Regolamento didattico SSS a.a. 2018 - 2019

REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI STUDIO TRIENNALE IN

SCIENZE DEL SERVIZIO SOCIALE – SSS

CLASSE DI LAUREA L-39

A.A. 2018-2019

 

 

 

Nome del Corso di Studio

Scienze del Servizio Sociale

Nome del Corso di Studio in inglese

Sciences of Social Work

Classe di Laurea

L-39

Tipologia di Corso

Laurea di I livello di durata triennale

Dipartimento di riferimento

Scienze Politiche

Sede delle attività didattiche

Piazza c. Battisti, 1 – 70121 Bari

Corso Italia, 23 – 70121 Bari

Indirizzo internet

 http://www.uniba.it/ricerca/dipartimenti/scienze-politiche/didattica/Attivita-didattica/SSS-L-39

Coordinatore del Corso di Studio

Prof.ssa Anna Paterno,

e-mail: anna.paterno@uniba.it

Segreteria Didattica e Servizi agli studenti

Responsabile: Dott.ssa Nicoletta Racanelli

Sede: Via Suppa, 9 – 70 121 Bari

Tel.: 080/5717809

e-mail: nicoletta.racanelli@uniba.it

e-mail: intcl.scienzepolitiche @uniba.it

Segreteria Studenti

Responsabile:  Sig.ra Maria Esposito

Sede: Centro Polifunzionale Studenti - Via Garruba, n. 1 – 70121 Bari

Tel.: 080/5714321/4358/4384

Fax: 080/5714896

e-mail: maria.esposito@uniba.it

 


Art. 1 - Descrizione del Corso di Studio

 

Il Corso di Studio in Scienze del Servizio Sociale (Classe L-39) è finalizzato all’acquisizione di conoscenze e strumenti concettuali di carattere interdisciplinare per la comprensione della società, nonché delle competenze e degli strumenti metodologici necessari all’intervento professionale per la trasformazione sociale, in particolare nelle situazioni di disagio, marginalità ed esclusione, nel quadro dei sistemi e delle politiche di welfare. Il percorso di studi prevede, a tal fine, una formazione di base approfondita nelle discipline sociologiche, statistico-demografiche, psicologiche, storiche, giuridiche economiche, ed una formazione specifica mirata all’acquisizione dei fondamenti, dei principi, delle metodologie e delle tecniche del servizio sociale.

Il CdS è specificamente orientato alla formazione della figura professionale dell’assistente sociale (cat. B), previo Esame di Stato e iscrizione all’Albo, che dà anche accesso all’esercizio della libera professione. I laureati in Scienze del Servizio Sociale trovano sbocco professionale principalmente nel settore della Pubblica Amministrazione, ma anche nel settore privato e del privato sociale (organizzazioni del Terzo Settore, cooperazione sociale, associazioni di volontariato e ONLUS).

La preparazione acquisita costituisce, inoltre, una solida base per intraprendere gli studi magistrali nell’ambito delle scienze sociali e della progettazione delle politiche e dei servizi sociali. 

Il CdS include il tirocinio professionale presso strutture pubbliche e private che prevedono in organico la figura dell’assistente sociale, nonché ulteriori attività seminariali, laboratoriali e convegnistiche in ambiti d’interesse professionale (ad esempio, l’area linguistica o della progettazione nazionale ed europea).

Le attività formative che caratterizzano il profilo del CdS sono supportate dalle attività di ricerca svolte dai docenti che possono essere evinte dalle pagine ad essi dedicate nel sito web del Dipartimento.

 

 

Art. 2 - Obiettivi formativi specifici del Corso di Studio e descrizione del percorso formativo

 

Il CdS riflette, pur nella sua specificità, la spiccata vocazione multidisciplinare del Dipartimento di Scienze Politiche cui fa capo. Esso è finalizzato all’acquisizione delle conoscenze fondamentali nel campo delle scienze del servizio sociale, della sociologia, delle discipline mediche e psicologiche, del diritto, delle discipline etico-filosofiche, della politologia, della storia, dell’economia, degli strumenti di base per la ricerca sociale e l’analisi delle politiche sociali. A tali conoscenze si affianca l’apprendimento, in forma parlata e scritta, della lingua inglese o francese. Il primo anno del CdS è finalizzato ad acquisire le conoscenze di base nelle aree disciplinari previste dal progetto formativo. Il secondo ed il terzo anno sono dedicati all’approfondimento di aspetti specifici e caratterizzanti del profilo del futuro professionista dei servizi sociali, che dovrà orientarsi nei diversi settori dell’intervento sociale.

