Senato Accademico Università degli Studi di Bari Aldo Moro 21 maggio 2024
L'Università è luogo di dibattito e di riflessione critica dove lo scambio di idee e conoscenze arricchisce il patrimonio intellettuale e contribuisce alla costruzione della cultura di pace. La libertà di esprimersi e confrontarsi in modo aperto e rispettoso è un pilastro fondamentale per promuovere la comprensione reciproca e la cooperazione internazionale, valori che sono alla base dei principi di pace sanciti dalla nostra Costituzione.
Il Senato Accademico dell’Università di Bari Aldo Moro, nella seduta del 21 maggio 2024, ha deliberato all’unanimità quanto segue:
- l’Università di Bari Aldo Moro nel ripudio della guerra sancito dall’art. 11 della Costituzione della Repubblica Italiana condanna i massacri delle popolazioni palestinesi, la detenzione degli ostaggi israeliani e ogni altra forma di violenza;
- l’Università di Bari Aldo Moro sollecita la CRUI a rafforzare la richiesta al Governo italiano affinché nelle competenti sedi internazionali si impegni a:
- fare pressioni diplomatiche sul governo di Israele per garantire l’apertura di corridoi umanitari al fine di raggiungere le popolazioni civili nelle aree devastate dalla violenza in violazione dei diritti umani;
- si attivi attraverso tutte le possibili vie diplomatiche per favorire la liberazione degli ostaggi, nel rispetto del diritto umanitario internazionale, nonché a favorire le iniziative degli Atenei atte ad accogliere tutti coloro che sono impegnati nell’ambito della conoscenza;
- l'Università di Bari Aldo Moro si impegna inoltre a costruire percorsi di pace e a promuovere la libertà dei popoli, coinvolgendo l’intera comunità universitaria.
Il Senato Accademico auspica che, nel rispetto della libertà di pensiero, sia garantita l’agibilità di tutti i luoghi dell’Università secondo quanto sancito dai propri regolamenti e si impegna ad organizzare incontri di confronto e dialogo sui temi della pace rivolti a tutta la comunità universitaria di concerto con il Centro interdipartimentale di Ricerche sulla Pace “Giuseppe Nardulli”, il Centro Interdipartimentale di ricerca sul diritto internazionale dell’Unione Europea “Vincenzo Starace” e con le reti per la pace (quali Network Università della Pace e Unione Scienziati per il Disarmo).
L’Università di Bari Aldo Moro sottolinea inoltre l’importanza di ogni forma di libertà della ricerca quale presupposto essenziale e fondamentale per le Università Statali. Conferma la presenza di regolamenti e Commissioni di vigilanza composte dagli Organi, a presidio dei principi e dei valori etici sanciti dalla Costituzione e presenti nello Statuto dell’Università, impegnandosi a vigilare sugli accordi che possano violare i diritti umani e la costruzione della pace e assicurandosi che le convenzioni sottoscritte a fini di ricerca e formazione siano validate e rese pubbliche secondo quanto sancito dalle norme rispettivamente dell’etica e della trasparenza.
Nella riunione del 9 aprile, il Senato Accademico aveva rinnovato il proprio impegno a promuovere la pace attraverso la ricerca e la formazione, delineando il percorso dell'Università nel connettere scienza, etica e pace.
In particolare, attraverso:
- l'istituzione di un Dottorato di Ricerca di Interesse Nazionale sui temi della pace e della prevenzione dei conflitti;
- la costituzione di un Comitato Etico per la Ricerca (CER) che monitorerà l'applicazione dei principi contenuti nel nostro statuto, in pieno raccordo con le indicazioni comunitarie. Il CER avrà un ruolo cruciale specialmente in relazione alle ricerche che riguardano l'uso di tecnologie dual use;
- la presentazione della posizione dell’Università di Bari in risposta alla consultazione della Commissione Europea sulle tecnologie dual use;
- la promozione di due importanti manifestazioni di interesse: l’adesione alla iniziativa dall’Università Nazionale An-Najah, in collaborazione con UNIMED e il Fondo per le borse di studio per studenti palestinesi (PSSF), con l’obiettivo di facilitare gli studenti di Gaza nel completare la loro istruzione universitaria a distanza; la possibilità di ospitare studenti, accademici e ricercatori provenienti dalla Palestina;
- la presentazione della candidatura dell’Università all’Albo della Regione Puglia dei soggetti operatori di partenariato, di cooperazione internazionale e di promozione della cultura dei diritti umani;
- l’organizzazione, in collaborazione con i centri universitari, di un Laboratorio per la scrittura partecipata di un manifesto che coinvolga i giovani ricercatori/ricercatrici e dottorandi/dottorande, per elaborare i principi volti alla creazione di un ambiente scientifico più aperto, inclusivo e collaborativo, che a sua volta potrebbe favorire la pace e la cooperazione internazionale;
- la presentazione della candidatura dell’Università al Programma UNITWIN/UNESCO Chairs.
Ispirandosi al discorso del Presidente della Repubblica nella Giornata del laureato 2024 a Roma, e ringraziandolo per la sensibilità testimoniata nei confronti del mondo universitario, il Senato Accademico si impegna affinché l’Università continui ad essere luogo di libertà in cui si coltivi il dialogo e che tale metodo venga adottato da tutte le Istituzioni pubbliche del Paese e dalla società civile.