Gianluca Mastrocinque

Curriculum

Dal febbraio 2020 è professore associato di Archeologia classica (ssd L-ANT/07) e in precedenza, per lo stesso settore scientifico disciplinare, è stato dal 2013 al 2017 ricercatore ai sensi dell’art. 24 comma 3, lett. a) della legge 240/10 e, dal 2017 a gennaio 2020, ricercatore ai sensi dell’art. 24 comma 3, lett. b) della legge 240/10. Laureato in lettere classiche con indirizzo archeologico nell’Università di Bari, è specialista in Archeologia classica (Università di Bari), dottore di ricerca in Scienze archeologiche e storico-artistiche per il curriculum di Archeologia della Magna Grecia (Università di Napoli Federico II) e ricercatore post-dottorato (Università di Bari).

La sua ricerca riguarda, in particolare, i paesaggi urbani e rurali, con particolare riferimento all’età romana e con attenzione alle dinamiche di continuità e di innovazione rispetto sia al periodo preromano sia all’età tardoantica, anche attraverso la gestione di indagini di scavo e di ricognizione archeologica condotte come cantiere didattico. Si è occupato soprattutto di contesti della Puglia, tra cui Taranto, Bari, le città della Calabria romana e in particolare Egnazia. Studia anche persistenze e trasformazioni nella cultura figurativa e nelle dinamiche del sacro tra età preromana, romana e tardoantica.

Il contesto di Egnazia ha giocato un ruolo essenziale nella formazione di G. Mastrocinque, che ha seguito il cantiere didattico dell’Ateneo barese fin dal suo avvio nel 2001, ha ricoperto incarichi di responsabilità sempre maggiori, fino alla direzione scientifica dell’unità di ricerca UniBa nel Progetto nazionale FIRB 2012 ‘Archeologia dei paesaggi della Puglia adriatica in età romana: tecnologie innovative per una pianificazione sostenibile e una fruizione identitaria codice CINECA RBFR123WF2-002, che ha visto Egnazia come sito campione per la sperimentazione della metodologia multidisciplinare di indagine. Al progetto hanno partecipato l'Università del Molise, come capofila, per la geofisica, il remote sensing e le ricostruzioni 3D e il Politecnico di Bari per il restauro architettonico. In questo programma l’Unità di ricerca Uniba si è occupata del rapporto tra città e territorio, della ricostruzione del paleoambiente e dello sfruttamento delle sue risorse, anche con attenzione alle attività produttive e agli scambi commerciali e culturali con il bacino del Mediterraneo.

Per il ‘Progetto Egnazia: dallo scavo alla valorizzazione’ attivo dal 2001, a partire dal 2012 ha coordinato sul campo le attività scientifiche e il cantiere didattico (direzione di Raffaella Cassano) e dal 2019 è responsabile scientifico e direttore dello scavo.

Dirige la ricognizione archeologica nell'Ignatinus ager.

Ha attivato e dirige il Laboratorio di Archeologia dei paesaggi, con sede presso il Palazzo Ateneo, che si avvale di collaborazioni nazionali e internazionali, in particolare con il Dipartimento di Chimica dell’Università di Bari per le analisi archeometriche, con il Dipartimento di Scienze della terra e geoambientali della stessa Università per le indagini minero-petrografiche, con il laboratorio di Archeobotanica e Paleobiologia dell’Università del Salento per le analisi paleobiologiche e con l’Universidad de Cordoba e de Castilla-La Mancha, per interazioni di ricerca su scala mediterranea volte alla ricostruzione dei paesaggi e a sperimentare nuove forme di comunicazione ad un pubblico ampio. È responsabile degli accordi di collaborazione tra questi Atenei stranieri e l’Università di Bari nell’ambito del programma di internazionalizzazionePaesaggi mediterranei di età romana: modalità insediative e palinsesti culturali tra ricerca e strategie di valorizzazione’.

Tra i più recenti progetti di ricerca a cui ha partecipato, ‘Bari in età romana’, ‘Paesaggi urbani della Puglia in età romana’, ‘Identità e pluralità culturale della Puglia indigena in età greca: riti, culti, società’.

Alla ricerca sui paesaggi antichi con approccio globale unisce programmi e iniziative di terza missione legate alla comunicazione ampia e inclusiva dei risultati della ricerca, in stretta collaborazione con il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo e con gli Enti locali e con il supporto operativo di AlTAIR srl – Alta Tecnologia in Archeologia per l’Innovazione e la Ricerca, azienda spin-off dell’Ateneo barese di cui è socio fondatore. Tra i progetti più recenti:

- è responsabile scientifico dell’unità di ricerca Uniba nel progetto ‘Next Heritage - Metodologie e tecnologie per un nuovo rapporto tra pubblico ed eredità culturale’, Bando INNOLABS - POR Puglia FESR-FSE 2014-2020;

- è consulente scientifico di ASSET Puglia (Agenzia Regionale Strategica per lo Sviluppo Ecosostenibile del Territorio) per la progettazione e per la realizzazione del percorso ciclopedonale di valorizzazione della via Traiana nei Comuni di Monopoli e Fasano, con riferimento ai contenuti archeologici e storico-culturali dei percorsi di fruizione;

- ha collaborato ai progetti scientifici per il nuovo allestimento del MArE – Museo Nazionale Archeologico di Egnazia e per il nuovo allestimento del Parco archeologico di Egnazia, per il quale ha ideato il sistema di fruizione multimediale su tablet e ha fornito consulenza archeologica per la visita virtuale immersiva alle terme del Foro (progetto realizzato da Altair srl, in collaborazione con Università del Molise e con CNR – ITABC).

Ha insegnato Archeologia e storia dell’arte greca nel CdL triennale in Scienze dei Beni Culturali, Archeologia e storia dell’arte greca e romana e Archeologia della Magna Grecia nel CdL triennale in Scienze dei Beni Culturali per il Turismo, Topografia dell’Italia antica nel Cdl magistrale in Archeologia. Dall'a.a. 2017-2018 insegna Archeologia dei paesaggi di età greca e romana nel Cdl magistrale in Archeologia, per il quale è componente della Giunta e del Gruppo di riesame.

Presenta regolarmente i risultati della sua ricerca in Convegni nazionali e internazionali e in pubblicazioni scientifiche proprie e del gruppo di ricerca che coordina. Tra queste, si segnalano la monografia Taranto. Il paesaggio urbano di età romana tra persistenza e innovazione (2010) e la curatela dei volumi Paesaggi mediterranei di età romana. Archeologia, tutela, comunicazione (2017), Atti del Convegno internazionale (Bari-Egnazia, 5-6 maggio 2016) e Paesaggi urbani della Puglia in età romana. Dalla società indigena alle comunità tardoantiche, curato con R. Cassano e M. Chelotti (2019).

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pubblicato il 20/03/2020 ultima modifica 24/03/2020