Regolamento didattico del CdS SPEA a.a. 2022 - 2023

REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI STUDIO TRIENNALE IN

SCIENZE POLITICHE, ECONOMICHE E AMMINISTRATIVE - SPEA

CLASSE DI LAUREA L-16

A.A. 2022-2023

 

Nome del Corso di Studio

Scienze Politiche, Economiche e Amministrative (SPEA)

Nome del Corso di Studio in inglese

Political, Economic and Administrative Science

Classe di Laurea

L-16 - Scienze dell’amministrazione e dell’organizzazione

Tipologia di Corso

Laurea di I livello di durata triennale

Dipartimento di riferimento

Scienze Politiche

Sede delle attività didattiche

Piazza C. Battisti, 1 – 70121 Bari

Corso Italia, 23 – 70121 Bari

Indirizzo internet

https://www.uniba.it/ricerca/dipartimenti/scienze-politiche/didattica/corsi-di-laurea/spea

 

Coordinatore del Corso di Studio

prof. Giuseppe Cascione

e-mail: giuseppe.cascione@uniba.it

Segreteria Didattica e Servizi agli studenti

Responsabile: dott.ssa Nicoletta Racanelli

Sede: Via Suppa, 9 – 70 121 Bari

Tel.: 080/5717809

e-mail: nicoletta.racanelli@uniba.it

e-mail: intcl.scienzepolitiche @uniba.it

Segreteria Studenti

Responsabile:  Sig.ra Rosa Cristina Calò

Sede: Centro Polifunzionale Studenti - Via Garruba, n. 1 – 70121 Bari

Tel.:  080/5714468

https://www.uniba.it/studenti/segreterie-studenti/amministrative/giurisprudenza-scienze-politiche

e-mail: segreteriastudenti.scienzepolitiche@uniba.it

 

Art. 1 - Descrizione del Corso di Studio

Il Corso di Studio (CdS) triennale in “Scienze Politiche, Economiche e Amministrative” (Classe L-16) intende offrire una solida preparazione di base nell’ambito dello studio della gestione delle imprese private e delle Pubbliche Amministrazioni.

Il CdS, che a partire dall’anno accademico 2019-2020 presenta una revisione dell’ordinamento e della denominazione volta a un aggiornamento e a un miglioramento dei contenuti formativi, assicura allo studente un insieme strutturato di conoscenze che gli consente di effettuare continui confronti tra quadri teorici complessivi e configurazioni effettive delle organizzazioni e delle amministrazioni.

Le aree coinvolte nel processo formativo sono quelle giuridica, economica, sociologica, statistico-demografica, politologica, linguistica e storica, nonché, specifici percorsi di formazione come insegnamenti a scelta dello studente finalizzati all’acquisizione di competenze trasversali e per l’imprenditorialità.

 Ciascuna area programma propri specifici percorsi formativi all’interno di obiettivi didattici comuni nell’ambito del CdS.

In particolare, il CdS è finalizzato alla formazione di figure professionali in grado di operare all’interno di organizzazioni complesse, quali quelle delle imprese private e delle Pubbliche Amministrazioni, oltre che come consulenti d’impresa liberi professionisti, in particolare come consulenti del lavoro. Infatti ai laureati è consentito di accedere anche alla professione di consulente del lavoro, dopo il praticantato e l’esame di stato previsto dalla disciplina dell’Ordine professionale.

La preparazione acquisita costituisce una solida base per intraprendere gli studi magistrali nell’ambito delle Scienze dell’Amministrazione.

Inoltre, il percorso formativo consente di acquisire una parte dei crediti formativi universitari (CFU) che, unitamente a quelli conseguibili mediante il CdS magistrale in Scienze delle Amministrazioni (LM-63), permettono di partecipare alle prove di ammissione per i percorsi di formazione per l’insegnamento delle materie giuridico-economiche nelle Scuole secondarie di secondo grado.

Il percorso di studi offre anche un adeguato livello di flessibilità mediante la previsione, durante la sua prosecuzione, di insegnamenti in alternativa, con cui lo studente può “personalizzare” il proprio piano di studi.

Nel CdS è prevista anche l’acquisizione di 2 CFU per altre attività utili all’inserimento nel mondo del lavoro. Queste possono essere costituite dalla partecipazione a svariate iniziative formative: laboratori per l’acquisizione delle competenze trasversali, laboratori di formazione alla preparazione di progetti nazionali e dell’Unione europea, laboratori di scrittura e di informatica e attività convegnistiche e seminariali organizzate nel Dipartimento di Scienze politiche. Inoltre, è prevista la possibilità di riconoscimento in tale ambito di altre attività utili alla formazione dello studente (ad esempio, servizio civile, certificazioni linguistiche, informatiche o attività svolte presso soggetti pubblici e privati, esperienze svolte all’estero nell’ambito del Programma Erasmus+ o assimilabili, viaggi studio all’estero organizzati da un docente del Dipartimento e realizzati con il patrocinio dell’Università di Bari, ecc).

