Diritto Pubblico Romano

Nome docente Aurelio Arnese
Corso di laurea Laurea Magistrale in Giurisprudenza
Anno accademico 2017/2018
Periodo di svolgimento Secondo semestre
Crediti formativi universitari (CFU) 6 cfu
Settore scientifico disciplinare IUS/18
Download Programma ecotapdf

Propedeuticità

Non prevista

Obiettivi del corso

Nella formazione del diritto europeo e angloamericano i modelli giuridici romani hanno avuto un ruolo fondamentale. Il diritto pubblico costituitosi in Occidente tra il quindicesimo e il diciannovesimo secolo, sino ai nostri giorni, si è sviluppato in un laboratorio intellettuale, civile e politico, che ha lavorato a lungo con idee e categorie romanistiche. Il corso si propone di conoscere le forme costituzionali, le strutture amministrative, i modi di produzione del diritto a Roma. Particolare attenzione sarà rivolta al rapporto tra pubblico e privato e agli aspetti che attengono alla libertà e uguaglianza, per porre in risalto quei valori giuridici che, già presenti nella cultura antica, conservano tutta la loro attualità. Nell’avviare ad una meditata valutazione dei problemi del potere e della politica, e soprattutto alla funzione del diritto, con specifico riguardo a quello pubblico, la prospettiva storica si rivela uno strumento utile, anzi essenziale, per quel giurista che non creda di poter separare il diritto dalla società. La didattica, attiva, critica e non ripetitiva, si svolgerà tutta su documenti: allo scopo di cogliere e ricostruire, nella sua autenticità, il lungo itinerario dell’esperienza giuridica romana: dalle origini alla Repubblica, dal Principato all’età tardo-antica

Programma

Gli argomenti intorno ai quali l’insegnamento si articolerà sono: il popolo; la civitas; la res publica; ius publicum e ius privatum; imperium; potestas; -le forme organizzative: la “magistratura” regia, il Senato, le assemblee popolari, i collegi sacerdotali; la distribuzione e i limiti del potere: le magistrature repubblicane, la responsabilità dei magistrati, i curatores; le procedure processuali, l’amministrazione dei territori; il Principato: vecchie e nuove strutture del potere, gli uffici amministrativi, il fisco, l’amministrazione delle province; l’Impero. -le fonti del diritto: i mores, la consuetudine, il procedimento di formazione della lex, l’editto del pretore, i senatoconsulti, il potere normativo del principe nelle sue forme e trasformazioni sino all’età dell’Impero. -Il ruolo (un potere?) pubblico dei giuristi  

Testi Consigliati

Gli studenti che frequenteranno il corso potranno utilizzare solo il materiale oggetto delle lezioni, gli altri, invece, dovranno prepararsi sul

  • Manuale di Diritto Pubblico Romano, UTET-Torino, 1998, di A. BURDESE,

oppure, in alternativa, sul

  • Manuale di diritto pubblico romano (II^ edizione), Giappichelli-Torino, 2013, di L. Fascione.

Quale ulteriore alternativa la preparazione potrà concentrarsi su due delle snelle monografie da scegliere fra quelle che seguono:

  • G. de BONFILS, I patriarchi della legislazione tardo antica,Cacucci, Bari, 2006;
  • V. GIODICE SABBATELLI, Studi sull’ufficio del console, Cacucci, Bari, 2006;
  • L. FANIZZA, Senato e società politica tra Augusto e Traiano, Laterza, Bari, 2001;
  • A. LOVATO, Itinerari di lettura per un corso di diritto romano, Adriatica, Bari, 2009;
  • C. CASCIONE, Studi di diritto pubblico romano, Editoriale scientifica, Napoli, 2010.  

Modalità di accertamento conoscenze

  • Esoneri: No
  • Prova Scritta: No
  • Colloquio Orale: Si

Organizzazione della didattica

  • Lezioni frontali: Si
  • Cicli interni di lezione: Si
  • Corsi integrativi: Si
  • Esercitazioni: No
  • Seminari: Si
  • Attività di laboratorio: No
  • Project work: No
  • Visite di studio: No

Azioni sul documento

pubblicato il 19/09/2017 ultima modifica 03/11/2017