UNIVERSITA’, PRESENZE ECCLESIASTICHE

Questi campi, contrassegnati da un diverso colore dello sfondo, contengono informazioni non presenti nella fonte ma dedotte attraverso un’accurata osservazione delle notizie contenute nel documento stesso.  Rappresentano, quindi, una prima forma di elaborazione di dati e si presentano come uno spazio “di lavoro” per lo studioso.

Un “SI” nel campo UNIVERSITA’ indica che quel centro è da considerarsi tale. Per assegnare detta qualifica agli insediamenti sono stati considerati cinque elementi. Il primo è la presenza nel Dizionario di un lemma dedicato al centro. Un’eccezione è rappresentata da quei luoghi che sono già etichettati nella fonte come università (pur in mancanza di uno spazio ad essi riservato).

Il secondo elemento è dato dalla “qualifica onorifica” del centro, il quale deve possedere almeno la dignità di terra. Accanto a queste due condizioni fondamentali è stata accertata la presenza di almeno un altro dei seguenti elementi: le ultime numerazioni dei fuochi, il numero degli abitanti nell’Ottocento, la compilazione dell’onciario (informazione, quest’ultima non presente nella fonte ma attinta dall’elenco dei centri che hanno redatto il catasto onciario a metà XVIII secolo pubblicato in appendice al saggio di Lidia Castaldo Manfredonia, Il fondo «Catasti onciari» conservato nell’Archivio di Stato di Napoli in Il Mezzogiorno settecentesco attraverso i catasti onciari, vol. I, Aspetti e problemi della catastazione borbonica, Napoli, ESI, 1983, pp. 275-324).

Nel Dizionario di Giustiniani, inoltre, alcuni dati demografici risultano mancanti. Per verificare l’esistenza di numerazioni a scopo fiscale sono stati pertanto consultati anche altri documenti: la numerazione dei fuochi del 1732 pubblicata da Barbagallo (Una fonte per lo studio della popolazione del Regno di Napoli: la numerazione dei fuochi del 1732, a cura di M. R. Barbagallo De Divitiis, Roma 1977) e gli elenchi dei centri contenuti nelle descrizioni di Bacco (E. Bacco, G. P. Rossi, Nuova descrittione del Regno di Napoli diviso in dodici provincie, Napoli 1629), Caracciolo-Beltrano (C. d’Engenio Caracciolo, O. Beltrano, et al., Descrittione del Regno di Napoli diviso in dodeci provincie, Napoli 1671) e Capobianco (G. Cono Capobianco, Descrizione di tutt’i luoghi che compongono le dodici provincie del Regno di Napoli, Napoli 1794).

Un caso particolare è rappresentato da quei luoghi che, pur avendo dignità inferiore a quella di terra, possiedono tutte le caratteristiche elencate. Solo in questi casi è stata riconosciuta la qualifica di università a insediamenti di basso rango.

Nel campo PRESENZE ECCLESIASTICHE si legge un “SI” se nel centro di riferimento la fonte indica la presenza di almeno uno tra Seminari, Opere di pietà, Ospedali, Monasteri, Confraternite.

Azioni sul documento

pubblicato il 23/04/2014 ultima modifica 09/05/2022