Regolamento didattico SAPP a.a. 2018 - 2019

REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI STUDIO TRIENNALE IN

SCIENZE DELL’AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E PRIVATA - SAPP

CLASSE DI LAUREA L-16

A.A. 2018-2019

 

 

Nome del Corso di Studio

Scienze della Amministrazione Pubblica e Privata

Nome del Corso di Studio in inglese

Science of Public and Private Administration

Classe di Laurea

L-16

Tipologia di Corso

Laurea di I livello di durata triennale

Dipartimento di riferimento

Scienze Politiche

Sede delle attività didattiche

Piazza c. Battisti, 1 – 70121 Bari

Corso Italia, 23 – 70121 Bari

Indirizzo internet

http://www.uniba.it/ricerca/dipartimenti/scienze-politiche/didattica/Attivita-didattica/SAPP-L-16

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Coordinatore del Corso di Studio

Prof.ssa Anna Paterno,

e-mail: anna.paterno@uniba.it

Segreteria Didattica e Servizi agli studenti

Responsabile: Dott.ssa Nicoletta Racanelli

Sede: Via Suppa, 9 – 70 121 Bari

Tel.: 080/5717809

e-mail: nicoletta.racanelli@uniba.it

e-mail: intcl.scienzepolitiche @uniba.it

Segreteria Studenti

Responsabile:  Sig.ra Maria Esposito

Sede: Centro Polifunzionale Studenti - Via Garruba, n. 1 – 70121 Bari

Tel.: 080/5714321/4358/4384

Fax: 080/5714896

e-mail: maria.esposito@uniba.it

 


Art. 1 - Descrizione del Corso di Studio

 

Il Corso di Studio triennale in Scienze della Amministrazione Pubblica e Privata (Classe L-16)  intende offrire una solida preparazione di base nell’ambito dello studio delle amministrazioni pubbliche e delle imprese private.

Utilizzando i criteri e i metodi della multidisciplinarità, il CdS assicura allo studente un insieme strutturato di conoscenze in grado di consentirgli un confronto continuo tra quadri teorici complessivi e configurazioni effettive delle organizzazioni e delle amministrazioni, con un particolare riguardo agli svolgimenti ed agli sviluppi del settore pubblico.

Il CdS, oltre ad analizzare i principi che governano le amministrazioni e le politiche pubbliche, intende studiare, analizzare e indicare le forme e le modalità d’intervento e di azione dello Stato e delle Autonomie Locali nella società e nel contesto nazionale e dell’Unione Europea.

Le aree coinvolte nel processo formativo sono: area giuridica, economica, sociologica, politologica, storica, statistico-demografica e linguistica. Ciascuna area programma propri specifici percorsi formativi all’interno di obiettivi didattici comuni all’intero corso.

In particolare, tale CdS è finalizzato alla formazione di figure professionali in grado di operare all’interno delle Pubbliche Amministrazioni e delle imprese private, oltre che come consulenti d’impresa liberi professionisti, in particolare come consulente del lavoro, dopo il praticantato e l’esame di stato previsto dalla disciplina dell’Ordine professionale.

La preparazione acquisita costituisce, inoltre, una solida base per intraprendere gli studi magistrali nell’ambito delle Scienze dell’Amministrazione.

Le attività formative che caratterizzano il profilo del CdS sono supportate dalle attività di ricerca svolte dai docenti che possono essere evinte dalle pagine ad essi dedicate nel sito web.

Nel CdS vi è anche la possibilità di acquisire 2 CFU per altre attività che possono essere conseguiti attraverso attività formative sul fronte della preparazione di progetti nazionali e dell’Unione europea oppure con la partecipazione a laboratori, ad attività convegnistiche e seminariali organizzate nel Dipartimento, e mediante altre attività utili alla formazione dello studente (ad esempio, servizio civile; certificazioni linguistiche, informatiche o di attività svolte presso soggetti pubblici e privati; attività svolte all’estero nell’ambito del Programma Erasmus+ o assimilabili; viaggi studio all’estero organizzati da un docente del Dipartimento e realizzati con il patrocinio dell’Università; ecc).

 

 

Art. 2 - Obiettivi formativi specifici del Corso di Studio e descrizione del percorso formativo

 

Il CdS intende formare una figura professionale qualificata di tecnico dell’Amministrazione Pubblica e dell’Organizzazione Privata e di consulente per l’orientamento e per il lavoro, al fine di soddisfare le nuove esigenze delle amministrazioni pubbliche, degli enti privati e del mercato del lavoro. Un tale profilo professionale deve possedere una dimensione europea e internazionale, accertata la sempre maggiore dipendenza delle politiche pubbliche (a livello nazionale e regionale) dalle dinamiche sovranazionali dei processi politici ed economico-sociali. A tal fine questa figura professionale, pur attribuendo alle discipline giuridiche ed economiche primaria importanza nello studio del fenomeno organizzativo ed amministrativo, in sintonia con le trasformazioni degli ultimi decenni, si forma anche con le scienze sociali, storiche e politologiche.

