Regolamento didattico del CdS SA a.a. 2020 - 2021

REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI STUDIO MAGISTRALE IN

SCIENZE DELLE AMMINISTRAZIONI - SA

CLASSE DI LAUREA LM-63

A.A. 2020-2021

  

Nome del Corso di Studio

Scienze delle Amministrazioni

Nome del Corso di Studio in inglese

Administration Science

Classe di Laurea

LM-63 – Scienze delle pubbliche amministrazioni

Tipologia di Corso

Laurea magistrale di durata biennale

Dipartimento di riferimento

Scienze Politiche

Sede delle attività didattiche

Piazza C. Battisti, 1 – 70121 Bari

Corso Italia, 23 – 70121 Bari

Indirizzo internet

https://www.uniba.it/ricerca/dipartimenti/scienze-politiche/didattica/corsi-di-laurea/sap/sap

Coordinatore del Corso di Studio

prof. Giuseppe Cascione

e-mail: giuseppe.cascione@uniba.it

Segreteria Didattica e Servizi agli studenti

Responsabile: dott.ssa Nicoletta Racanelli

Sede: Via Suppa, 9 – 70 121 Bari

Tel.: 080/5717809

e-mail: nicoletta.racanelli@uniba.it

e-mail: intcl.scienzepolitiche @uniba.it

Segreteria Studenti

Responsabile:  sig.ra Maria Esposito

Sede: Centro Polifunzionale Studenti - Via Garruba, n. 1 – 70121 Bari

Tel.: 080/5714321/4358/4384

Fax: 080/5714896

e-mail: maria.esposito@uniba.it

 

Art. 1 - Descrizione del Corso di Studio

Il Corso di Studio (CdS) magistrale in “Scienze delle Amministrazioni” (LM-63) intende fornire allo studente una approfondita formazione specialistica nel campo delle Amministrazioni Pubbliche e delle Aziende di diritto privato che, strutturalmente e/o funzionalmente, intrattengono rapporti con le Amministrazioni pubbliche.

L'approccio prescelto per raggiungere tale formazione è di natura multidisciplinare, poiché l'integrazione tra saperi normativi e saperi analitico-scientifici appare indispensabile per garantire una conoscenza non settoriale e non unilaterale degli apparati amministrativi e delle loro pratiche operative.

Pertanto ad una attenta e approfondita formazione riguardante i profili giuridico-formali (la conoscenza delle regole giuridiche è necessaria per assicurare la legalità e legittimità delle decisioni) è affiancata, al fine di assicurare una esaustiva comprensione dei fenomeni organizzativi, una altrettanto accurata preparazione nell'ambito dei saperi economico, storico, politico-istituzionale, sociologico e statistico-quantitativo.

La presenza di statuti disciplinari e approcci metodologici differenti è il vero tratto distintivo di questo CdS che mette gli studenti nella condizione di acquisire conoscenze di una complessità pari alla varietà funzionale e strutturale degli apparati tecnico-burocatico moderni e consente loro di poter orientare in modo efficace e consapevole l'agire organizzativo.

Il percorso di studi offre anche un adeguato livello di flessibilità mediante la previsione  di insegnamenti in alternativa tra i quali lo studente può compiere scelte personalizzate.

Si è ritenuto, inoltre che una preparazione teorica di alto profilo non possa prescindere da un tirocinio obbligatorio (si veda Quadro B5-Assistenza per lo svolgimento di periodi di formazione all'esterno).

Il tirocinio rappresenta un indiscutibile arricchimento del percorso formativo, ponendo in essere una strategia che consente agli studenti di sperimentare una situazione reale di lavoro, sostenendoli nella riflessione e nella crescita professionale. Questo quindi rappresenta una occasione preziosa per creare quel raccordo, sempre auspicato, tra università e mercato del lavoro, raccordo di cui si avvantaggiano sia gli studenti sia il contesto delle amministrazioni e delle imprese e, conseguentemente, la realtà locale nel suo insieme.

Nello specifico il tirocinio consente agli studenti di:

  • - arricchire le proprie competenze professionali e sperimentare una occasione formativa in ordine alla socializzazione del lavoro;
  • - sperimentare l'applicazione degli orientamenti generali appresi alla variabilità e complessità delle situazioni e condizioni in cui operano gli apparati amministrativi/organizzativi;
  • - sviluppare, in conseguenza dell'esperienza pratica, una prontezza e adeguatezza di giudizio necessaria all'espletamento delle funzioni di direzione di organizzazioni complesse.

Per rafforzare il collegamento tra attività formativa e mondo del lavoro si è deciso di dedicare 2 CFU ad  "altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro" che consentiranno allo studente di seguire seminari o laboratori.

