Il Master
Il progetto del master è ispirato dalla Risoluzione del Parlamento europeo del 25 novembre 2015 (2015/2063 (INI)) sulla “Prevenzione della radicalizzazione e del reclutamento di cittadini europei da parte di organizzazioni terroristiche” e alla Proposta di legge (A.C. 3558-A), approvata dalla Camera in prima lettura il 19 luglio 2017, nella quale viene evidenziata l’esigenza di accompagnare alle norme di carattere repressivo e sanzionatorio interventi di carattere preventivo, tra i quali particolare importanza assumono quelli di carattere educativo e formativo.
L’idea del master si colloca, perciò, all’interno di un modello volto a promuovere l’integrazione interculturale e interreligiosa e a favorire la conoscenza degli strumenti e delle misure di deradicalizzazione del terrorismo adottati in sede giudiziaria. La valenza tecnica e altamente educativa ha indotto a costruire un percorso formativo volto a rafforzare la comprensione e la tolleranza, soprattutto nei confronti di religioni diverse e, per quanto possibile, ideologicamente non connotato.
L’obiettivo
L’obiettivo è di formare degli esperti istruiti a individuare e riconoscere, sin dai primi cenni di comparsa, tutti quei comportamenti che tendono all'estremismo radicale e terroristico in una rilettura volta, tuttavia, a favorire la tolleranza religiosa e capace di discernerne i segnali positivi che provengono dallo sforzo delle organizzazioni impegnate sul fronte dell’attivismo dell’islam moderato.
A tal fine, sono tra i docenti i massimi rappresentanti delle principali organizzazioni islamiche (UCOII, COREIS, Centro Islamico Culturale d’Italia e alcuni dei membri del comitato promotore di Ihsan Muslim Think Tank, associazione di musulmani e laici di cultura islamica che si ispira ai valori della Costituzione italiana).
Si tratta di incoraggiare una cittadinanza consapevole (Corte cost. 334/1996), impegnata nel promuovere le libertà di pensiero e di religione che connota il nostro stato costituzionale di diritto.
Gli utenti
Il Master si rivolge prevalentemente alla formazione e specializzazione
- del personale delle Forze di polizia;
- del personale delle Forze armate;
- del personale dell’amministrazione penitenziaria;
- del personale del Garante nazionale e dei garanti locali delle persone detenute o private della libertà personale;
- dei magistrati;
- degli avvocati;
- dei commercialisti;
- degli assistenti e mediatori sociali;
- degli insegnanti, educatori, dirigenti delle scuole di ogni ordine e grado e delle università;
- degli operatori che si occupano della protezione dei minori;
- dei lavoratori del settore sanitario;
- dei funzionari dei centri regionali per l'impiego e pubblici in generale;
- dei ricercatori;
- degli analisti di sicurezza interna dello Stato;
- degli psicologi;
- dei giornalisti;
- degli esponenti delle organizzazioni confessionali.