Attività di Ricerca

Per un elenco aggiornato delle attività di ricerca (organizzazione e partecipazione a convegni, giornate di studi, progetti di ricerca) si rinvia alla sezione dedicata nella pagina nel curriculum

 

PRINCIPALI LINEE DI RICERCA

 

 

1. SHAKESPEARE E IL TEATRO ELISABETTIANO (rapporti tra letteratura e scienza, letteratura ed economia)

Ha pubblicato vari saggi su Shakespeare, early modern drama e sulla ricezione dell'opera shakespeariana. Le sue ricerche si sono orientate inizialmente sulla ricezione del teatro shakespeariano nella cultura inglese, italiana e francese tra fine Settecento e primo Ottocento, focalizzando l'attenzione sulle letture di Voltaire e Baretti. ("La lettura shakespeariana di Baretti nel 'Discours sur Shakespeare et sur Monsieur de Voltaire". CONTESTI, 1994).

Ha pubblicato uno studio monografico Shakespeare's Textual Traces: Patterns of Exchange in 'The Merchant of Venice' (Bari 2012) che prende in esame corpora di testi letterari e non letterari dal XIII al XVII secolo (manuali sull’arte mercantile, documenti legislativi sull’usura, codici e provvedimenti amministrativi) accanto alle fonti letterarie del play. Il testo focalizza l'attenzione sulla migrazioni di testi e pratiche discorsive che, nei rapporti tra Italia e Inghilterra, contribuirono alla definizione del ruolo e della identità del mercante e alla ridefinizione dei confini tra liceità del profitto e illegittimità dell’usura nella nascente cultura capitalistica. Lo studio La bilancia di Shylock, Pensa, Lecce 2003 analizza la simbologia della bilancia nella cultura ebraica, con particolare riferimento alle sue risonanze nella struttura drammaturgica e nella tessitura tematica e linguistica del play.  I saggi “‘Let the danger light upon your Charter’: The Myth of Law and Justice in Shakespeare’s Venice", (Pensa, Lecce 2012) e "Storie di mercanti. Economie di scambio nel Mediterraneo Shakespeariano" (Longo, Ravenna, 2012) analizzano le risonanze del mito di Venezia nella cultura shakespeariana. Il saggo più recente “’My well-won thrift which he calls interest’. The hybrid identities of Merchants and Usurers on the Elizabethan Stage” (2022) figure di mercanti e usurai nel nel teatro elisabettiano dell''ultimo decennio 
The Three Ladies of London (1581) di Robert Wilson, Englishmen for My Money (1598) di  William Haughton.

I saggi "Shakespeare's The Tempest: a Problem of Multiple Perspectives" (Il confronto letterario 1997) e "All my plots and purposes. Staged Diegesis in Shakespearean Drama" in Skenè. Journal of Theatre and Drama Studies 2.2. (Fall 2016) analizzano la relazione tra elementi diegetici e mimetici in The Tempest e The Merchant of Venice. Il saggio "Shakespeare’s Hypertextual Performances: Remediating The Tempest in Prospero’s Books" presentato al Convegno Internazionale The Tempest at 400. Performing (pre)texts, Verona, 15-17 dicembre 2011, e poi pubblicato nel volume Revisting The Tempest (London, Palgrave MacMillan 2014) analizza, in particolare, l'adattamento filmico di Peter  Greenaway alla luce della contaminazione tra logica narrativa e forma ipertestuale e nell'ottica della remediation introdotta da Bolter e Grusin nel dibattito culturale.

Le relazioni tra The Tempest e il coevo dibattito scientifico e filosofico europeo costituiscono il nucleo della linea di ricerca attualmente in corso. I dati emersi da una prima fase dell'indagine (con particolare riferimento all'influenza del pensiero di Montaigne e degli studi sulla visione) sono stati pubblicati nel saggio "For thou now know farther» Representation, Illusion and Unstable Perspectives in The Tempest" (English Literature 2014). I risultati di una fase successiva delle ricerca risultati sono stati presentati in una Giornata di Studi presso l'Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento Meridionale (Napoli, 17 novembre 2016). Il saggio 'Magnetismo e Mirabili illusioni'. Circolazione di testi, risonanze, contaminazioni da Della Porta a Shakespeare" in Rinascimento Meridionale. Rivista Annuale dell'Istituto di Studi sul Rinascimento Meridionale, Napoli, Loffredo Editore  2021, focalizza l'attenzione sull'influenza del dibattito scientifico-culturale di area napoletana e, in particolare, sulle relazioni tra The Tempest e gli studi sull'ottica, sulla visione e sul magnetismo nei capitoli centrali di Magia Naturalis di Giambattista Della Porta.