Le conoscenze di metodo e di contenuto culturale dei laureati sono pertanto volte a formare figure professionali capaci di interpretare efficacemente il cambiamento e l’innovazione nelle amministrazioni pubbliche e delle imprese private. I laureati saranno in grado di assistere le istituzioni pubbliche, le organizzazioni private d’impresa e quelle del terzo settore nelle attività di progettazione ed implementazione di iniziative finalizzate a promuovere lo sviluppo economico, sociale e civile delle comunità.

Nel dettaglio, il laureato acquisirà la conoscenza del sistema istituzionale e del suo funzionamento da punti di vista disciplinari diversi; sarà in grado di analizzare e affrontare problemi sociali, politici e organizzativi, individuando gli strumenti di intervento più adeguati; potrà assumere funzioni gestionali ed esecutive all’interno di enti pubblici o privati che svolgono servizi organizzativi, amministrativi, culturali. Il laureato nel CdS acquisirà competenze tecnico-amministrative, che gli consentiranno, all’interno di strutture complesse pubbliche e private, di progettare e scegliere l’azione da intraprendere, di determinare la correttezza dell’azione intrapresa, i suoi costi e i suoi benefici, e di prevederne e valutarne i risultati.

Il laureato potrà, inoltre, sviluppare la propria professionalità anche attraverso l’attività di consulenza del lavoro. A questi fini formativi il percorso didattico è strutturato in aree di apprendimento articolate negli ambiti precedentemente descritti.

Nel primo anno gli insegnamenti riguarderanno le discipline di base e consentiranno allo studente sia di acquisire le conoscenze fondamentali, sia di apprendere un metodo di studio interdisciplinare. Nei successivi due anni gli studenti avranno modo di approfondire le loro conoscenze con insegnamenti orientati specificamente ai profili professionali indicati e all’apprendimento delle lingue straniere.

 

 

Art. 3 - Risultati di apprendimento attesi:

 

Conoscenza e capacità di comprensione

Il laureato conoscerà i fondamenti istituzionali delle aree di studio previste (giuridica, economica, politologica, statistico-demografica, sociologica, storica, linguistica) e delle discipline più specialistiche previste dall’ordinamento didattico e mostrerà una comprensione multidisciplinare dei fenomeni organizzativi, economici e del mercato del lavoro.

Gli obiettivi formativi proposti sono raggiunti con le lezioni frontali, le attività laboratoriali e i seminari interdisciplinari svolti nel Dipartimento. Le modalità di verifica dei risultati di apprendimento attesi possono comprendere, oltre all’esame finale, altre eventuali forme di valutazione, descritte nelle schede dei singoli insegnamenti.

 

Capacità di applicare conoscenza e comprensione

Il laureato acquisirà la capacità di applicare le conoscenze apprese nei diversi momenti formativi, sia nel corso delle attività didattiche, secondo le modalità previste dai singoli insegnamenti, sia nello svolgimento delle attività multidisciplinari previste dal Dipartimento e della preparazione della prova finale.

Tra le modalità con cui sono verificate le capacità attese possono comparire le seguenti:

- analisi di casi;

- presentazione di ricerche durante i corsi;

- realizzazione di progetti di gruppo.

 

Autonomia di giudizio

Il laureato acquisirà la capacità di giudicare consapevolmente l’efficienza, l’efficacia, la coerenza, la legittimità, la plausibilità e l’accettabilità sociale dei processi decisionali tipici delle organizzazioni e delle imprese pubbliche e private, avendo la capacità di distinguere tra le conseguenze che ogni processo decisionale comporta per la struttura in nome e nell’interesse della quale si agisce, ed il proprio personale sistema di valori.

Conseguentemente, al termine dei suoi studi, il laureato raggiungerà la capacità di raccogliere ed interpretare i dati relativi al proprio campo di studio, in modo tale da poter formulare giudizi autonomi e riflessioni coerenti sui temi che investono la sfera delle attività di governo, della pubblica amministrazione, delle organizzazioni private aventi come scopo il profitto e delle organizzazioni del terzo settore. A tale proposito, nel CdS viene dato il dovuto risalto al processo di formazione delle decisioni di interesse sia pubblico, sia privato, nelle sue fasi: progettazione, scelta delle alternative possibili, deliberazione, applicazione; investendo cioè aspetti sia tecnici, sia politici, sia burocratici.

L’autonomia di giudizio si sviluppa trasversalmente nell’ambito di tutte le diverse discipline tramite la partecipazione ad attività seminariali, la redazione di elaborati e la preparazione della tesi di laurea con la guida del docente relatore.

