Regolamento didattico SA

 

REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI LAUREA DI II LIVELLO IN  

Scienze delle Amministrazioni (SA)

CLASSE DI LAUREA LM-63

A.A. 2016-2017

 

Dipartimento

Scienze Politiche

Classe

LM – 63

Tipologia di corso

Laurea di durata biennale

Nome del CORSO

Scienze delle Amministrazioni (SA)

Nome del CORSO IN INGLESE

Science of Administration

Sede Didattica

Bari

Coordinatore Corso di studi

prof. Daniele Petrosino – daniele.petrosino@uniba.it

Segreteria didattica

Responsabile dott.ssa Maria Dolores De Finis

Sede   Via Suppa, 9 – Bari

Tel. 080/5717809

Fax 080/5717722

e-mail mariadolores.definis@uniba.it

Segreteria Studenti

Responsabile Sig.ra Maria Esposito

Sede  Via Nicolai, n. 1 - Palazzo Ateneo - Bari

 Tel. 080/5714321/4358

Fax 080/5714896

e-mail maria.esposito@uniba.it

Indirizzo internet del Cds

http://www.uniba.it/ricerca/dipartimenti/scienze-politiche/didattica/Attivita-didattica/SA-LM-63

 

Il Corso di studio in breve

Il corso di laurea magistrale in Scienze delle Amministrazioni intende fornire allo studente una approfondita formazione specialistica nel campo delle amministrazioni pubbliche a livello nazionale, comunitario e internazionale, con particolare attenzione alla gestione dei sevizi pubblici.

L'approccio prescelto per tale scopo è di natura multidisciplinare, poiché l'integrazione tra saperi normativi e saperi analitico-scientifici appare indispensabile per garantire una conoscenza non settoriale e unilaterale degli apparati amministrativi e delle loro pratiche operative.

Pertanto, ad una attenta e approfondita formazione riguardante i profili giuridico- formali (la conoscenza delle regole giuridiche è necessaria per assicurare la

legalità e legittimità delle decisioni) è affiancata, al fine di assicurare una esaustiva comprensione dei fenomeni organizzativi, una altrettanto accurata preparazione nell'ambito dei saperi economico, politico-istituzionale, sociologico e statistico- quantitativi

La presenza di statuti disciplinari e approcci metodologici differenti è il vero tratto distintivo di questo percorso di studi che metterà gli studenti nella condizione di acquisire  conoscenze di una complessità pari alle varietà funzionale e strutturale degli apparati tecnico-burocratico moderni e consentirà loro di poter orientare in modo efficace e consapevole l'agire organizzativo

Si è ritenuto, inoltre, che una preparazione teorica di alto profilo non possa prescindere da un tirocinio obbligatorio che ciascun studente effettuerà presso una pubblica amministrazione.

Il tirocinio rappresenta un indiscutibile arricchimento del percorso formativo, ponendo in essere una strategia che consentendo agli studenti di sperimentare una situazione reale di lavoro, li sostenga nella riflessione e nella crescita professionale

Il tirocinio rappresenta una occasione preziosa per creare quel raccordo, sempre auspicato, tra università e mondo del lavoro, raccordo di cui si avvantaggerebbero sia gli studenti sia il mondo delle imprese e, conseguentemente, la realtà locale     nel suo insieme.

 

Nello specifico il tirocinio consente agli studenti di:

  • arricchire le proprie competenze professionali e sperimentare una occasione formativa in ordine alla socializzazione del lavoro;
  • sperimentare l'applicazione degli orientamenti generali appresi alla variabilità e complessità delle situazioni e condizioni in cui operano gli apparati amministrativi;
  • sviluppare, in conseguenza dell'esperienza pratica, una prontezza e adeguatezza di giudizio necessaria all'espletamento delle funzioni di direzione di organizzazioni complesse.

 

Requisiti di ammissione (modalità di accesso al corso)

L’accesso al Corso di Laurea Magistrale in Scienze delle Amministrazioni  (Classe LM 63) è subordinato al possesso della laurea di primo livello (o altro titolo conseguito all'estero, se riconosciuto) ed alla verifica della personale preparazione.

