Regolamento didattico SAPP

REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI LAUREA DI I LIVELLO IN  

SCIENZE DELLA AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E PRIVATA - SAPP

CLASSE DI LAUREA L-16

A.A. 2016-2017

Dipartimento

Scienze Politiche

 

Classe

L – 16

 

Tipologia di corso

 

Laurea di durata triennale

 

Nome del CORSO

 

Scienze della Amministrazione Pubblica e Privata

 

Nome del CORSO IN INGLESE

 

Science of Public and Private Administration

 

Sede Didattica

 

Bari

 

Coordinatore Corso di studi

 

Prof. Daniele Petrosino – daniele.petrosino@uniba.it

 

Segreteria didattica

 

Responsabile Dott.ssa Maria Dolores De Finis

Sede   Via Suppa, 9 – Bari

Tel. 080/5717809

Fax 080/5717722

Email mariadolores.definis@uniba.it

 

Segreteria Studenti

 

Responsabile Sig.ra Maria Esposito

Sede   Via Nicolai, n. 1 - Palazzo Ateneo - Bari

Tel. 080/5714321/4358

Fax 080/5714896

Email maria.esposito@uniba.it

 Indirizzo internet del Cds

www.uniba.it/ricerca/dipartimenti/scienze-politiche/didattica/Attivita-didattica/SAPP-L-16


Il Corso di studio in breve

Il corso di laurea triennale in Scienze della Amministrazione Pubblica e Privata intende offrire una solida preparazione di base nell'ambito dello studio delle amministrazioni pubbliche e delle organizzazioni private.

Utilizzando i criteri e i metodi della multidisciplinarità, il corso assicura allo studente un insieme strutturato di conoscenze in grado di consentirgli un confronto continuo tra quadri teorici complessivi e configurazioni effettive delle organizzazioni e delle amministrazioni pubbliche, con un particolare riguardo agli svolgimenti ed agli sviluppi del settore pubblico a livello dell'Unione Europea.

Inoltre, il corso, oltre ad analizzare i principi che governano le amministrazioni e le politiche pubbliche, intende studiare, analizzare e indicare le forme e le modalità d'intervento e di azione dello Stato nella società attraverso l'apparato pubblico nazionale e comunitario.

Le aree coinvolte nel processo formativo sono: area giuridica, economica, sociologica, statistico-demografica, politologica, linguistica, storica.

Ciascuna area, senza voler costruire gerarchia alcuna tra di esse, programma propri specifici percorsi formativi all'interno però di obiettivi didattici comuni all'intero corso.

In particolare, tale corso di laurea è finalizzato alla formazione di figure professionali in grado di operare all'interno delle Pubbliche Amministrazioni e delle organizzazioni private, o come liberi professionisti, in virtù delle competenze multidisciplinari acquisite.

Il corso può consentire di accedere alla  professione di consulente del lavoro dopo il praticantato e l'esame di stato previsto dall'ordinamento.

Nel corso di studio vi è la possibilità di acquisire 2 CFU per altre che possono essere conseguiti attraverso attività formative sul fronte della preparazione di progetti nazionali e dell'Unione europea oppure con la partecipazione a laboratori, ad attività convegnistiche e seminariali del Dipartimento, e con altre attività utili alla formazione dello studente (ad esempio, servizio civile; certificazioni linguistiche, informatiche o di attività svolte presso soggetti pubblici e privati; attività svolte all'estero nell'ambito del Programma Socrates-Erasmus o assimilabili; viaggi studio all'estero organizzati da un docente del Dipartimento e realizzati con il patrocinio dell'Università, ecc).

Requisiti di ammissione (modalità di accesso al corso)

Il corso è ad ammissione libera secondo le modalità indicate dal  Manifesto degli studi dell’Università “Aldo Moro”.

Requisito necessario è il possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado, o di altro titolo conseguito all'estero e riconosciuto idoneo.

Per seguire con profitto il percorso formativo sono utili conoscenze di cultura generale, lingua italiana, lingua inglese, matematica di base, nonché competenze informatiche di base (specialmente videoscrittura e fogli di calcolo).

A tal fine è previsto l'accertamento del possesso di tali conoscenze attraverso un test di ingresso di valutazione della preparazione personale  (due tornate annuali), che non ostacola l'iscrizione al corso.