 

Art. 2 - Obiettivi formativi specifici del Corso di Studio e descrizione del percorso formativo

 

Il CdS intende formare una figura professionale qualificata di tipo tecnico-amministrativo al fine di soddisfare le nuove esigenze delle Amministrazioni pubbliche, delle imprese private e, più in generale, del mercato del lavoro. Un tale profilo professionale è completato dall’acquisizione di una dimensione europea e internazionale, accertata la sempre maggiore dipendenza delle politiche pubbliche (a livello nazionale e regionale) dalle dinamiche sovranazionali dei processi politici ed economico-sociali. La figura professionale destinata alle imprese private è specificamente orientata a ricoprire incarichi di amministrazione nella gestione del lavoro, delle attività contrattuali e commerciali, nonché nella pianificazione strategica. Per quanto riguarda, invece, le Amministrazioni Pubbliche, la figura professionale è in grado di ricoprire tutte le funzioni amministrative (non tecniche). Le conoscenze di metodo e di contenuto culturale dei laureati sono pertanto volte a formare figure professionali capaci di interpretare efficacemente il cambiamento e l’innovazione nelle amministrazioni pubbliche e private nei loro diversi profili. I laureati saranno in grado di assistere le istituzioni pubbliche, le organizzazioni private d’impresa e quelle del terzo settore nelle attività di progettazione ed implementazione di iniziative finalizzate a promuovere lo sviluppo economico, sociale e civile delle comunità.

Nel dettaglio, il laureato acquisirà la conoscenza del sistema istituzionale e del suo funzionamento da punti di vista disciplinari diversi; sarà in grado di analizzare e affrontare i problemi connessi alla gestione organizzativa e amministrativa degli Enti, forte anche di competenze a carattere sociale e politologico, individuando gli strumenti di intervento più adeguati; potrà assumere funzioni gestionali ed esecutive all’interno di enti pubblici o privati che svolgono servizi organizzativi, amministrativi, culturali.

Il laureato nel CdS acquisirà competenze tecnico-amministrative che gli consentiranno, all’interno di strutture complesse, pubbliche e private, di progettare e scegliere l’azione da intraprendere, di determinare la correttezza dell’azione intrapresa, i suoi costi e i suoi benefici e di prevederne e valutarne i risultati.

Il laureato potrà, inoltre, sviluppare la propria professionalità anche attraverso l’attività di consulenza del lavoro.

Il percorso formativo è caratterizzato da insegnamenti appartenenti a diversi ambiti disciplinari, nell’intento di far pervenire lo studente all’apprendimento di una metodologia interdisciplinare utile per applicare nel contesto lavorativo le conoscenze acquisite. In ciascun anno del percorso di studi i diversi insegnamenti sono volti a fornire conoscenze di carattere generale in più ambiti. A tal fine il percorso formativo offre una particolare attenzione alle discipline giuridiche ed economiche come punto di riferimento per lo studio del fenomeno organizzativo ed amministrativo, in sintonia con le trasformazioni degli ultimi decenni, ma offre anche una formazione sul piano delle scienze sociali, storiche, politologiche e demografico-statistiche che caratterizza la formazione nella tradizione degli studi di Scienze Politiche. Inoltre, viene data particolare importanza alla formazione linguistica. Più nel dettaglio, durante il primo anno, gli insegnamenti previsti riguardano le discipline di base (economia politica, sociologia generale, diritto privato, filosofia politica, diritto pubblico e storia contemporanea) e consentono allo studente sia di acquisire le conoscenze fondamentali, sia di apprendere un metodo di studio interdisciplinare. Nei successivi anni il percorso formativo permette agli studenti di approfondire le loro conoscenze con insegnamenti orientati specificamente ai profili professionali indicati. Inoltre, durante il terzo anno, oltre a discipline caratterizzanti, sono previsti diversi blocchi di insegnamenti in alternativa tra loro, tra i quali lo studente può individuare quelli più confacenti alla preparazione funzionale ai profili occupazionali prescelti.

 

 

Art. 3 - Risultati di apprendimento attesi:

Conoscenza e capacità di comprensione

Al termine del percorso formativo lo studente avrà appreso i fondamenti istituzionali delle aree di studio previste (giuridica, economica, politologica, statistico-demografica, sociologica, storica e linguistica), oltre ad aver acquisito la conoscenza dei più recenti sviluppi teorici e metodologici nelle discipline previste dall’ordinamento didattico.

In particolare, sarà in possesso di una solida preparazione multidisciplinare nelle tematiche politiche, giuridiche, economiche e organizzative del mercato del lavoro e sarà in possesso degli strumenti per decodificare i mutamenti e le innovazioni nelle amministrazioni pubbliche e private nei loro diversi profili.