Possono essere ammessi al Corso di Laurea Magistrale in Scienze delle Amministrazioni:

a) I laureati nella classe di laurea 19/dm  509; L  16/dm  270 -  Scienze  dell’ Amministrazione e dell’organizzazione;

b) I laureati in corsi di laurea quadriennali in Scienze politiche, Giurisprudenza ed Economia e Commercio;

c) Coloro che siano in possesso di laurea triennale in una delle seguenti classi:

  • 2/dm 509; L 14/dm 270 - Scienze dei servizi giuridici;
  • 3/ dm 509; L 12/dm 270 – Mediazione linguistica;
  • 5/dm 509; L-10/dm 270 – Lettere;
  • 6/dm  509; L 39/dm  270 - Servizio sociale;
  •  13/dm509; L-1/dm/270 - Beni culturali;
  •  11/dm 509; L-11/dm 270 - Lingue e culture moderne;
  •  14/dm 509; L 20/dm 270 - Scienze della comunicazione;
  •  15/dm 509; L 36/dm 270 – Scienze politiche e delle relazioni internazionali;
  •  17/dm 509; L 18/dm 270 - Scienze dell’economia e della gestione   aziendale;
  • 28/dm 509; L 33/dm 270 - Scienze economiche;
  • 29/dm 509; L-5/dm 270 - Filosofia;
  • 30/dm 509; L-6/dm 270 – Geografia;
  • 31/dm 509; L 14/dm 270 - Scienze dei servizi giuridici;
  • 34 /dm 509; L-24/dm 270 -  Scienze e tecniche psicologiche;
  • 35/dm 509; L 37/dm 270 -  Scienze sociali per la cooperazione, lo sviluppo e la pace;
  • 36/dm 509; L 40/dm 270 - Sociologia;
  • 37/dm 509; L 41/dm 270 - Statistica;
  • 38/dm 509; L 42/dm 270 – Storia;
  • 39/ dm 509; L 15/dm 270 – Scienze del turismo;

d) coloro che siano in possesso di Diploma di Laurea Specialistica o Magistrale (o equipollenti ai sensi della normativa vigente) cui si accede dalle triennali presenti nel precedente elenco;

e)  coloro che siano in possesso di Diploma di laurea in Giurisprudenza nelle classi 31-22/S-102/S dm 509; LMG/01/dm 270.

f)  coloro che siano in possesso di altro titolo di studio conseguito  all’estero, riconosciuto equipollente ai sopramenzionati dalla normativa vigente.

Possono altresì essere ammessi al Corso di Laurea Magistrale in Scienze delle Amministrazioni gli studenti che nel loro precedente percorso di studi abbiano maturato complessivamente almeno 72 crediti formativi nei Settori scientifico disciplinari compresi nelle seguenti aree:

  • Almeno 16 CFU in area giuridica: IUS/01; IUS/02; IUS/04; IUS/07; IUS/08; IUS/09; IUS/10;  IUS/11; IUS 13; IUS/14; IUS/17; IUS/20; IUS/21.
  • Almeno 24 CFU in area storico-politico-sociale: M-STO/02;M-STO/04; SPS/01; SPS/02; SPS/03; SPS/04; SPS/06; SPS/07; SPS/08; SPS/09; SPS/11.
  • Almeno 24 CFU in area economico-statistica: SECS-P/01; SECS-P/02; SECS-P/03; SECS-P/06; SECS-P/07; SECS-P/08; SECS-P/10; SECS-S/01; SECS-S/03; SECS-S/04; SECS-S/05.
  • Almeno 8 CFU in area linguistica: LIN/04; LIN-12;

 

L’adeguatezza della preparazione personale sarà verificata dalla Giunta del  Corso di Studio/Consiglio di interclasse, ovvero da una commissione  all’uopo  nominata dal Consiglio di Dipartimento. In particolare, si terrà conto del voto di laurea conseguito e del curriculum formativo. Gli studenti in possesso di uno dei Diplomi di laurea indicati nelle lettere da a) a f) che abbiano conseguito un voto superiore a 90/110 saranno considerati in possesso dei requisiti di accesso. Tutti gli altri studenti sosterranno un colloquio per la verifica della personale preparazione. Qualora questa non sia ritenuta sufficiente la commissione indicherà allo studente le lacune da colmare individualmente.

 

Riconoscimento attività pregresse o di crediti formativi

 

 

 

 

 

 

La Giunta del Corso di Studio delibera sul riconoscimento totale o parziale dei crediti acquisiti dallo studente in altro corso della stessa Università ovvero nello stesso o altro corso di altra Università.

 

In particolare sono riconosciuti automaticamente i CFU corrispondenti agli esami del corso aventi stessa o analoga denominazione, mentre per gli insegnamenti appartenenti allo stesso  SSD, ma avente altra denominazione,  il suddetto riconoscimento avviene in modo totale o parziale,  previa valutazione di congruità con il piano di studi e con gli obiettivi formativi specifici del Corso di studi.

