Regolamento didattico del CdS SP a.a. 2022- 2023

REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI STUDIO TRIENNALE IN

SCIENZE POLITICHE - SP

CLASSE DI LAUREA L-36

A.A. 2022-2023

 

Nome del Corso di Studio

Scienze Politiche

Nome del Corso di Studio in inglese

Political Science

Classe di Laurea

L-36 – Scienze politiche e delle relazioni internazionali

Tipologia di Corso

Laurea di I livello di durata triennale

Dipartimento di riferimento

Scienze Politiche

Sede delle attività didattiche

Piazza C. Battisti, 1 – 70121 Bari

Corso Italia, 23 – 70121 Bari

Indirizzo internet

https://www.uniba.it/ricerca/dipartimenti/scienze-politiche/didattica/corsi-di-laurea/sp

Coordinatore del Corso di Studio

Prof. Giuseppe Cascione

e-mail: giuseppe.cascione@uniba.it

Segreteria Didattica e Servizi agli studenti

Responsabile: Dott.ssa Nicoletta Racanelli

Sede: Via Suppa, 9 – 70 121 Bari

Tel.: 080/5717809

e-mail: nicoletta.racanelli@uniba.it

e-mail: intcl.scienzepolitiche @uniba.it

Segreteria Studenti

Responsabile: Sig.ra Rosa Cristina Calò

Sede: Centro Polifunzionale Studenti - Via Garruba, n. 1 – 70121 Bari

Tel.: 080/5714468

https://www.uniba.it/studenti/segreterie-studenti/amministrative/giurisprudenza-scienze-politiche

e-mail: segreteriastudenti.scienzepolitiche@uniba.it

 


Art. 1 - Descrizione del Corso di Studio

Il Corso di Studi (CdS) triennale in “Scienze Politiche” (Classe L-36) ha lo scopo di formare profili professionali con competenze sulle dinamiche socio-politiche, giuridiche, storico ed economiche caratterizzanti lo scenario internazionale ed europeo. Per questo motivo, il CdS si contraddistingue per una spiccata connotazione multidisciplinare orientata verso le prospettive internazionalistica ed europea.

Per garantire l’approccio multidisciplinare nel CdS sono valorizzate diverse aree di apprendimento, segnatamente quelle giuridica (con particolare riguardo al profilo internazionale e dell’Unione europea), economica, sociologica, politologica, storica, statistico-demografica e linguistica, nonché, specifici percorsi di formazione come insegnamenti a scelta dello studente finalizzati all’acquisizione di competenze trasversali e per l’imprenditorialità.

I relativi insegnamenti intendono offrire agli studenti un’ampia preparazione di base che integri i diversi approcci scientifici e metodologici per consentire loro di comprendere e saper affrontare le complesse realtà politiche, giuridiche, economiche e culturali sia sul piano nazionale sia nel contesto delle relazioni internazionali.

Il CdS, che a partire dall’anno accademico 2019-2020 presenta una revisione dell’ordinamento e della denominazione volta a un aggiornamento e a un miglioramento dei contenuti formativi, intende fornire solide conoscenze di base, contenuti e strumenti metodologici multidisciplinari che costituiscano il presupposto per la continuazione di studi (magistrali, master di primo livello) o da utilizzare direttamente sul mercato del lavoro. L’acquisizione e l’applicazione di conoscenze giuridiche, economiche, sociologiche, politologiche, storiche e statistico-demografiche, con un idoneo supporto linguistico, offrono agli studenti gli strumenti adeguati per padroneggiare le linee caratterizzanti di una società globale in cui i diversi attori (Stati, organizzazioni internazionali, ONG, imprese e singoli operatori) sappiano affrontare le problematiche e cogliere le opportunità che si manifestano nell’attuale sistema economico, giuridico e politico globalizzato. Per questi motivi, il CdS è orientato alla preparazione di funzionari ed esperti in attività internazionali ed europee, destinati a svolgere attività amministrative e progettuali anche a vocazione internazionale, attività di analisi economico-politica nazionale, europea ed internazionale, attività di analisi e progettuali nel complesso settore dell’immigrazione e della tutela dei diritti umani, attività di gestione dei processi di peace-keeping e peace-building nonché attività di promozione della cultura socio-politico-economica italiana all’estero.

Il percorso di studi offre anche un adeguato livello di flessibilità mediante la previsione, durante la sua prosecuzione, di insegnamenti in alternativa tra i quali lo studente può compiere scelte personalizzate.