 La prova consiste nella soluzione di 30 quesiti a risposta multipla, di cui una sola esatta tra le quattro indicate. I quesiti vertono sui seguenti temi: cultura generale, lingua inglese e logica e matematica di base.

 La prova, della durata di 1 ora, risulta superata se risultano corrette almeno 19 risposte.

 

Gli studenti che non partecipano al test o che non lo superano totalmente o parzialmente acquisiscono un debito formativo che hanno l'obbligo di colmare secondo la seguente modalità:

frequenza di seminari organizzati dal Dipartimento di Scienze Politiche fino alla concorrenza di 2 CFU (0,25 cfu per seminari fino alle 8 ore).

L’assolvimento secondo questa modalità deve essere realizzato entro il 1° anno di corso.

Sono esonerati dal sostenere la prova gli studenti che:

a) hanno superato, anche presso altre Università italiane, la prova d’ingresso a Corsi di studio della stessa classe di laurea o che abbiano sostenuto almeno due esami congruenti con il percorso di studi scelto;

b) sono già in possesso di un diploma di laurea;

c) hanno conseguito il diploma di scuola superiore con una votazione di 100/100;

d) hanno frequentato i seminari di orientamento consapevole e ottenuto l’idoneità finale.

Riconoscimento attività pregresse o di crediti formativi

 

La Giunta del Corso di Studio delibera sul riconoscimento totale o parziale dei crediti acquisiti dallo studente in altro corso della stessa Università ovvero nello stesso o altro corso di altra Università.

In particolare sono riconosciuti automaticamente i CFU corrispondenti agli esami del corso aventi stessa o analoga denominazione, mentre per gli insegnamenti appartenenti allo stesso SSD, ma avente altra denominazione, il suddetto riconoscimento avviene in modo totale o parziale, previa valutazione di congruità con il piano di studi e con gli obiettivi formativi specifici del Corso di studi.

Per gli studenti che si trasferiscono da altro corso di laurea appartenente alla medesima classe (L-16), la quota di crediti relativi al medesimo SSD direttamente riconosciuti non potrà essere inferiore al 50% di quelli già maturati.

Nel “Regolamento per il riconoscimento dei CFU per gli studenti: 1- Provenienti da un’altra Università e/o corso di Studio.2- Richiedenti l’iscrizione ad una  seconda laurea”  sono indicati in dettaglio i criteri di riconoscimento.

 

Massimo  numeri dei  crediti riconoscibili  ( ai sensi della legge n. 240/2010, art. 14)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il Corso di studi può riconoscere, fino a un numero massimo di CFU 12, in relazione a:

  • conoscenze e abilità professionali certificate individualmente ai sensi della normativa vigente;
  • altre conoscenze e abilità professionali maturate in attività formative  di livello post-secondario alla cui progettazione e realizzazione abbiano concorso Istituzioni universitarie, in ragione della loro coerenza, totale o parziale, rispetto agli obiettivi degli insegnamenti del corso. In particolare è previsto il riconoscimento, secondo le regole su esposte, degli esami sostenuti nei Corsi di Master di I e II livello, ai fini dell’iscrizione con abbreviazione degli studi.

Il Dipartimento può stipulare con Istituzioni rappresentative delle realtà professionali del mondo del lavoro specifiche Convenzioni che comportino un’abbreviazione di corso nei limiti di CFU 12.

 

Regole di presentazione dei Piani di Studi individuali

Non si presentano piani di studi individuali

Organizzazione delle attività didattiche 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Gli insegnamenti hanno durata semestrale.

Gli insegnamenti di Lingua e traduzione-lingua inglese, Lingua e traduzione-lingua francese e  gli insegnamenti a moduli,  previsti  nel corso di laurea, possono avere durata annuale.

Le attività didattiche sono svolte, di norma, nell’arco di 13 settimane per ogni semestre e impegnano un numero diverso di settimane in funzione del numero di crediti assegnati all’attività didattica.

