Regolamento didattico PPIS a.a. 2016 - 2017

 

REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI LAUREA DI II LIVELLO IN

PROGETTAZIONE DELLE POLITICHE DI INCLUSIONE SOCIALE - PPIS

CLASSE DI LAUREA LM-87

A.A. 2016-2017

 

Dipartimento

Scienze Politiche

Classe

LM – 87

Tipologia di corso

Laurea di durata biennale

Nome del CORSO

Progettazione delle politiche di inclusione sociale

Nome del CORSO IN INGLESE

Design of the Politics of Social Inclusion

Sede Didattica

Bari

Coordinatore Corso di studi

prof. Daniele Petrosino daniele.petrosino@uniba.it

Segreteria didattica

Responsabile dott.ssa Maria Dolores De Finis

Sede   Via Suppa, 9 – Bari

Tel. 080/5717809

Fax 080/5717722

e-mail mariadolores.definis@uniba.it

Segreteria Studenti

Responsabile Sig.ra Maria Esposito

Sede  Via Nicolai, n. 1 - Palazzo Ateneo - Bari

 Tel. 080/5714321/4358

Fax 080/5714896

e-mail maria.esposito@uniba.it

 

 Indirizzo internet del Cds

 

 http://www.uniba.it/ricerca/dipartimenti/scienze-politiche

 

 

Il Corso di studio in breve

Il Corso di Laurea Magistrale in Progettazione delle Politiche di Inclusione Sociale (Classe LM-87) è finalizzato all'acquisizione di capacità di progettazione, organizzazione e gestione dei servizi socio-assistenziali; di coordinamento di progetti di intervento relativi alle principali aree del disagio sociale ed a tutela dei soggetti deboli; di valutazione e monitoraggio dei progetti realizzati dalle strutture e dai servizi di appartenenza; di gestione dell'informazione e sensibilizzazione rispetto ai temi del disagio e della cittadinanza sociale.

Esso privilegia l'approfondimento della metodologia della ricerca sociale applicata in particolare all'area della progettazione e valutazione delle politiche e dei servizi sociali, lo studio dei fondamenti politico-istituzionali della cittadinanza sociale, nonché l'analisi delle politiche-economiche del Welfare State.

I laureati di questo Corso possono svolgere attività professionale negli enti pubblici (ASL, Ministeri, Enti locali, Prefetture, Amministrazioni penitenziarie, case- famiglia), nel settore privato (servizi alla persona, centri riabilitativi, case di riposo) e nel Terzo settore. Essi possono inoltre sostenere l'Esame di Stato per l'accesso alla cat. A della professione di assistente sociale specialista, nonché esercitare attività professionale, anche autonoma, nelle aree della consulenza e della ricerca sociale.

Requisiti di ammissione (modalità di accesso al corso)

L’accesso al Corso di Laurea Magistrale in Progettazione delle politiche di Inclusione sociale (Classe LM 87) è subordinato al possesso della laurea di primo livello (o altro titolo conseguito all'estero, se riconosciuto) ed alla verifica della personale preparazione.

 

Possono essere ammessi al Corso di Laurea Magistrale in Progettazione delle Politiche di Inclusione Sociale:

 

a) i laureati nella classe di laurea 6/dm 509; L 39/dm 270;

 

b) i laureati in Corsi di laurea quadriennali in Scienze del Servizio Sociale (già equiparata alla laurea specialistica);

 

c) i diplomati in servizio sociale dei diplomi universitari, delle scuole dirette a fini speciali universitarie di assistente sociale e di servizio sociale, delle scuole universitarie per assistenti sociali e di servizio sociale, delle scuole provinciali di servizio sociale, coloro che sono in possesso di titolo di assistente sociale convalidato presso le Università;

d) coloro che siano in possesso di altro titolo di studio conseguito all’estero, considerato equipollente ai sopramenzionati dalla normativa vigente.

Coloro che si iscrivono al corso devono aver acquisito una conoscenza di una lingua dell’Unione Europea diversa dall’ italiano a livello B2.