Infine, per completare la preparazione teorica e pratica è prevista l'elaborazione e la redazione di una tesi di laurea da discutere nella prova finale (si vedano Quadri A5.a e A5.b). La tesi di laurea deve rispondere a caratteristiche quantitative e qualitative che dimostrino di aver maturato un'approfondita conoscenza teorica suscettibile di sviluppi pratici, in funzione dei profili professionali formati.

 

 

Art. 2 - Obiettivi formativi specifici del Corso di Studio e descrizione del percorso formativo

La scelta di istituire un Corso di Studio (CdS) magistrale nella classe di laurea LM/63 nasce in seguito ad una approfondita analisi del fabbisogno formativo, dalla quale si evince che generalmente gli studenti aspirano ad una solida preparazione di base, che integri diversi approcci scientifici e metodologici, e solo in una minoranza di casi essi hanno già ben chiaro lo sbocco formativo e/o occupazionale verso cui orientarsi.

Il CdS magistrale in Scienze delle Amministrazioni Pubbliche intende fornire allo studente conoscenze avanzate e specialistiche per una formazione tecnico-giuridico-economica nel campo delle Amministrazioni pubbliche nazionali e comunitarie, nonché nel campo dei servizi pubblici e delle aziende pubbliche di diritto privato, nonché di quelle private che intrattengono rapporti funzionali con le Pubbliche Amministrazioni

L’obiettivo specifico è la formazione di figure professionali esperte in grado di svolgere attività nell’ambito del sistema pubblico quanto nella governance e nella gestione di organizzazioni complesse, oltre che nella gestione dei servizi interni alle organizzazioni e ai servizi pubblici.

Coerentemente con gli obiettivi e nel rispetto delle indicazioni relative alla classe di appartenenza, il CdS coinvolge i seguenti ambiti disciplinari: statistico-quantitativo, economico-organizzativo, giuridico, storico, sociologico e politologico. Si è peraltro ritenuto opportuno dare particolare rilievo alla formazione giuridico-amministrativa, ritenendo la relativa competenza centrale nel descritto quadro formativo.

L’organizzazione didattica del percorso di studi consente l’attivazione di specifici profili didattici, disciplinati nel Regolamento didattico, sulla base di indirizzi professionalizzanti, rilevanti per il territorio di riferimento e per l’inserimento dei laureati nel mercato del lavoro, in una prospettiva di integrazione delle amministrazioni europee. Di conseguenza, nell’offerta formativa è prevista una serie di alternative tra diversi insegnamenti, sia caratterizzanti sia affini, per garantire flessibilità e consentire agli studenti di scegliere le discipline più vicine ai propri interessi e alle proprie aspirazioni professionali.

 

Art. 3 - Risultati di apprendimento attesi

Conoscenza e capacità di comprensione

Al termine del percorso formativo lo studente apprenderà i fondamenti sia istituzionali sia specialistici delle aree di studio previste (giuridica, economica, storica, politologica, statistico-demografica, sociologica,linguistica), oltre ad acquisire la conoscenza dei più recenti sviluppi teorici e metodologici nelle discipline previste dall’ordinamento didattico.

Inoltre, dovrà mostrare una comprensione multidisciplinare della gestione delle organizzazioni complesse, soprattutto per quanto attiene alla governance delle organizzazioni stesse e dei servizi interni.

Lo studente acquisirà altresì conoscenze e capacità di comprensione che estendano e rafforzino quelle tipicamente associate al percorso di studi triennale e consentano di elaborare e applicare conoscenze originali nell’ambito delle organizzazioni amministrative, anche in un contesto di ricerca scientifica.

Gli obiettivi formativi proposti comprendono sia la trattazione sia dei fondamenti delle diverse discipline, sia  temi di approfondimento più specifici e sono raggiunti, oltre che con lezioni frontali e seminari interdisciplinari organizzati nel Dipartimento di Scienze politiche, anche utilizzando, in alcuni insegnamenti, metodologie di didattica innovativa (mentoring, lavori di gruppo, ecc.).

Le conoscenze sono verificate nell’ambito delle attività proprie di ciascun insegnamento secondo modalità indicate nelle rispettive schede. In particolare, tra le modalità con cui sono verificate le conoscenze attese compaiono le seguenti: partecipazione attiva alle lezioni (anche mediante la presentazione di relazioni); partecipazione attiva ai seminari; prove intermedie; prova d’esame finale orale e/o scritta.

 

Capacità di applicare conoscenza e comprensione

Lo studente svilupperà capacità di comprensione nei campi oggetto di studio e sarà in grado di applicare le conoscenze in maniera tale da consentirgli sia di dimostrare un approccio professionale al lavoro, sia di continuare proficuamente gli studi (ad es. frequentando Master di secondo livello e Dottorati di ricerca).

Egli sarà anche in grado di applicare le proprie conoscenze nell’ambito della gestione delle organizzazioni amministrative; comprendere e risolvere problemi nuovi e non consueti derivanti dall’implementazione delle politiche pubbliche; integrare le conoscenze e gestire la complessità all’interno di amministrazioni e istituzioni.