  

2. Narrativa del XIX secolo, LETTERATURA E CULTURA VITTORIANA (rapporti tra letteratura e scienza)

 Ha pubblicato saggi e articoli su vari autori vittoriani, approfondendo una linea di ricerca sulle forme del fantastico nella narrativa vittoriana: si vedano i saggi "Visione e scrittura: itinerari a confronto in Henry James e Guy de Maupassant" (CONTESTI, 1997), "Visione e rappresentazione nel racconto fantastico. Una lettura di The Ghostly Rental di Henry James” (Lecce 2002) e "The reality of the unseen: fisiologia e psicologia della visione in Henry James" (Bari 2015).

Ha orientato un'ampia sezione della ricerca sulla produzione dickensiana soffermandosi, in una prima fase, sulla rappresentazione dello spazio urbano in testi centrali del canone dickensiano pubblicando i saggi “La prigione e il labirinto. Percorsi metropolitani in Great Expectations” (Lecce, 2003) e Great Exhibitions, Great Expectations: illusioni e inganni nella Londra vittoriana. (Trieste, 2004). In quest' area di indagine ha successivamente approfondito la ricezione dell'opera di Dickens nelle culture postcoloniali, soffermandosi, in particolare, sulla produzione dell'autore australiano Peter Carey e del neozelandese Lloyd Jones. Il saggio "Madri e Matrigne: la metropoli vittoriana di Peter Carey" (Marsilio, Venezia 2006) prende in esame la rappresentazione della 'madrepatria', attraverso la metafora ambivalente della madre/matrigna in Oscar and Lucinda e Jack Maggs. La struttura narrativa di Jack Maggs e il ribaltamento dei paradigmi narrativi vittoriani che lo caratterizza sono oggetto di studio nei saggi pubblicati successivamente: "Dagli antipodi della Storia: giochi di specchi in Jack Maggs" (Lecce 2005) e "From the 'Margin' of the City: Rewriting Cultural Identity in Jack Maggs" (Cagliari 2007) che analizzano il testo alla luce della lettura contrappuntistica proposta da Edward Said in Culture and Imperialism; "Antipodean Perspectives in Peter Carey's Jack Maggs". (TEXTUS 2011) che riconduce aspetti tematici e strutturali del testo al dibattito in corso, da Bernard Smith a Bill Ashcroft, sulla ridefinizione della nozione di 'Antipodi' nella cultura postcoloniale. Sull'opera del neozelandese Lloyd Jones, si vedano i saggi "Transnational appropriations of Dickens: fluid identities in Lloyd Jones's Mister Pip" (2017), "I left you a blank map": cartografie dell'assenza nell'Australia vittoriana" (2018). Una più recente analisi delle due riscritture postcoloniali prende in esame la metafora del Kintsugi quale paradigma alla base di una rivisitazione del Bildungsroman.

Nell'ambito dell'indagine sulla letteratura e cultura vittoriana, ha parallelamente orientato la sua indagine, in una prospettiva interdisciplinare, sui rapporti tra scienza e letteratura nel secondo Ottocento inglese. Ha pubblicato uno studio monografico sulla riconfigurazione dei paradigmi visivi nella cultura scientifica e nella produzione letteraria di fine Ottocento: Orizzonti del Visibile. Pratiche discorsive tra scienza e letteratura in Henry James (Lecce 2009). Il lavoro ricostruisce, in particolare, il complesso tessuto di relazioni con gli studi di ottica, le indagini nel campo della fisiologia della visione, le ricerche di Charcot, Freud e William James sulle implicazioni ‘psichiche’ dei processi percettivi, che contribuirono ad una ridefinizione della nozione di ‘visione’ e coerentemente delle strategie di ‘rappresentazione’ del reale a fine Ottocento. In tale area di indagine ha pubblicato il saggio “Frenzy of the In-Visible”: riflessioni su ‘punto di vista’ e ‘focalizzazione narrativa’ nella cultura visiva vittoriana" (Longo, Ravenna 2013) e "Ai confini del visibile. Immaginario letterario e cultura scientifica nell'Inghilterra Vittoriana" (Franco Angeli, Milano 2013) che si soffermano sulle influenze reciproche tra indagine scientifica e immaginario letterario. Il lavoro attualmente in corso, dal titolo "Technologies of Illusion. Dissolving Views and Pre-cinematic Experiments in Victorian Literature" analizza i primi adattamenti pre-cinematografici di alcuni testi dickensiani presso il Royal Polytecnic di Londra intorno al 1860, integrando così l'area di indagine sulla produzione dickensiana con la ricerca sui rapporti tra scienza, tecnologia e letteratura nel diciannovesimo secolo.