 

L’adeguatezza della preparazione personale degli studenti che richiedono l’ iscrizione al I anno, anche relativamente alla conoscenza a livello B2 di una lingua dell’Unione Europea diversa dall’italiano, sarà verificata dalla Giunta del Corso di Studio/Consiglio di interclasse ovvero da una commissione all’uopo nominata dal Consiglio di Dipartimento. In particolare, si terrà conto del voto di laurea conseguito e del curriculum formativo (con particolare riguardo ai cfu conseguiti nello studio di una lingua straniera o a specifiche certificazioni linguistiche). Gli studenti in possesso di uno dei Diplomi di laurea indicati nelle lettere da a) a c) che abbiano conseguito un voto superiore a 90/110 e certifichino la conoscenza di una lingua dell’Unione Europea diversa dall’italiano saranno considerati in possesso dei requisiti di accesso. Tutti gli altri studenti sosterranno un colloquio per la verifica della personale preparazione. Qualora questa non sia ritenuta sufficiente la commissione indicherà allo studente le lacune da colmare individualmente.

 

Riconoscimento attività pregresse o di crediti formativi

 

 

 

 

 

 

La Giunta del Corso di Studio delibera sul riconoscimento totale o parziale dei crediti acquisiti dallo studente in altro corso della stessa Università ovvero nello stesso o altro corso di altra Università.

 

In particolare sono riconosciuti automaticamente i CFU corrispondenti agli esami del corso aventi stessa o analoga denominazione, mentre per gli insegnamenti appartenenti allo stesso  SSD, ma avente altra denominazione,  il suddetto riconoscimento avviene  in modo totale o parziale,  previa valutazione di congruità con il piano di studi e con gli obiettivi formativi specifici del Corso di studi.

 

Per gli studenti che si trasferiscono da altro corso di laurea appartenente alla medesima classe (LM-87), la quota di crediti relativi al medesimo SSD direttamente riconosciuti non potrà essere inferiore al 50% di quelli già maturati.

Nel “Regolamento per il riconoscimento dei CFU per gli studenti: 1- Provenienti da un’altra Università e/o corso di Studio.2- Richiedenti l’iscrizione ad una  seconda laurea”  sono indicati in dettaglio i criteri di riconoscimento.

Massimo  numeri dei  crediti riconoscibili   (ai sensi della legge n. 240/2010, art. 14)

 Il Corso di studi potrà riconoscere, secondo la normativa vigente, ulteriori CFU, previa valutazione da parte della Giunta di Interclasse, per:

    conoscenze e abilità professionali certificate individualmente ai sensi della normativa vigente;

 

    altre conoscenze e abilità professionali maturate in attività formative  di livello post-secondario alla cui progettazione e realizzazione abbiano concorso Istituzioni universitarie, in ragione della loro coerenza, totale o parziale, rispetto agli obiettivi degli insegnamenti del corso. In particolare è previsto il riconoscimento, secondo le regole su esposte, degli esami sostenuti nei Corsi di Master di II livello, ai fini dell’iscrizione con abbreviazione degli studi.

 

Il Dipartimento può stipulare con Istituzioni rappresentative delle realtà professionali del mondo del lavoro specifiche Convenzioni che comportino un’abbreviazione di corso nei limiti di CFU 12.

Regole di presentazione dei Piani di Studio individuali

Non si presentano piani di studio individuali

Organizzazione delle attività didattiche

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Gli insegnamenti hanno durata semestrale.

Le attività didattiche sono svolte, di norma, nell’arco di 13 settimane per ogni semestre e impegnano un numero diverso di settimane in funzione del numero di crediti assegnati all’attività didattica.

Gli insegnamenti a moduli, previsti nei corsi di laurea magistrale,  possono avere durata annuale.