La verifica dell’autonomia di giudizio avviene in più momenti: nel corso dello svolgimento dei singoli insegnamenti, anche grazie alla partecipazione ad attività seminariali, in cui si valutano la capacità di critica e la capacità di lavorare in gruppo dei discenti, nonché in occasione delle singole prove di esame di ciascun insegnamento e, infine, durante la preparazione della tesi di laurea e della sua discussione nella prova finale.

 

Abilità comunicative

Il laureato, confrontandosi con vari ambiti, maturerà competenze tali da formulare riflessioni, individuare problemi e prospettare soluzioni facendo ricorso ai diversi linguaggi nei quali si articola il rapporto tra società, istituzioni, amministrazioni pubbliche e organizzazioni e imprese private. Le abilità comunicative conseguite dal laureato nel corso del triennio di studi dovranno consentirgli sia di confrontarsi con interlocutori di natura specialistica, quali gli attori di processi decisionali, sia, più ampiamente, di sviluppare una comunicazione consapevole ed informata attorno a tematiche relative alle caratteristiche del processo di elaborazione delle politiche pubbliche o private; una comunicazione che sappia coinvolgere anche interlocutori non specialisti, ovvero gli utenti e i cittadini, che di tali politiche sono i destinatari.

Le abilità comunicative-relazionali sono sviluppate trasversalmente in tutte le discipline durante le attività seminariali e le attività formative che possono prevedere una partecipazione attiva dello studente attraverso la elaborazione di relazioni scritte e/o l’esposizione orale delle medesime e/o di testi proposti dal docente. L’acquisizione di tali abilità viene ulteriormente rafforzata tramite la redazione e la presentazione della tesi finale.

La verifica dell’acquisizione delle abilità comunicative avviene tramite la valutazione delle capacità di comprensione, espositiva e argomentativa dello studente nell’ambito delle attività formative e seminariali, nonché tramite la preparazione e la presentazione della tesi finale.

 

Capacità di apprendimento

Il CdS fornisce al laureato conoscenze metodologiche in differenti campi delle scienze sociali, ponendolo nelle condizioni di acquisire autonomia nell’ulteriore apprendimento sia teorico che pratico. Tale risultato appare strettamente indispensabile sia per intraprendere possibili successivi percorsi di studio (Laurea magistrale, Master, Dottorato di ricerca), che per partecipare efficacemente al moderno mondo del lavoro. La padronanza degli strumenti di metodo, infatti, garantisce non solo l’autonomia nello studio, ma anche l’efficacia del processo di learning by doing.

Le capacità di apprendimento sono sviluppate nel percorso di studio nel suo complesso, con riguardo in particolare allo studio individuale previsto, alla preparazione di progetti individuali e all’attività svolta per la preparazione della prova finale.

Queste capacità sono formate negli insegnamenti teorici e in seminari tematici, anche trasversali a detti insegnamenti, che prevedono la partecipazione attiva degli studenti individualmente e in gruppo.
La capacità di apprendimento viene valutata attraverso forme di verifica continua durante le attività formative, richiedendo la presentazione di elaborazioni e ricerche su dati da costruire individualmente o in attività di gruppo, mediante l’attività di tutorato nello svolgimento di progetti individuali e mediante la valutazione della capacità di auto-apprendimento maturata durante lo svolgimento dei corsi.

 

 

Art. 4 - Codifiche Istat delle professioni, profili professionali, funzioni in un contesto di lavoro, competenze associate alle funzioni e sbocchi occupazionali

 

Codifiche Istat delle professioni

 

1. Segretari amministrativi e tecnici degli affari generali - (3.3.1.1.1)

2. Contabili - (3.3.1.2.1)

3. Tecnici dell’organizzazione e della gestione dei fattori produttivi - (3.3.1.5.0)

4. Tecnici dei servizi per l’impiego - (3.4.5.3.0)

5. Tecnici dei servizi pubblici di concessioni licenze - (3.4.6.6.1)

6. Tecnici dei servizi pubblici per il rilascio di certificazioni e documentazioni personali - (3.4.6.6.2)

 

Profili professionali

 

Operatore delle scienze gestionali

 

Funzioni in un contesto di lavoro:

Tale figura opera con l’obiettivo di utilizzare le conoscenze esistenti in materia di gestione e controllo delle attività organizzative nelle imprese private e nella Pubblica Amministrazione. Inoltre si occupa di organizzazione del lavoro e di gestione del personale. Individua strategie di approvvigionamento e di commercializzazione di beni e servizi. Provvede ad identificare strumenti di comunicazione e rappresentazione esterna ed interna dell’immagine dell’impresa o della organizzazione pubblica.