La vocazione professionalizzante del CdS si estrinseca soprattutto nello spazio riservato al tirocinio obbligatorio. Esso sarà svolto presso enti pubblici, privati e del Terzo settore in cui è presente il Servizio sociale Professionale, con l’obiettivo di fornire esperienza diretta delle problematiche relative alle attività di Servizio Sociale e di mettere in pratica le metodologie di intervento apprese con lo studio delle discipline. Attraverso quest’esperienza, lo studente avrà l’opportunità di sviluppare la capacità di lavorare sia individualmente, sia in équipe nel campo della prevenzione del disagio e in quello della promozione del benessere. 

L’esperienza di tirocinio vede il coinvolgimento di docenti, tutor interni e tutor esterni, sia per l’organizzazione e il monitoraggio dei percorsi individuali, sia per la rielaborazione dell’esperienza professionale.
Il CdS ha lo scopo di formare un operatore che svolga la propria attività nell’ambito dell’assistenza sociale e dei servizi sociali pubblici e privati, tenendo conto delle modalità operative del sistema organizzativo in cui egli opera. I laureati di questo CdS devono essere in grado di occuparsi della comprensione e dell’analisi della richiesta presentata dall’utente del servizio, al fine di attivare un percorso di assistenza rispetto alla domanda e/o al problema presentato. 

Particolare attenzione è data all’analisi ed allo studio dei bisogni e delle risorse presenti sul territorio, sviluppando organiche forme di collaborazione con gli enti locali ed i soggetti pubblici e privati operanti in tale ambito settoriale.

 

 

Art. 3 - Risultati di apprendimento attesi:

 

Conoscenza e capacità di comprensione

Il laureato conoscerà i fondamenti istituzionali delle aree di studio previste (giuridica, economica, politologica, statistico-demografica, sociologica, storica, linguistica, psicologica e del servizio sociale professionale) e delle discipline più specialistiche previste dall’ordinamento didattico, e acquisirà una comprensione multidisciplinare dei fenomeni sociali rilevanti ai fini della promozione del benessere collettivo ed individuale.

Gli obiettivi formativi proposti sono raggiunti con le lezioni frontali, le attività laboratoriali e i seminari interdisciplinari svolti nel Dipartimento. Le modalità di verifica dei risultati di apprendimento attesi possono comprendere, oltre all’esame finale, altre eventuali forme di valutazione, descritte nelle schede dei singoli insegnamenti.

 

Capacità di applicare conoscenza e comprensione

Il laureato acquisirà la capacità di applicare le conoscenze apprese nei diversi momenti formativi, sia nel corso delle attività didattiche, secondo le modalità previste dai singoli insegnamenti, sia nello svolgimento delle attività multidisciplinari previste dal Dipartimento, dello svolgimento dei tirocini e della preparazione della prova finale.

Tra le modalità con cui sono verificate le capacità attese possono comparire le seguenti:

- analisi di casi;

- presentazione di ricerche durante i corsi;

- realizzazione di progetti di gruppo.

 

Autonomia di giudizio

Il laureato si caratterizzerà per la capacità di raccogliere ed interpretare i dati relativi al proprio ambito di lavoro, sulla base dei quali formulare giudizi autonomi e riflessioni coerenti. Stimolando l’acquisizione di conoscenze teoriche e metodologiche in diversi ambiti disciplinari, si contribuisce a sviluppare l’autonomia di giudizio. Questa si fonda primariamente sulla capacità di analizzare empiricamente i problemi sociali tenendo distinti l’interpretazione fattuale della realtà dai propri valori soggettivi.

L’autonomia di giudizio si sviluppa trasversalmente nell’ambito di tutte le diverse discipline tramite la partecipazione ad attività seminariali, la redazione di elaborati e la preparazione della tesi di laurea con la guida del docente relatore.

La verifica dell’autonomia di giudizio avviene in più momenti: nel corso dello svolgimento dei singoli insegnamenti, anche grazie alla partecipazione ad attività seminariali, in cui si valutano la capacità di critica e la capacità di lavorare in gruppo dei discenti, nonché in occasione delle singole prove di esame di ciascun insegnamento e, infine, durante la preparazione della tesi di laurea e della sua discussione nella prova finale.

 

Abilità comunicative

Il CdS assicura al laureato l’acquisizione di competenze in diversi ambiti disciplinari, stimolando il ricorso a linguaggi differenti relativi alle discipline politologiche, sociologiche, giuridiche, economiche e storiche. Le abilità comunicative conseguite nel corso del triennio di studio metteranno il laureato nella condizione di potersi confrontare con interlocutori istituzionali con competenze specialistiche e decisionali nei vari settori di intervento. Egli sarà, inoltre, in grado di sviluppare un registro comunicativo che gli consenta di comunicare efficacemente anche con gli utenti dei servizi e con il pubblico più in generale.