Nel CdS è prevista anche l’acquisizione di 2 CFU per altre attività utili all’inserimento nel mondo del lavoro. Queste possono essere costituite dalla partecipazione a svariate iniziative formative: laboratori per l’acquisizione delle competenze trasversali, laboratori di formazione alla preparazione di progetti nazionali e dell’Unione europea, laboratori di scrittura e di informatica e attività convegnistiche e seminariali organizzate nel Dipartimento di Scienze politiche. Inoltre, è prevista la possibilità di riconoscimento in tale ambito di altre attività utili alla formazione dello studente (ad esempio, servizio civile, certificazioni linguistiche, informatiche o di attività svolte presso soggetti pubblici e privati, esperienze svolte all’estero nell’ambito del Programma Erasmus+ o assimilabili, viaggi studio all’estero organizzati da un docente del Dipartimento e realizzati con il patrocinio dell’Università, ecc).

 

Art. 2 - Obiettivi formativi specifici del Corso di Studio e descrizione del percorso formativo

Il CdS si caratterizza per un solido impianto formativo incardinato sulla “tradizionale multidisciplinarietà” degli studi in Scienze Politiche. Esso si propone di formare figure professionali in grado di analizzare e interpretare i fenomeni storici, politici, giuridici, economici e sociali nell’ambito nazionale nonché europeo e internazionale. In particolare, il CdS è finalizzato a fornire conoscenze di base, contenuti e strumenti metodologici multidisciplinari che costituiscono il presupposto per la continuazione di studi (magistrali, master di primo livello) o da utilizzare direttamente sul mercato del lavoro. L’acquisizione e l’applicazione di conoscenze economiche, statistico-demografiche, giuridiche, politologiche, sociologiche, storiche, supportata da un’adeguata competenza linguistica, permette agli studenti di padroneggiare le linee caratterizzanti di una società “globale” in cui individui, Stati, organizzazioni internazionali, ONG e imprese siano chiamati ad affrontare le attuali sfide non solo per risolvere problemi politici e sociali ma anche per cogliere le nuove opportunità che si presentano nello scenario nazionale, europeo e internazionale.

Il CdS è naturalmente orientato alla preparazione di funzionari ed esperti destinati a svolgere attività amministrative e progettuali con prevalente caratterizzazione internazionale, attività di analisi economico-politica internazionale ed europea, attività di analisi e progettuali nei settori dell’immigrazione e della tutela dei diritti individuali nel contesto nazionale, europeo ed internazionale, attività di gestione dei processi di peace-keeping e peace-building nonché attività di promozione della cultura socio-politico-economica italiana all’estero. Inoltre, appare crescente anche l’esigenza di soddisfare, attraverso questa formazione, una domanda proveniente dagli Enti locali e dalle Regioni, che sempre più spesso debbono occuparsi di questioni internazionali e dei rapporti con l’Unione europea.

Non va sottovalutata, inoltre, per una Università che sviluppa relazioni vicinali con i Paesi balcanici, l’utilità di acquisizione di competenze necessarie per partecipare alle missioni di osservazione elettorale e di assistenza tecnica nei processi di peace-building finalizzati alla costituzione delle strutture e delle istituzioni che consentano la promozione della democrazia. Queste competenze appaiono particolarmente significative anche per promuovere relazioni con i vicini Paesi che intendono aderire all’Unione europea.

Il percorso formativo è caratterizzato da insegnamenti di diversi ambiti disciplinari in modo funzionale all’apprendimento di una metodologia interdisciplinare utile per applicare nel contesto lavorativo le conoscenze acquisite. In ciascun anno del percorso di studi i diversi insegnamenti sono volti a fornire conoscenze di carattere generale in più ambiti contestualmente. In particolare, i settori scientifico disciplinari previsti nel CdS riguardano, da una parte, materie volte a offrire conoscenze di base o caratterizzanti come la sociologia generale, l’economia politica e la politica economica, la storia contemporanea, la filosofia politica, la storia delle dottrine politiche, la storia delle relazioni internazionali, la statistica e la demografia, il diritto pubblico, il diritto privato, il diritto internazionale e il diritto dell’Unione europea e, dall’altra, insegnamenti diretti ad approfondire specifiche aree di conoscenza negli ambiti sociologico, economico, politico, storico e giuridico. Una particolare attenzione è inoltre rivolta alla conoscenza delle lingue inglese e francese che costituiscono un essenziale elemento formativo nell’ambito del CdS. Infine, durante il secondo e soprattutto il terzo anno, insieme a discipline caratterizzanti, sono previsti diversi blocchi di insegnamenti in alternativa tra loro, nell’intento di garantire allo studente la possibilità di individuare le discipline più confacenti alla preparazione funzionale ai profili occupazionali prescelti.