 

Competenze associate alle funzioni:

Analisi delle politiche pubbliche

Economia applicata e politica economica

Modelli e tecniche organizzative

Diritto pubblico, privato, del lavoro e relazioni industriali

Modelli di burocrazia e di impresa

 

Sbocchi occupazionali:

Amministrazioni pubbliche centrali

Amministrazioni pubbliche locali

Associazioni sindacali

Organizzazioni del terzo settore

Strutture di formazione

Imprese private

Enti di ricerca

 

Operatore delle scienze economiche

Funzioni in un contesto di lavoro:

Tale figura professionale conduce ricerche su concetti, teorie e metodi per analizzare e comprendere il funzionamento dei beni e dei servizi, per individuare soluzioni ai problemi economici e programmare le politiche di sostegno e di regolazione dell’economia. Analizza la strategia, la struttura e il ciclo di produzione di imprese o di organizzazioni, per migliorare le prestazioni e individuare le risposte più adeguate alle sollecitazioni provenienti dal sistema economico.

 

Competenze associate alle funzioni:

Micro e macro economia

Politica economica

Economia applicata

Statistica e demografia

Rapporto tra politica e mercato

Modelli e tecniche organizzative

 

Sbocchi occupazionali:

Amministrazioni pubbliche centrali

Amministrazioni pubbliche locali

Organizzazioni del terzo settore

Imprese private

Enti di ricerca

 

Esperto della progettazione formativa e curricolare

Funzioni in un contesto di lavoro:

Tale figura professionale coordina e progetta le attività didattiche e curricolari in centri di formazione o, direttamente, nelle imprese private e nelle organizzazioni pubbliche.

 

Competenze associate alle funzioni:

Le competenze associate a tale figura professionale sono quelle risultanti dell’intero triennio di formazione universitaria.

 

Sbocchi occupazionali:

Enti di formazione

Pubbliche amministrazioni

Imprese private

Organizzazioni del terzo settore

Organizzazioni di formazione del consenso.

 

 Consigliere dell’orientamento

Funzioni in un contesto di lavoro:

Tale figura professionale valuta le capacità e le propensioni degli individui, li informa sulla struttura e le dinamiche del mercato del lavoro e dell’offerta educativa e formativa, e li assiste nell’individuazione dei percorsi più adeguati allo sviluppo ed alla crescita personale, sociale, educativa e professionale.

 

Competenze associate alle funzioni:

Le competenze associate a tale figura professionale sono quelle risultanti dell’intero triennio di formazione universitaria.

 

Sbocchi occupazionali:

Amministrazioni pubbliche centrali

Amministrazioni pubbliche locali

Associazioni sindacali

Organizzazioni del terzo settore

Strutture di formazione

Organismi privati

 

Consulente del lavoro

Funzioni in un contesto di lavoro:

 Il Consulente del lavoro si occupa di attività connesse alla gestione del personale, erogando in particolar modo servizi, per le piccole e medie imprese. La figura professionale è disciplinata dalla legge "Norme per l’ordinamento della professione di consulente del lavoro" e può esercitare soltanto se iscritta nell’apposito albo dei Consulenti del lavoro.

Tra i compiti del consulente del lavoro vi sono:

- informazione sugli adempimenti in materia di lavoro, previdenza ed assistenza sociale dei lavoratori;

- gestione amministrativa e contrattuale della forza-lavoro;

- tenuta del libro matricola, libro paga e prospetti paga;

- denuncia dei lavoratori occupati agli uffici INPS e INAIL e agli uffici del Ministero del Lavoro;

- studio e gestione dei criteri e delle modalità di retribuzione;

- selezione e formazione del personale;

- soluzione delle controversie di lavoro.

 

Competenze associate alle funzioni:

Ha competenza professionale in materia di lavoro, previdenza e assistenza sociale, contabilità, consulenza fiscale e assistenza contrattuale fiscale/aziendale.

Il suo ambito professionale comprende:

- Analisi costituzione e piani produttivi;

- Assistenza fiscale e tributaria;

- Tenuta delle scritture contabili;

- Controllo di gestione e analisi dei costi;

- Assistenza in sede di contenzioso tributario presso le commissioni e gli uffici dell’Amministrazione Finanziaria;

- Rilascio del visto di conformità e asseverazione dei dati contabili delle aziende per cui il Consulente del Lavoro abbia tenuto la contabilità;

- Verifica della sussistenza delle condizioni, in capo alle aziende, dei requisiti normativi legali e contrattuali in materia di lavoro per il godimento dei benefici fiscali e contributivi;

 

Sbocchi occupazionali:

Addetto all’area della gestione delle risorse umane, libero professionista come Consulente del lavoro.

 

 

Art. 5 - Requisiti e modalità di ammissione

 

Il CdS è ad ammissione libera secondo le modalità indicate dal Manifesto degli studi dell’Università di Bari Aldo Moro.