Le capacità di applicare conoscenza e comprensione vengono acquisite soprattutto attraverso lezioni frontali, seminari e laboratori, analisi di casi pratici, simulazioni, predisposizione di studi e relazioni, che possono essere svolti nell’ambito di taluni insegnamenti. Tali esperienze formative vengono svolte dagli studenti in maniera individuale oppure mediante lavori di gruppo.

Tra le modalità con cui sono verificate le capacità di applicare conoscenza e comprensione, da dimostrare anche mediante la elaborazione di ipotesi di analisi di problematiche concrete e l’individuazione delle possibilità di loro risoluzione compaiono le seguenti: analisi di casi, presentazione di ricerche durante le lezioni e realizzazione di attività di gruppo.   

 

Autonomia di giudizio

Il CdS intende fornire al laureato la capacità di giudicare consapevolmente l’efficienza, l’efficacia, la coerenza, la legittimità, la plausibilità e l’accettabilità sociale dei processi decisionali tipici delle organizzazioni e delle imprese, acquisendo la capacità di distinguere le conseguenze che ogni processo decisionale comporta per la struttura nell’interesse della quale agisce ed il proprio personale sistema di valori.

Conseguentemente, al termine del percorso di studi, il laureato deve aver acquisito la capacità di raccogliere ed interpretare i dati relativi al proprio campo di studio, in modo da poter formulare giudizi autonomi e riflessioni coerenti sui temi che investono la sfera delle attività di governo della pubblica amministrazione, ma anche delle organizzazioni private aventi come scopo il profitto, e delle organizzazioni del terzo settore. A tale proposito, nel percorso di studio, viene dato il dovuto risalto al processo di formazione delle decisioni nelle sue fasi: progettazione, scelta delle alternative possibili, deliberazione, applicazione, investendo quindi, ad ampio raggio, aspetti sia tecnici, sia politici, sia burocratici. L’impostazione generale del CdS è concepita in modo che l’autonomia di giudizio si formi come conseguenza naturale della sua impostazione multidisciplinare. Questi obiettivi di apprendimento sono conseguiti attraverso forme di didattica frontale e seminari interdisciplinari favoriti dalla collaborazione tra i docenti.

I risultati dell’apprendimento sono oggetto di verifica sulla base del contributo dei singoli studenti alle attività e ai relativi risultati.

L’autonomia di giudizio viene sviluppata trasversalmente da tutte le discipline, oltre che mediante la didattica frontale, tramite la partecipazione ad attività seminariali, la preparazione di elaborati e l’attività assegnata dal docente relatore per la preparazione della prova finale.

La verifica dell’acquisizione dell’autonomia di giudizio avviene tramite la prova finale prevista da ogni singolo insegnamento e la valutazione del grado di autonomia e capacità di lavorare, anche in gruppo, durante le attività seminariali,e il lavoro di preparazione e presentazione della dissertazione finale.

 

Abilità comunicative

I laureati, confrontandosi con vari ambiti scientifico-disciplinari, devono maturare competenze tali da consentire loro di formulare riflessioni, individuare problemi e prospettare soluzioni facendo ricorso ai diversi linguaggi nei quali si articola il rapporto tra società, istituzioni, amministrazioni, organizzazioni e imprese. Le abilità comunicative conseguite dai laureati devono consentire loro sia di confrontarsi con interlocutori specialistici, quali gli attori di processi decisionali e il personale, sia, più ampiamente, di sviluppare una comunicazione consapevole ed informata attorno a tematiche riguardanti le caratteristiche del processo di elaborazione delle politiche pubbliche o private che sappia coinvolgere anche interlocutori non specialisti, ovvero gli utenti e i cittadini, che di tali politiche sono i destinatari. Il bagaglio delle abilità comunicative è inoltre completato dalla presenza di uno tra due insegnamenti linguistici avanzati a scelta, tesi a facilitare la proiezione internazionale dei rapporti lavorativi e culturali.

Le abilità comunicative-relazionali sono sviluppate trasversalmente da tutte le discipline durante le attività didattiche, quelle seminariali e le attività formative che prevedono una partecipazione attiva dello studente, attraverso la preparazione di relazioni e documenti scritti e l’esposizione orale dei medesimi e/o di testi o documenti proposti dal docente. L’acquisizione delle abilità comunicative avviene anche tramite la redazione e la presentazione della dissertazione finale.

La verifica dell’acquisizione di abilità comunicative avviene tramite la valutazione della capacità di comprensione, esposizione e argomentazione maturate dello studente nell’ambito delle attività formative e seminariali e della prova finale.        