Si consegue un singolo CFU:

per ciascun corso di insegnamento, con 8 ore di lezione frontale + 17 ore di rielaborazione personale;

per ciascuna eventuale attività di esercitazioni, con 12 ore di lavoro in aula + 13 di rielaborazione personale;

per altre attività:

  • ulteriori conoscenze linguistiche,
  • abilità informatiche,
  • attività svolta all’estero nell’ambito del Programma Socrates-Erasmus (o assimilabili),
  • attività presso soggetti pubblici e privati,
  • Servizio civile,
  • viaggi studio all’estero;

e nella misura di  0,25 cfu fino ad 8 ore per:

  • partecipazione a seminari e convegni.

 

Calendario didattico

Le attività didattiche relative al I semestre hanno inizio la terza settimana di settembre e terminano la prima settimana di dicembre per complessive 13 settimane.

Le attività didattiche relative al II semestre hanno inizio l’ultima settimana di febbraio  e si concludono entro la prima settimana di giugno per complessive 13 settimane.

 

Non sono previsti obblighi di frequenza e blocchi d’iscrizione.

 

Verifiche dell’apprendimento

 

 

 

 

 

 

 

 

La verifica del profitto avviene attraverso prove di esame orale e/o scritto  che consistono nella somministrazione di quesiti relativi ad aspetti teorici e disciplinari dell'insegnamento. Nel corso dell'anno alcuni docenti sperimentano forme di verifica integrative quali prove in itinere ed esoneri progressivi.

Il numero di appelli previsto durante un anno accademico è ordinariamente di 8 appelli, straordinariamente possono essere introdotti ulteriori appelli che verranno indicati nel calendario didattico.

I periodi previsti sono:

  • gennaio/febbraio;
  • marzo/aprile
  • giugno/settembre;
  • ottobre/novembre
  • dicembre.

Prova finale e conseguimento titolo

 

Il titolo di laurea è conferito previo superamento di una prova finale, consistente nella presentazione e discussione di un breve elaborato (max 20 cartelle) davanti alla Commissione giudicatrice nominata dal Direttore di Dipartimento e composta da almeno sette membri, secondo quanto indicato dal Regolamento Didattico di Ateneo.

La prova finale consiste nella redazione di un elaborato scritto, da discutere in seduta pubblica di fronte alla Commissione di laurea. L'argomento dell'elaborato di laurea è scelto nell'ambito di uno degli insegnamenti attivati, d'intesa con il docente responsabile dell'insegnamento di cui si tratta, che sovrintende alla preparazione dell'elaborato. La prova finale può svolgersi in una delle lingue straniere previste dal piano di studi. Parimenti in lingua straniera può essere redatto l'elaborato finale.

 Il valore della prova finale è di CFU 6.

 

Il punteggio della prova finale è attribuito secondo quanto indicato dallo specifico regolamento.

Le sedute di laurea sono previste nei mesi di marzo, luglio, e novembre.

 

Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati

Operatore delle scienze gestionali

funzione in un contesto di lavoro:
Tale figura opera con l'obiettivo di utilizzare le conoscenze esistenti in materia di gestione e controllo delle attività organizzative nelle imprese private e nella Pubblica Amministrazione. Inoltre si occupa di organizzazione del lavoro e di gestione del personale. Individua strategie di approvvigionamento e di commercializzazione di beni e servizi. Provvede ad identificare strumenti di comunicazione e rappresentazione esterna ed interna dell'immagine dell'impresa o della organizzazione pubblica.

competenze associate alla funzione:
Analisi delle politiche pubbliche
Economia applicata e politica economica
Modelli e tecniche organizzative
Diritto pubblico, privato, del lavoro e relazioni industriali
Modelli di burocrazia e di impresa

sbocchi professionali:
Amministrazioni pubbliche centrali
Amministrazioni pubbliche locali
Associazioni sindacali
Organizzazioni del terzo settore
Strutture di formazione
Imprese private
Enti di ricerca

 

Operatore delle scienze economiche

funzione in un contesto di lavoro:
Tale figura professionale conduce ricerche su concetti, teorie e metodi per analizzare e comprendere il funzionamento dei beni e dei servizi, per individuare soluzioni ai problemi economici e programmare le politiche di sostegno e di regolazione dell'economia. Analizza la strategia, la struttura e il ciclo di produzione di imprese o di organizzazioni per migliorare le prestazioni e individuare le risposte più adeguate alle sollecitazioni provenienti dal sistema economico.