Requisito necessario è il possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado, o di altro titolo conseguito all’estero e riconosciuto idoneo nel rispetto degli accordi internazionali vigenti.

Per seguire con profitto il percorso formativo sono utili conoscenze di cultura generale, lingua italiana, lingua inglese o francese, logica e matematica di base, nonché competenze informatiche di base (specialmente videoscrittura e fogli di calcolo).

In particolare, la verifica della preparazione personale iniziale avviene tramite una prova di accesso obbligatoria ma non selettiva (ossia, che non preclude l’iscrizione al CdS) sui seguenti temi: cultura generale, lingua italiana, logica e matematica di base e una lingua a scelta dello studente tra inglese o francese. La prova consiste nella soluzione di 30 quesiti a risposta multipla, di cui una sola esatta tra le quattro indicate. La prova, della durata di 1 ora, risulta superata qualora siano corrette almeno 16 risposte.

Gli studenti possono partecipare alla prova in una delle due tornate di somministrazione (svolte nei mesi di settembre-ottobre e gennaio-febbraio) e coloro che non la superano nella prima possono ripeterla nella seconda. Gli studenti che non superano la prova, ai quali sono puntualmente e individualmente comunicate le carenze riscontrate, acquisiscono un obbligo formativo aggiuntivo pari a 2 CFU che devono colmare secondo le seguenti modalità, in alternativa:

- frequenza di Corsi introduttivi ovvero Seminari ad hoc su specifici ambiti disciplinari (ad. es. discipline quantitative, lingua straniera) organizzati dal Dipartimento e indicati per ciascun anno accademico dal Consiglio di Interclasse;

- frequenza di seminari organizzati dal Dipartimento di Scienze Politiche fino alla concorrenza di 2 CFU (0,25 CFU per Seminari fino alle 8 ore).

L’assolvimento, secondo queste modalità, deve essere realizzato entro il primo anno di corso.

Sono esonerati dal sostenere la prova gli studenti che:

a) abbiano superato, presso altri Dipartimenti o Università italiane, la prova d’ingresso a CdS della stessa Classe di Laurea;

b) abbiano conseguito, presso altri Dipartimenti o altre Università italiane, almeno 12 CFU;

c) siano già in possesso di un diploma di laurea;

d) abbiano conseguito il diploma di scuola superiore con una votazione di 100/100;

e) abbiano frequentato il Corso di “Orientamento consapevole” organizzato dal Dipartimento di Scienze politiche e superato il test finale.

 

 

Art. 6 - Riconoscimento di attività pregresse o di crediti formativi universitari (CFU)

 

La Giunta del Consiglio di Interclasse delibera sul riconoscimento totale o parziale dei CFU acquisiti dallo studente in altro CdS dell’Università di Bari Aldo Moro, ovvero nello stesso o altro CdS di altra Università.

In particolare, sono riconosciuti automaticamente i CFU corrispondenti agli esami del CdS aventi stessa o analoga denominazione, mentre per gli insegnamenti appartenenti allo stesso SSD, ma aventi altra denominazione, il suddetto riconoscimento avviene in modo totale o parziale, previa valutazione di congruità con il piano di studi e con gli obiettivi formativi specifici del CdS.

Per gli studenti che si trasferiscono da altro CdS appartenente alla medesima classe (L-16), la quota di CFU relativi al medesimo SSD direttamente riconosciuti non potrà essere inferiore al 50% di quelli già maturati.

Nel “Regolamento per il riconoscimento dei CFU richiesti dagli studenti sono indicati in dettaglio i criteri di riconoscimento e di eventuale obsolescenza.

 

 

Art. 7 - Massimo numero dei crediti formativi extrauniversitari riconoscibili

 (Legge n. 240/2010, art. 14)

 

Il CdS potrà riconoscere, secondo la normativa vigente, fino a un massimo di 12 ulteriori CFU, imputabili all’ambito della “Disciplina a scelta dello studente”, previa valutazione da parte della Giunta del Consiglio di Interclasse, per:

- conoscenze e abilità professionali certificate individualmente ai sensi della normativa vigente;

- altre conoscenze e abilità professionali maturate in attività formative di livello post-secondario, e alla cui progettazione e realizzazione abbiano concorso Istituzioni universitarie, in ragione della loro coerenza, totale o parziale, rispetto agli obiettivi degli insegnamenti del CdS.

In particolare possono essere riconosciuti crediti, secondo le regole su esposte, conseguiti nei Corsi di Master di I e II livello, corsi di perfezionamento, corsi di specializzazione, dottorato di ricerca.