Le abilità comunicative-relazionali sono sviluppate trasversalmente in tutte le discipline durante le attività seminariali e le attività formative che possono prevedere una partecipazione attiva dello studente attraverso la elaborazione di relazioni scritte e/o l’esposizione orale delle medesime e/o di testi proposti dal docente. L’acquisizione di tali abilità viene ulteriormente rafforzata tramite la redazione e la presentazione della tesi finale.

La verifica dell’acquisizione delle abilità comunicative avviene tramite la valutazione delle capacità di comprensione, espositiva e argomentativa dello studente nell’ambito delle attività formative e seminariali, nel corso dell’esperienza di tirocinio, nonché tramite la preparazione e la presentazione della tesi finale. Il tirocinio è valutato dai supervisori che seguono i tirocinanti sul campo.

 

Capacità di apprendimento

Il laureato del CdS svilupperà capacità di apprendimento teorico relative ai rapporti intercorrenti fra la politica e i complessi processi di mutamento sociale. Tali capacità risultano indispensabili sia ad intraprendere un successivo percorso di studio ed approfondimento, sia ad inserirsi in un contesto professionale altamente qualificato, aggiornando costantemente le proprie competenze. 
Le capacità di apprendimento sono sviluppate nel percorso di studio nel suo complesso, con riguardo in particolare allo studio individuale previsto, alla preparazione di progetti individuali e all’attività svolta per la preparazione della prova finale. Queste capacità sono formate negli insegnamenti teorici e in seminari tematici, anche trasversali a detti insegnamenti, che prevedono la partecipazione attiva degli studenti individualmente e in gruppo.

La capacità di apprendimento viene valutata attraverso forme di verifica continua durante le attività formative, richiedendo la presentazione di elaborazioni e ricerche su dati, da costruire individualmente o in gruppo, mediante l’attività di tutorato nello svolgimento di progetti individuali e mediante la valutazione della capacità di auto-apprendimento maturata durante lo svolgimento dei corsi.

 

 

Art. 4 - Codifiche Istat delle professioni, profili professionali, funzioni in un contesto di lavoro, competenze associate alle funzioni e sbocchi occupazionali

 

Codifica Istat delle professioni

1. Assistenti sociali - (3.4.5.1.0)

2. Tecnici del reinserimento e dell’integrazione sociale - (3.4.5.2.0)

 

Profili professionali

 

Assistenti sociali

 

Funzioni in un contesto di lavoro:

L’accesso alla professione di assistente sociale (cat. B) è subordinato al superamento dell’esame di Stato. Nell’ambito del contesto lavorativo, il laureato in Scienze del Servizio Sociale si qualifica per la capacità di analizzare situazioni problematiche e proporre soluzioni, coordinando la rete di relazioni con altre istituzioni territoriali competenti quali scuole, servizi sanitari, forze dell’ordine. 
Egli potrà inoltre esercitare la libera professione, previa iscrizione all’Albo. 

 

Competenze associate alle funzioni:

- sociologia e principi e metodi del servizio sociale;

- metodologie sociologiche, economiche, demografiche e statistiche;

- discipline storico-politiche e giuridiche;

- intervento professionale nei sistemi di welfare;

 

Sbocchi occupazionali:

- Settore pubblico: Ministeri ed Enti Locali (- in particolare nei settori che si occupano di tematiche relative ai servizi sociali - Giustizia, Lavoro, Sanità, ecc.; Regioni, Province, Comuni, ASL, Prefetture); 
- Terzo settore: ONG, cooperative, associazioni di volontariato, ONLUS;

- Settore privato: Centri riabilitativi per i minori con problemi di giustizia, Strutture residenziali, Case-famiglia, Case di accoglienza per le donne maltrattate, Centri di accoglienza per rifugiati e richiedenti asilo. 

 

Tecnici del reinserimento e dell’integrazione sociale

 

Funzioni in un contesto di lavoro:

Nell’ambito del contesto lavorativo, tale figura fornisce servizi finalizzati a prevenire il disagio di adulti in difficoltà di inserimento sociale e lavorativo, a rimuovere l’emarginazione sociale di bambini e adolescenti, a riabilitare adulti e minori in prigione, in libertà vigilata e fuori dal carcere e a recuperare alla vita attiva adulti scoraggiati o ritirati dal lavoro.

 

Competenze associate alle funzioni:

- sociologia e principi e metodi del servizio sociale;

- metodologie sociologiche, economiche, demografiche e statistiche;

- discipline storico-politiche e giuridiche;

- intervento professionale nei sistemi di welfare.