 

Art. 3 - Risultati di apprendimento attesi:

Conoscenza e capacità di comprensione

Al termine del percorso formativo lo studente apprenderà gli elementi specialistici delle aree di studio previste (giuridica, economica, politologica, storica, statistico-demografica, sociologica, linguistica), oltre ad acquisire la conoscenza dei più recenti sviluppi teorici e metodologici nelle discipline previste dall’ordinamento didattico.

In particolare, sarà in possesso di una solida preparazione multidisciplinare dei processi sociali, politici ed economici globali ed in particolare di quelli economico-politici a livello europeo.

Inoltre, sarà in grado di: analizzare aspetti sociali, politici e organizzativi a livello internazionale, sviluppare le conoscenze necessarie ad esaminare i problemi posti dal crescente fenomeno migratorio su scala globale e in particolare la tutela dei diritti umani, dei processi di peace-keeping e di quelli di di peace-building.

Gli obiettivi formativi proposti comprendono sia la trattazione dei fondamenti delle diverse discipline, sia argomenti di approfondimento più specialistici e sono raggiunti, oltre che con le lezioni frontali (che possono comprendere anche esercitazioni) e i seminari interdisciplinari organizzati nel Dipartimento di Scienze politiche, anche utilizzando, in alcuni insegnamenti, metodologie di didattica innovativa (mentoring, lavori di gruppo, ecc.).

Le conoscenze sono verificate nel corso delle attività proprie di ciascun insegnamento secondo le modalità indicate nelle rispettive schede. In particolare, tra le modalità mediante le quali sono verificate le conoscenze attese compaiono le seguenti: partecipazione attiva alle lezioni, partecipazione attiva ai seminari, prove intermedie, prova d’esame finale orale e/o scritta.

 

Capacità di applicare conoscenza e comprensione

Lo studente svilupperà capacità di comprensione nei campi oggetto di studio e sarà in grado di applicare le conoscenze in maniera tale da consentirgli sia di dimostrare un approccio professionale al lavoro, sia di continuare proficuamente gli studi.

Possiederà competenze adeguate per affrontare concretamente l’attività professionale nel campo delle organizzazioni internazionali, ad esempio le rappresentanze diplomatiche e consolari, le organizzazioni europee e internazionali sia governative che non governative.

Egli sarà anche in grado di applicare le conoscenze acquisite raccogliendo, interpretando e confrontando informazioni utili nell’analisi nel campo delle politiche internazionali nella gestione dei processi connessi all’immigrazione, dei processi di peace-keeping e peace-building, nelle prospettive scientifiche o etiche ad essi connesse.

In particolare, tra le modalità con cui sono verificate le capacità di applicare conoscenza e comprensione, da dimostrare anche mediante la elaborazione di ipotesi di esame ragionato di problematiche concrete e di individuazione delle possibilità di loro risoluzione, compaiono le seguenti: analisi di casi, presentazione di relazioni durante le lezioni, realizzazione di attività di gruppo.

 

Autonomia di giudizio

I laureati devono dimostrare piena e autonoma consapevolezza dell’intreccio multidisciplinare sotteso allo studio dei fenomeni internazionali. Dotati di adeguata capacità di giudizio nella riflessione sui temi sociali, scientifici ed etici più caratteristici di quei fenomeni, devono dimostrare di saper raccogliere in modo appropriato i dati che si collegano in sede analitica e applicarne l’interpretazione all’elaborazione avalutativa di chiavi di lettura originali.

L’autonomia di giudizio viene sviluppata trasversalmente da tutte le discipline, oltre che durante la didattica frontale, tramite la partecipazione ad attività seminariali, la preparazione di elaborati e l’attività assegnata dal docente relatore per la preparazione della prova finale.

La verifica dell’acquisizione dell’autonomia di giudizio avviene, oltre durante la prova finale degli insegnamenti, mediante la valutazione del grado di autonomia e capacità di lavorare, anche in gruppo, durante le attività seminariali e il lavoro di preparazione e presentazione della prova finale.

 

Abilità comunicative

I laureati acquisiscono una conoscenza approfondita delle tecniche di comunicazione collegate alle discipline più caratteristiche del campo di studi prescelto. Capaci di dominare l’impianto metodologico multidisciplinare che, nei vari ambiti caratterizzanti delle scienze sociali, permette un’interpretazione convincente dei fenomeni collegati all’internazionalizzazione delle relazioni umane, sanno anche affrontare in modo persuasivo il confronto con interlocutori specialisti e non specialisti, gestendo con sicurezza il flusso di comunicazioni tanto nel settore dell’informazione, quanto in quello dell’elaborazione di idee, problemi e soluzioni.