Gli obiettivi formativi proposti comprendono sia la trattazione dei fondamenti delle diverse discipline, sia argomenti di approfondimento più specialistici e sono raggiunti, innanzitutto con le lezioni frontali mediante le quali è impartita la formazione di base. Gli insegnamenti nei quali ciò è possibile (soprattutto per quelli giuridici) tendono a prevedere laboratori di esercitazione impostati secondo il modello dei “case study”, mentre nell’ambito delle discipline di carattere quantitativo si fa ricorso a esercitazioni in cui si applicano metodi di analisi su dati e informazioni di carattere economico e statistico-demografico. Nell’ambito di alcuni insegnamenti si fa ricorso altresì ad ulteriori metodologie didattiche, tra le quali compaiono il mentoring e il ricorso a materiali audiovisivi illustrativi e di approfondimento. La riflessione critica e il feedback da parte degli studenti sono promossi anche attraverso la presentazione di relazioni su temi specifici e la realizzazione di lavori di gruppo (intesi a rafforzare la collaborazione tra studenti) oltre che mediante le interazioni e i dibattiti in aula. Ferma restando la libertà d’insegnamento, si promuovono, infine, seminari a carattere interdisciplinare, valorizzando la presenza di insegnamenti afferenti a diverse Aree scientifiche.

Le conoscenze sono verificate nel corso delle attività proprie di ciascun insegnamento secondo le modalità indicate nelle rispettive schede. In particolare, tra le modalità mediante le quali sono verificate le conoscenze attese compaiono le seguenti: partecipazione attiva alle lezioni, partecipazione attiva ai seminari, prove intermedie, prova d’esame finale orale e/o scritta.

Capacità di applicare conoscenza e comprensione

Lo studente svilupperà capacità di comprensione nei campi oggetto di studio e sarà in grado di applicare le conoscenze in maniera tale da consentirgli sia di dimostrare un approccio professionale al lavoro, sia di continuare proficuamente gli studi.

In particolare, possiederà competenze adeguate per affrontare concretamente l’attività professionale, con particolare riguardo alle amministrazioni pubbliche nazionali ed europee coinvolte in rapporti commerciali e finanziari internazionali e interessate all’ internazionalizzazione dei mercati dell’Unione Europea, oltre che nella consulenza alle imprese.

Egli sarà in grado di applicare le conoscenze acquisite raccogliendo, interpretando e confrontando informazioni utili nell’analisi delle organizzazioni amministrative, oltre che su temi sociali ed economici, anche nelle prospettive scientifiche o etiche ad essi connesse.

Tra le modalità con cui sono verificate le capacità di applicare conoscenza e comprensione, da dimostrare anche mediante la elaborazione di ipotesi all’esame ragionato di problematiche concrete e l’individuazione delle possibilità di loro risoluzione, compaiono le seguenti: analisi di casi, presentazione di relazioni durante le lezioni, realizzazione di attività di gruppo.

Autonomia di giudizio

Il CdS intende fornire al laureato la capacità di giudicare consapevolmente l’efficienza, l’efficacia, la coerenza, la legittimità, la plausibilità e l’accettabilità sociale dei processi decisionali tipici delle organizzazioni e delle imprese pubbliche e private, avendo la capacità di distinguere tra le conseguenze che ogni processo decisionale comporta per la struttura nell’interesse della quale si agisce ed il proprio personale sistema di valori.

Conseguentemente, al termine dei loro studi, i laureati devono aver acquisito la capacità di raccogliere ed interpretare i dati relativi al proprio campo di studio ed assere in grado di formulare giudizi autonomi e riflessioni coerenti sui temi che investono la sfera delle attività di governo, della pubblica amministrazione, delle organizzazioni private, aventi come scopo il profitto, e delle organizzazioni del terzo settore. A tale proposito, nel corso degli studi, viene dato il dovuto risalto al processo di formazione delle decisioni di interesse pubblico e privato, nelle sue fasi: progettazione, scelta delle alternative possibili, deliberazione, applicazione, in questo modo investendo aspetti sia tecnici, sia politici, sia burocratici.

L’autonomia di giudizio viene sviluppata trasversalmente da tutte le discipline tramite le lezioni frontali, la partecipazione ad attività seminariali, la preparazione di elaborati e l’attività assegnata dal docente relatore per la preparazione della prova finale.

La verifica dell’acquisizione dell’autonomia di giudizio avviene tramite le prove di finali degli insegnamenti e la valutazione del grado di autonomia e della capacità di lavorare, anche in gruppo, durante le attività seminariali e il lavoro di preparazione e presentazione della prova finale.

 

Abilità comunicative

I laureati che hanno frequentato il CdS, confrontandosi con vari ambiti, matureranno competenze tali da consentire loro di formulare riflessioni, individuare problemi e prospettare soluzioni facendo ricorso ai diversi linguaggi nei quali si articola il rapporto tra società, istituzioni, amministrazioni pubbliche e organizzazioni e imprese private. Le abilità comunicative conseguite dai laureati nel corso del triennio di studi consentiranno loro sia di confrontarsi con interlocutori di natura specialistica, quali gli attori di processi decisionali e il personale, sia, più ampiamente, di sviluppare una comunicazione consapevole ed informata sulle tematiche relative alle caratteristiche del processo di elaborazione delle politiche pubbliche o private che sappia coinvolgere anche interlocutori non specialisti, ovvero gli utenti e i cittadini, che di tali politiche sono i destinatari.