 

Sbocchi occupazionali:

- Settore pubblico: Ministeri ed Enti Locali (- in particolare nei settori che si occupano di tematiche relative ai servizi sociali - Giustizia, Lavoro, Sanità, ecc.; Regioni, Province, Comuni, ASL, Prefetture); 
- Terzo settore: ONG, cooperative, associazioni di volontariato, ONLUS;

- Settore privato: centri riabilitativi per i minori con problemi di giustizia, strutture residenziali, case-famiglia, case di accoglienza per le donne maltrattate, centri di accoglienza per rifugiati e richiedenti asilo. 

 

 

Art. 5 - Requisiti e modalità di ammissione

 

Il CdS è ad ammissione libera secondo le modalità indicate dal Manifesto degli studi dell’Università di Bari Aldo Moro.

Requisito necessario è il possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado, o di altro titolo conseguito all’estero e riconosciuto idoneo nel rispetto degli accordi internazionali vigenti.

Per seguire con profitto il percorso formativo sono utili conoscenze di cultura generale, lingua italiana, lingua inglese o francese, logica e matematica di base, nonché competenze informatiche di base (specialmente videoscrittura e fogli di calcolo).

In particolare, la verifica della preparazione personale iniziale avviene tramite una prova di accesso obbligatoria ma non selettiva (ossia, che non preclude l’iscrizione al CdS) sui seguenti temi: cultura generale, lingua italiana, logica e matematica di base e una lingua a scelta dello studente tra inglese o francese. La prova consiste nella soluzione di 30 quesiti a risposta multipla, di cui una sola esatta tra le quattro indicate. La prova, della durata di 1 ora, risulta superata qualora risultino corrette almeno 16 risposte.

Gli studenti possono partecipare alla prova in una delle due tornate di somministrazione (svolte nei mesi di settembre-ottobre e gennaio-febbraio) e coloro che non la superano nella prima possono ripeterla nella seconda. Gli studenti che non superano la prova, ai quali sono puntualmente e individualmente comunicate le carenze riscontrate, acquisiscono un obbligo formativo aggiuntivo pari a 2 CFU che devono colmare secondo le seguenti modalità, in alternativa:

- frequenza di Corsi introduttivi ovvero Seminari ad hoc su specifici ambiti disciplinari (ad. es. discipline quantitative, lingua straniera) organizzati dal Dipartimento e indicati per ciascun anno accademico dal Consiglio di Interclasse;

- frequenza di seminari organizzati dal Dipartimento di Scienze Politiche fino alla concorrenza di 2 CFU (0,25 CFU per Seminari fino alle 8 ore).

L’assolvimento secondo questa modalità deve essere realizzato entro il primo anno di corso.

Sono esonerati dal sostenere la prova gli studenti che:

a) abbiano superato, presso altri Dipartimenti o Università italiane, la prova d’ingresso a CdS della stessa Classe di Laurea;

b) abbiano conseguito, presso altri Dipartimenti o altre Università italiane, almeno 12 CFU;

c) siano già in possesso di un diploma di laurea;

d) abbiano conseguito il diploma di scuola superiore con una votazione di 100/100;

e) abbiano frequentato il Corso di “Orientamento consapevole” e superato il test finale.

 

 

Art. 6 - Riconoscimento di attività pregresse o di crediti formativi universitari (CFU)

 

La Giunta del Consiglio di Interclasse delibera sul riconoscimento totale o parziale dei CFU acquisiti dallo studente in altro CdS dell’Università di Bari Aldo Moro, ovvero nello stesso o altro CdS di altra Università.

In particolare, sono riconosciuti automaticamente i CFU corrispondenti agli esami del CdS aventi stessa o analoga denominazione, mentre per gli insegnamenti appartenenti allo stesso SSD, ma aventi altra denominazione, il suddetto riconoscimento avviene in modo totale o parziale previa valutazione di congruità con il piano di studi e con gli obiettivi formativi specifici del CdS.

Per gli studenti che si trasferiscono da altro CdS appartenente alla medesima classe (L-16), la quota di CFU relativi al medesimo SSD direttamente riconosciuti non potrà essere inferiore al 50% di quelli già maturati.

Nel “Regolamento per il riconoscimento dei CFU richiesti dagli studenti sono indicati in dettaglio i criteri di riconoscimento e di eventuale obsolescenza.

 

 

Art. 7 - Massimo numero dei crediti formativi extrauniversitari riconoscibili

 (Legge n. 240/2010, art. 14)

 

Il CdS potrà riconoscere, secondo la normativa vigente, fino a un massimo di 12 ulteriori CFU, imputabili all’ambito della “Disciplina a scelta dello studente”, previa valutazione da parte della Giunta del Consiglio di Interclasse, per:

- conoscenze e abilità professionali certificate individualmente ai sensi della normativa vigente;

- altre conoscenze e abilità professionali maturate in attività formative di livello post-secondario, e alla cui progettazione e realizzazione abbiano concorso Istituzioni universitarie, in ragione della loro coerenza, totale o parziale, rispetto agli obiettivi degli insegnamenti del CdS.