competenze associate alla funzione:
Micro e macro economia
Politica economica
Economia applicata
Statistica e demografia
Rapporto tra politica e mercato
Modelli e tecniche organizzative

sbocchi professionali:
Amministrazioni pubbliche centrali
Amministrazioni pubbliche locali
Organizzazioni del terzo settore
Imprese private
Enti di ricerca

 

Esperto della progettazione formativa e curricolare

funzione in un contesto di lavoro:
Tale figura professionale coordina e progetta le attività didattiche e curricolari in centri di formazione o, direttamente, nelle imprese private e nelle organizzazioni pubbliche.

competenze associate alla funzione:
Le competenze associate a tale figura professionale sono la risultante dell'intero triennio di formazione universitaria.

sbocchi professionali:
Enti di formazione
Pubbliche amministrazioni
Imprese private
Organizzazioni del terzo settore
Organizzazioni di formazione del consenso

 

Consigliere dell'orientamento

funzione in un contesto di lavoro:
Tale figura professionale valuta le capacità e le propensioni degli individui, li informa sulla struttura e le dinamiche del mercato del lavoro e dell'offerta educativa e formativa, li assiste nell'individuazione dei percorsi più adeguati allo sviluppo ed alla crescita personale, sociale, educativa e professionale.

competenze associate alla funzione:
Le competenze associate a tale figura professionale sono la risultante dell'intero triennio di formazione universitaria.

sbocchi professionali:
Amministrazioni pubbliche centrali
Amministrazioni pubbliche locali
Associazioni sindacali
Organizzazioni del terzo settore
Strutture di formazione
Organismi privati

 

Consulente del lavoro

funzione in un contesto di lavoro:

Il Consulente del lavoro si occupa di attività connesse alla gestione del personale erogando servizi, in particolar modo,  per le piccole e medie imprese. La figura professionale è disciplinata dalla legge, "Norme per l'ordinamento della professione di consulente del lavoro" e può esercitare soltanto se iscritta nell'apposito albo dei Consulenti del lavoro.

Tra i compiti del consulente del lavoro vi sono:

informazione sugli adempimenti in materia di lavoro, previdenza ed assistenza sociale dei lavoratori;

tenuta del libro matricola, libro paga e prospetti paga;

denuncia dei lavoratori occupati agli uffici INPS e INAIL e agli uffici del Ministero del Lavoro;

studio e gestione dei criteri e delle modalità di retribuzione;

selezione e formazione del personale;

soluzione delle controversie di lavoro.

competenze associate alla funzione:

Ha competenza professionale in materia di contabilità, consulenza fiscale e assistenza contrattuale

Fiscale / Aziendale

- il suo ambito professionale comprende:

•Analisi costituzione e piani produttivi.

•Assistenza fiscale e tributaria.

•Tenuta delle scritture contabili.

•Controllo di gestione e analisi dei costi.

•Assistenza in sede di contenzioso tributario presso le commissioni e gli uffici dell'Amministrazione Finanziaria ai sensi del D.Lgs. 31/12/1992 n.546.

•Rilascio del visto di conformità e asseverazione dei dati contabili delle aziende per cui il Consulente del Lavoro abbia tenuto la contabilità – D.Lgs. 28/12/1998 n.490.

•Verifica della sussistenza delle condizioni, in capo alle aziende, del rilascio della concessione della agevolazione a sostegno della innovazione industriale – L. 28/05/1997 n.140 e DM 27/03/1998 n.235.

•Attività di certificazione dei bilanci delle imprese, ai fini della presentazione dell’istanza di rateizzazione, per le aziende per cui il Consulente del Lavoro abbia tenuto la contabilità, come prevista dalla Direttiva Equitalia n. Dsr/Nc/2008/012.

•Certificazione dei costi sostenuti dalle aziende e consorzi di aziende per il personale addetto alla ricerca e sviluppo – L. 30/12/2004 n.311 comma 347.

•Rilascio dell’attestazione di effettività delle spese sostenute – L. 27/12/2006 n.296 comma 1091 come già previsto dalla L. 18/10/2001 n.383 art.4 comma 2.