Le abilità comunicative-relazionali sono sviluppate trasversalmente da tutte le discipline durante la didattica frontale, le attività seminariali e le attività formative che prevedono una partecipazione attiva dello studente, attraverso la preparazione di relazioni e documenti scritti e l’esposizione orale dei medesimi e/o di testi o documenti proposti dal docente. Inoltre, l’acquisizione di tali abilità è raggiunta tramite la redazione e la discussione della tesi finale.

La verifica dell’acquisizione delle abilità comunicative avviene tramite la valutazione delle capacità di comprensione, esposizione e argomentazione dello studente nell’ambito delle attività formative e seminariali e nella discussione della prova finale.

 

Capacità di apprendimento

Il CdS fornisce ai laureati conoscenze metodologiche in differenti campi delle scienze sociali e pertanto li pone nelle condizioni di acquisire autonomia nell’ulteriore apprendimento sia teorico che pratico. Tale risultato appare strettamente indispensabile sia per intraprendere possibili successivi percorsi di studio (Laurea magistrale, Master, Dottorato di ricerca), che per inserirsi efficacemente al moderno mondo del lavoro. La padronanza degli strumenti di metodo, infatti, garantisce l’autonomia nello studio, ma garantisce anche l’efficacia del processo di learning by doing che caratterizza la crescita lavorativa e professionale di chi non prosegue in modo formale gli studi del triennio.

Le capacità di apprendimento sono sviluppate durante il percorso di studio nel suo complesso, con riguardo in particolare allo studio individuale previsto, alla preparazione di progetti individuali e all’attività svolta per la preparazione della prova finale.

Queste capacità sono formate nei singoli insegnamenti e in seminari tematici, anche trasversali a detti insegnamenti, che prevedono la partecipazione attiva degli studenti, individualmente e in gruppo.

La capacità di apprendimento viene valutata attraverso forme di verifica continua durante le attività formative, richiedendo la presentazione di elaborazioni e ricerche su dati, da costruire individualmente o in attività di gruppo, mediante l’attività di tutorato nello svolgimento di progetti individuali e mediante la valutazione della capacità di auto-apprendimento maturata durante lo svolgimento dei corsi.

 

Art. 4 - Codifiche Istat delle professioni, profili professionali, funzioni in un contesto di lavoro, competenze associate alle funzioni e sbocchi occupazionali

Codifiche Istat delle professioni

1. Segretari amministrativi e tecnici degli affari generali - (3.3.1.1.1)

2. Contabili - (3.3.1.2.1)

3. Tecnici dell’organizzazione e della gestione dei fattori produttivi - (3.3.1.5.0)

4. Tecnici dei servizi per l’impiego - (3.4.5.3.0)

5. Tecnici dei servizi pubblici di concessioni licenze - (3.4.6.6.1)

6. Tecnici dei servizi pubblici per il rilascio di certificazioni e documentazioni personali - (3.4.6.6.2)

 

Profili professionali

Operatore delle scienze gestionali

Funzione in un contesto di lavoro

Tale figura opera con l’obiettivo di utilizzare le conoscenze esistenti in materia di gestione e controllo delle attività organizzative nelle imprese private e nella Pubblica Amministrazione. Inoltre, si occupa di organizzazione del lavoro e di gestione del personale; individua strategie di approvvigionamento e di commercializzazione di beni e servizi; provvede ad identificare gli strumenti di comunicazione e rappresentazione esterna ed interna dell’immagine dell’impresa o della organizzazione pubblica.

Competenze associate alla funzione

Analisi delle politiche pubbliche

Analisi delle politiche economiche nazionali e regionali

Conoscenza dei modelli e delle tecniche organizzative

Gestione del lavoro e delle relazioni industriali

Gestione del procedimento amministrativo

Management pubblico e privato

 

Sbocchi occupazionali

Amministrazioni pubbliche centrali

Amministrazioni pubbliche locali

Associazioni sindacali

Organizzazioni del terzo settore

Strutture di formazione

Imprese private

Enti di ricerca

 

Operatore delle scienze economiche

Funzione in un contesto di lavoro

Tale figura professionale conduce ricerche su concetti, teorie e metodi per analizzare e comprendere il funzionamento dei beni e dei servizi, per individuare soluzioni ai problemi economici e programmare le politiche di sostegno e di regolazione dell’economia. Analizza la strategia, la struttura e il ciclo di produzione di imprese o di organizzazioni per migliorare le prestazioni e individuare le risposte più adeguate alle sollecitazioni provenienti dal sistema economico.

 

Competenze associate alla funzione

Gestione aziendale

Programmazione delle politiche pubbliche di investimento

Analisi statistico-economica e demografica

 

Sbocchi occupazionali

Amministrazioni pubbliche centrali

Amministrazioni pubbliche locali

Organizzazioni del terzo settore

Imprese private

Enti di ricerca

 

Esperto della progettazione formativa e curricolare

Funzione in un contesto di lavoro

Tale figura professionale coordina e progetta le attività della formazione professionale; si occupa di certificazione delle competenze per l’avviamento al lavoro in centri per l’impiego, agenzie per il lavoro, oppure negli Enti privati di formazione professionale.

 

Competenze associate alla funzione

Formazione professionale finanziata

Certificazioni delle competenze

Gestione delle risorse umane.