In particolare possono essere riconosciuti CFU secondo le regole su esposte, conseguiti nei Corsi di Master di I e II livello, corsi di perfezionamento, corsi di specializzazione, dottorato di ricerca.

Il Dipartimento può stipulare con Istituzioni rappresentative delle realtà professionali del mondo del lavoro specifiche Convenzioni che comportino un’abbreviazione di Corso nei limiti di 12 CFU. 

Nel “Regolamento per il riconoscimento dei CFU richiesti dagli studenti sono indicati in dettaglio i criteri di riconoscimento.

 

 

Art. 8 - Piano di Studio

 

ATTIVITA’ DIDATTICHE

CFU

TAF

Area giuridica

IUS/09   Istituzioni di diritto pubblico A-L

IUS/09   Istituzioni di diritto pubblico M-Z

7

BASE

Area sociologica

SPS/07 Sociologia generale   A-L

SPS/07 Sociologia generale   M-Z 

8

BASE

Area giuridica

IUS/01 Diritto privato    A-L

IUS/01 Diritto privato   M-Z

7

 

CARATTERIZZANTE

Area statistico-demografica

SECS- S/04 Elementi di statistica sociale e demografia A-L

SECS- S/04 Elementi di statistica sociale e demografia M-Z

7

AFFINE

Area storica

M-STO/04 –Storia contemporanea A-L

 M-STO/04 –Storia contemporanea M-Z

7

 

BASE

Area sociologica

SPS/07 Principi, fondamenti e metodi del servizio sociale   A-L

SPS/07 Principi, fondamenti e metodi del servizio sociale M-Z

7

 

CARATTERIZZANTE

 

Area complementare ai servizi sociali

Tirocinio

(CFU 1   laboratorio di preparazione al tirocinio + CFU 8 tirocinio in loco)

9

 

 

ALTRE 

-

  Disciplina a scelta dello studente 

6

ALTRE 

-

Altre conoscenze utili per l’inserimento nel mondo del lavoro

2

ALTRE

 

PRIMO ANNO

SECONDO ANNO

 

 

 

ATTIVITA’ DIDATTICHE

CFU

 

TAF

Area psicologica

M-PSI/01 Psicologia generale

6

BASE

Area linguistica

L-LIN/12 - Lingua e traduzione - Lingua inglese (semestrale)

o

 L-LIN/04 - Lingua e traduzione - Lingua francese (semestrale)

7

AFFINE

 

Area giuridica

IUS/17 Diritto Penale

7

CARATTERIZZANTE

Area del servizio sociale

SPS/07 – Politiche sociali e tecniche del servizio sociale

8

CARATTERIZZANTE

Area sociologica

SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

9

CARATTERIZZANTE

Area economica

SECS-P/02 Istituzioni di politica economica

7

BASE

-

Disciplina a scelta dello studente 

6

ALTRE

-

Tirocinio

9

ALTRE

 

TERZO ANNO

 

ATTIVITA’ DIDATTICHE

CFU

TAF

Area medica

MED/42 Igiene

   6

CARATTERIZZANTE

Area giuridica

 IUS/20 Teorie del controllo sociale e della pena

7

AFFINE

Area psicologica

M-PSI/05 e M-PSI/04 Psicologia sociale e dello sviluppo -  

moduli di:

M-PSI/05 Psicologia sociale CFU 7

M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo CFU 8

  15

(7+8)

 

 

CARATTERIZZANTE

 

 

Area giuridica

IUS/14 Diritto dell’Unione Europea

7

CARATTERIZZANTE

Area politologica

SPS/02 Storia delle dottrine politiche

8

BASE

Area giuridica

IUS/07 Nozioni di legislazione sociale

7

CARATTERIZZANTE

Area sociologica

SPS/09 Sociologia del lavoro e delle organizzazioni

7

BASE

-

Prova finale

4

ALTRE

 

TOTALE CFU

 

180

 

 

Il piano di studio è comune per tutti gli iscritti al CdS.

Non sono previsti blocchi d’iscrizione.

Gli studenti dovranno indicare gli esami in alternativa e a scelta che intendono sostenere secondo le modalità previste ed indicate dalla segreteria Didattica.

Gli insegnamenti a scelta possono essere individuati, nell’ambito dei CdS di pari livello, tra gli insegnamenti attivati dal Dipartimento di Scienze politiche e dall’Università di Bari Aldo Moro.