Si consegue un singolo CFU:

  • per  ciascun corso  di  insegnamento, con 8 ore  di lezione frontale + 17 ore di rielaborazione personale;
  • per ciascuna eventuale attività di esercitazioni, con 12 ore di lavoro in aula + 13 di rielaborazione personale;
  • per le attività stage/tirocinio, con 25 ore di attività formative;

 

per altre attività:

  • ulteriori conoscenze linguistiche,
  • abilità informatiche,
  • attività svolta all’estero nell’ambito del Programma Socrates-Erasmus (o assimilabili),
  • attività presso soggetti pubblici e privati,
  • Servizio civile,
  • viaggi studio all’estero.

 

e nella misura di 0,25 CFU fino ad 8 ore per:

  • partecipazione a seminari e convegni.

Calendario didattico

Le attività didattiche relative al I semestre hanno inizio la terza settimana di settembre e terminano la prima settimana di dicembre per complessive 13 settimane.

Le attività didattiche relative al II semestre hanno inizio l’ultima settimana di febbraio e si concludono entro la prima settimana di giugno per complessive 13 settimane.

Non sono previsti obblighi di frequenza e blocchi d’iscrizione.

Verifiche dell’apprendimento

 

La verifica del profitto avviene attraverso prove di esame orale e/o scritto che consistono nella somministrazione di quesiti relativi ad aspetti teorici e disciplinari dell'insegnamento. Nel corso dell'anno alcuni docenti sperimentano forme di verifica integrative quali prove in itinere ed esoneri progressivi.

Il numero di appelli previsto durante un anno accademico è ordinariamente di 8 appelli, straordinariamente possono essere introdotti ulteriori appelli che verranno indicati nel calendario didattico.

I periodi previsti sono:

  • gennaio/febbraio;
  • marzo/aprile;
  • giugno/settembre;
  • ottobre/novembre;
  • dicembre.

Prova finale e conseguimento titolo

Il titolo di laurea è conferito previo superamento di una prova finale, consistente nella presentazione di un elaborato scritto che evidenzi l'acquisizione da parte del laureando di una adeguata capacità di comprensione ed analisi delle materie previste dall'ordinamento e degli intrecci multidisciplinari. L'argomento dell'elaborato di laurea è scelto nell'ambito di uno degli insegnamenti attivati, d'intesa con il docente responsabile dell'insegnamento di cui si tratta. La prova finale deve rispondere a caratteristiche quantitative e qualitative fondate su una ricca conoscenza teorica suscettibile di sviluppi pratici, tenendo conto dunque del mercato lavorativo di sbocco “tipico” del settore formativo di cui si tratta. L'elaborato finale può essere redatto in lingua straniera.

Il punteggio della prova finale è attribuito secondo quanto indicato dallo specifico regolamento.

Le sedute di laurea sono previste nei mesi di marzo, luglio, e novembre.

Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati

 Sociologi

funzione in un contesto di lavoro:

Nell’ambito del contesto lavorativo, tale figura si qualifica per la capacità di progettare, organizzare e gestire i servizi socio-assistenziali; di coordinare progetti di intervento relativi alle principali aree del disagio sociale; di valutare e monitorare gli interventi realizzati dalle strutture e dai servizi di appartenenza; di gestire l’informazione e sensibilizzare rispetto ai temi del disagio sociale. Si tratta di un professionista che, oltre alla capacità di lavoro con l'utenza che si rivolge ai servizi, deve essere in grado di esercitare funzioni di programmazione, organizzazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali, dirigere gruppi di lavoro e coordinare le prestazioni erogate nonché il personale impiegato in tali servizi.

L'accesso alla professione di assistente sociale specialista (cat. A) è subordinata al superamento del relativo esame di Stato.

Tale figura può esercitare attività professionale anche autonoma nelle aree della consulenza e ricerca sociale.

competenze associate alla funzione:

metodologia della ricerca sociale applicata in particolare all’area della

progettazione e valutazione delle politiche e dei servizi sociali;

- discipline giuridiche ed economiche in riferimento al Welfare State;

- intervento professionale nei sistemi di welfare

sbocchi professionali: 

Il Corso di Laurea Magistrale in Progettazione delle Politiche di Inclusione Sociale risponde alle esigenze di formazione di Assistenti sociali specialisti, quadri e dirigenti nei settori attinenti alle politiche sociali.