 

Capacità di apprendimento

Il CdS fornisce ai laureati conoscenze metodologiche in differenti campi delle scienze sociali e pertanto li mette in condizione di acquisire completa autonomia di apprendimento sia teorico che pratico. Tale risultato appare strettamente indispensabile sia per intraprendere possibili successivi percorsi di studio (Master di secondo livello, Dottorato di ricerca), che per essere competitivi nel mondo del lavoro, potendo in questo modo aspirare a svolgere funzioni specialistiche. La padronanza degli strumenti di metodo, infatti, garantisce sia autonomia di studio che efficacia dell’azione professionale.

Le capacità di apprendimento sono sviluppate durante il percorso formativo nel suo complesso, attraverso lo studio individuale previsto, a preparazione di progetti individuali e l’attività svolta per la preparazione della prova finale.

Queste capacità sono formate grazie alla frequenza degli insegnamenti teorici e dei seminari tematici, anche trasversali a detti insegnamenti, che prevedono la partecipazione attiva degli studenti individualmente e in gruppo.

La capacità di apprendimento viene valutata, oltre che in occasione della prova finale prevista da ogni insegnamento, attraverso forme di verifica continua durante le attività formative, richiedendo in molti casi la presentazione di elaborazioni e ricerche su dati da costruire individualmente o in attività di gruppo, mediante l’attività di tutorato nello svolgimento di progetti individuali e mediante la valutazione della capacità di auto-apprendimento maturata durante lo svolgimento degli insegnamenti.        

 

Art. 4 - Codifiche Istat delle professioni, profilo professionale, funzioni in un contesto di lavoro, competenze associate alle funzioni e sbocchi occupazionali

 

Codifiche Istat delle professioni

1. Specialisti della gestione nella Pubblica Amministrazione - (2.5.1.1.1)

2. Specialisti del controllo nella Pubblica Amministrazione - (2.5.1.1.2)

3. Specialisti in risorse umane - (2.5.1.3.1)

 

Profili professionali

Specialista delle scienze gestionali

Funzione in un contesto di lavoro

Tale figura opera nella Pubblica Amministrazione con l’obiettivo di utilizzare le conoscenze esistenti in materia di gestione e controllo delle attività organizzative.

In particolare, coordina le attività degli uffici dell’Amministrazione statale e locale, delle Aziende autonome, delle Università, degli Enti di ricerca e del Servizio Sanitario Nazionale. Formula proposte e pareri ai dirigenti da cui dipende funzionalmente, cura l’attuazione dei progetti, delle attività amministrative e delle procedure affidate, coordinando le attività del personale subordinato.

Inoltre, verifica, controlla e fornisce assistenza sulla corretta applicazione delle leggi e dei regolamenti dello Stato, sia per la parte della popolazione interessata che per l’Amministrazione Pubblica. Si occupa, infine, della gestione del personale.

 

Competenze associate alla funzione

  • - Analisi delle politiche pubbliche
  • - Economia applicata e politica economica
  • - Modelli e tecniche organizzative
  • - Gestione del personale
  • - Diritto pubblico, privato, del lavoro e relazioni industriali
  • - Modelli di burocrazia e di impresa.

 

Sbocchi occupazionali

  • - Amministrazioni pubbliche centrali
  • - Amministrazioni pubbliche locali 
  • - Strutture di formazione
  • - Enti di ricerca.

 

Art. 5 – Conoscenze richieste per l’accesso e modalità di ammissione

L’ammissione al CdS è libera secondo quanto indicato nel Manifesto degli studi dell’Università di Bari Aldo Moro.

L’accesso al CdS è subordinato al possesso della laurea di primo livello (o altro titolo conseguito all’estero, se riconosciuto) ed alla verifica della preparazione personale iniziale.

Possono essere ammessi al CdS:

a) i laureati nella classe di laurea 19/dm 509; L 16/dm 270 - Scienze dell’Amministrazione e dell’organizzazione;

b) i laureati in corsi di laurea quadriennali in Scienze politiche, Giurisprudenza ed Economia e Commercio;

c) coloro che siano in possesso di laurea triennale in una delle seguenti classi:

   •  2/dm 509; L 14/dm 270 - Scienze dei servizi giuridici;

   •  6/dm 509; L 39/dm 270 - Servizio sociale;

   • 14/dm 509; L 20/dm 270 - Scienze della comunicazione;

   • 15/dm 509; L 36/dm 270 - Scienze politiche e delle relazioni internazionali;

   • 17/dm 509; L 18/dm 270 - Scienze dell’economia e della gestione aziendale;

   • 28/dm 509; L 33/dm 270 - Scienze economiche;

   • 31/dm 509; L 14/dm 270 - Scienze dei servizi giuridici;

   • 36/dm 509; L 40/dm 270 - Sociologia;

   • 39/dm 509; L 15/dm 270 - Scienze del turismo;

   • L-DS Scienze della difesa e della sicurezza.