 

 

Art. 9 - Propedeuticità degli insegnamenti

 

Le propedeuticità fra gli insegnamenti è così dettagliata:

  • il superamento degli esami di SPS/07 - Sociologia generale e SPS/07 - Principi, fondamenti e metodi del servizio sociale deve precedere la richiesta del tirocinio del primo anno;
  • il superamento degli esami di SPS/07 - Sociologia generale, di SPS/07 - Principi, fondamenti e metodi del servizio sociale,  SPS/07 - Politiche sociali e tecniche del servizio sociale e  l’idoneità al primo Tirocinio deve precedere la richiesta del Tirocinio del secondo anno;
  • il superamento dell’esame di IUS/01 - Diritto privato deve precedere l’esame appartenente al settore scientifico-disciplinare IUS/07 - Nozioni di legislazione  sociale;
  • il superamento dell’esame di IUS/09 - Istituzioni di diritto pubblico deve precedere gli esami appartenenti ai settori scientifico-disciplinari: IUS/17 - Diritto penale, IUS/20 - Teorie del controllo e della pena,  IUS/14 - Diritto dell’Unione europea  e IUS/07 - Nozioni di legislazione  sociale;
  • il superamento dell’esame di M-PSI/01 - Psicologia generale deve precedere l’esame appartenente ai settori scientifico-disciplinari: M-PSI/05 e M-PSI/04 - Psicologia sociale e dello sviluppo, articolato in due moduli:  M-PSI/05 - Psicologia sociale e  M-PSI/04 - Psicologia dello sviluppo.
  • il superamento dell’esame di SPS/07 - Sociologia generale deve precedere gli esami appartenenti ai settori scientifico-disciplinari: SPS/08 - Sociologia dei processi culturali e comunicativi e SPS/09 - Sociologia del lavoro e delle organizzazioni;
  • il superamento dell’esame di SPS/07 - Principi, fondamenti e metodi del servizio sociale deve precedere l’esame di SPS/07 - Politiche sociali e tecniche del servizio sociale.

 

 

Art. 10 - Acquisizione di CFU nell’ambito di “Altre conoscenze utili per l’inserimento nel mondo del lavoro”

 

Nell’ambito delle “Altre conoscenze utili per l’inserimento nel mondo del lavoro” possono essere riconosciuti fino a un massimo di 2 CFU per:

- partecipazione a seminari e convegni;

- partecipazione al laboratorio di Europrogettazione svolto dal Dipartimento di Scienze politiche;

- partecipazione al laboratorio di Informatica svolto dal Dipartimento di Scienze politiche;

- partecipazione al laboratorio di Scrittura svolto dal Dipartimento di Scienze politiche;

- certificazioni linguistiche;

- certificazioni di abilità informatiche;

- certificazioni di attività svolte presso enti pubblici o privati;

- certificazioni di attività svolte nell’ambito del servizio civile;

- eccedenza di CFU conseguiti all’estero nell’ambito del programma Erasmus o assimilabili;

- partecipazione al Corso di “Orientamento consapevole” e superamento del test finale;

- partecipazione a viaggi studio organizzati da un docente del Dipartimento di Scienze

  politiche con il patrocinio dell’Università di Bari Aldo Moro.

 

 

 

Art. 11 - Riconoscimento di insegnamenti sostenuti come esami fuori piano e fuori media

 

Gli studenti iscritti al CdS possono conseguire CFU per insegnamenti fuori piano di studi e fuori media sostenendo esami presso qualsiasi CdS di I livello dell’Università di Bari Aldo Moro entro i limiti stabiliti dal “Regolamento Didattico di Ateneo”.

Gli studenti possono altresì sostenere, fuori piano e fuori media, esami di insegnamenti appartenenti ai CdS di II livello soltanto dopo aver sostenuto tutti gli esami di profitto del proprio CdS. I CFU eccedenti conseguiti sostenendo esami di II livello potranno essere riconosciuti nell’ipotesi di successiva immatricolazione ad un CdS di II livello del Dipartimento di Scienze Politiche nella misura massima di 30 CFU.

 

 

Art. 12 - Studenti impegnati a tempo parziale

 

All’atto dell’immatricolazione è data la possibilità ad ogni studente di scegliere il proprio status. In particolare, all’atto dell’immatricolazione, o di iscrizione ad anni successivi al primo, lo studente lavoratore o comunque impossibilitato, per comprovate ragioni personali, economiche o sociali, alla frequenza a tempo pieno delle attività didattiche, può optare per specifici percorsi formativi caratterizzati da una diversa scansione temporale.

 

 

Art. 13 - Attività di tirocinio

 

Il percorso formativo del CdS prevede un tirocinio di carattere pre-professionalizzante e obbligatorio, svolto in forma guidata presso Enti ospitanti: Istituzioni, Organizzazioni di carattere pubblico, privato e no-profit, operanti in ambito politico-sociale, nei settori socio-assistenziale, socio-sanitario, socio-educativo, nei livelli di prevenzione/programmazione, cura/gestione, riabilitazione/recupero sociale. La finalità primaria del tirocinio consiste nell’offrire al tirocinante uno spazio di apprendimento in continuità con il piano di studio, preposto all’esercizio del modello ciclico di apprendimento teoria-prassi-teoria.