Il Dipartimento può stipulare con Istituzioni rappresentative delle realtà professionali del mondo del lavoro specifiche Convenzioni che comportino un’abbreviazione di Corso nei limiti di 12 CFU. 

Nel “Regolamento per il riconoscimento dei CFU richiesti dagli studenti sono indicati in dettaglio i criteri di riconoscimento.

 

 

Art. 8 - Piano di Studio

 

PRIMO ANNO

 

ATTIVITA’ DIDATTICHE

CFU

TAF

Area economica

SECS-P/01 Economia politica    

8

BASE

Area sociologica

SPS/07 - Sociologia generale 

8

CARATTERIZZANTE

Area statistico-economica

SECS-S/04 – Elementi di Statistica e Demografia  

10

CARATTERIZZANTE

Area giuridica

IUS/01 - Diritto privato

8

BASE

Area politologica

SPS/02 - Storia delle dottrine politiche 

8

BASE

Area storica

M-STO/04 - Storia contemporanea

8

BASE

Area giuridica

IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico 

o

 IUS/08 Diritto costituzionale 

8

CARATTERIZZANTE

-

Disciplina a scelta dello studente 

6

 

-

Altre conoscenze utili per l’inserimento nel mondo del lavoro

2

ALTRE

 

SECONDO ANNO

 

ATTIVITA’ DIDATTICHE

CFU

TAF

Area linguistica

L-LIN/12 - Lingua e traduzione - Lingua inglese (semestrale)

8

BASE

Area giuridica

IUS/ 13- Diritto internazionale

8

CARATTERIZZANTE

Area politologica

SPS/01 - Filosofia politica

12

CARATTERIZZANTE

Area giuridica

IUS/07–Diritto del Lavoro – moduli di:

Diritto del lavoro CFU 8

e

Lavoro Pubblico CFU 6

 

(8+6)

14

CARATTERIZZANTE

Area economica

SECS-P/02 Politica Economica

8

BASE

Area giuridica

IUS/10 Diritto Amministrativo

6

AFFINE

-

Disciplina a scelta dello studente 

6

ALTRE

 

 

TERZO ANNO

 

ATTIVITA’ DIDATTICHE

CFU

TAF

Area giuridica

IUS/ 14 – Diritto dell’Unione Europea

8

BASE

Area linguistica

L-LIN/04- Lingua e Traduzione- Lingua Francese (semestrale)

8

BASE

Area giuridica

Area statistico-demografica

Area economica

IUS/12 Diritto Tributario

 o

SECS-S/03 Analisi dei dati e contabilità nazionale

6

AFFINE

Area sociologica

SPS/09 - Sociologia del lavoro e delle organizzazioni

8

CARATTERIZZANTE

Area giuridica

IUS/07 Relazioni Industriali

8

AFFINE

Area economica

SECS-P/06 – Economia Applicata

8

CARATTERIZZANTE

-

Prova Finale

6

ALTRE

 

TOTALE CFU

180

 

 

Il piano di studio è comune per tutti gli iscritti al CdS.

Non sono previsti blocchi d’iscrizione.

Gli studenti dovranno indicare gli esami in alternativa e a scelta che intendono sostenere secondo le modalità previste ed indicate dalla segreteria Didattica.

Gli insegnamenti a scelta possono essere individuati, nell’ambito dei CdS di pari livello, tra gli insegnamenti attivati dal Dipartimento di Scienze politiche e dall’Università di Bari Aldo Moro.

 

 

Art. 9 - Propedeuticità degli insegnamenti

 

Le propedeuticità fra gli insegnamenti è così dettagliata:

  • il superamento dell’esame di IUS/01 - Diritto Privato deve precedere gli esami appartenenti al settore scientifico-disciplinare IUS/07 - Diritto del Lavoro;
  • il superamento degli esami di Istituzioni di IUS/09 - Diritto pubblico o IUS/08 - Diritto Costituzionale deve precedere gli esami appartenenti ai settori scientifico-disciplinari: IUS/07 - Diritto del Lavoro, IUS/13 - Diritto internazionale, IUS/12 - Diritto tributario; SECS-S/03 - Contabilità nazionale; IUS/14 - Diritto dell’Unione europea, IUS/10 - Diritto amministrativo;
  • il superamento dell’esame di SECS-P/01 - Economia politica deve precedere gli esami appartenenti ai settori scientifico-disciplinari: SECS-P/02 - Politica economica, SECS-S/03 -Contabilità nazionale  e SECS-P/06 -Economia applicata;
  • il superamento dell’esame di SPS/07 - Sociologia generale deve precedere gli esami appartenenti al settore scientifico-disciplinare SPS/09 - Sociologia del lavoro e delle organizzazioni;
  • il superamento dell’esame di IUS/07 - Diritto del lavoro deve precedere l’esame di IUS/07 - Relazioni industriali.