d) coloro che siano in possesso di Diploma di laurea in Giurisprudenza nelle classi 31-22/S-102/S dm 509; LMG/01/dm 270.

e) coloro che siano in possesso di altro titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto equivalente ai sopramenzionati dalla normativa vigente;

f) coloro che nel loro precedente percorso di studi abbiano maturato complessivamente almeno 72 crediti formativi nei Settori scientifico disciplinari compresi nelle seguenti aree:

  • - almeno 16 CFU in area giuridica: IUS/01; IUS/02; IUS/04; IUS/07; IUS/08; IUS/09; IUS/10; IUS/11; IUS 13; IUS/14; IUS/17; IUS/20; IUS/21;
  • - almeno 24 CFU in area storico-politico-sociale: M-STO/02; M-STO/04; SPS/01; SPS/02; SPS/03; SPS/04; SPS/06; SPS/07; SPS/08; SPS/09; SPS/11;
  • - almeno 24 CFU in area economico-statistica: SECS-P/01; SECS-P/02; SECS-P/03; SECS-P/06; SECS-P/07; SECS-P/08; SECS-P/10; SECS-S/01; SECS-S/03; SECS-S/04; SECS-S/05;
  • - almeno 8 CFU in area linguistica: LIN/04; LIN-12.

L’adeguatezza della preparazione personale iniziale di tutti coloro che chiedono l’iscrizione al primo anno sarà verificata dalla Giunta del Consiglio di Interclasse, ovvero da una commissione all’uopo nominata dal Consiglio di Dipartimento. In particolare, si terrà conto del voto di laurea conseguito e del curriculum formativo. Gli studenti in possesso di uno dei Diplomi di laurea indicati nelle lettere da a) a e) che abbiano conseguito un voto pari almeno a 90/110 saranno considerati in possesso dei requisiti di accesso. Tutti gli altri studenti sosterranno un colloquio per la verifica della preparazione personale iniziale. Qualora questa non sia ritenuta sufficiente la commissione indicherà allo studente le lacune da colmare individualmente. Non è consentita l’immatricolazione con debito formativo.

Tutti coloro che intendono immatricolarsi al CdS dovranno attenersi a quanto specificamente indicato dalle “Linee guida per la verifica dei requisiti di accesso e della personale preparazione” pubblicate sul sito del Dipartimento e compilare preliminarmente l’apposito modulo di preimmatricolazione, al fine di consentire alla Giunta di Interclasse di verificare i requisiti curriculari e l’adeguatezza della preparazione personale iniziale.

 

Art. 6 - Riconoscimento di attività pregresse o di crediti formativi universitari (CFU)

La Giunta del Consiglio di Interclasse delibera sul riconoscimento totale o parziale dei CFU acquisiti dallo studente in altro CdS dell’Università di Bari Aldo Moro, ovvero nello stesso o altro CdS di altra Università.

Per gli studenti che si trasferiscono da altro CdS appartenente alla medesima classe (LM-63), la quota di CFU relativi al medesimo SSD direttamente riconosciuti non potrà essere inferiore al 50% di quelli già maturati.

Nel “Regolamento per la valutazione della carriera degli studenti” sono indicati in dettaglio i criteri di riconoscimento e di eventuale obsolescenza.

 

Art. 7 - Numero massimo di crediti formativi extrauniversitari riconoscibili (Legge n. 240/2010, art. 14)

Il CdS potrà riconoscere, secondo la normativa vigente, fino a un massimo di 12 ulteriori CFU certificati individualmente, complessivamente tra corsi di I e II livello (laurea triennale e laurea magistrale), previa valutazione da parte della Giunta del Consiglio d’Interclasse, per:

  • - specifiche attività formative svolte nei cicli di studio presso gli Istituti di istruzione della Pubblica Amministrazione;
  • - conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello post-secondario, alla cui progettazione e realizzazione l’Università abbia concorso, in ragione della loro coerenza, totale o parziale, rispetto agli obiettivi degli insegnamenti del CdS. In particolare, possono essere riconosciuti crediti, secondo le regole su esposte, conseguiti nei Corsi di Master di I e II livello, corsi di perfezionamento, corsi di specializzazione, dottorato di ricerca.

Il Dipartimento può stipulare con Istituzioni rappresentative delle realtà professionali del mondo del lavoro specifiche Convenzioni che comportino un’abbreviazione del CdS nei limiti di 12 CFU. 

Nel “Regolamento per la valutazione della carriera degli studenti” sono indicati in dettaglio i criteri di riconoscimento.