 

Per gli studenti che si trasferiscono da altro corso di laurea appartenente alla medesima classe (LM-63), la quota di crediti relativi al medesimo SSD direttamente riconosciuti non potrà essere inferiore al 50% di quelli già maturati.

Massimo  numeri dei  crediti riconoscibili   (ai sensi della legge n. 240/2010, art. 14)

Il Corso di studi può riconoscere, fino a un numero massimo di CFU 12, in relazione a:

 

    conoscenze e abilità professionali certificate individualmente ai sensi della normativa vigente;

 

    altre conoscenze e abilità professionali maturate in attività formative  di livello post-secondario alla cui progettazione e realizzazione abbiano concorso Istituzioni universitarie, in ragione della loro coerenza, totale o parziale, rispetto agli obiettivi degli insegnamenti del corso. In particolare è previsto il riconoscimento, secondo le regole su esposte, degli esami sostenuti nei Corsi di Master di II livello, ai fini dell’iscrizione ad un ulteriore corso di laurea magistrale.

 

Il Dipartimento può stipulare con Istituzioni rappresentative delle realtà professionali del mondo del lavoro specifiche Convenzioni che comportino un’abbreviazione di corso nei limiti di CFU 12.

 

Nel “Regolamento per il riconoscimento dei CFU per gli studenti: 1- Provenienti da un’altra Università e/o corso di Studio.2- Richiedenti l’iscrizione ad una  seconda laurea”  sono indicati in dettaglio i criteri di riconoscimento.

Regole di presentazione dei Piani di Studio individuali

Non si presentano piani di studio individuali

Organizzazione delle attività didattiche

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Gli insegnamenti hanno durata semestrale.

Le attività didattiche sono svolte, di norma, nell’arco di 13 settimane per ogni semestre e impegnano un numero diverso di settimane in funzione del numero di crediti assegnati all’attività didattica.

 

Si consegue un singolo CFU:

 

per  ciascun corso  di  insegnamento,  con 8  ore  di  lezione  frontale  + 17 ore di rielaborazione personale;

 

per ciascuna eventuale attività di esercitazioni, con 12 ore di lavoro in aula + 13 di rielaborazione personale;

 

per le attività  stage/tirocinio, con 25 ore di attività formative;

 

per altre attività:

 

   ulteriori conoscenze linguistiche,

   abilità informatiche,

   attività svolta all’estero nell’ambito del Programma Socrates-Erasmus (o assimilabili),

   attività presso soggetti pubblici e privati,

   Servizio civile,

   viaggi studio all’estero.

e nella misura di 0,25 cfu fino ad 8 ore per:

          partecipazione a seminari e convegni.

Verifiche dell’apprendimento

 

La verifica del profitto avviene attraverso prove di esame orale  che consistono nella somministrazione di quesiti relativi ad aspetti teorici e disciplinari dell'insegnamento. Nel corso dell'anno alcuni docenti sperimentano forme di verifica integrative quali prove in itinere ed esoneri progressivi.

 

Il numero di appelli previsto durante un anno accademico è ordinariamente di 8 appelli, straordinariamente possono essere introdotti ulteriori appelli che verranno indicati nel calendario didattico.

 

I periodi previsti sono:

  • gennaio/febbraio;
  • marzo/aprile;
  • giugno/settembre;
  • ottobre/novembre;
  • dicembre.

Calendario didattico

Le attività didattiche relative al I semestre hanno inizio la terza settimana di settembre e terminano la prima settimana di dicembre per complessive 13 settimane.

Le attività didattiche relative al II semestre hanno inizio l’ultima settimana di febbraio e si concludono entro la prima settimana di giugno per complessive 13 settimane.

Non sono previsti obblighi di frequenza e blocchi d’iscrizione. 

Prova finale e conseguimento titolo

Il titolo di laurea è conferito previo superamento di una prova finale, consistente nella presentazione e discussione di un elaborato davanti alla Commissione giudicatrice nominata dal Direttore di Dipartimento e composta da almeno sette membri, secondo quanto indicato dal Regolamento Didattico di Ateneo.

La prova finale consiste nella redazione di un elaborato scritto. L'argomento dell'elaborato di laurea è scelto nell'ambito di uno degli insegnamenti attivati, d'intesa con il docente responsabile dell'insegnamento di cui si tratta. La prova finale deve rispondere a caratteristiche quantitative e qualitative fondate su una ricca conoscenza teorica suscettibile di sviluppi pratici, tenendo conto dunque del

mercato lavorativo di sbocco “tipico” del settore formativo di cui si tratta. La prova finale può svolgersi in una delle lingue straniere previste dal piano di studi. Parimenti in lingua straniera può essere redatto l'elaborato finale.

