1843 20 febbraio n. 148
Diverse furono le questioni sollevate con l’appello proposto da Giuseppe e Paola Lanzillotta contro gli eredi del fu Andrea Alfarano e contro la commessione del Santissimo Sagramento di Castellana. Fra queste gli appellanti chiedevano se Andrea Alfarno, quale procuratore della Cappella del Santissimo Sagramento, fosse legittimato ad esigere ed investire i capitali; se il capitale nascente dall’istrumento del 3 novembre 1754 fu realmente restituito e rinvestito a favore della Cappella; se vi sarebbe prescrizione a pro della medesima Cappella «nel suo diritto di eseguirne gl’interessi in annui ducati 13,65, dopo la dichiarata e non interrotta esazione dal 1804 al 1829, epoca dell’istituito giudizio».
La sentenza di rigetto dell’appello proposto è ben argomentata in fatto ed in diritto, con interessanti richiami al diritto romano.