 

Art. 8 - Piano di Studio

PRIMO ANNO

 

AREE

ATTIVITA’ DIDATTICHE

CFU

TAF

1

giuridica

IUS/09 – Diritto delle autonomie territoriali 

8

CARATTERIZZANTE

 

2

economica

SECS-P/06 - Programmazione economica delle Pubbliche Amministrazioni

8

CARATTERIZZANTE

3

giuridica

IUS-07 – Diritto del lavoro delle Aziende pubbliche e private

8

CARATTERIZZANTE

4

giuridica

IUS /01 - Contratti e appalti

8

CARATTERIZZANTE

5

economica

SECS-P/07 - Economia delle aziende pubbliche

8

AFFINE

6

statistico-demografica

SECS-S/04 – Demografia economica

8

CARATTERIZZANTE

7

linguistica

L-LIN/12 - Lingua e traduzione-lingua inglese – corso avanzato

o

LIN/04 - Lingua e traduzione-lingua francese - corso avanzato

8

AFFINE

8

-

Altre conoscenze utili per l’inserimento nel mondo del lavoro

2

 

9

-

Tirocinio

8

ALTRE

SECONDO ANNO

 

 

AREE

ATTIVITA’ DIDATTICHE

CFU

TAF

10

giuridica

IUS/09 – Etica e prevenzione della corruzione

o

IUS/14 – Diritto della concorrenza dell’Unione Europea: mercati e imprese

8

CARATTERIZZANTE

11

storica- statistica-politologica

SECS-P/12 – Storia d’impresa

o

SECS-S/03 – Analisi di mercato

o

SPS/01 – Teoria delle istituzioni politico-amministrative

o

M-STO/04 – Storia dei partiti e dei movimenti politici

8

AFFINE

12

sociologica

SPS/09 – Modelli organizzativi e processi lavorativi

o

SPS/07 – Valutazione delle politiche pubbliche

8

CARATTERIZZANTE

13

giuridica

IUS/17 - Delitti contro la pubblica Amministrazione

o

IUS/10 – Gestione degli enti e società pubbliche

o

IUS/05 – Diritto pubblico dell’economia

8

AFFINE

14

-

Disciplina a scelta dello studente

8

ALTRE

15

-

Prova finale

14

ALTRE

 

 

Totale Crediti Formativi Universitari (CFU)

120

 

Il piano di studio è comune per tutti gli iscritti al CdS.

Non sono previsti blocchi d’iscrizione.

Gli studenti dovranno indicare gli esami in alternativa e a scelta che intendono sostenere attraverso la procedura prevista dal sistema ESSE3.

Gli insegnamenti a scelta possono essere individuati, nell’ambito dei CdS di pari livello, tra gli insegnamenti attivati dal Dipartimento di Scienze politiche e dall’Università di Bari Aldo Moro.

 

Art. 9 - Acquisizione di CFU nell’ambito di “Altre conoscenze utili per l’inserimento nel mondo del lavoro”

Al fine di rafforzare il collegamento tra attività formativa e mondo del lavoro, gli studenti dovranno acquisire i CFU dedicati alle “Altre conoscenze utili per l’inserimento nel mondo del lavoro” tramite la frequenza di attività che includono “Laboratori” formativi professionalizzanti per la predisposizione di curriculum vitae e lettere motivazionali, per la preparazione a colloqui di lavoro, laboratori di progettazione, nonché attività seminariali con esperti da tenersi anche in una lingua straniera. Tali iniziative possono essere svolte nell’ambito del Dipartimento di Scienze politiche e/o in collaborazione con altre strutture dell’Università di Bari Aldo Moro.

Inoltre, tali 2 CFU o loro frazioni possono essere riconosciuti per:

  • - partecipazione a seminari e convegni;
  • - certificazioni linguistiche;
  • - certificazioni di abilità informatiche;
  • - certificazioni di attività svolte presso enti pubblici o privati;
  • - certificazioni di attività svolte nell’ambito del servizio civile;
  • - eccedenza di CFU conseguiti all’estero nell’ambito del programma Erasmus+ o assimilabili;
  • - tirocini extracurriculari svolti in Italia o all’estero nell’ambito del programma Erasmus+ Traineeship o assimilabili;
  • - partecipazione a viaggi studio organizzati da un docente del Dipartimento di Scienze
  •   politiche con il patrocinio dell’Università di Bari Aldo Moro.

 

Art. 10  - Riconoscimento di insegnamenti sostenuti come esami fuori piano e fuori media

Gli studenti iscritti al CdS possono conseguire CFU per insegnamenti fuori media e fuori piano di studi presso qualsiasi CdS dell’Università di Bari Aldo Moro entro i limiti stabiliti dal “Regolamento didattico di Ateneo”.

 

Art. 11 - Studenti impegnati a tempo parziale

All’atto dell’immatricolazione è data la possibilità ad ogni studente di scegliere il proprio status. In particolare, all’atto dell’immatricolazione o di iscrizione ad anni successivi al primo, lo studente lavoratore o comunque impossibilitato, per comprovate ragioni personali, economiche o sociali, alla frequenza a tempo pieno delle attività didattiche, può optare per specifici percorsi formativi caratterizzati da una diversa scansione temporale.