 

Sbocchi occupazionali

Enti di formazione

Pubbliche amministrazioni

Imprese private

Organizzazioni del terzo settore

Organizzazioni di formazione del consenso.

 

Consulente del lavoro

Funzione in un contesto di lavoro

Il Consulente del lavoro si occupa di attività connesse alla gestione del personale erogando servizi, in particolar modo, per le piccole e medie imprese. La figura professionale è disciplinata dalla legge “Norme per l’ordinamento della professione di consulente del lavoro” e può essere esercitata soltanto dopo l’iscrizione nell’apposito albo dei Consulenti del lavoro.

Tra i compiti del consulente del lavoro vi sono: l’informazione sugli adempimenti in materia di lavoro, la previdenza ed assistenza sociale dei lavoratori; la tenuta del libro matricola, libro paga e prospetti paga; la denuncia dei lavoratori occupati agli uffici INPS e INAIL e agli uffici del Ministero del Lavoro; lo studio e la gestione dei criteri e delle modalità di retribuzione; la selezione e formazione del personale; la soluzione delle controversie di lavoro.

 

Competenze associate alla funzione

Contabilità, consulenza fiscale e assistenza contrattuale fiscale/aziendale.

Consulenza in materia di finanziamento agevolato e gestione finanziamenti FSE

Consulenza di organizzazione aziendale

Gestione di problematiche inerenti il mercato del lavoro.

 

Sbocchi occupazionali

Addetto all’area della gestione delle risorse umane, libero professionista come Consulente del lavoro.

La classificazione Istat per consulenti del lavoro, al cui esame di stato la classe di laurea dà accesso, è nella nomenclatura Istat: contabili.

 

Art. 5 – Conoscenze richieste per l’accesso e modalità di ammissione

Il CdS è ad ammissione libera secondo le modalità indicate dal Manifesto degli studi dell’Università di Bari Aldo Moro.

Requisito necessario è il possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado, o di altro titolo conseguito all’estero e riconosciuto idoneo.

Per seguire con profitto il percorso formativo sono utili conoscenze di cultura generale, lingua italiana, lingua inglese o francese, logica e matematica di base, nonché competenze informatiche di base (specialmente videoscrittura e fogli di calcolo).

Ai fini di una verifica della preparazione personale iniziale è prevista una prova obbligatoria ma non selettiva (ossia, che non preclude l’iscrizione al CdS) sui seguenti temi: cultura generale, lingua italiana, logica e matematica di base, una lingua a scelta dello studente tra inglese o francese. La prova consiste nella soluzione di 30 quesiti a risposta multipla, di cui una sola esatta tra le quattro indicate ed è superata se risultano corrette almeno 16 risposte.

Gli studenti possono partecipare alla prova in una delle due tornate di somministrazione (nei mesi di settembre-ottobre e gennaio-febbraio) e coloro che non la superano nella prima possono ripeterla nella seconda. Agli studenti che non superano la prova, sono puntualmente e individualmente comunicate le carenze riscontrate ed è attribuito un obbligo formativo aggiuntivo (OFA) pari a 2 CFU che devono colmare secondo le seguenti modalità, in alternativa:

- frequenza di almeno 8 lezioni nell’ambito dei Corsi introduttivi su specifici ambiti disciplinari (ad es. discipline quantitative, lingue straniere, organizzati dal Dipartimento;

- frequenza di seminari organizzati dal Dipartimento di Scienze Politiche fino alla concorrenza di 2 CFU (0,25 CFU per seminari fino alle 8 ore).

L’assolvimento secondo questa modalità deve essere realizzato entro il primo anno di corso, il sostenimento degli esami previsti al 2° anno di corso è vincolato al superamento degli OFA.

Sono esonerati dal sostenere la prova gli studenti che:

a) abbiano superato, presso altri Dipartimenti o Università italiane, la prova d’ingresso a CdS della stessa Classe di Laurea;

b) abbiano conseguito, presso altri Dipartimenti o altre Università italiane, almeno 12 CFU;

c) siano già in possesso di un diploma di laurea;

d) abbiano conseguito il diploma di scuola superiore con una votazione di 100/100;

e) abbiano frequentato il Corso di “Orientamento consapevole” organizzato dal Dipartimento di Scienze politiche e superato il test finale.

 

Art. 6 - Riconoscimento di attività pregresse o di crediti formativi universitari (CFU)

La Giunta del Consiglio di Interclasse delibera sul riconoscimento totale o parziale dei CFU acquisiti dallo studente in altro CdS dell’Università di Bari Aldo Moro, ovvero nello stesso o altro CdS di altra Università.

Per gli studenti che si trasferiscono da altro CdS appartenente alla medesima classe (L-16), la quota di CFU relativi al medesimo SSD direttamente riconosciuti non potrà essere inferiore al 50% di quelli già maturati.

Nel “Regolamento per la valutazione della carriera degli studenti” sono indicati in dettaglio i criteri di riconoscimento e di eventuale obsolescenza.