Le abilità comunicative-relazionali sono sviluppate trasversalmente da tutte le discipline, oltre che durante la didattica frontale, durante le attività seminariali e le attività formative che prevedono una partecipazione attiva dello studente, attraverso la preparazione di relazioni e documenti scritti e l’esposizione orale dei medesimi e/o di testi o documenti proposti dal docente. L’acquisizione delle abilità comunicative è raggiunta anche tramite la redazione e la presentazione della dissertazione finale.

La verifica dell’acquisizione di abilità comunicative avviene tramite la valutazione della capacità di comprensione, espositiva e argomentativa dello studente sia durante la prova finale dei singoli insegnamenti, sia nell’ambito delle attività formative e seminariali e della discussione della prova finale.   

 

Capacità di apprendimento

I laureati devono aver sviluppato in modo adeguato la flessibilità interpretativa e le capacità di apprendimento che, in tutte le discipline che meglio caratterizzano l’analisi e la valutazione scientifica dei fenomeni internazionali, possono aprire la via al proseguimento degli studi con alto grado di autonomia, tanto nella direzione di lauree magistrali di impianto analogo, quanto nei settori affini di approfondimento universitario post-triennale.

Le capacità di apprendimento sono sviluppate nel percorso di studio nel suo complesso, con riguardo in particolare allo studio individuale previsto, alla preparazione di progetti e all’attività svolta per la preparazione della prova finale.

Queste capacità sono formate negli insegnamenti teorici e in seminari tematici, anche trasversali a detti insegnamenti, che prevedono la partecipazione attiva degli studenti individualmente e in gruppo.

La capacità di apprendimento viene valutata attraverso forme di verifica continua durante le attività formative, richiedendo in molti casi la presentazione di elaborazioni e ricerche su dati da costruire individualmente o in attività di gruppo, mediante l’attività di tutorato nello svolgimento di progetti individuali e mediante la valutazione della capacità di auto-apprendimento maturata durante lo svolgimento degli insegnamenti.

 

Art. 4 - Codifiche Istat delle professioni, profili professionali, funzioni in un contesto di lavoro, competenze associate alle funzioni e sbocchi occupazionali

Codifiche Istat delle professioni

  1. Segretari amministrativi e tecnici degli affari generali - (3.3.1.1.1)
  2. Tecnici dell’acquisizione delle informazioni - (3.3.1.3.1)
  3. Tecnici delle pubbliche relazioni - (3.3.3.6.2)

 

Profilo professionale

Personale con funzioni specifiche in campo politico, amministrativo e gestionale in enti pubblici e privati

 

Funzione in un contesto di lavoro

Il Corso di Studio in Scienze politiche prepara una vasta gamma di figure professionali che richiedono competenze di analisi e valutazione di problematiche complesse. Il laureato in Scienze politiche opera in attività amministrative e progettuali anche con vocazione internazionale ed europea; partecipa ad attività di analisi economico-politica internazionale ed europea; ad attività di analisi e progettuali nei settori dell’immigrazione e della tutela dei diritti umani; ai processi di peace-keeping e peace-building; alla promozione della cultura socio-politico-economica italiana all’estero. Soddisfa la domanda, proveniente dagli Enti locali e dalle Regioni, di esperti in questioni internazionali e nei rapporti con l’Unione europea.

 

Competenze associate alla funzione

Il laureato in Scienze politiche ha adeguate competenze per svolgere attività e funzioni di consulenza, analisi e progettazione, formazione e comunicazione nell’ambito di organismi nazionali, europei e internazionali, sia pubblici sia privati.

Possiede competenze utili per partecipare alle missioni di osservazione elettorale e di assistenza tecnica nei processi di peace-building finalizzati alla costituzione delle strutture e delle istituzioni che consentano la promozione della democrazia.

 

Sbocchi occupazionali

- Settore pubblico: Ministeri, enti locali (in particolare nei settori che si occupano di relazioni internazionali e affari europei, anche a valenza sindacale), Ministero affari esteri (ambasciate, uffici consolari, altri uffici);

- Enti, istituzioni ed organizzazioni internazionali ed europee;

- Terzo settore: ONG operanti anche all’estero;

- Settore privato: Uffici esteri di società commerciali a proiezione esterna, associazioni di categoria, aziende multinazionali;

- Centri di ricerca pubblici o privati, università.

 

Art. 5 – Conoscenze richieste per l’accesso e modalità di ammissione

Il CdS è ad ammissione libera secondo le modalità indicate dal Manifesto degli studi dell’Università di Bari Aldo Moro.

Requisito necessario è il possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado, o di altro titolo conseguito all’estero e riconosciuto idoneo.