I laureati di questo Corso possono svolgere attività professionale di progettazione e coordinamento nel:

  • Settore pubblico: Ministeri ed Enti Locali (in particolare nei settori che si occupano di tematiche relative ai servizi sociali: Giustizia, Lavoro, Sanità, ecc.; Regioni, Province, Comuni, ASL, Prefetture);
  • Terzo settore: ONG, cooperative, associazioni di volontariato, ONLUS;
  • Settore privato: Centri riabilitativi per i minori con problemi di giustizia, Case di riposo, Case-famiglia, Case di accoglienza per le donne maltrattate, Centri di accoglienza per rifugiati e richiedenti asilo.

Obiettivi formativi specifici del corso

 

 

 

 

 

 

 

 

 L'istituzione del Corso di laurea magistrale nella Classe LM-87 ha risposto ad una consistente domanda dei laureati provenienti dal Corso di studi triennale in servizi sociali, i quali hanno espresso l'esigenza di poter perfezionare nell'Università di Bari la propria formazione. Analoga sollecitazione è venuta dall'Ordine degli assistenti sociali affinché si potesse elaborare un adeguato percorso formativo per la figura dell'Assistente sociale specialista (riconosciuta nella sezione A del relativo Albo professionale).

Il Corso di Laurea Magistrale in Progettazione delle Politiche di Inclusione Sociale è finalizzato all'acquisizione di competenze avanzate e specialistiche nell'ambito delle discipline previste dal percorso di studi. Quest'ultimo privilegia l'approfondimento della metodologia della ricerca sociale applicata in particolare all'area della progettazione e valutazione delle politiche e dei servizi sociali, lo studio dei fondamenti politico-istituzionali della cittadinanza sociale, nonché l'analisi delle politiche-economiche del Welfare State.

Il Corso di Laurea Magistrale offre un servizio di tirocinio curriculare. A tal fine

sono state attivate delle convenzioni con le principali istituzioni locali (Comuni, Province, Prefetture, uffici regionali), nonché con enti e cooperative del terzo settore. Tali convenzioni sono regolate da un accordo quadro sottoscritto da Università, Regione Puglia e Ordine degli assistenti sociali.

Il tirocinio, svolto a contatto con figure qualificate che ricoprono ruoli di coordinamento e di programmazione, ha come obiettivo quello mettere in condizione il laureato di esercitare funzioni di programmazione, organizzazione e gestione di servizi sociali, dirigere gruppi di lavoro, coordinare le prestazioni erogate e il personale impiegato in tali servizi. L'esperienza di tirocinio vede il coinvolgimento di docenti, tutor interni e tutor esterni, sia per l'organizzazione e il monitoraggio dei percorsi individuali, sia per la rielaborazione dell'esperienza professionale.

Il Corso di Laurea Magistrale ha lo scopo di formare uno specialista in grado esercitare funzioni di organizzazione, gestione e consulenza a persone, organizzazioni ed istituzioni impegnate nel campo delle politiche di inclusione sociale. Tali funzioni potranno anche riguardare le dinamiche relazionali, la gestione di risorse umane, l'organizzazione delle risorse e delle strutture e la gestione economica di enti, servizi ed organizzazioni, nonché la progettazione delle politiche sociali. Il Laureato in Progettazione delle Politiche di Inclusione sociale si contraddistingue non soltanto per la sua capacità di leggere ed interpretare i fenomeni sociali, ma anche per la sua capacità di sperimentare programmi di intervento a tutela dei soggetti deboli e modalità innovative di relazione con l'utenza dei servizi, nonché con la rete delle istituzioni territoriali competenti.