Altri ambiti di competenza:

•Pratiche di finanziamento agevolato.

•Gestione finanziamenti FSE.

•Consulenza informatica di organizzazione aziendale.

•Consulenza in materia ambientale.

•Lavoro somministrato.

•Agenzia privata per il collocamento.

•Lavoro parasubordinato.

•Lavoro autonomo.

 conoscitore della tecnica retributiva e contributiva aziendale

sbocchi professionali:

Addetto all'area della gestione delle risorse umane,  libero professionista come Consulente del lavoro.

Obiettivi formativi specifici del corso

 

 

 

 

Obiettivi formativi specifici del corso

Il corso intende formare una figura professionale qualificata di tecnico dell'Amministrazione e dell'Organizzazione e di consulente per l'orientamento e per il lavoro al fine di soddisfare le nuove esigenze delle amministrazioni pubbliche, degli enti privati e del mercato del lavoro. Un tale profilo professionale deve possedere una dimensione europea e internazionale, accertata la sempre maggiore dipendenza delle politiche pubbliche (a livello nazionale e regionale) dalle dinamiche sovranazionali dei processi politici ed economico-sociali. A tal fine questa figura professionale, pur mantenendo le discipline giuridiche ed economiche come punto di riferimento per lo studio del fenomeno organizzativo ed amministrativo, in sintonia con le trasformazioni degli ultimi decenni, si rivolgerà anche alle scienze sociali, storiche e politologiche.
Le conoscenze di metodo e di contenuto culturale dei laureati sono pertanto volte a formare figure professionali capaci di interpretare efficacemente il cambiamento e l'innovazione nelle amministrazioni pubbliche e private nei loro diversi profili. I laureati saranno in grado di assistere le istituzioni pubbliche, le organizzazioni private d'impresa e quelle del terzo settore nelle attività di progettazione ed implementazione di iniziative finalizzate a promuovere lo sviluppo economico, sociale e civile delle comunità.
Nel dettaglio, il laureato acquisirà la conoscenza del sistema istituzionale e del suo funzionamento, da punti di vista disciplinari diversi: storico, giuridico, sociale, economico; sarà in grado di analizzare e affrontare problemi sociali, politici e organizzativi, individuando gli strumenti di intervento più adeguati; potrà assumere funzioni gestionali ed esecutive all'interno di enti pubblici o privati che svolgono servizi organizzativi, amministrativi, culturali. Il laureato nel corso qui descritto acquisirà competenze tecnico-amministrative, che gli consentiranno all'interno di strutture complesse, pubbliche e private, di progettare e scegliere l'azione da intraprendere, di determinare la correttezza dell'azione intrapresa, i suoi costi e i suoi benefici e di prevederne e valutarne i risultati.
Il laureato potrà, inoltre, sviluppare la propria professionalità anche attraverso l'attività di consulenza del lavoro.
A questi fini formativi il percorso didattico è strutturato in aree di apprendimento articolate negli ambiti storico-politico, giuridico, statistico-economico, sociologico e linguistico.
Nel primo anno i corsi riguarderanno le discipline di base e consentiranno allo studente sia di acquisire le conoscenze fondamentali in campo giuridico, sociologico, economico, storico-politico, sia di apprendere un metodo di studio interdisciplinare. Nei successivi due anni gli studenti avranno modo di approfondire le loro conoscenze con insegnamenti orientati specificamente ai profili professionali indicati e alla conoscenza delle lingue straniere.

Autonomia di giudizio

 

Autonomia di giudizio

Il CdS intende fornire al laureato la capacità di giudicare consapevolmente l'efficienza, l'efficacia, la coerenza, la legittimità, la plausibilità e l'accettabilità sociale dei processi decisionali tipici delle organizzazioni e delle imprese pubbliche e private, avendo la capacità di distinguere tra le conseguenze che ogni processo decisionale comporta per la struttura in nome e nell'interesse della quale si agisce ed il proprio personale sistema di valori.