Per seguire con profitto il percorso formativo sono utili conoscenze di cultura generale, lingua italiana, lingua inglese o francese, logica e matematica di base, nonché competenze informatiche di base (specialmente videoscrittura e fogli di calcolo).

Ai fini di una verifica della preparazione personale iniziale è prevista una prova obbligatoria ma non selettiva (ossia, che non preclude l’iscrizione al CdS) sui seguenti temi: cultura generale, lingua italiana, logica e matematica di base, una lingua a scelta dello studente tra inglese o francese. La prova consiste nella soluzione di 30 quesiti a risposta multipla, di cui una sola esatta tra le quattro indicate ed è superata se risultano corrette almeno 16 risposte.

Gli studenti possono partecipare alla prova in una delle due tornate di somministrazione (svolte nei mesi di settembre-ottobre e gennaio-febbraio) e coloro che non la superano nella prima possono ripeterla nella seconda. Gli studenti che non superano la prova, ai quali sono puntualmente e individualmente comunicate le carenze riscontrate, acquisiscono un obbligo formativo aggiuntivo (OFA) pari a 2 CFU che devono colmare secondo le seguenti modalità, in alternativa:

- frequenza di Corsi introduttivi ovvero Seminari ad hoc su specifici ambiti disciplinari (ad. es. discipline quantitative, lingue straniere organizzati dal Dipartimento e indicati per ciascun anno accademico dal Consiglio di Interclasse;

- frequenza di seminari organizzati dal Dipartimento di Scienze Politiche fino alla concorrenza di 2 CFU (0,25 CFU per Seminari fino alle 8 ore).

L’assolvimento secondo queste modalità deve essere realizzato entro il primo anno di corso, il sostenimento degli esami previsti al 2° anno di corso è vincolato al superamento degli OFA.

Sono esonerati dal sostenere la prova gli studenti che:

a) abbiano superato, presso altri Dipartimenti o Università italiane, la prova d’ingresso a CdS della stessa Classe di Laurea;

b) abbiano conseguito, presso altri Dipartimenti o altre Università italiane, almeno 12 CFU;

c) siano già in possesso di un diploma di laurea;

d) abbiano conseguito il diploma di scuola superiore con una votazione di 100/100;

e) abbiano frequentato il Corso di “Orientamento consapevole” organizzato dal Dipartimento di Scienze politiche e superato il test finale.

 

Art. 6 - Riconoscimento di attività pregresse o di crediti formativi universitari (CFU)

La Giunta del Consiglio di Interclasse delibera sul riconoscimento totale o parziale dei CFU acquisiti dallo studente in altro CdS della stessa Università, ovvero nello stesso o altro CdS di altra Università.

Per gli studenti che si trasferiscono da altro CdS appartenente alla medesima classe (L-36), la quota di CFU relativi al medesimo SSD direttamente riconosciuti non potrà essere inferiore al 50% di quelli già maturati.

Nel “Regolamento per la valutazione della carriera degli studenti” sono indicati in dettaglio i criteri di riconoscimento e di eventuale obsolescenza.

 

Art. 7 - Numero massimo di crediti formativi extrauniversitari riconoscibili (Legge n. 240/2010, art. 14)

Il CdS potrà riconoscere, secondo la normativa vigente, fino a un massimo di 12 ulteriori CFU certificati individualmente, complessivamente tra corsi di I e II livello (laurea triennale e laurea magistrale), previa valutazione da parte della Giunta del Consiglio d’Interclasse, per:

- specifiche attività formative svolte nei cicli di studio presso gli Istituti di istruzione della Pubblica Amministrazione;

- conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello post-secondario, alla cui progettazione e realizzazione l’Università abbia concorso, in ragione della loro coerenza, totale o parziale, rispetto agli obiettivi degli insegnamenti del CdS. In particolare, possono essere riconosciuti crediti, secondo le regole su esposte, conseguiti nei Corsi di Master di I e II livello, corsi di perfezionamento, corsi di specializzazione, dottorato di ricerca.

Il Dipartimento può stipulare con Istituzioni rappresentative delle realtà professionali del mondo del lavoro specifiche Convenzioni che comportino un’abbreviazione del CdS nei limiti di 12 CFU. 

Nel “Regolamento per la valutazione della carriera degli studenti” sono indicati in dettaglio i criteri di riconoscimento.

