Cybersecurity 5.0 - Career Day

Comunicato stampa del 23 giugno 2023

Parte da UniBa il primo road show nazionale nelle Università dedicato alle nuove professioni del digitale

L'Università di Bari ha ospitato, venerdì pomeriggio, la prima tappa di “Cybersecurity 5.0 - Career Day”: il road show nazionale che animerà diverse città del Paese, da Nord a Sud, e metterà in contatto le aziende più competitive del settore e i rappresentanti di importanti realtà, nazionali e locali, con tutti coloro che sono interessati ad intraprendere una carriera nel mondo della cybersicurezza. È un progetto spin off del Festival della Diplomazia, che tornerà a Roma dal 19 – 27 ottobre: l’edizione 2023, anno europeo delle competenze, avrà come focus centrale proprio lo sviluppo delle skills and competence per affrontare le sfide del prossimo futuro.

L’iniziativa vanta il patrocinio dell’Agenzia nazionale della Cybersecurity (ACN), delle Rappresentanze in Italia del Parlamento e della Commissione Europei, dell’Associazione Italiana professionisti security aziendale (AIPSA) e di Women 4 Cyber (W4CI); la partecipazione dell’Agenzia dell'Unione europea per la cybersicurezza (ENISA); il supporto di Atlantica cybersecurity e di Alé Comunicazione.

Il roadshow arricchisce, e per certi aspetti completa, l'offerta di azioni promosse da istituzioni ed enti, pubblici e privati, sul tema della formazione in ambito cybersecurity. Nella tappa barese gli studenti universitari, i giovani ricercatori, gli startupper e gli appassionati hanno avuto l’opportunità di interagire direttamente con il mondo delle imprese - presenti Leonardo, Exprivia, Acquedotto Pugliese, Atlantica Cybersecurity, Evolumia, Eulogic ed Experis - e avere contezza delle specifiche esigenze emerse.

Il progetto ha un taglio fortemente multidisciplinare e interdisciplinare: nell’attività di recruiting vengono ricercate sicuramente le competenze informatiche e quelle legate alle nuove tecnologie, ma anche quelle capaci di interpretare le declinazioni della cybersicurezza nei numerosissimi domini, di interesse scientifico, tecnologico e applicativo come quello sanitario, giuridico, sociale, economico ed educativo. Protagoniste dell’iniziativa sono le Università, la perfetta agorà per soddisfare questo tipo di azioni di recruiting.

Cybersecurity 5.0 Career Day coinvolgerà, in questa prima edizione, ben sei città Italiane: dopo Bari il progetto farà tappa a settembre a Firenze, ad ottobre Roma durante la settimana del Festival della Diplomazia, Padova e Cosenza a novembre e per finire a Milano a dicembre.

“La scelta di far partire il roadshow, che ha una valenza nazionale, dalla città di Bari rappresenta un segnale di grande attenzione verso il Sud dove è maggiore l’esigenza di far sviluppare le imprese assicurando loro risorse umane di altissimo profilo e per le quali la cybersecurity è un ambito dirimente per il loro sviluppo – dichiara Giuseppe Pirlo, professore dell’Università degli Studi di Bari e coordinatore scientifico del progetto -. Abbiamo un sistema accademico di grande tradizione e valore in grado di esprimere studenti e giovani ricercatori di qualità che possono e devono poter mettere a disposizione tutto il loro potenziale per lo sviluppo del nostro sistema imprenditoriale e della PA. Proprio Bari sarà sede del nuovo European Digital Innovation Hub sulla Trasformazione Digitale sicura della PA nazionale, che coordino assieme alla Prof.ssa Lerina Aversano, al quale aderiscono numerose imprese di grande rilevanza nazionale, che ha tra gli altri obiettivi proprio quello di veicolare servizi di formazione e di tipo “Test-Before-Invest” alle pubbliche amministrazioni locali sui temi più avanzati della Cybersicurezza”, conclude.

La cybersecurity in Italia è tra le priorità di investimento per le imprese, sia grandi che piccole e medie. Secondo i dati dell’Osservatorio Cybersecurity & Data Protection del Politecnico di Milano il 61% delle aziende ha aumentato in maniera considerevole il budget per le attività di sicurezza informatica, segnando negli ultimi dodici mesi un +18% di crescita del settore.

Si valuta che per raggiungere una piena autonomia e sovranità digitale nazionale l’Italia abbia bisogno di 180mila nuove professionalità. Non si tratta solo di ingegneri e informatici: la strategia dell’Unione europea per la cybersicurezza riconosce ben dodici diverse figure professionali che vanno dal campo del diritto a quello economico, sociologico, medico, psicologico e della comunicazione. Si tratta di competenze multidisciplinari e collettive necessarie a garantire con risposte più efficaci la sicurezza dei servizi essenziali quali ospedali, reti energetiche e ferrovie.

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pubblicato il 26/06/2023 ultima modifica 26/06/2023 scaduto