Alle riscritture postmoderne del Frankenstein di Mary Shelley sono dedicati i saggi "Hybridizing Textual Bodies: Frankenstein's Afterlife in Shelley Jackson's neo-Gothic Fiction" (2018) e «I bid my hideous progeny go forth and prosper»: Archetypes of the Disjointed Body after Mary Shelley’s Frankenstein” (2020).

La produzione saggistica di Matthew Arnold costituisce un altro ambito più specifico nell'area di ricerca sul contesto politico e culturale vittoriano. Il saggio "Seeds of European National Thought in Matthew Arnold's England and the Italian Question" (Liguori, Napoli 2013) raccoglie i dati di una ricerca condotta nell'ambito di un più ampio progetto (PRIN) sulle risonanze europee del processo risorgimentale italiano. Il saggio "The humanist and the anthropologist: Victorian notions of culture in Matthew Arnold and Edward Burnett Tylor" analizza il contributo di Arnold e Tylor al dibattito sulla definizione di 'cultura' tra Ottocento e Novecento. Il saggio è incluso nel volume in co-curatela M. Gatto - A. Squeo - M. Trulli (eds), Transatlantic Approaches to Culture: A Reader, Peter Lang, Oxford, 2020.

 

3. LETTERATURA E TECNOLOGIE DIGITALI. DIGITAL HUMANITIES

 Nell’ambito della evoluzione delle forme narrative, la sua ricerca si è orientata sugli interrogativi sollevati nel più recente dibattito dal rapporto tra letteratura e tecnologie digitali. Una prima fase di tale percorso di indagine si è conclusa con la pubblicazione del volume Macchine per raccontare. Introduzione alla hyperfiction (2002) che affronta il rapporto tra forma ipertestuale e logica narrativa, con specifico riferimento alla ridefinizione delle dinamiche di comunicazione testuale e cooperazione interpretativa rispetto alla pluridimensionalità e alla interattività dell'ipertesto. Ha successivamente pubblicato i saggi "Cartografie della mente: mappe e percorsi nella narrativa ipertestuale" (Lecce 2007), "Reti e labirinti nella hyperfiction" (Bari 2008) e "Patchwork Girl or a Modern Monster. Re-imagining Narrative Forms in Hyperfiction” (Bari 2009) che analizza un esempio di riscrittura ipertestuale del Frankenstein, or a Modern Prometheus di Mary Shelley. Il lavoro "Ipertestualità e Letteratura. Universi narrativi nella Hyperfiction" (Venezia 2014) rilegge le innovazioni introdotte dalla ipertestualità nell'ambito del dibattito critico-letterario tra XX e XXI secolo. Il saggio "Remediating the Book Form: Textual Spaces in the New Media Age", (Parma 2017) prende in esame la ridefinizione degli spazi della scrittura nella "tarda età della stampa". Attualmente è in corso un progetto di ricerca sulle potenzialità letterarie della multimedialità, che impone di ripensare radicalmente lo spazio testuale alla luce della nozione di remediation introdotta da David Bolter e Richard Grusin nel dibattito anglo-americano.

Nell’ambito delle relazioni tra Studi Shakespeariani e Digital Humanities, ha più recentemente orientato la ricerca sulle edizioni critiche digitali dei testi Shakespeariani, i cui primi risultati sono stati illustrati nei saggi “Visualizing Variants: Shakespeare’s Textual Instability in Digital Media” (Pisa 2019) e  “I was the man in th’ Moon”: Astronomical Discourses in Early Modern Drama. Notes on a Digital Humanities Approach” (Lecce 2020). Ha pubblicato il saggio “Such Stuff as Texts are made on”- Digital materiality and Hyperediting in The Internet Shakespeare Edition of King Lear” (Lingue e Linguaggi 2021). È stata co-convenor con Maddalena Pennacchia e Reto Winckler del Seminario: “Here is my (cyber) Space”: Experiencing Shakespeare in a Digital Environment, organizzato nell’Ambito del Convengno ESRA 2019, i cui risulatati sono stati raccolti in un numero speciale della rivista di Lingue e Linguaggi (2021) Experiencing Shakespeare in Digital Environments. Il volume Print and Digital Remediations of the Shakespearean Text. A Hermeneutics of Reading from the First Folio to the Web (Edizioni ETS Pisa, 978-884676438-6, pp. 1-352) propone un'analisi del Digtial Turn negli studi testuali shakespeariani con attenzione particolare ad aspetti ermeneutici della lettura.