 

Art. 8 - Piano di Studio

PRIMO ANNO

 

AREA

ATTIVITA’ DIDATTICHE

CFU

TAF

1

economica

SECS-P/01 - Economia politica*

8

BASE

2

sociologica

SPS/07 - Sociologia generale*

8

BASE

3

politologica

SPS/01 - Filosofia Politica

10

CARATTERIZZANTE

4

giuridica

IUS/01 - Diritto privato*

8

CARATTERIZZANTE

5

politologica

SPS/02 - Storia delle dottrine politiche

8

BASE

6

storica

M-STO/02 - Storia moderna

o

M-STO/04 - Storia contemporanea

8

CARATTERIZZANTE

7

giuridica

IUS/09 - Istituzioni di diritto pubblico*

8

BASE

8

-

Altre conoscenze utili per inserimento mondo del lavoro

2

ALTRE

SECONDO ANNO

 

AREA

ATTIVITA’ DIDATTICHE

CFU

TAF

9

linguistica

L-LIN/12 - Lingua e traduzione-lingua inglese

8

BASE

10

giuridica

IUS/13 - Diritto internazionale

8

CARATTERIZZANTE

11

statistica-demografica

SECS-S/04 - Elementi di statistica e demografia*

10

CARATTERIZZANTE

12

giuridica

IUS/07 - Diritto del lavoro italiano ed europeo*

8

AFFINE

13

economica

SECS-P/02 - Politica economica

8

CARATTERIZZANTE

14

economica

politologica

giuridica

SECS-P/12 - Storia economica

o

SPS/04 - Scienza politica

o

IUS/07 - Relazioni industriali

 

8

 

AFFINE

15

-

Disciplina a scelta studente

8

ALTRE

TERZO ANNO

 

AREA

ATTIVITA’ DIDATTICHE

CFU

                 TAF

16

giuridica

IUS 14 - Diritto dell’Unione Europea

8

CARATTERIZZANTE

17

linguistica

L-LIN/04 - Lingua e traduzione-lingua francese

8

BASE

18

politologica

SPS/06 - Storia delle relazioni internazionali

8

CARATTERIZZANTE

 

19

 

sociologica

SPS/08 - Sociologia dei processi culturali

o

SPS/09 - Sociologia dei processi economici e del lavoro

o       

SPS/11 - Sociologia dei fenomeni politici

10

CARATTERIZZANTE

20

economica e

statistica

SECS/P-06 - Economia industriale e regionale

o

SECS/S-04 - Modelli e politiche di popolazioni

8

CARATTERIZZANTE

21

giuridica

e

politologica

IUS/13 - Diritto internazionale ed europeo delle migrazioni

o

SPS/06 - Storia dei conflitti internazionali

8

AFFINE

22

-

Disciplina a scelta dello studente

8

ALTRE

23

-

Prova finale

4

ALTRE

 

 

Totale Crediti Formativi Universitari (CFU)

180

 

* insegnamenti propedeutici rispetto ad altri; per i dettagli si veda l’articolo 9.

Il piano di studio è comune per tutti gli iscritti al CdS.

Non sono previsti blocchi d’iscrizione.

Gli studenti dovranno indicare gli esami in alternativa e a scelta che intendono sostenere attraverso la procedura prevista dal sistema ESSE3 con la compilazione del piano di studio online.

Gli insegnamenti a scelta possono essere individuati:

a)       nell’ambito degli insegnamenti attivati nei CdS di I livello afferenti al Dipartimento di Scienze politiche;

b)      nell’ambito degli insegnamenti attivati nei CdS di I livello afferenti ad UNIBA;

c)       nell’ambito delle competenze trasversali attivate dal Dipartimento e da UNIBA.

 

Art. 9 - Propedeuticità degli insegnamenti

Le propedeuticità fra gli insegnamenti è così dettagliata:

  • il superamento dell’esame di IUS/01 Diritto Privato deve precedere gli esami appartenenti ai settori scientifico-disciplinare: IUS/07 Diritto del lavoro italiano ed europeo, IUS/07 Relazioni industriali;
  • il superamento dell’esame di IUS/09 Istituzioni di Diritto pubblico deve precedere gli esami appartenenti ai settori scientifico-disciplinari: IUS/07 Diritto del lavoro italiano ed europeo, IUS/13 Diritto internazionale, IUS/07 Relazioni industriali, IUS/14 Diritto dell’Unione europea, IUS/13 Diritto internazionale ed europeo delle migrazioni;
  • il superamento dell’esame di SECS-P/01 Economia politica deve precedere gli esami appartenenti ai settori scientifico-disciplinari: SECS-P/02 Politica economica e SECS-P/06  Economia industriale e regionale;
  • il superamento dell’esame di SPS/07 Sociologia generale deve precedere gli esami  appartenenti ai settori scientifico-disciplinari: SPS/08 Sociologia dei processi culturali, SPS/09 Sociologia dei processi economici e del lavoro, SPS/11 Sociologia dei fenomeni politici;
  • il superamento dell’esame di SECS-S/04 Elementi di statistica e demografia  deve precedere  l’esame di SECS-S/04  Modelli e politiche di popolazioni;
  • il superamento dell’esame di IUS/07 Diritto del lavoro italiano ed europeo deve precedere l’esame di IUS/07 Relazioni industriali.