 

Art. 7 - Numero massimo di crediti formativi extrauniversitari riconoscibili  (Legge n. 240/2010, art. 14)

Il CdS potrà riconoscere, secondo la normativa vigente, fino a un massimo di 12 ulteriori CFU certificati individualmente, complessivamente tra corsi di I e II livello (laurea triennale e laurea magistrale), previa valutazione da parte della Giunta del Consiglio d’Interclasse, per:

- specifiche attività formative svolte nei cicli di studio presso gli Istituti di istruzione della Pubblica Amministrazione;

- conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello post-secondario, alla cui progettazione e realizzazione l’Università abbia concorso, in ragione della loro coerenza, totale o parziale, rispetto agli obiettivi degli insegnamenti del CdS. In particolare, possono essere riconosciuti crediti, secondo le regole su esposte, conseguiti nei Corsi di Master di I e II livello, corsi di perfezionamento, corsi di specializzazione, dottorato di ricerca.

Il Dipartimento può stipulare con Istituzioni rappresentative delle realtà professionali del mondo del lavoro specifiche Convenzioni che comportino un’abbreviazione del CdS nei limiti di 12 CFU. 

Nel “Regolamento per la valutazione della carriera degli studenti” sono indicati in dettaglio i criteri di riconoscimento.

 

Art. 8 - Piano di Studio

PRIMO ANNO

 

AREA

ATTIVITA’ DIDATTICHE

CFU

TAF

1

economica

SECS-P/01 - Economia politica*   

12

BASE

2

sociologica

SPS/07 - Sociologia generale* 

8

CARATTERIZZANTE

3

giuridica

IUS/01 - Diritto privato*

8

BASE

4

politologica

SPS/01 - Filosofia politica

12

CARATTERIZZANTE

5

giuridica

IUS/09 - Istituzioni di diritto pubblico* 

8

CARATTERIZZANTE

6

storica

M-STO/04 - Storia contemporanea

8

BASE

7

-

Altre conoscenze utili per l’inserimento nel mondo del lavoro

2

ALTRE

SECONDO ANNO

 

AREA

ATTIVITA’ DIDATTICHE

CFU

TAF

8

linguistica

L-LIN/12 - Lingua e traduzione - Lingua inglese

8

BASE

9

giuridica

IUS/ 13 - Diritto internazionale

8

CARATTERIZZANTE

10

statistica

SECS-S/04 – Elementi di Statistica e Demografia*  

8

CARATTERIZZANTE

11

giuridica

IUS/07– Diritto del lavoro*

8

CARATTERIZZANTE

12

economica

SECS-P/02 - Politica economica

 12

BASE

13

politologica

SPS/02 Storia delle dottrine politiche

8

BASE

14

-

Disciplina a scelta dello studente 

6

ALTRE

 

TERZO ANNO

 

AREA

ATTIVITA’ DIDATTICHE

CFU

TAF

15

giuridica

IUS/ 14 – Diritto dell’Unione Europea

8

BASE

16

linguistica

L-LIN/04 - Lingua e Traduzione- Lingua Francese 

8

BASE

17

sociologica

SPS/09 - Sociologia dei processi economici e del lavoro

 

8

CARATTERIZZANTE

18

economica

giuridica

SECS/P-06 - Economia industriale e regionale

o

IUS/07 - Contrattazione collettiva

8

AFFINE

19

giuridica

IUS/01 - Diritto privato dell’ambiente

o

IUS/08 - Diritto costituzionale

o

IUS/10 - Diritto amministrativo

6

AFFINE

20

giuridica

IUS/12 - Diritto Tributario

o

IUS/17 – Diritto penale dell’Economia

o

IUS/04 - Diritto industriale

o

SECS-S/03 - Statistica economica

 

6

AFFINE

21

economica

 statistica

SECS-P/07 - Economia aziendale

o

SECS-S/04 - Modelli e politiche di popolazioni

8

CARATTERIZZANTE

22

-

Disciplina a scelta dello studente 

8

ALTRE

23

-

Prova finale

4

ALTRE

 

 

Totale Crediti Formativi Universitari (CFU)

180

 

* insegnamenti propedeutici rispetto ad altri; per i dettagli si veda l’articolo 9.

Il piano di studio è comune per tutti gli iscritti al CdS.

Non sono previsti blocchi d’iscrizione.

Gli studenti dovranno indicare gli esami in alternativa e a scelta che intendono sostenere attraverso la procedura prevista dal sistema ESSE3 che prevede la compilazione del piano di studi online.

Gli insegnamenti a scelta possono essere individuati:

a)       nell’ambito degli insegnamenti attivati nei CdS di I livello afferenti al Dipartimento di Scienze politiche;

b)      nell’ambito degli insegnamenti attivati nei CdS di I livello afferenti ad UNIBA;

c)       nell’ambito delle competenze trasversali attivate dal Dipartimento e da UNIBA.

