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Descrizione dell’itinerario di studio e delle linee di ricerca:

Julia Ponzio è laureata in Filosofia presso l’Università degli studi di Bari nel 1994, con il massimo dei voti e la lode, con una tesi in Filosofia teoretica, relatore il Prof. Giuseppe Semerari, dal titolo Fenomenologia del tempo in Husserl ed Heidegger.

Dal 1997 al 2000, vincitrice della relativa borsa di studio, frequenta il corso di Dottorato in Filosofia Moderna e Contemporanea delle Università consorziate di Bari, Ferrara e Urbino, durante il quale segue, a Parigi, i corsi di J. Derrida presso l’Ecole des Hautes Etudes, e quelli di F. Dastur presso l’Università Paris XII Val de Marne.

Nel 2000 consegue il titolo di Dottore di ricerca in Filosofia Moderna e Contemporanea con una tesi dal titolo Per una fenomenologia del presente. Alterità e appropriazione in Heidegger e Lévinas.

Nel 1999 pubblica il libro L’oggettività del tempo. La questione della temporalità in Husserl ed Heidegger, con prefazione di Aldo Masullo (pp. 9-14) – del quale Julia Ponzio aveva frequentato, nell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli, il Seminario “Antropologia del tempo” (9-13 settembre 1996) –. Questo libro, riedito nel 2012, con un nuovo saggio in appendice, “La cura heideggeriana come risposta all’idea husserliana della temporalità” (pp. 141-155) si occupa della questione del rapporto fra “tempo sentito” e “tempo percepito” nella fenomenologia husserliana. La questione della percezione fenomenologica del tempo si configura, in questo libro, come profondamente collegata con il problema del “dire il tempo”, che connette la questione della temporalità con quella del linguaggio e della comunicazione. Il rapporto tra il livello predicativo e quello antepredicativo della temporalità, costituisce, secondo questa lettura, il principale nodo problematico della filosofia husserliana, che non riesce a gestire il rapporto fra il tempo sentito e il tempo “percepito”, ossia non riesce a spiegare la predicazione del tempo attraverso un atto di giudizio, e diviene quindi punto di partenza della successiva riflessione di Heidegger sul tema della temporalità.

Pubblica nel 2000 Il presente sospeso. Alterità e appropriazione in Heidegger e Lévinas (riedito nel 2012). Questo libro riprende la problematica della percezione del tempo, concentrandosi sulla questione del presente nella filosofia di Heidegger e in quella di Lévinas, considerate nel loro rapporto con la fenomenologia di Husserl. Il “presente sospeso” è il presente non riconducibile a una origine, fuori da ogni illusorio controllo e da ogni destinazione. L’intera concezione heideggeriana può essere considerata come il tentativo di gestire e tenere sotto controllo il presente sospeso. Lo sviluppo della questione della percezione del “presente” sarà importante nelle pubblicazioni successive di Julia Ponzio, soprattutto per quanto riguarda l’analisi della critica di Derrida rivolta al concetto husserliano stesso di percezione e dell’idea di presente a cui esso resta ancorato.

Consegue nel 2000 una borsa di ricerca post-dottorato presso il Dipartimento di Scienze Filosofiche dell’Università di Bari; e nel 2001 un assegno di ricerca per la collaborazione al programma di ricerca “Bioetica e diritti umani” presso la Facoltà di Scienze della Formazione della stessa Università.

Nel 2001 vince il concorso a ricercatore nell’Università degli Studi di Bari, e viene chiamata nel 2002 nella Facoltà di Lingue e Letterature straniere della stessa Università. Nel 2005 è confermata nel ruolo di ricercatore.

Dal 2002 al 2015 ha insegnato, nell’Università di Bari, in maniera continuativa, sia nella Facoltà di Lingue e Letterature straniere e poi nel Dipartimento LELIA (Lettere, Lingue, Arti), in cui tale Facoltà è successivamente confluita, sia nella Facoltà di Scienze della comunicazione, e poi nel Dipartimento FORPSICOM (Scienze della Formazione, Psicologia e Comunicazione) in cui la Facoltà suddetta è confluita.

Ha tenuto corsi di:

1) Filosofia del linguaggio (M-FIL/05):

– dal 2013 al 2016 per il Corso di laurea in Lingue e culture per il turismo e per il Corso di Laurea in italiano per stranieri nel Dipartimento di Lettere, Lingue, Arti, Italianistica e Letterature comparate (LELIA).

– dal 2004 al 2006 per il Corso di laurea in Logopedia della Facoltà di Medicina

dell’Università degli studi di Bari.

2) Filosofia e teoria dei linguaggi (M-FIL/05):

dal 2011 al 2014 per il Corso di Laurea magistrale in Scienze dell’Informazione editoriale, pubblica, sociale, della Facoltà di Scienze della formazione – Dipartimento FORPSICOM, Scienze della Formazione, Psicologia e Comunicazione dell’Università degli Studi di Bari, corso nel quale in questi anni è stata anche docente proponente.

  1. Sociolinguistica (M-FIL/05):

nell’a.a. 2014-15 per il Corso di Laurea triennale in Scienze della informazione e della animazione socio-culturale del Dipartimento FORPSICOM, Scienze della Formazione, Psicologia e Comunicazione dell’Università degli Studi di Bari, sede di Taranto.

4) Semiotica (M-FIL/05)

dal 2004 al 2009 per il Corso di laurea triennale in Scienze della comunicazione della Facoltà di Scienze della Formazione dell’università degli studi di Bari – sede di Tranto;

e dal 2009 al 2011 per il Corso di Laurea triennale in Sciente della Comunicazione e della animazione socio-culturale della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Bari – sede di Taranto.

5) Semiotica del testo (M-FIL/05):

dal 2002 al 2013 nella Facoltà di Lingue e Letterature straniere dell’Università di Bari, successivamente Dipartimento LELIA;

6 Linguistica generale (M-LIN/01):

dal 2002 al 2004 per il corso di Laurea triennale in Scienze della Comunicazione della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Bari, sede di Taranto;

 

All’interno dei suoi corsi, Julia Ponzio ha soprattutto concentrato l’attenzione:

1) sulle questioni legate alla percezione e alla comunicazione nei linguaggi verbali e non verbali – fotografia, cinema, televisione, pittura (adottando testi come: Roland Barthes, La camera chiara; Quignard, La vita segreta; Nancy, Il ritratto e il suo sguardo; Derrida, Memorie di cieco, ecc.);

2) sulle questioni legate al rapporto tra ideologia e mass media (adottando testi come: Rossi-Landi: Semiotica e ideologia; Derrida: Ecografie della televisione; Bonfantini, Semiotica ai media ecc);

3) al rapporto io-altro (adottando testi come Lévinas, Filosofia del linguaggio, raccolta di testi da lei curati e tradotti; Foucault, Le parole e le cose; Waldenfels, Fenomenologia dell’estraneo).

Dopo il 2002, la ricerca di Julia Ponzio si concentra:

1) Su questioni concernenti la percezione e la comunicazione nei linguaggi non verbali. In particolare il saggio “Il suono e la melodia: la presenza del linguaggio musicale nelle Lezioni sulla coscienza interna del tempo di Husserl” (in Luigia Di Pinto Metamorfosi e musica in fenomenologia, Bari, Edizioni Giuseppe Laterza, 2002), si occupa della percezione fenomenologica del suono, e della formazione degli oggetti temporali. La questione della percezione temporale dell’oggetto musicale e del suo rapporto con il “segno musicale”, ossia il rapporto tra la percezione e la comunicazione della musica, è approfondita, in questi anni, anche nei saggi dedicati a Jankelevitch: “To say music as a way of defending oneself from time” (in Kristian Bankov, Sign theories in use, Sofia, New Bulgarian University, Sofia, 2004, pp. 166-171); a Quignard: “Il volto e la voce” (in Elena Bonelli Segni particolari. L’immagine del viso, l’immaginario del nome proprio, Edizioni Quattroventi, Urbino, 2005, pp. 139-153); e alla musica di Sciarrino: “Fioriture retoriche: parole, musiche e silenzi. A proposito di alcuni aspetti dell'opera di Salvatore Sciarrino” (in Maria Pia Pozzato, Lucio Spaziante Parole nell'aria. Sincretismi fra musica e altri linguaggi, ETS, 2009).

2) Su questioni riguardanti la fenomenologia husserliana e alle sue interpretazioni e rivisitazioni nel pensiero di Heidegger, Levinas, Semerari, Derrida. Il saggio “Language, time, otherness” (in Analecta Husserliana. Logos of Phenomenology and Phenomenology of the logos, book 3, vol. 90, Dordrecht, Springer, 2006) riprende la questione della percezione e della predicazione della temporalità, mostrando come questo intreccio problematico nella filosofia di Lévinas porti, attraverso la filosofia di Heidegger, all’impegno di dover affrontare la questione della percezione della temporalità come “temporalità dell’altro”, per es. “nell’essere-in-pensiero-per lui”, e dunque come problema etico. Il saggio su “Motivazione senza causa” (Annali della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell'Università di Bari, terza serie, 2007/2008, XIX, Fasano, Schena.pp. 121-132), affronta la questione della “percezione della continuità” trattata in Husserl (nelle Ricerche Logiche e nel II volume di Idee), a partire dai concetti di “motivazione” e di “causalità”. In particolare, in questo saggio, si affronta la questione della “percezione” predicativa ed antepredicativa dell’oggetto nella sua dimensione temporale, che conduce il pensiero husserliano alla problematica delle “sintesi passive”.

In questo filone della ricerca si inserisce anche il libro di Julia Ponzio del 2006, in collaborazione con Filippo Silvestri, sull’opera di Giuseppe Semerari – (1922-1996), uno dei maggiori esponenti, insieme a Enzo Paci, del pensiero fenomenologico italiano, professore di Filosofia teoretica nell’Università di Bari negli anni in cui Julia Ponzio ha condotto i suoi studi per il conseguimento della laurea in Filosofia e anche relatore della sua tesi di laurea. Il testo, intitolato Il seme umanissimo della filosofia. Itinerari nel pensiero di Giuseppe Semerari, è stato pubblicato nella collana “Momenti e problemi della storia del pensiero” dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli, e poi, in seconda edizione riveduta e corretta, nel 2007 nella collana “Filosofie” delle Edizioni Mimesis (Milano). Questo testo, avvalendosi dell’analisi fenomenologica di Semerari, mostra l’emergere di un orizzonte antepredicativo della percezione, che rende possibile l’intendimento e il processo predicativo del giudizio, e che è indissolubilmente legato alla responsabilità e al rapporto con l’altro: è ciò che, come si mostra nel primo capitolo della prima sezione, Semerari chiama, “il seme umanissimo della filosofia”. A questo orizzonte della percezione dell’altro nella sfera etica e politica nel pensiero fenomenologico è poi dedicato il saggio di Julia Ponzio “Politcs not left to itself”, in Levinas, Law, Politics, a cura di Marinos Diamantides, Abingdon – New York, Routledge Cavendish, 2007) che, nel pensiero di Levinas (in particolare in Altrimenti che essere), collega la questione del rapporto tra etica e politica alla questione della “nominazione” dell’altro così come si esplicita soprattutto nel rapporto tra il “dire” e il “detto”.

3) Sulle problematiche filosofico-linguistiche legate al rapporto fra ritmo e scrittura, che conducono l’attenzione sul pensiero di R. Barthes e J. Derrida e che portano poi alle ricerche più recenti di Julia Ponzio sulla questione del rapporto tra significare e sintassi. Al rapporto fra ritmo e scrittura sono dedicati, tra gli altri, i due saggi di Julia Ponzio – originariamente relazioni presentate in due convegni internazionali, rispettivamente svoltisi a New York e a Urbino –: “The Rhythm of Laughter: Derrida's Contribution to a Syntactic Model of Interpretation”, (in Derrida Today, vol. 2.2, Edimburgh, Edimburgh University Press, 2009) e “Le rythme et les nuances: la dimension musicale du texte” (in Sémir Badir, Dominique Ducard (a cura), Roland Barthes en cours (1977-1980): un style de vie, Dijon, Éd. universitaires de Dijon, 2009).