 

Art. 10 - Acquisizione di CFU nell’ambito di “Altre conoscenze utili per l’inserimento nel mondo del lavoro”

Nell’ambito delle “Altre conoscenze utili per l’inserimento nel mondo del lavoro” possono essere riconosciuti fino a un massimo di 2 CFU per:

- partecipazioni ad attività didattiche svolte nell’ambito di laboratori attivati come competenze trasversali;

- partecipazione a seminari e convegni;

- attività didattiche svolte nell’ambito del PF24;

- certificazioni linguistiche;

- certificazioni di abilità informatiche;

- certificazioni di attività svolte presso enti pubblici o privati;

- certificazioni di attività svolte nell’ambito del servizio civile;

- eccedenza di CFU conseguiti all’estero nell’ambito del programma Erasmus+ o assimilabili;

- partecipazione al Corso di “Orientamento consapevole” e superamento del test finale;

- partecipazione a viaggi studio organizzati da un docente del Dipartimento di Scienze

  politiche con il patrocinio dell’Università di Bari Aldo Moro.

 

Art. 11 - Riconoscimento di insegnamenti sostenuti come esami fuori piano e fuori media

Gli studenti iscritti al CdS possono conseguire CFU per insegnamenti fuori piano di studi e fuori media sostenendo esami presso qualsiasi CdS di I livello dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro entro i limiti stabiliti dal “Regolamento Didattico di Ateneo”.

Gli studenti possono altresì sostenere, fuori piano e fuori media, esami di insegnamenti appartenenti ai CdS di II livello soltanto dopo aver sostenuto tutti gli esami di profitto del proprio CdS. I CFU eccedenti conseguiti sostenendo esami di II livello potranno essere riconosciuti nell’ipotesi di successiva immatricolazione ad un CdS di II livello del Dipartimento di Scienze Politiche nella misura massima di 30 CFU.

 

Art. 12 - Studenti impegnati a tempo parziale

All’atto dell’immatricolazione è data la possibilità ad ogni studente di scegliere il proprio status. In particolare, all’atto dell’immatricolazione, o di iscrizione ad anni successivi al primo, lo studente lavoratore o comunque impossibilitato, per comprovate ragioni personali, economiche o sociali, alla frequenza a tempo pieno delle attività didattiche, può optare per specifici percorsi formativi caratterizzati da una diversa scansione temporale.

 

Art. 13 - Attività di tutorato

Ad ogni docente è assegnato un gruppo di studenti iscritti al primo anno, che gli sono affidati per tutta la durata del percorso di studi. I docenti tutor sono un costante punto di riferimento a cui gli studenti possono rivolgersi per ricevere aiuto per organizzare lo studio, per superare eventuali criticità e per conseguire il titolo di studio nei tempi previsti. Il tutorato a cura dei docenti è svolto con regolarità durante tutto l’anno durante gli orari di ricevimento preventivamente stabiliti e pubblicizzati sulle rispettive pagine personali, poste all’interno del sito web del Dipartimento.

Il tutorato per attività didattiche integrative, propedeutiche e di recupero è svolto da dottorandi, dottori di ricerca, assegnisti e/o altri soggetti dotati di specifica preparazione e selezionati mediante la partecipazione a specifici bandi; i tutor sono richiesti dal Dipartimento e attribuiti dall’Amministrazione centrale anche grazie a forme di cofinanziamento a carico del Dipartimento stesso. L’attività svolta dai tutor consiste nell’assistere gli studenti nella preparazione di uno o più esami tramite la frequenza di attività formative propedeutiche, integrative e di recupero, realizzate nella forma di colloqui individuali o di iniziative formative di gruppo.

 

Art. 14 - Mobilità internazionale degli studenti

I criteri e le modalità per garantire l’esercizio della mobilità internazionale degli studenti sono disciplinati nell’ambito del “Regolamento di Ateneo per la mobilità degli studenti Erasmus+”, nonché delle regole predisposte per le altre iniziative previste dall’Ateneo.

 

Art. 15 - Modalità di frequenza

La frequenza ai corsi non è obbligatoria, ma fortemente consigliata.

 

Art. 16 - Organizzazione delle attività didattiche

Gli insegnamenti hanno durata semestrale.