 

Art. 12 - Attività di tirocinio

Il percorso formativo del CdS prevede un tirocinio obbligatorio per un totale di 200 ore, a cui consegue l’attribuzione di 8 CFU. La durata complessiva del tirocinio, che si svolge secondo quanto prescritto da sia dal “Regolamento di tirocinio”, sia da apposite “Linee guida”, non può superare i 6 mesi. Il tirocinio formativo è un’esperienza finalizzata ad agevolare le opportunità professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro e a realizzare momenti di alternanza tra studio e attività professionale nell’ambito dei processi formativi. Tale esperienza per gli studenti del CdS rappresenta una concreta opportunità di crescita e di acquisizione di competenze.

Il tirocinio si svolge all’interno di Istituzioni, Enti, Servizi, Organizzazioni di carattere pubblico, privato e no-profit, in particolar modo negli uffici delle amministrazioni che si occupano di risorse umane, contratti, economato, ecc., e che sono convenzionati con il Dipartimento di Scienze politiche.

Inoltre, gli studenti possono svolgere il tirocinio presso un consulente del lavoro, in quanto il CdS consente l’iscrizione a tale Ordine che prevede un periodo di tirocinio. Gli studenti vengono agevolati in questo percorso, potendo utilizzare le ore svolte nell’ambito del tirocinio universitario anche ai fini del tirocinio post-laurea che sono tenuti a svolgere, secondo quanto disciplinato dal Regolamento sul tirocinio obbligatorio per l’accesso alla professione di consulente del lavoro, approvato dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro con Delibera n. 327 del 23 ottobre 2014.

Gli studenti ricevono assistenza nella organizzazione e nello svolgimento dell’attività di tirocinio dalle strutture del Dipartimento di afferenza del CdS, tramite l’attività di un docente Delegato e di personale amministrativo dedicato.

Il monitoraggio delle attività realizzate viene svolto dal CdS raccogliendo ed elaborando i risultati di due questionari, entrambi compilabili on-line. Il primo concerne la valutazione dei tirocini da parte degli studenti, che avviene obbligatoriamente al termine dell’esperienza svolta, mentre il secondo concerne la valutazione obbligatoria da parte del tutor dell’Ente ospitante, alla conclusione del periodo di tirocinio.

 

 

Art. 13 - Attività di tutorato

Ad ogni docente è assegnato un gruppo di studenti iscritti al primo anno, che gli sono affidati per tutta la durata del percorso di studi. I docenti tutor sono un costante punto di riferimento a cui questi possono rivolgersi per ricevere aiuto per organizzare lo studio, per superare eventuali criticità e per conseguire il titolo di studio nei tempi previsti. Il tutorato a cura dei docenti è svolto con regolarità durante tutto l’anno durante gli orari di ricevimento preventivamente stabiliti e pubblicizzati sulle rispettive pagine personali, poste all’interno del sito del Dipartimento.

Il tutorato per attività didattiche integrative, propedeutiche e di recupero è svolto da dottorandi, dottori di ricerca, assegnisti e/o altri soggetti dotati di specifica preparazione e selezionati mediante la partecipazione a specifici bandi; i tutor sono richiesti dal Dipartimento e attribuiti dall’Amministrazione centrale anche grazie a forme di cofinanziamento a carico del Dipartimento stesso. L’attività svolta dai tutor consiste nell’assistere gli studenti nella preparazione di uno o più esami tramite la frequenza di attività formative propedeutiche, integrative e di recupero, realizzate nella forma di colloqui individuali o di iniziative formative di gruppo.

 

Art. 14 - Mobilità internazionale degli studenti

I criteri e le modalità per garantire l’esercizio della mobilità internazionale degli studenti sono disciplinati nell’ambito del “Regolamento di Ateneo per la mobilità degli studenti Erasmus+”, nonché delle regole predisposte per le altre iniziative previste dall’Ateneo.

 

Art. 15 - Modalità di frequenza

La frequenza ai corsi non è obbligatoria, ma fortemente consigliata.

 

Art. 16 - Organizzazione delle attività didattiche

Gli insegnamenti hanno durata semestrale.

Gli eventuali insegnamenti a moduli previsti  nel CdS possono avere durata annuale.

Le attività didattiche sono svolte, di norma, nell’arco di 13 settimane per ogni semestre e impegnano un numero diverso di settimane in funzione del numero di CFU assegnati ad ogni insegnamento.

Si consegue un singolo CFU:

  • - per ciascun insegnamento, con 8 ore di lezione frontale più 17 ore di rielaborazione personale;
  • - per ciascuna eventuale attività di esercitazione, con 12 ore di lavoro in aula più 13 ore di rielaborazione personale;
  • - per le attività stage/tirocinio, con 25 ore di attività formative.