Il più recente libro di Julia Ponzio, L’altro corpo del testo. Modello sintattico ed interpretazione in Jacques Derrida (Milano, Mimesis, 2015) si sofferma sul rapporto tra “scrittura”, nel senso di Derrida, e interpretazione, e mostra come questa idea derridiana di scrittura sia legata ad una critica della concezione fenomenologico-husserliana della percezione e della presenza. Il testo, dice Derrida, è “leggibile”, ma non “percepibile”.

4) Sulle questione della comunicazione, sulle sue modalità e condizioni, sui suoi fondamenti e sui suoi limiti, che si trova sullo sfondo di tutte e tre le linee di ricerca precedentemente citate. Direttamente essa è stata affrontata in modo specifico nel libro di Julia Ponzio del 2005 Il ritmo della scrittura. Tempo, alterità e comunicazione (Fasano, Schena). Recentemente essa è ripresa in riferimento ai confini del soggetto, nel suo imprescindibile rapporto intercorporeo con l’altro in “Il corpo come testo interpretante. Il cibo e i confini del soggetto in Jacques Derrida” (in Cultura e comunicazione. Lingue e linguaggi / Comunicazione / Mass media / Didattica / Cultura, Perugia, Edizioni Guerra, 6, 2015).

 

Relazioni presentate a convegni nazionali e internazionali e giornate di studio

• 2003: 
- 14-18 giugno: partecipa al 9th “International French-German Colloquium” ad Evian, in Francia, con una relazione intitolata “The boredom as fundamental characteristic of human being in Heidegger and Lévinas”;

- settembre: partecipa all’ “International Summer School of Semiotic” organizzata dalla New Bulgarian University, Sofia, Bulgaria, con una relazione intitolata “Time and language in E. Lévinas” e con un’altra intitolata “Musical time in V. Jankelevitch”.

• 2004: 
- 13 maggio: partecipa alla Conferenza “Levinas and the Political”, organizzata a Londra dal Dipartimento di legge del Birkbeck college, University of London, con una relazione intitolata “Recognition and forgiveness”;

- 19-21 luglio: partecipa ai “Seminari internazionali di Semiotica” organizzati dal Centro internazionale di Semiotica a Urbino, con una relazione intitolata “Il volto e la voce”;

- 15.21 agosto: partecipa al “Third congress of Phenomenology”, organizzato dal Wadham college di Oxford dal “World Institute for Advanced Phenomenological Research and Learning” con una relazione intitolata “Language, time and the Other”;

- 3-5 settembre: partecipa a “Critical legal conference 2004-Apertures” organizzata a Londra presso la Westminster University con una relazione intitolata “Justice and justification, the concept of forgiveness in Lévinas and Derrida”.
- luglio: partecipa ai “Seminari interazionali di Semiotica” organizzati dal Centro Internazionale di Semiotica a Urbino, con una relazione intitolata “Il ritmo e la nuance: la musicalità del testo in Roland Barthes”; 

- 16-19 febbraio: partecipa al convegno “Barthes per Roland Barthes” organizzato dal Dipartimento di Pratiche linguistiche e Analisi di testi dell’Università di Bari con una relazione dal titolo “La ripetizione lacerante: Il ritmo della tessitura”.

• 2006: 
- 19-23 settembre: partecipa al “Ninth International Congress of Musical Signification”, presso l’Università di Roma, Tor Vergata, con una relazione intitolata “Il ritmo come forma. Per una sintattica della musica. Fra Roland Barthes e Salvatore Sciarrino”.