 

Art. 9 - Propedeuticità degli insegnamenti

Le propedeuticità fra gli insegnamenti sono così dettagliate:

  • il superamento dell’esame di IUS/01 Diritto Privato deve precedere gli esami appartenenti ai settori scientifico-disciplinari: IUS/07 Diritto del Lavoro, IUS/07 Contrattazione collettiva, IUS/01 Diritto privato dell’ambiente, IUS/04 Diritto industriale;
  • il superamento dell’esame di IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico deve precedere gli esami appartenenti ai settori scientifico-disciplinari: IUS/13 Diritto internazionale, IUS/07 Diritto del Lavoro, IUS/14 Diritto dell’Unione europea, IUS/07 Contrattazione collettiva, IUS/10 Diritto amministrativo, IUS/12 Diritto tributario, IUS/17 Diritto penale dell’economia;
  • il superamento dell’esame di SECS-P/01 Economia politica deve precedere gli esami appartenenti ai settori scientifico-disciplinari: SECS-P/02 Politica economica, SECS-P/06 Economia industriale e regionale;

il superamento dell’esame di SPS/07 Sociologia generale deve precedere gli esami appartenenti al settore scientifico-disciplinare: SPS/09 Sociologia dei processi economici e del lavoro;

  • il superamento dell’esame di SECS-S/04 Elementi di statistica e demografia deve precedere gli esami appartenenti ai settori scientifico-disciplinari: SECS-S/03 Statistica economica, SECS-S/04 Modelli e politiche di popolazioni;
  • il superamento dell’esame di IUS/07 Diritto del lavoro deve precedere l’esame di IUS/07 Contrattazione collettiva.

 

Art. 10 - Acquisizione di CFU nell’ambito di “Altre conoscenze utili per l’inserimento nel mondo del lavoro”

Nell’ambito delle “Altre conoscenze utili per l’inserimento nel mondo del lavoro” possono essere riconosciuti fino a un massimo di 2 CFU per:

- partecipazioni ad attività didattiche svolte nell’ambito di laboratori attivati come competenze trasversali;

- partecipazione a seminari e convegni;

- attività didattiche svolte nell’ambito del PF24;

- certificazioni linguistiche;

- certificazioni di abilità informatiche;

- certificazioni di attività svolte presso enti pubblici o privati;

- certificazioni di attività svolte nell’ambito del servizio civile;

- eccedenza di CFU conseguiti all’estero nell’ambito del programma Erasmus+ o assimilabili;

- partecipazione al Corso di “Orientamento consapevole” e superamento del test finale;

- partecipazione a viaggi studio organizzati da un docente del Dipartimento di Scienze

  politiche con il patrocinio dell’Università di Bari Aldo Moro.

 

Art. 11 - Riconoscimento di insegnamenti sostenuti come esami fuori piano e fuori media

Gli studenti iscritti al CdS possono conseguire CFU per insegnamenti fuori piano di studi e fuori media sostenendo esami presso qualsiasi CdS di I livello dell’Università di Bari Aldo Moro entro i limiti stabiliti dal “Regolamento Didattico di Ateneo”.

Gli studenti possono altresì sostenere, fuori piano e fuori media, esami di insegnamenti appartenenti ai CdS di II livello soltanto dopo aver sostenuto tutti gli esami di profitto del proprio CdS. I CFU eccedenti conseguiti sostenendo esami di II livello potranno essere riconosciuti, nell’ipotesi di successiva immatricolazione ad un CdS di II livello del Dipartimento di Scienze politiche, nella misura massima di 30 CFU.

 

Art. 12 - Studenti impegnati a tempo parziale

All’atto dell’immatricolazione è data la possibilità ad ogni studente di scegliere il proprio status. In particolare, all’atto dell’immatricolazione, o di iscrizione ad anni successivi al primo, lo studente lavoratore o comunque impossibilitato, per comprovate ragioni personali, economiche o sociali, alla frequenza a tempo pieno delle attività didattiche, può optare per specifici percorsi formativi caratterizzati da una diversa scansione temporale.

 

Art. 13 - Attività di tutorato

Ad ogni docente è assegnato un gruppo di studenti iscritti al primo anno, che gli sono affidati per tutta la durata del percorso di studi. I docenti tutor sono un costante punto di riferimento a cui gli iscritti possono rivolgersi per ricevere aiuto per organizzare lo studio, per superare eventuali criticità e per conseguire il titolo di studio nei tempi previsti. Il tutorato a cura dei docenti è svolto con regolarità durante tutto l’anno durante gli orari di ricevimento preventivamente stabiliti e pubblicizzati sulle rispettive pagine personali, poste all’interno del sito del Dipartimento.

Il tutorato per attività didattiche integrative, propedeutiche e di recupero è svolto da dottorandi, dottori di ricerca, assegnisti e/o altri soggetti dotati di specifica preparazione e selezionati mediante la partecipazione a specifici bandi; i tutor sono richiesti dal Dipartimento e attribuiti dall’Amministrazione centrale anche grazie a forme di cofinanziamento a carico del Dipartimento stesso. L’attività svolta dai tutor consiste nell’assistere gli studenti nella preparazione di uno o più esami tramite la frequenza di attività formative propedeutiche, integrative e di recupero, realizzate nella forma di colloqui individuali o di iniziative formative di gruppo.