Il valore della prova finale è di CFU 14.

Il punteggio della prova finale è attribuito secondo quanto indicato dallo specifico    regolamento.

Le sedute di laurea sono previste nei mesi di marzo, luglio, e novembre.

 

 Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati

Specialista delle scienze gestionali funzione in un contesto di lavoro:

Tale figura opera nella Pubblica Amministrazione con l'obiettivo di utilizzare le conoscenze esistenti in materia di gestione e controllo delle attività organizzative.

In particolare, coordina le attività degli uffici dell’Amministrazione statale e

locale, delle Aziende autonome, delle Università, degli Enti di ricerca e del

Servizio Sanitario Nazionale. Formula proposte e pareri ai dirigenti da cui dipende funzionalmente, cura l’attuazione dei progetti, delle attività amministrative e delle procedure affidate, coordinando le attività del personale subordinato.

Inoltre, verifica, controlla e fornisce assistenza sulla corretta applicazione delle leggi e dei regolamenti dello Stato, sia per la parte della popolazione interessata che per l’Amministrazione Pubblica. Si occupa, infine, della gestione del personale.

competenze associate alla funzione:

Analisi delle politiche pubbliche

Economia applicata e politica economica Modelli e tecniche organizzative Gestione del personale

Diritto pubblico, privato, del lavoro e relazioni industriali

Modelli di burocrazia e di impresa

sbocchi professionali:

Amministrazioni pubbliche centrali Amministrazioni pubbliche locali Strutture di formazione

Enti di ricerca

Obiettivi formativi specifici del corso

 

 

 

 

 

 

 

Il Dipartimento ha optato per  la costituzione di un corso di laurea magistrale pluridisciplinare. La scelta nasce in seguito ad una approfondita analisi del fabbisogno formativo, dalla quale si evince che generalmente gli studenti che si iscrivono ai corsi di studio del Dipartimento aspirano una solida preparazione di base che integri diversi approcci scientifici e metodologici e solo in una minoranza di casi hanno già ben chiaro lo sbocco formativo e/o occupazionale verso cui tendere.

 

Il corso di laurea magistrale in Scienze delle Amministrazioni intende fornire allo studente conoscenze avanzate e specialistiche per una formazione tecnico- giuridico-economica nel campo delle istituzioni pubbliche nazionali e comunitarie, nonché‚ nel campo dei servizi pubblici e delle imprese private di gestione dei servizi stessi.

 

L'obiettivo specifico è la formazione di figure professionali esperte in grado di svolgere attività nell'ambito del sistema pubblico e di quello delle imprese quanto alla governance e alla gestione di organizzazioni complesse nonché alla gestione dei servizi interni alle organizzazioni e ai servizi pubblici.

 

Coerentemente con gli obiettivi e nel rispetto delle indicazioni relative alla classe di appartenenza, il corso di laurea coinvolge i seguenti ambiti disciplinari: statistico-quantitativo, economico-organizzativo, giuridico, sociologico e politologico. Si è  peraltro ritenuto opportuno dare particolare rilievo alla formazione giuridico-amministrativa, ritenendo la relativa competenza centrale nel descritto quadro formativo.

L'organizzazione didattica del corso di laurea consentirà l'attivazione di specifici profili didattici, disciplinati nel regolamento didattico, sulla base di indirizzi professionalizzanti rilevanti per il territorio di riferimento e per l'inserimento dei laureati nel mercato del lavoro in una prospettiva di integrazione delle amministrazioni europee.

Autonomia di giudizio

Il CdS intende fornire al laureato la capacità di giudicare consapevolmente l'efficienza, l'efficacia, la coerenza, la legittimità, la plausibilità e l'accettabilità sociale dei processi decisionali tipici delle organizzazioni e delle imprese pubbliche e private, avendo la capacità di distinguere tra le conseguenze che ogni processo decisionale comporta per la struttura in nome e nell'interesse della quale si agisce ed il proprio personale sistema di valori.

Conseguentemente, al termine dei loro studi, i laureati che hanno frequentato il CdS devono aver acquisito la capacità di raccogliere ed interpretare i dati relativi al proprio campo di studio tanto da poter formulare giudizi autonomi e riflessioni coerenti sui temi che investono la sfera delle attività di governo, della pubblica amministrazione, delle organizzazioni private aventi come scopo il profitto e delle organizzazioni del terzo settore. A tale proposito, nel corso degli studi, viene dato

il dovuto risalto al processo di formazione delle decisioni di interesse sia pubblico, che privato, nelle sue fasi: progettazione, scelta delle alternative possibili, deliberazione, applicazione; investendo cioè aspetti sia tecnici, sia politici, sia burocratici. L'impostazione generale del corso è tesa fare in modo che l'autonomia di giudizio sorga quale frutto naturale dell'impostazione multidisciplinare del corso di laurea e dell'integrazione disciplinare evidenziata dalla presenza di

insegnamenti condivisi, come Principi e modelli di programmazione e gestione delle PA; Contratti e appalti della PA. Questi obiettivi di apprendimento verranno conseguiti attraverso forme di didattica frontale e seminari interdisciplinari basati sulla collaborazione tra docenti. I risultati dell'apprendimento saranno oggetto di verifica sulla base del contributo dei singoli studenti alle attività e ai relativi risultati.

L'autonomia di giudizio viene sviluppata trasversalmente da tutte le discipline tramite la partecipazione ad attività seminariali, la preparazione di elaborati, e l'attività assegnata dal docente relatore per la preparazione della prova finale.

La verifica dell'acquisizione dell'autonomia di giudizio avviene tramite la valutazione degli insegnamenti e la valutazione del grado di autonomia e capacità di lavorare, anche in gruppo, durante le attività seminariali, e il lavoro di preparazione e presentazione della prova finale.

 

Abilità comunicative

I laureati, confrontandosi con vari ambiti, devono maturare competenze tali da consentir loro di formulare riflessioni, individuare problemi e prospettare soluzioni facendo ricorso ai diversi linguaggi nei quali si articola il rapporto tra società, istituzioni, amministrazioni pubbliche e organizzazioni e imprese private. Le abilità comunicative conseguite dai laureati dovranno metterli in grado sia di confrontarsi con interlocutori di natura specialistica, quali gli attori di processi decisionali e il personale, sia, più ampiamente, di sviluppare una comunicazione consapevole ed informata attorno a tematiche relative alle caratteristiche del processo di elaborazione delle politiche pubbliche o private che sappia coinvolgere anche interlocutori non specialisti, ovvero gli utenti e i cittadini, che di tali politiche sono i destinatari.

Il bagaglio delle abilità comunicative è inoltre completato dalla presenza di uno tra quattro insegnamenti linguistici avanzati a scelta, tesi a facilitare la proiezione internazionale dei rapporti lavorativi e culturali. Le abilità comunicative-relazionali sono sviluppate trasversalmente da tutte le discipline durante le attività seminariali e le attività formative che prevedono una partecipazione attiva dello studente, attraverso la preparazione di relazioni e documenti scritti e l'esposizione orale dei medesimi e/o di testi o documenti proposti dal docente. L'acquisizione delle abilità comunicative vengono formate prevalentemente tramite la redazione e la presentazione della tesi finale .

La verifica dell'acquisizione di abilità comunicative avviene tramite la valutazione della capacità di comprensione, espositiva e argomentativa dello studente nell'ambito delle attività formative e seminariali e della discussione della prova finale.

Capacità di apprendimento

Il CdS fornisce ai laureati conoscenze metodologiche in differenti campi delle scienze sociali e pertanto li mette in condizione di acquisire completa autonomia di apprendimento sia teorico che pratico. Tale risultato appare strettamente indispensabile sia per intraprendere possibili successivi percorsi di studio (Master di secondo livello, Dottorato di ricerca), che per essere competitivi nel mondo del lavoro potendo aspirare a ricoprire funzioni specialistiche. La padronanza degli strumenti di metodo, infatti, garantisce sia autonomia di studio che efficacia dell’azione professionale.

Le capacità di apprendimento sono sviluppate nel percorso di studio nel suo complesso, con riguardo in particolare allo studio individuale previsto, alla preparazione di progetti individuali e all'attività svolta per la preparazione della prova finale.

Queste capacità sono formate negli insegnamenti teorici e in seminari tematici, anche trasversali a detti insegnamenti, che prevedono la partecipazione attiva degli studenti individualmente e in gruppo.

La capacità di apprendimento viene valutata attraverso forme di verifica continua durante le attività formative, richiedendo la presentazione di elaborazioni e ricerche su dati da costruire individualmente o in attività di gruppo, mediante l'attività di tutorato nello svolgimento di progetti individuali e mediante la valutazione della capacità di auto-apprendimento maturata durante lo svolgimento dei corsi.

Modalità di frequenza

La frequenza ai corsi non è obbligatoria, ma fortemente consigliata.

 

Azioni sul documento

pubblicato il 13/05/2016 ultima modifica 06/09/2022