• 2007: 
- 27-28 gennaio: partecipa alla Conferenza “La filosofia dell’altro di Emmanuel Lévinas”, organizzata dal Comune di Pistoia, con una relazione intitolata “La posizione esposta: politica e femminile in E. Lévinas”;

- giugno: partecipa al workshop “Causality and Motivation”, organizzato dall’Associazione SophiaEuropa nell’Università Pontificia S. Anselmo in Roma, con una relazione intitolata “Motivation without cause. The concept of forgiveness in E. Lévinas”.

• 2008: 
- 10-12 luglio: partecipa alla I Conferenza “Derrida Today”, organizzata presso la Macquarie University of Sidney, con una relazione intitolata “A synctactic model of interpretation: the concept of rhythm in J. Derrida”;

- 28-30 novembre: partecipa al convegno “Parole nell’aria. Sincretismo fra musica e altri linguaggi”, XXXVI Convegno dell’Associazione Italiana Studi Semiotici, a S. Marino, con una relazione intitolata “Fioriture retoriche: parole, musiche, silenzi”.

• 2010: 
- 19-21 luglio: partecipa alla II Conferenza “Derrida today” organizzata nella Kingston University of London con una relazione intitolata “Style, rhythm & Feminine: the sexualisation of difference in Jacques Derrida”.

• 2011: 
- gennaio: partecipa alla giornata di studi “Before and beyond Auschwitz”, organizzata dall’Istituto storico della resistenza e dell’età contemporanea di Macerata, in occasione della giornata della memoria, presentando il volume Esclusione, identità e differenza, a cura di N. Mattucci e C. Santoni (Bologna, Clueb, 2010).

• 2012: 
- 11-13 luglio: partecipa alla III Conferenza “Derrida today”, nella University of California a Irvine, con una relazione intitolata “Borders of gender. Feminine and hospitality”.

• 2013: 
- 7-17 settembre: partecipa alla “XIX Early fall school of semiotics”, organizzata a Sozopol, Bulgaria, dalla New Bulgarian University, leggendo due relazioni, una intitolata “Eating the otherness: the question of food in J. Derrida”, e l’altra intitolata “The problem of novel in R. Barthes”.

• 2014: 
- 28-31 maggio: partecipa alla IV conference “Derrida Today”, organizzata presso la Fordham University, a New York, con una relazione intitolata “A theoretical analisys on the relation between food and body in J. Derrida”;

-16-20 settembre: partecipa al XII World Congress of Semiotics, organizzato dalla Associazione internazionale di Semiotica presso la New Bulgarian University a Sofia, Bulgaria, con una relazione dal titolo “Rhythm as form: some ideas about syntaxes of music”;

-25 settembre: partecipa alla “Summer School in Gender Studies” organizzata dall’Università di Macerata, a Macerata, tenendo una lezione su “La violenza linguistica”;

- 2-4 ottobre: partecipa al XXI convegno nazionale della Società di Filosofia del linguaggio su “Filosofia del linguaggio, semiotica e filosofia della mente. C. S. Peirce nei cento anni dalla morte”, con una relazione intitolata “Forma e articolazione: l’analisi topologica nell’ultima fase del pensiero di Peirce”.

• 2015: 
- 3 giugno: tiene un seminario per la Polish Semiotic Society nella Università di Varsavia (Polonia) dal titolo “From form to cluster: the questions of Peirce’s thought”.

• 2016

31.marzo partecipa al ciclo di seminari Corpo, linguaggio e violenza, presso l’Università di Macerata, con una lezione dal titolo “Gli atti linguistici e la scrittura dei corpi”.

-7-8 aprile: partecipa al convegno “Biopolitiche fra antico e moderno. Corpi plurali tra libertinismo e libertà”, con una relazione dal titolo “Don Giovanni: il corpo come testualità performativa di una singolarità”

- 8-11 giugno: partecipa alla V conference “Derrida Today”, presso il Goldsmith college, università di Londra, con una relazione dal titolo: “Temporality of hate speech”.