Conseguentemente, al termine dei loro studi, i laureati devono aver acquisito la capacità di raccogliere ed interpretare i dati relativi al proprio campo di studio tanto da poter formulare giudizi autonomi e riflessioni coerenti sui temi che investono la sfera delle attività di governo, della pubblica amministrazione, delle organizzazioni private aventi come scopo il profitto e delle organizzazioni del terzo settore. A tale proposito, nel corso degli studi, viene dato il dovuto risalto al processo di formazione delle decisioni di interesse sia pubblico, che privato, nelle sue fasi: progettazione, scelta delle alternative possibili, deliberazione, applicazione; investendo cioè aspetti sia tecnici, sia politici, sia burocratici.

L'autonomia di giudizio viene sviluppata trasversalmente da tutte le discipline tramite la partecipazione ad attività seminariali, la preparazione di elaborati, e l'attività assegnata dal docente relatore per la preparazione della prova finale.

La verifica dell'acquisizione dell'autonomia di giudizio avviene tramite la valutazione degli insegnamenti e la valutazione del grado di autonomia e capacità di lavorare, anche in gruppo, durante le attività seminariali, e il lavoro di preparazione e presentazione della prova finale.

Abilità comunicative

 

Abilità comunicative

I laureati che hanno frequentato il CdS, confrontandosi con vari ambiti, devono maturare competenze tali da consentir loro di formulare riflessioni, individuare problemi e prospettare soluzioni facendo ricorso ai diversi linguaggi nei quali si articola il rapporto tra società, istituzioni, amministrazioni pubbliche e organizzazioni e imprese private. Le abilità comunicative conseguite dai laureati nel corso del triennio di studi dovranno metterli in grado sia di confrontarsi con interlocutori di natura specialistica, quali gli attori di processi decisionali e il personale, sia, più ampiamente, di sviluppare una comunicazione consapevole ed informata attorno a tematiche relative alle caratteristiche del processo di elaborazione delle politiche pubbliche o private che sappia coinvolgere anche interlocutori non specialisti, ovvero gli utenti e i cittadini, che di tali politiche sono i destinatari.   

Le abilità comunicative-relazionali sono sviluppate trasversalmente da tutte le discipline durante le attività seminariali e le attività formative che prevedono una partecipazione attiva dello studente, attraverso

la preparazione di relazioni e documenti scritti e l'esposizione orale dei medesimi e/o di testi o documenti proposti dal docente. L'acquisizione delle abilità comunicative vengono formate prevalentemente tramite la redazione e la presentazione della tesi finale .

La verifica dell'acquisizione di abilità comunicative avviene tramite la valutazione della capacità di comprensione, espositiva e argomentativa dello studente nell'ambito delle attività formative e seminariali e della discussione della prova finale.

 

Capacità di apprendimento

 

Capacità di apprendimento

Il CdS fornisce ai laureati conoscenze metodologiche in differenti campi delle scienze sociali e pertanto li mette in condizione di acquisire autonomia nell'ulteriore apprendimento sia teorico che pratico. Tale risultato appare strettamente indispensabile sia per intraprendere possibili successivi percorsi di studio (Laurea Magistrale, Master, Dottorato di ricerca), che per partecipare efficacemente al moderno mondo del lavoro. La padronanza degli strumenti di metodo, infatti, garantisce l'autonomia nello studio, ma garantisce anche l'efficacia del processo di learning by doing che caratterizza la crescita lavorativa e professionale di chi non prolunga in modo formale gli studi del triennio.

Le capacità di apprendimento sono sviluppate nel percorso di studio nel suo complesso, con riguardo in particolare allo studio individuale previsto, alla preparazione di progetti individuali e all'attività svolta per la preparazione della prova finale.

Queste capacità sono formate negli insegnamenti teorici e in seminari tematici, anche trasversali a detti insegnamenti, che prevedono la partecipazione attiva degli studenti individualmente e in gruppo.

La capacità di apprendimento viene valutata attraverso forme di verifica continua durante le attività formative, richiedendo la presentazione di elaborazioni e ricerche su dati da costruire individualmente o in attività di gruppo, mediante l'attività di tutorato nello svolgimento di progetti individuali e mediante la valutazione della capacità di auto-apprendimento maturata durante lo svolgimento dei corsi.

 

Modalità di frequenza  

 

La frequenza ai corsi non è obbligatoria, ma fortemente consigliata.

 

Azioni sul documento

pubblicato il 13/05/2016 ultima modifica 06/09/2022