUorKroHCWJSdUJA