UniBa. Fabio Mavelli è il nuovo Presidente della Scuola di Scienze e Tecnologie

Comunicato stampa dell'8 settembre 2023

Fabio Mavelli, professore ordinario di Chimica - Fisica, è il nuovo Presidente della Scuola di Scienze e Tecnologie per il triennio 2023/2026. Alla Scuola di Scienze e tecnologie  afferiscono i Dipartimenti Chimica, Fisica (Interateneo), Informatica , Matematica e Scienze della terra e Geoambientali.

Mavelli succede a Domenico di Bari che ha ricoperto il ruolo di Presidente della Scuola nei precedenti due mandati.

Fabio Mavelli è professore ordinario di Chimica-Fisica presso il Dipartimento di Chimica dell’Università di Bari da maggio del 2021. E’ stato membro del Senato accademico come rappresentante disciplinare dell’Area Chimica per due mandati negli anni 2012-2018. Delegato del rettore a fra il 2016-2018 per la Dematerializzazione dei servizi agli studenti. È attualmente membro interno del Nucleo di Valutazione di Ateneo dal 2018 ad oggi ed ha pubblicato più 100 articoli su riviste internazionali. Nel 2021 ha ricevuto il Premio Cozzarelli dall’Accademia Nazionale Americana delle Scienze per il migliore articolo dell’anno pubblicato nel settore Scienze Fisiche e Matematiche. Ha conseguito due dottorati di ricerca il primo presso l’università di Bari in Scienze chimiche e il secondo presso il Politecnico di Zurigo in Scienze
Naturali.

I suoi principali interessi di ricerca si sono concentrati su: progettazione, implementazione e studio teorico di sistemi artificiali (vescicole lipidiche di dimensioni nano e micro) che simulano il comportamento delle cellule viventi. Questi compartimenti lipidici possono essere utilizzati come sistemi intelligenti in applicazioni sanitarie per la somministrazione mirata e reattiva di farmaci.

Recentemente, questa tecnologia è stata combinata con il termo-gel costituito da polimeri a blocchi per realizzare materiali intelligenti iniettabili per la somministrazione di farmaci in situ, evitando gli effetti collaterali delle terapie sistemiche e contrastando così, ad esempio, l’uso eccessivo di antibiotici.

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pubblicato il 11/09/2023 ultima modifica 11/09/2023 scaduto