Il tirocinio è suddiviso in due fasi: il I tirocinio da svolgersi nel primo anno del CdS e il II tirocinio da svolgersi nel secondo anno CdS. Ciascun tirocinio ha una durata complessiva di 225 ore, per un totale di 450 ore, e comporta l’attribuzione complessiva di 18 CFU. Ambedue i tirocini devono essere svolti in un periodo che non può essere inferiore a 3 mesi e non può protrarsi oltre i 6 mesi.

Tale attività deve attenersi a quanto disposto sia dal “Regolamento di tirocinio”, sia da “Linee guida” dedicate, e viene svolta con il supporto di personale amministrativo dedicato e di una apposita Commissione mista presieduta dal docente delegato del Dipartimento, alla quale prendono parte tre docenti, un rappresentante degli studenti e due Assistenti sociali nominate dal CROAS (Consiglio dell’Ordine Assistenti Sociali Regione Puglia) quali tutor universitari. I tutor erogano presso il Dipartimento anche un servizio bisettimanale di orientamento e di tutorato per i tirocini.

Prima di intraprendere il tirocinio, gli studenti devono frequentare un breve corso di preparazione, denominato “Laboratorio di tirocinio” di 25 ore (equivalenti a 1 CFU). Durante il Laboratorio, coordinato dai docenti del CdS, gli studenti approfondiscono il ruolo svolto dai singoli attori del tirocinio (studente, tutor, supervisore, ente ospitante, università) e comprendono i rispettivi ruoli e funzioni. Al termine del primo tirocinio, svolto sotto la supervisione di Assistenti sociali operanti presso l’Ente ospitante e, è previsto un colloquio sull’esperienza maturata e consistente nella discussione di una relazione con i membri della Commissione per il tirocinio. Sia i tirocinanti, sia i tutor aziendali devono compilare un distinto questionario di valutazione. Al termine del secondo tirocinio, che si svolge preferibilmente in una struttura diversa da quella della prima esperienza, è previsto un colloquio di verifica, che consiste in una prova scritta e in un colloquio orale in forma focus group. Anche al termine del secondo tirocinio gli Assistenti Sociali Supervisori e i tirocinanti devono compilare un questionario di valutazione.

 

 

Art. 14 - Attività di tutorato

 

Ad ogni docente è assegnato un gruppo di studenti iscritti al primo anno, che gli sono affidati per tutta la durata del percorso di studi. I docenti tutor sono un costante punto di riferimento a cui gli studenti possono rivolgersi per ricevere aiuto per organizzare lo studio, per superare eventuali criticità e per conseguire il titolo di studio nei tempi previsti. Il tutorato a cura dei docenti è svolto con regolarità durante tutto l’anno durante gli orari di ricevimento preventivamente stabiliti e pubblicizzati sulle rispettive pagine personali, poste all’interno del sito web del Dipartimento.

Il tutorato per attività didattiche integrative, propedeutiche e di recupero è svolto da dottorandi, dottori di ricerca, assegnisti e/o altri soggetti dotati di specifica preparazione e selezionati mediante la partecipazione a specifici bandi; i tutor sono richiesti dal Dipartimento e attribuiti dall’Amministrazione centrale anche grazie a forme di cofinanziamento a carico del Dipartimento stesso. L’attività svolta dai tutor consiste nell’assistere gli studenti nella preparazione di uno o più esami tramite la frequenza di attività formative propedeutiche, integrative e di recupero realizzate, nella forma di colloqui individuali o di iniziative formative di gruppo.

 

 

Art. 15 - Mobilità internazionale degli studenti

 

I criteri e le modalità per garantire l’esercizio della mobilità internazionale degli studenti sono disciplinati nell’ambito del “Regolamento di Ateneo per la mobilità degli studenti Erasmus+”, nonché delle regole predisposte per le altre iniziative previste dall’Ateneo.

 

 

Art. 16 - Modalità di frequenza

 

La frequenza ai corsi non è obbligatoria, ma fortemente consigliata.

 

 

Art. 17 - Organizzazione delle attività didattiche

 

Gli insegnamenti hanno durata semestrale.

Gli insegnamenti di Lingua e traduzione-lingua inglese, Lingua e traduzione-lingua francese previsti nel CdS possono avere durata annuale.

Le attività didattiche sono svolte, di norma, nell’arco di 13 settimane per ogni semestre e impegnano un numero diverso di settimane in funzione del numero di CFU assegnati ad ogni insegnamento.