Per la partecipazione ad ogni seminario e convegno, fino ad 8 ore, si consegue 0,25 CFU.

 

Art. 17 - Calendario didattico

Le attività didattiche relative al primo semestre hanno inizio la seconda decade di settembre e terminano la seconda decade di dicembre.

Le attività didattiche relative al secondo semestre hanno inizio la seconda decade di febbraio e si concludono entro la terza decade di maggio.

 

Art. 18 - Verifiche dell’apprendimento

Le verifiche dell’apprendimento si svolgono attraverso prove di esame orale e/o scritto, che consistono nella somministrazione di quesiti relativi ad aspetti teorici e disciplinari dell’insegnamento. Nel corso dell’anno alcuni docenti sperimentano forme di verifica integrative quali prove in itinere ed esoneri progressivi che non rappresentano titolo per l’acquisizione di CFU, ma i cui risultati possono essere tenuti in considerazione in sede di definizione del voto di esame. Le modalità con cui si perviene alla valutazione del profitto individuale dello studente, che è espressa mediante una votazione in trentesimi per ciascun esame, sono indicate nelle schede dei singoli insegnamenti.

Il numero di appelli previsto durante un anno accademico è ordinariamente di 9. Straordinariamente possono essere introdotti ulteriori appelli, che vengono indicati nel calendario didattico.

La collocazione temporale degli appelli è prevista dal calendario didattico di ciascun anno accademico.

 

Art. 19 - Prova finale e conseguimento del titolo

Lo studente è ammesso a discutere la tesi di laurea dopo aver acquisito 106 CFU.

Alla prova finale sono attribuiti 14 CFU.

Il titolo di laurea è conferito previo superamento di una prova finale, consistente nella elaborazione, presentazione e discussione di una dissertazione scritta, redatta in modo originale dallo studente sotto la guida di un relatore. La discussione dell’elaborato finale avviene in seduta pubblica di fronte alla Commissione di laurea.

L’argomento dell’elaborato di laurea è scelto nell’ambito di uno degli insegnamenti attivati, d’intesa con il docente responsabile dell’insegnamento, che sovrintende alla sua preparazione.  Nella elaborazione della dissertazione, lo studente, attenendosi a quanto esplicitato in apposite “Linee guida” pubblicate sul sito del Dipartimento, dovrà dare prova delle proprie capacità di riflessione critica, di analisi delle fonti, di chiarezza nella esposizione e di padronanza degli strumenti della comunicazione.

La prova finale deve rispondere a caratteristiche quantitative e qualitative fondate su una conoscenza teorica suscettibile di sviluppi pratici, che dimostri, con riferimento all’insegnamento scelto dal candidato, l’acquisizione delle conoscenze previste dagli obiettivi formativi del CdS.

La prova finale può svolgersi in una delle lingue straniere previste dal piano degli studi. Parimenti in lingua straniera può essere redatto l’elaborato finale.

La Commissione valuta il profitto individuale del candidato, avendo riguardo al suo curriculum, alla qualità dell’elaborato ed allo svolgimento della prova finale. Le modalità con cui si perviene alla valutazione del profitto individuale dello studente per la prova finale, che è espressa in centodecimi con eventuale lode, sono indicate nello specifico “Regolamento della prova finale”.

Le sessioni di laurea sono tre per ciascun anno solare. La loro collocazione temporale è prevista dal calendario didattico di ciascun anno accademico.

 

Art. 20 - Valutazione della didattica

I singoli insegnamenti sono sottoposti alla valutazione degli studenti mediante la compilazione di un questionario anonimo. I dati raccolti sono elaborati e resi pubblici sul sito web di Ateneo (http://reportanvur.ict.uniba.it:443/birt/run?__report=Anvur_Qd.rptdesign). Gli organi collegiali e individuali di Dipartimento e di Interclasse (tra cui la Commissione Paritetica Docenti Studenti e il Gruppo per l’Assicurazione della Qualità), oltre ai singoli docenti, analizzano i dati raccolti per promuovere iniziative di miglioramento del CdS.

 

Art. 21 - Norme transitorie e finali

Per tutto quanto non contemplato nel presente Regolamento didattico e per le norme generali di funzionamento del CdS si rinvia alle norme di legge, allo “Statuto”, al “Regolamento generale” e al “Regolamento didattico” dell’Università degli Sudi di Bari Aldo Moro.

 

 

PER ACCEDERE ALLE SCHEDE DEGLI INSEGNAMENTI DELL’OFFERTA DIDATTICA EROGATA CLICCARE IL SEGUENTE LINK:

 

www.uniba.it/ricerca/dipartimenti/scienze-politiche/didattica/corsi-di-laurea/sa/offerta-formativa/2020-2021/erogata

 

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pubblicato il 09/07/2020 ultima modifica 13/06/2023