Gli eventuali insegnamenti a moduli previsti nel CdS possono avere durata annuale.

Le attività didattiche sono svolte, di norma, nell’arco di 13 settimane per ogni semestre e impegnano un numero diverso di settimane in funzione del numero di CFU assegnati ad ogni insegnamento.

Si consegue un singolo CFU:

- per ciascun insegnamento, con 8 ore di lezione frontale più 17 ore di rielaborazione personale;

- per ciascuna eventuale attività di esercitazione/laboratorio, con 12 ore di lavoro in aula più 13 ore di rielaborazione personale;

- per le attività stage/tirocinio, con 25 ore di attività formative.

Per la partecipazione ad ogni seminario e convegno, fino ad 8 ore, si consegue 0,25 CFU.

 

Art. 17 - Calendario didattico

Le attività didattiche relative al primo semestre hanno inizio la seconda decade di settembre e terminano la seconda decade di dicembre.

Le attività didattiche relative al secondo semestre hanno inizio la seconda decade di febbraio e si concludono entro la terza decade di maggio.

 

Art. 18 - Verifiche dell’apprendimento

Le verifiche dell’apprendimento si svolgono attraverso prove di esame orale e/o scritto che consistono nella somministrazione di quesiti relativi ad aspetti teorici e disciplinari dell’insegnamento. Nel corso dell’anno alcuni docenti sperimentano forme di verifica integrative quali prove in itinere ed esoneri progressivi che non rappresentano titolo per l’acquisizione di CFU, ma i cui risultati possono essere tenuti in considerazione in sede di definizione del voto di esame. Le modalità con cui si perviene alla valutazione del profitto individuale dello studente, che è espressa mediante una votazione in trentesimi per ciascun esame, sono indicate nelle schede dei singoli insegnamenti.

Il numero di appelli previsto durante un anno accademico è ordinariamente di 9. Straordinariamente possono essere introdotti ulteriori appelli, che vengono indicati nel calendario didattico.

La collocazione temporale degli appelli è prevista dal calendario didattico di ciascun anno accademico.

 

Art. 19 - Prova finale e conseguimento del titolo

Lo studente è ammesso a discutere la tesi di laurea dopo aver acquisito 176 CFU.

Alla prova finale sono attribuiti 4 CFU.

Il titolo di laurea è conferito previo superamento di una prova finale, consistente nella presentazione e nella discussione di un elaborato scritto in seduta pubblica ed alla presenza della Commissione di laurea. L’elaborato deve evidenziare l’acquisizione, da parte del laureando, di una adeguata capacità di comprensione ed analisi delle materie previste dall’ordinamento e degli eventuali intrecci multidisciplinari. L’argomento dell’elaborato di laurea è scelto nell’ambito di uno degli insegnamenti attivati, d’intesa con il docente responsabile dell’insegnamento di cui si tratta, che sovrintende alla preparazione dell’elaborato. La prova finale può svolgersi in una delle lingue straniere previste dal piano degli studi. Parimenti in lingua straniera può essere redatto l’elaborato finale.

La Commissione valuta il profitto individuale del candidato, avendo riguardo al suo curriculum ed allo svolgimento della prova finale. Le modalità con cui si perviene alla valutazione del profitto individuale dello studente per la prova finale, che è espressa in centodecimi con eventuale lode, sono indicate nello specifico “Regolamento della prova finale”.

Le sessioni di laurea di norma sono quattro per ciascun anno solare, fatti salvi casi particolari proposti dal Corso di studio e approvati dal Consiglio di Dipartimento. La loro collocazione temporale è prevista dal calendario didattico di ciascun anno accademico.

 

Art. 20 - Valutazione della didattica

I singoli insegnamenti sono sottoposti alla valutazione degli studenti mediante la compilazione di un questionario anonimo. I dati raccolti sono elaborati e resi pubblici sul sito web di Ateneo (http://reportanvur.ict.uniba.it:443/birt/run?__report=Anvur_Qd.rptdesign). Gli organi collegiali e individuali di Dipartimento e di Interclasse (tra cui la Commissione Paritetica Docenti Studenti e il Gruppo per l’Assicurazione della Qualità), oltre ai singoli docenti, analizzano i dati raccolti per promuovere iniziative di miglioramento del CdS.

 

Art. 21 - Norme transitorie e finali

Per tutto quanto non contemplato nel presente Regolamento didattico e per le norme generali di funzionamento del CdS si rinvia alle norme di legge, allo Statuto, al Regolamento generale e al Regolamento didattico dell’Università degli Sudi di Bari Aldo Moro.

 

Azioni sul documento

pubblicato il 07/06/2022 ultima modifica 01/09/2023