   Pubblicazioni

Monografie

(2002) Squeo A., Macchine per raccontare. Introduzione alla Hyperfiction. LECCE: Pensa, 2002. ISBN: 88-8232-176-2, pp. 1-268.

(2009) Squeo A., Orizzonti del Visibile. Pratiche discorsive tra scienza e letteratura in Henry James, Prefazione di Carlo Pagetti, LECCE: Pensa MultiMedia, 2009. ISBN: 978-88-8232-643-2, pp. 1-309.

(2012) Squeo A., Shakespeare's Textual Traces. Patterns of Exchange in The Merchant of Venice. MODUGNO: Edizioni Dal Sud, 2012. ISBN: 978-88-7553-115-7, pp. 1-273.

(2022), Print and Digital Remediations of the Shakespearean Text. A Hermeneutics of Reading from the First Folio to the Web, Edizioni ETS Pisa, 978-884676438-6, pp. 1-352

Curatele

(2020) M. Gatto - A. Squeo - M. Trulli (eds), Culture and the Legacy of Anthropology. Transatlantic Approaches 1870-1930. A Reader, Peter Lang, Oxford https://www.peterlang.com/view/9781788740470/html/ch07.xhtml

(2021) A. Squeo – M. Pennacchia – R. Winckler (eds), Experiencing Shakespeare in Digital Environments. LINGUE E LINGUAGGI, vol. 45, ISSN: 2239-0359, http://siba-ese.unisalento.it/index.php/linguelinguaggi/issue/view/1841

(2022) A. Squeo – G. Falco (eds), Portraits of Merchants. Multifocal Approaches to Money, Credit and the Market, Pensa multimedia, Lecce ISBN: 978-88-6760-9239

Capitoli di libri, saggi e articoli

  • (1994) Squeo A., "La lettura shakespeariana di Baretti nel 'Discours sur Shakespeare et sur Monsieur de Voltaire". CONTESTI, vol. VII, N. 5/6, ISSN: 1126-2133.

 

  • (1997a) Squeo A., "Shakespeare's The Tempest: a Problem of Multiple Perspectives". IL CONFRONTO LETTERARIO, vol. XIV, n. 28, ISSN: 0394-994X

 

  • (1997b) Squeo A., "Visione e scrittura: itinerari a confronto in Henry James e Guy de Maupassant". CONTESTI, vol. IX, 8/9, ISSN: 1126-2133

 

  • (2002) Squeo A., Visione e rappresentazione nel racconto fantastico. Una lettura di The Ghostly Rental di Henry James” in E. Siciliani (a cura di), Esperimenti di Verità. Crisi dei modelli di rappresentazione. Pensa, Lecce.

 

  • (2003) Squeo A., La bilancia di Shylock. Il gioco degli inganni in The Merchant of Venice. Pensa, Lecce.

 

  • (2003) Squeo A., “La prigione e il labirinto. Percorsi metropolitani in Great Expectations.” In: E. SICILIANI (a cura di) Descrivere per raccontare. LECCE: Pensa.

 

  • (2004) Squeo A., Great Exhibitions, Great Expectations: illusioni e inganni nella Londra vittoriana. PROSPERO, ISSN: 1123-2684

 

  • (2005) Squeo A., "Dagli antipodi della Storia: giochi di specchi in Jack Maggs" in V. Cavone (a cura di) Voci dalle letterature in Lingua Inglese. ISBN: 88-8232-426-5

 

  • (2006) Squeo A., "Madri e Matrigne: la metropoli vittoriana di Peter Carey" in L. Pontrandolfo-M. Trulli (a cura di) Londra tra memoria letteraria e Modernità. VENEZIA:Marsilio, ISBN: 8831790455

 

  • (2007) Squeo A., "Cartografie della mente: mappe e percorsi nella narrativa ipertestuale" in V. Cavone (a cura di) Geografie della coscienza. p. 245-278, BARI: B.A.Graphis, ISBN: 978-88-7581-090-0