 

 Attività di ricerca, borse di studio e riconoscimenti


• 2000: vince una borsa di ricerca “Giovani ricercatori” bandita dall’Università degli studi di Bari.

• 2004: 
- presenta come responsabile scientifico un progetto di ricerca finanziabile con i fondi di Ateneo (ex 60 per cento), dal titolo “La voce fra parola e suono”, ottenendo dall’Università di Bari il finanziamento richiesto.

• 2005: 
- presenta come responsabile scientifico un progetto di ricerca finanziabile con i fondi di Ateneo (ex 60 per cento), dal titolo “Risonanze della scrittura nell’opera di J.Derrida”, ottenendo dall’Università di Bari il finanziamento richiesto.

• 2006: 
- presenta come responsabile scientifico un progetto di ricerca finanziabile con i fondi di Ateneo (ex 60 per cento), dal titolo “Ascolto e scrittura nell’opera di J. Derrida”, ottenendo dall’Università di Bari il finanziamento richiesto.

• 2007: 
- partecipa come componente del gruppo di ricerca ad un progetto di ricerca finanziabile con i fondi di Ateneo (ex 60 per cento)dal titolo “Semiotica e filosofia del linguaggio come arte dell’ascolto e processi cognitivi”, che ottiene dall’Università di Bari il finanziamento richiesto.

• 2008: 
- partecipa come componente del gruppo di ricerca ad un progetto di ricerca finanziabile con i fondi di Ateneo (ex 60 per cento)dal titolo “La questione dell’identità individuale e collettiva della semiotica e della filosofia del linguaggio”, che ottiene dall’Università di Bari il finanziamento richiesto;

• 2009: 
- partecipa come componente del gruppo di ricerca ad un progetto di ricerca finanziabile con i fondi di Ateneo (ex 60 per cento)dal titolo “Oltre l’identità: il rapporto soggetto-oggetto tra segni e valori”, che ottiene dall’Università di Bari il finanziamento richiesto.
• 2010: 
- partecipa come componente del gruppo di ricerca ad un progetto di ricerca finanziabile con i fondi di Ateneo (ex 60 per cento) dal titolo “Alterità e oggettualità nell’intenzionalità della parola. Il linguaggio e i suoi risvolti cognitivi ed etici”, che ottiene dall’Università di Bari il finanziamento richiesto.

• 2012: 
- partecipa come componente del gruppo di ricerca ad un progetto di ricerca finanziabile con i fondi di Ateneo (ex 60 per cento)dal titolo “Le enunciazioni della identità. Mutamenti dei criteri di inclusione ed esclusione nella sfera socio-politica”, che ottiene dall’Università di Bari il finanziamento richiesto.

• 2014: 
- vince una borsa di studio “Erasmus Staff Training”, per un breve soggiorno all’estero, finalizzata alla partecipazione al XII World Congress of Semiotics nella New Bulgarian University a Sofia.

• 2015: 

-vince una borsa di studio Erasmus Staff Mobility for Teaching” per un breve soggiorno all’estero finalizzata a tenere un corso di 16 ore presso l’Università di Varsavia

-riceve per l’anno 2012 l’incentivo ministeriale, ottenendo dalla Commissione di Ateneo il punteggio di 79/100.

• 2016: 

- vince una borsa di studio Erasmus Staff Mobility for Teaching” per un breve soggiorno all’estero finalizzata a tenere un corso di 16 ore presso l’Università di Valencia

 

Partecipazione a comitati scientifici, gruppi di ricerca e iniziative editoriali

-Dal 2014 è membro del Comitato Scientifico del “Festival delle e dei Saperi di Genere” che si tiene annualmente presso l’Università di Bari.

-Dal 2015 è membro del “Centro interdipartimentale di ricerca sulla cultura di genere” dell’Università degli studi di Bari

-E’ membro del comitato scientifico della collana “Studi e questioni di genere”, pubblicata dalla casa editrice Aracne.

 

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pubblicato il 13/09/2017 ultima modifica 13/09/2017