 

Art. 14 - Mobilità internazionale degli studenti

I criteri e le modalità per garantire l’esercizio della mobilità internazionale degli studenti sono disciplinati nell’ambito del “Regolamento di Ateneo per la mobilità degli studenti Erasmus+”, nonché delle regole predisposte per le altre iniziative previste dall’Ateneo.

 

Art. 15 - Modalità di frequenza

La frequenza ai corsi non è obbligatoria, ma fortemente consigliata.

 

Art. 16 - Organizzazione delle attività didattiche

Gli insegnamenti hanno durata semestrale.

Gli eventuali insegnamenti a moduli previsti  nel CdS possono avere durata annuale.

Le attività didattiche sono svolte, di norma, nell’arco di 13 settimane per ogni semestre e impegnano un numero diverso di settimane in funzione del numero di CFU assegnati ad ogni insegnamento.

Si consegue un singolo CFU:

- per ciascun insegnamento, con 8 ore di lezione frontale più 17 ore di rielaborazione personale;

- per ciascuna eventuale attività di esercitazione/laboratori, con 12 ore di lavoro in aula più 13 ore di rielaborazione personale;

- per le attività stage/tirocinio, con 25 ore di attività formative.

Per la partecipazione ad ogni seminario e convegno, fino ad 8 ore, si consegue 0,25 CFU.

 

Art. 17 - Calendario didattico

Le attività didattiche relative al primo semestre hanno inizio la seconda decade di settembre e terminano la seconda decade di dicembre.

Le attività didattiche relative al secondo semestre hanno inizio la seconda decade di febbraio e si concludono entro la terza decade di maggio.

 

Art. 18 - Verifiche dell’apprendimento

Le verifiche dell’apprendimento si svolgono attraverso prove di esame orale e/o scritto che consistono nella somministrazione di quesiti relativi ad aspetti teorici e disciplinari dell’insegnamento. Nel corso dell’anno alcuni docenti sperimentano forme di verifica integrative quali prove in itinere ed esoneri progressivi che non rappresentano titolo per l’acquisizione di CFU, ma i cui risultati possono essere tenuti in considerazione in sede di definizione del voto di esame. Le modalità con cui si perviene alla valutazione del profitto individuale dello studente, che è espressa mediante una votazione in trentesimi per ciascun esame, sono indicate nelle schede dei singoli insegnamenti.

Il numero di appelli previsto durante un anno accademico è ordinariamente di 9. Straordinariamente possono essere introdotti ulteriori appelli, che vengono indicati nel calendario didattico.

La collocazione temporale degli appelli è prevista dal calendario didattico di ciascun anno accademico.

 

Art. 19 - Prova finale e conseguimento del titolo

Lo studente è ammesso a discutere la tesi di laurea dopo aver acquisito 176 CFU.

Alla prova finale sono attribuiti 4 CFU.

Il titolo di laurea è conferito previo superamento di una prova finale, consistente nella presentazione e nella discussione di un elaborato scritto in seduta pubblica e alla presenza della Commissione di laurea. L’elaborato deve evidenziare l’acquisizione, da parte del laureando, di un’adeguata capacità di comprensione ed analisi delle materie previste dall’ordinamento e degli eventuali intrecci multidisciplinari. L’argomento dell’elaborato di laurea è scelto nell’ambito di uno degli insegnamenti attivati, d’intesa con il docente responsabile dell’insegnamento, che sovrintende alla preparazione dell’elaborato. La prova finale può svolgersi in una delle lingue straniere previste dal piano degli studi. Parimenti in lingua straniera può essere redatto l’elaborato finale.

La Commissione valuta il profitto individuale del candidato, avendo riguardo al suo curriculum ed allo svolgimento della prova finale. Le modalità con cui si perviene alla valutazione del profitto individuale dello studente per la prova finale, che è espressa in centodecimi con eventuale lode, sono indicate nello specifico “Regolamento della prova finale”.

Le sessioni di laurea di norma sono quattro per ciascun anno solare, fatti salvi casi particolari proposti dal Corso di studio e approvati dal Consiglio di Dipartimento. La loro collocazione temporale è prevista dal calendario didattico di ciascun anno accademico.

 

Art. 20 - Valutazione della didattica

I singoli insegnamenti sono sottoposti alla valutazione degli studenti mediante la compilazione di un questionario anonimo. I dati raccolti sono elaborati e resi pubblici sul sito di Ateneo (http://reportanvur.ict.uniba.it:443/birt/run?__report=Anvur_Qd.rptdesign). Gli organi collegiali e individuali di Dipartimento e di Interclasse (tra cui la Commissione Paritetica Docenti Studenti e il Gruppo Gestione Assicurazione Qualità), oltre ai singoli docenti, analizzano i dati raccolti per promuovere iniziative di miglioramento del CdS.

 

Art. 21 - Norme transitorie e finali

Per tutto quanto non contemplato nel presente Regolamento didattico e per le norme generali di funzionamento del CdS si rinvia alle norme di legge, allo Statuto, al Regolamento generale e al Regolamento didattico dell’Università degli Sudi di Bari Aldo Moro.

 

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pubblicato il 07/06/2022 ultima modifica 24/04/2024