 

  • (2007) Squeo A., "Dal labirinto alla rete: universi narrativi nella hyperfiction" in R. Ruggiero (a cura di) Strumenti vecchi e nuovi per lo studio della letteratura italiana. Pensa Lecce ISBN: 8882324974
  • (2007) Squeo A., "From the 'Margin' of the City: Rewriting Cultural Identity in Jack Maggs". In: Cityscapes: Islands of the Self. vol. I, p. 345-353, CAGLIARI: CUEC Editrice, ISBN: 978-88-8467-393-0

 

  • (2008) Squeo A., "Macchine per raccontare. Tecnologie digitali e immaginario letterario" G. Barletta (a cura di) Machinae. Tecniche, Arti, Saperi nel Novecento. BARI: B. A. Graphis, ISBN: 97888-758-1108-2

 

  • (2009) Squeo A., "Patchwork Girl or a Modern Monster. Re-imagining Narrative Forms in Hyperfiction” in Proceedings 23rd AIA Conference Migration of Forms/Forms of Migrations. Bari, 20-22 September 2007, p. 355-366, Bari: Progedit, ISBN: 9788861940550

 

  • (2011) Squeo A., "Antipodean Perspectives in Peter Carey's Jack Maggs". TEXTUS, vol. XXIV, p. 263--282, ISSN: 1824-3967

 

  • (2012) Squeo A., "Storie di mercanti. Economie di scambio nel Mediterraneo Shakespeariano" in V. Cavone (a cura di), La scrittura romanzesca nella letteratura Inglese. pp. 27-45, RAVENNA: Angelo Longo Editore, ISBN: 978-88-8063-705-9

 

  • (2012) Squeo A., “‘Let the danger light upon your Charter’: The Myth of Law and Justice in Shakespeare’s Venice”. In: (a cura di): Raffaele Ruggiero-Erina Siciliani, "Turn pre-ordinance and first decree into the law of children". Sapienza giuridica nel teatro shakespeariano. LECCE: Pensa MultiMedia, ISBN: 978-88-8232-954-9

 

  • (2013a) Squeo A., “'Frenzy Of The In-Visible': riflessioni su ‘punto di vista’ e ‘focalizzazione narrativa’ nella cultura scientifica anglo-americana" in L. Pontrandolfo (a cura di), Al di qua e al di là dell'Atlantico. Sguardi, confronti, differenze tra Inghilterra e America, Longo Editore 2013 ISBN: 978-88-8063-705-9.  

 

  • (2013b) Squeo A., "Ai confini del visibile. Immaginario letterario e cultura scientifica nell'Inghilterra Vittoriana". In: (a cura di): Francesco Paolo de Ceglia e Liborio Dibattista, Il bello della scienza. Intersezioni tra storia, scienza e arte. p. 169-188, MILANO: Franco Angeli, ISBN: 978-88-568-4953-0

 

  • (2013c) Squeo A., "Seeds of European National Thought in Matthew Arnold's England and the Italian Question". In: (a cura di): F. Dellarosa - A. Sportelli, British Risorgimento II. p. 115-129, NAPOLI: Liguori, ISBN: 9788820763213

 

  • (2014a) Squeo A., "Shakespeare's Hypertextual Performances: Remediating The Tempest in Prospero's Books". In: (a cura di): Silvia Bigliazzi and Lisanna Clavi, Revisiting The Tempest. The Capacity to Signify. LONDON: Palgrave Macmillan, ISBN: 978-1-137-33313-1

 

  • (2014b) Squeo A., "«For thou must now know farther» Representation, Illusion and Unstable Perspectives in The Tempest", English Literature ISSN 2420-823X
  • (2014c) Squeo A., "Ipertestualità e Letteratura. Universi narrativi nella Hyperfiction" in Silvia Bigliazzi e Flavio Gregori (a cura di), Critica e Letteratura. Studi di Anglistica, Edizioni ETS, VENEZIA ISBN 978-8846741356

 

  • (2015) Squeo A., "The reality of the unseen: fisiologia e psicologia della visione in Henry James" in L. Pontrandolfo (a cura di), Spazi della Memoria, Edizioni dal Sud, BARI, 2015.