 

 

Art. 10 - Acquisizione di CFU nell’ambito di “Altre conoscenze utili per l’inserimento nel mondo del lavoro”

 

Nell’ambito delle “Altre conoscenze utili per l’inserimento nel mondo del lavoro” possono essere riconosciuti fino a un massimo di 2 CFU per:

- partecipazione a seminari e convegni;

- partecipazione al laboratorio di Europrogettazione svolto dal Dipartimento di Scienze politiche;

- partecipazione al laboratorio di Informatica svolto dal Dipartimento di Scienze politiche;

- partecipazione al laboratorio di Scrittura svolto dal Dipartimento di Scienze politiche;

- certificazioni linguistiche;

- certificazioni di abilità informatiche;

- certificazioni di attività svolte  presso enti pubblici o privati;

- certificazioni di attività svolte nell’ambito del servizio civile;

- eccedenza di CFU conseguiti all’estero nell’ambito del programma Erasmus o assimilabili;

- partecipazione al Corso di “Orientamento consapevole” e superamento del test finale;

- partecipazione a viaggi studio organizzati da un docente del Dipartimento di Scienze

  politiche con il patrocinio dell’Università di Bari Aldo Moro.

 

 

Art. 11 - Riconoscimento di insegnamenti sostenuti come esami fuori piano e fuori media

 

Gli studenti iscritti al CdS possono conseguire CFU per insegnamenti fuori piano di studi e fuori media sostenendo esami presso qualsiasi CdS di I livello dell’Università di Bari Aldo Moro entro i limiti stabiliti dal “Regolamento Didattico di Ateneo”.

Gli studenti possono altresì sostenere, fuori piano e fuori media, esami di insegnamenti appartenenti ai CdS di II livello soltanto dopo aver sostenuto tutti gli esami di profitto del proprio CdS. I CFU eccedenti conseguiti sostenendo esami di II livello potranno essere riconosciuti, nell’ipotesi di successiva immatricolazione ad un CdS di II livello del Dipartimento di Scienze politiche, nella misura massima di 30 CFU.

 

 

Art. 12 - Studenti impegnati a tempo parziale

 

All’atto dell’immatricolazione è data la possibilità ad ogni studente di scegliere il proprio status. In particolare, all’atto dell’immatricolazione, o di iscrizione ad anni successivi al primo, lo studente lavoratore o comunque impossibilitato, per comprovate ragioni personali, economiche o sociali, alla frequenza a tempo pieno delle attività didattiche, può optare per specifici percorsi formativi caratterizzati da una diversa scansione temporale.

 

 

Art. 13 - Attività di tutorato

 

Ad ogni docente è assegnato un gruppo di studenti iscritti al primo anno, che gli sono affidati per tutta la durata del percorso di studi. I docenti tutor sono un costante punto di riferimento a cui gli iscritti possono rivolgersi per ricevere aiuto per organizzare lo studio, per superare eventuali criticità e per conseguire il titolo di studio nei tempi previsti. Il tutorato a cura dei docenti è svolto con regolarità durante tutto l’anno durante gli orari di ricevimento preventivamente stabiliti e pubblicizzati sulle rispettive pagine personali, poste all’interno del sito del Dipartimento.

Il tutorato per attività didattiche integrative, propedeutiche e di recupero è svolto da dottorandi, dottori di ricerca, assegnisti e/o altri soggetti dotati di specifica preparazione e selezionati mediante la partecipazione a specifici bandi; i tutor sono richiesti dal Dipartimento e attribuiti dall’Amministrazione centrale anche grazie a forme di cofinanziamento a carico del Dipartimento stesso. L’attività svolta dai tutor consiste nell’assistere gli studenti nella preparazione di uno o più esami tramite la frequenza di attività formative propedeutiche, integrative e di recupero, realizzate nella forma di colloqui individuali o di iniziative formative di gruppo.

 

 

Art. 14 - Mobilità internazionale degli studenti

 

I criteri e le modalità per garantire l’esercizio della mobilità internazionale degli studenti sono disciplinati nell’ambito del “Regolamento di Ateneo per la mobilità degli studenti Erasmus+”, nonché delle regole predisposte per le altre iniziative previste dall’Ateneo.

 

 

Art. 15 - Modalità di frequenza

 

La frequenza ai corsi non è obbligatoria, ma fortemente consigliata.

 

 

Art. 16 - Organizzazione delle attività didattiche

 

Gli insegnamenti hanno durata semestrale.

Gli insegnamenti di Lingua e traduzione-lingua inglese, Lingua e traduzione-lingua francese e gli insegnamenti in moduli previsti  nel CdS possono avere durata annuale. Le attività didattiche sono svolte, di norma, nell’arco di 13 settimane per ogni semestre e impegnano un numero diverso di settimane in funzione del numero di CFU assegnati ad ogni insegnamento.

