Profili professionali e sbocchi occupazionali

Progettazione delle politiche di inclusione sociale LM 87

Il corso prepara alla professione di:

Esperti nello studio, nella gestione e nel controllo dei fenomeni sociali 

Funzioni in un contesto di lavoro

La figura professionale formata si qualifica per la capacità di progettare, organizzare e gestire i servizi socio-assistenziali; di coordinare progetti di intervento relativi alle principali aree del disagio sociale; di valutare e monitorare gli interventi realizzati dalle strutture e dai servizi di appartenenza; di gestire l’informazione e sensibilizzare rispetto ai temi del disagio sociale. Si tratta di un professionista che, oltre alla capacità di lavoro con l’utenza che si rivolge ai servizi, deve essere in grado di esercitare funzioni di programmazione, organizzazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali, dirigere gruppi di lavoro e coordinare le prestazioni erogate nonché il personale impiegato in tali servizi.

L’accesso alla professione di Assistente sociale specialista (cat. A) è subordinata al superamento del relativo esame di Stato.
Tale figura può esercitare attività professionale anche autonoma nelle aree della consulenza, della ricerca e del sociale.


Competenze associate alla funzione

  • metodologia della ricerca sociale applicata in particolare all’area della progettazione e valutazione delle politiche e dei servizi sociali:
  • discipline giuridiche ed economiche in riferimento al Welfare State;
  • intervento professionale nei sistemi di welfare.

Sbocchi occupazionali

Il Corso di Laurea Magistrale in Progettazione delle Politiche di Inclusione Sociale risponde alle esigenze di formazione di Assistenti sociali specialisti, quadri e dirigenti nei settori attinenti alle politiche sociali.

I laureati di questo Corso possono svolgere attività professionale di progettazione e coordinamento nel:

  • Settore pubblico: Ministeri ed Enti Locali (in particolare nei settori che si occupano di tematiche relative ai servizi sociali: Giustizia, Lavoro, Sanità, ecc.; Regioni, Province, Comuni, ASL, Prefetture);
  • Terzo settore: ONG, cooperative, associazioni di volontariato, ONLUS;
  • Settore privato: Centri riabilitativi per i minori con problemi di giustizia, Case di riposo, Case-famiglia, Case di accoglienza per le donne maltrattate, Centri di accoglienza per rifugiati e richiedenti asilo.

Azioni sul documento

pubblicato il 25/06/2018 ultima modifica 06/09/2022