 

 

  • (2016) Squeo A., "All my plots and purposes. Staged Diegesis in Shakespearean Drama" in Skenè. Journal of Theatre and Drama Studies 2.2. (Fall 2016) Miemesis/Diegesi edited by Silvia Bigliazzi ISSN: 2421-4353 http://www.skenejournal.it/index.php/JTDS/article/view/66

 

  • (2017a) Squeo A., "Remediating the Book Form: Textual Spaces in the New Media Age", in G. Angeletti, G. Buonanno, D. Saglia (eds.,), Remediating Texts and Contexts form Shakespeare to the Present, Lambert Academic Publishing, 2017, ISBN 9786202007016

 

  • (2017b) Squeo A., "Transnational appropriations of Dickens: fluid identities in Lloyd Jones's Mister Pip" in Ciocca Rossella, Lamarra Annamria, Laudando C. Maria, (a cura di), Transnational Subjects. Cultural and Literary Encounters. p. 262-273, Napoli: Liguori, ISBN: 9788820767389.

 

  • (2018a) "I left you a blank map": cartografie dell'assenza nell'Australia vittoriana in VV. (a cura di) Maristella Trulli, L'assenza. Studi in ricordo di Silvano Sabbadini. LECCE: Pensa MultiMedia, ISBN: 978-88-6760-563-7

 

  • (2018b) "Hybridizing Textual Bodies: Frankenstein's Afterlife in Shelley Jackson's neo-Gothic Fiction" Caitele Echinox, 35, pp. 159-174. DOI: 10.24193/cechinox.2018.35.10

 

  • (2019) “Visualizing Variants: Shakespeare’s Textual Instability in Digital Media” in Roberta Ferrari and Sara Soncini (a cura di), (Literature Section) Fausto Ciompi and Laura Giovannelli (Culture Section), WORLDS OF WORDS: Complexity, Creativity, and Conventionality in English Language, Literature and Culture. vol. II, p. 257-268, PISA: Pisa University Press, ISBN: 978-88-3339-248-6

 

  • (2020a) Squeo A. "Introduction" in M. Gatto - A. Squeo - M. Trulli (eds), Transatlantic Approaches to Culture: A Reader, Peter Lang, Oxford, pp. 1-6.

 

  • (2020b) Squeo A., "The humanist and the anthropologist: Victorian notions of culture in Matthew Arnold and Edward Burnett Tylor" in M. Gatto - A. Squeo - M. Trulli (eds), Culture and the Legacy Transatlantic Approaches 1870-1930: A Reader, Peter Lang, Oxford, pp. 23-45.

 

  • (2020c) “I was the man in th’ Moon”: Astronomical Discourses in Early Modern Drama. Notes on a Digital Humanities Approach” in Luna/Moon, Lecce, Pensa.

 

  • (2020d) «I bid my hideous progeny go forth and prosper»: Archetypes of the Disjointed Body after Mary Shelley’s Frankenstein”, in T. Ingravallo (ed.), Il corpo dell’altro. Percorsi su Diversità ed esclusione nel Frankenstein di Mary Shelley, Morlacchi, Perugia, pp. 129-156.

 

  • (2021a) 'Magnetismo e Mirabili illusioni'. Circolazione di testi, risonanze, contaminazioni da Della Porta a Shakespeare" in Rinascimento Meridionale. Rivista Annuale dell'Istituto di Studi sul Rinascimento Meridionale, Napoli, Loffredo Editore, pp. 55-76.

 

  • (2021b) “Such Stuff as Texts are made on” Digital materiality and Hyperediting in The Internet Shakespeare Edition of King Lear, Lingue e Linguaggi, Special Issue Experiencing Shakespeare in Digital Environments, 45, ISSN: 2239-0367, pp. 25-51

 

 

  • (2021d) “Introduction to Experiencing Shakespeare in Digital Environments”, Lingue e Linguaggi, 45, co-edited with M. Pennacchia and R. Winckler, ISSN: 2239-0367, 7-11.

 

  • (2021 d) “Mending fragments of the Self. The Bildungsroman as Kintsugi in Jack Maggs and Mister Pip”, Prospero 26, pp. 71-101

 

  • (2022) “’My well-won thrift which he calls interest’. The hybrid identities of Merchants and Usurers on the Elizabethan Stage” in G. Falco-A. Squeo (eds), Portraits of Merchants. Multifocal Approaches to Money, Credit and the Market, Pensa multimedia, Lecce. ISBN: 978-88-6760-9239, pp. 15-38

 

 

 

 

 

Azioni sul documento

pubblicato il 02/09/2013 ultima modifica 17/12/2022