Si consegue un singolo CFU:

- per ciascun insegnamento, con 8 ore di lezione frontale più 17 ore di rielaborazione personale;

- per ciascuna eventuale attività di esercitazione, con 12 ore di lavoro in aula più 13 ore di rielaborazione personale;

- per le attività stage/tirocinio, con 25 ore di attività formative.

Per la partecipazione ad ogni seminario e convegno, fino ad 8 ore, si consegue 0,25 CFU.

 

 

Art. 17 - Calendario didattico

 

Le attività didattiche relative al primo semestre hanno inizio la terza settimana di settembre e terminano la prima settimana di dicembre.

Le attività didattiche relative al secondo semestre hanno inizio l’ultima settimana di febbraio e si concludono entro la fine di maggio.

 

 

Art. 18 - Verifiche dell’apprendimento

 

Le verifiche dell’apprendimento si svolgono attraverso prove di esame orale e/o scritto che consistono nella somministrazione di quesiti relativi ad aspetti teorici e disciplinari dell’insegnamento. Nel corso dell’anno alcuni docenti sperimentano forme di verifica integrative quali prove in itinere ed esoneri progressivi che non rappresentano titolo per l’acquisizione di CFU, ma i cui risultati possono essere tenuti in considerazione in sede di definizione del voto di esame. Le modalità con cui si perviene alla valutazione del profitto individuale dello studente, che è espressa mediante una votazione in trentesimi per ciascun esame, sono indicate nelle schede dei singoli insegnamenti.

Il numero di appelli previsto durante un anno accademico è ordinariamente di 8. Straordinariamente possono essere introdotti ulteriori appelli, che vengono indicati nel calendario didattico.

I periodi previsti sono: gennaio/febbraio, marzo/aprile, giugno/settembre, ottobre/novembre e dicembre.

 

Art. 19 - Prova finale e conseguimento del titolo

 

Lo studente è ammesso a discutere la tesi di laurea dopo aver acquisito 174 CFU.

Alla prova finale sono attribuiti 6 CFU.

Il titolo di laurea è conferito previo superamento di una prova finale, consistente nella presentazione e nella discussione di un elaborato scritto in seduta pubblica e alla presenza della Commissione di laurea. L’elaborato deve evidenziare l’acquisizione, da parte del laureando, di un’adeguata capacità di comprensione ed analisi delle materie previste dall’ordinamento e degli eventuali intrecci multidisciplinari. L’argomento dell’elaborato di laurea è scelto nell’ambito di uno degli insegnamenti attivati, d’intesa con il docente responsabile dell’insegnamento, che sovrintende alla preparazione dell’elaborato. La prova finale può svolgersi in una delle lingue straniere previste dal piano degli studi. Parimenti in lingua straniera può essere redatto l’elaborato finale.

La Commissione valuta il profitto individuale del candidato, avendo riguardo al suo curriculum ed allo svolgimento della prova finale. Le modalità con cui si perviene alla valutazione del profitto individuale dello studente per la prova finale, che è espressa in centodecimi con eventuale lode, sono indicate nello specifico “Regolamento della prova finale”.

Le sedute di laurea sono generalmente previste nei mesi di marzo/aprile, luglio e ottobre/ novembre.

 

Art. 20 - Valutazione della didattica

 

I singoli insegnamenti sono sottoposti alla valutazione degli studenti mediante la compilazione di un questionario anonimo. I dati raccolti sono elaborati e resi pubblici sul sito di Ateneo (http://reportanvur.ict.uniba.it:443/birt/run?__report=Anvur_Qd.rptdesign). Gli organi collegiali e individuali di Dipartimento e di Interclasse (tra cui la Commissione Paritetica Docenti Studenti e il Gruppo per l’Assicurazione della Qualità), oltre ai singoli docenti, analizzano i dati raccolti per promuovere iniziative di miglioramento del CdS.

 

Art. 21 - Norme transitorie e finali

 

Per tutto quanto non contemplato nel presente Regolamento didattico e per le norme generali di funzionamento del CdS si rinvia alle norme di legge, allo Statuto, al Regolamento generale e al Regolamento didattico dell’Università degli Sudi di Bari “Aldo Moro”.

 

PER ACCEDERE ALLE SCHEDE DEGLI INSEGNAMENTI DELL’OFFERTA DIDATTICA EROGATA CLICCARE IL SEGUENTE LINK:

www.uniba.it/ricerca/dipartimenti/scienze-politiche/didattica/attivita-didattica-a.a.-2018-2019/corsi-di-studio/sapp-18-19/didattica/offerta-formativa-a.a.-2018-2019/erogata-SAPP

 

 

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pubblicato il 29/03/2018 ultima modifica 06/09/2022