Si consegue un singolo CFU:

- per ciascun insegnamento, con 8 ore di lezione frontale più 17 ore di rielaborazione personale;

- per ciascuna eventuale attività di esercitazione, con 12 ore di lavoro in aula più 13 ore di rielaborazione personale;

- per le attività stage/tirocinio, con 25 ore di attività formative.

Per la partecipazione ad ogni seminario e convegno, fino ad 8 ore, si consegue 0,25 CFU.

 

 

Art. 18 - Calendario didattico

 

Le attività didattiche relative al primo semestre hanno inizio la terza settimana di settembre e terminano la prima settimana di dicembre.

Le attività didattiche relative al secondo semestre hanno inizio l’ultima settimana di febbraio e si concludono entro la fine di maggio.

 

 

Art. 19 - Verifiche dell’apprendimento

 

Le verifiche dell’apprendimento si svolgono attraverso prove di esame orale e/o scritto, che consistono nella somministrazione di quesiti relativi ad aspetti teorici e disciplinari dell’insegnamento. Nel corso dell’anno alcuni docenti sperimentano forme di verifica integrative quali prove in itinere ed esoneri progressivi che non rappresentano titolo per l’acquisizione di CFU, ma i cui risultati possono essere tenuti in considerazione in sede di definizione del voto di esame. Le modalità con cui si perviene alla valutazione del profitto individuale dello studente, che è espressa mediante una votazione in trentesimi per ciascun esame, sono indicate nelle schede dei singoli insegnamenti.

Il numero di appelli previsto durante un anno accademico è ordinariamente di 8. Straordinariamente possono essere introdotti ulteriori appelli che vengono indicati nel calendario didattico.

I periodi previsti sono: gennaio/febbraio, marzo/aprile, giugno/settembre, ottobre/novembre e dicembre.

 

 

Art. 20 - Prova finale e conseguimento del titolo

 

Lo studente è ammesso a discutere la tesi di laurea dopo aver acquisito 176 CFU.

Alla prova finale sono attribuiti 4 CFU.

Il titolo di laurea è conferito previo superamento di una prova finale, consistente nella presentazione e nella discussione di un elaborato scritto in seduta pubblica ed alla presenza della Commissione di laurea. L’elaborato deve evidenziare l’acquisizione, da parte del laureando, di una adeguata capacità di comprensione ed analisi delle materie previste dall’ordinamento e degli eventuali intrecci multidisciplinari. L’argomento dell’elaborato di laurea è scelto nell’ambito di uno degli insegnamenti attivati, d’intesa con il docente responsabile dell’insegnamento di cui si tratta, che sovrintende alla preparazione dell’elaborato. La prova finale può svolgersi in una delle lingue straniere previste dal piano degli studi. Parimenti in lingua straniera può essere redatto l’elaborato finale.

La Commissione valuta il profitto individuale del candidato, avendo riguardo al suo curriculum ed allo svolgimento della prova finale. Le modalità con cui si perviene alla valutazione del profitto individuale dello studente per la prova finale, che è espressa in centodecimi con eventuale lode, sono indicate nello specifico “Regolamento della prova finale”.

Le sedute di laurea sono generalmente previste nei mesi di marzo/aprile, luglio e ottobre/ novembre.

 

 

Art. 21 - Valutazione della didattica

 

I singoli insegnamenti sono sottoposti alla valutazione degli studenti mediante la compilazione di un questionario anonimo. I dati raccolti sono elaborati e resi pubblici sul sito web di Ateneo (http://reportanvur.ict.uniba.it:443/birt/run?__report=Anvur_Qd.rptdesign). Gli organi collegiali e individuali di Dipartimento e di Interclasse (tra cui la Commissione Paritetica Docenti Studenti e il Gruppo per l’Assicurazione della Qualità), oltre ai singoli docenti, analizzano i dati raccolti per promuovere iniziative di miglioramento del CdS.

 

 

Art. 22 - Norme transitorie e finali

 

Per tutto quanto non contemplato nel presente Regolamento didattico e per le norme generali di funzionamento del CdS si rinvia alle norme di legge, allo Statuto, al Regolamento generale e al Regolamento didattico dell’Università degli Sudi di Bari “Aldo Moro”.

 

PER ACCEDERE ALLE SCHEDE DEGLI INSEGNAMENTI DELL’OFFERTA DIDATTICA EROGATA CLICCARE IL SEGUENTE LINK:

www.uniba.it/ricerca/dipartimenti/scienze-politiche/didattica/attivita-didattica-a.a.-2018-2019/corsi-di-studio/sss-18-19/didattica/offerta-formativa-sss-a.a.-2018-2019/erogata-SSS

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pubblicato il 11/06/2018 ultima modifica 18/02/2024