Autonomia di giudizio

 Il laureato del Corso di Studio magistrale è in grado di analizzare e leggere i problemi sociali in piena autonomia di giudizio, attraverso l'applicazione del metodo della ricerca sociologica. Sulla base delle sue capacità di analisi e verifica empirica delle proprie ipotesi di partenza, egli è in grado di progettare e coordinare i servizi socio-sanitari sul territorio nonché di coordinare progetti di diagnosi sociale con riferimento alle principali aree del disagio (familiare, minorile, sociale). Egli sa inoltre progettare programmi di informazione, sensibilizzazione e prevenzione con riferimento alle diverse forme del disagio e della cittadinanza sociale.

L'autonomia di giudizio viene sviluppata trasversalmente  da tutte le discipline

tramite la partecipazione ad attività seminariali, la preparazione di elaborati, le attività di tirocinio e l'attività assegnata dal docente relatore per la preparazione della prova finale.

La verifica dell'acquisizione dell'autonomia di giudizio avviene tramite la valutazione degli insegnamenti e la valutazione del grado di autonomia e capacità di lavorare, anche in gruppo, durante le attività seminariali, il tirocinio e il lavoro di preparazione e presentazione della prova finale.

Abilità comunicative

Il laureato magistrale possiede avanzate capacità di comunicazione e interazione nei confronti dei molteplici interlocutori della comunità scientifica e del proprio ambiente di lavoro;

conosce e sa usare strumenti e tecniche della comunicazione interpersonale e mediata, e di gestione delle informazioni, inclusi i processi di gestione e trattamento delle informazioni digitali;

coordina il lavoro di equipe ed ha competenze relazionali avanzate in contesti caratterizzati da relazioni di ascolto.

Le abilità comunicative-relazionali di ascolto e mediazione sono sviluppate trasversalmente da tutte le discipline durante le attività seminariali e le attività formative che prevedono una partecipazione attiva dello studente, attraverso la preparazione di relazioni e documenti scritti e l'esposizione orale dei medesimi e/o di testi o documenti proposti dal docente. L'acquisizione delle abilità comunicative vengono formate prevalentemente nell'esperienza di tirocinio nonché tramite la redazione della tesi finale .

La verifica dell'acquisizione di abilità comunicative avviene tramite la valutazione della capacità di comprensione, espositiva e argomentativa dello studente nell'ambito delle attività formative e seminariali, di tirocinio e della discussione della prova finale. Per quanto riguarda il tirocinio quest'ultimo, è valutato dai supervisori che seguono i tirocinanti sul campo.

Capacità di apprendimento

Il laureato del Corso di studio magistrale è in grado di intraprendere, in piena autonomia e responsabilità, percorsi di approfondimento legati sia al proseguimento degli studi (master di II livello, dottorati di ricerca o titoli equipollenti all'estero) che a specifici sbocchi professionali (corsi di formazione professionale o di auto-formazione).

La costante interazione tra i momenti didattici teorici e l'esperienza fornita sul campo fornisce agli studenti le capacità di apprendimento, che vengono aggiornate e verificate lungo tutto il percorso formativo.

Le capacità di apprendimento sono sviluppate nel percorso di studio nel suo complesso, con riguardo in particolare allo studio individuale previsto, alla preparazione di progetti individuali all'esperienza di tirocinio, e all'attività svolta per la preparazione della prova finale.

Queste capacità sono formate negli insegnamenti teorici e in seminari tematici, anche trasversali a detti insegnamenti, che prevedono la partecipazione attiva degli studenti individualmente e in gruppo.

La capacità di apprendimento viene valutata attraverso forme di verifica continua durante le attività formative, richiedendo la presentazione di dati reperiti autonomamente, mediante l'attività di tutorato nello svolgimento di progetti individuali e di tirocinio, e mediante la valutazione della capacità di auto- apprendimento maturata durante lo svolgimento.

Modalità di frequenza

La frequenza ai corsi non è obbligatoria, ma fortemente consigliata.

 

Azioni sul documento

pubblicato il 13/05/2016 ultima modifica 06/09/2022