Presentazione del corso in Scienze dell'Educazione e Formazione
Obiettivi formativi
Il Corso di Laurea in Scienze dell’Educazione e della Formazione dell’Università degli Studi di Bari fornisce ai laureati che diventeranno educatori professionali socio-pedagogici (legge 205/2017) ed educatori per l’asilo nido (D.L 65/2017):
* conoscenze teoriche di base e competenze operative nelle scienze pedagogiche e metodologico-didattiche, integrate da ambiti differenziati di conoscenze e competenze nelle discipline filosofiche, sociologiche e psicologiche, ma sempre in relazione a una prevalenza della formazione generale, relativa alla conoscenza teorica, epistemologica e metodologica delle problematiche educative nelle loro diverse dimensioni, compresa quella di genere;
* conoscenze teorico-pratiche per l’analisi della realtà sociale, culturale, territoriale e sanitaria e competenze per elaborare, realizzare, gestire e valutare progetti educativi, al fine di rispondere alla crescente domanda educativa espressa dalla realtà sociale e dai servizi alla persona e alle comunità;
* abilità e competenze pedagogico-progettuali, metodologico-didattiche, comunicativo-relazionali, organizzativo-istituzionali al fine di progettare, realizzare, gestire e valutare interventi e processi di formazione continua, anche mediante tecnologie multimediali e sistemi di formazione a distanza;
* una solida cultura di base nelle scienze della formazione dell'infanzia (0-6 anni) e della preadolescenza finalizzata ad acquisire competenze specifiche, saperi trasversali, metodi e tecniche di lavoro e di ricerca per gestire attività di insegnamento/apprendimento e interventi educativi anche nei servizi per la prima infanzia;
* il possesso fluente, in forma scritta e orale, di almeno una lingua dell’Unione Europea, oltre l’italiano;
* adeguate competenze e strumenti per la comunicazione e la gestione dell’informazione.
Pertanto durante il primo anno lo studente acquisirà tutte le conoscenze teoriche di base necessarie a far sì che possa delinearsi l’ambito teorico e metodologico necessario allo svolgimento di una professione educativa competente. Durante il secondo e il terzo anno invece i settori disciplinari offriranno abilità e competenze più specifiche affiancati da laboratori specifici per 0-3 anni così da far cogliere meglio opportunità di soluzioni di problemi possibili presenti in tutti i campi dell’educativo.
Il tirocinio affiancherà il tutto con momenti di riflessione con tutor interno ed esterno.
Sbocchi professionali
Il corso di laurea in Scienze dell’Educazione e della Formazione consente di formare una figura professionale in grado di svolgere compiti di sostegno educativo e formativo di animazione socio-culturale, di prevenzione e riduzione del disagio e dello svantaggio sociale, di riconoscimento e valorizzazione della cultura delle pari opportunità, di promozione, mediazione e gestione dei processi e delle relazioni interculturali. Tale figura, inoltre, a partire dal 2019-2020 in base al decreto 65/2017 è l’unica a riscoprire il ruolo di educatore negli asili nido. Tale figura potrà anche svolgere compiti di formazione, di orientamento e di tutoring professionale rivolte a soggetti in età adulta, con competenze di progettazione, monitoraggio e valutazione di attività di formazione, di tutoring e gestione del personale, nelle differenti situazioni professionali, anche in relazione a soggetti a rischio e/o categorie vulnerabili quali: immigrati, donne, tossicodipendenti, ex carcerati, ecc. e iniziative riguardanti il tempo libero (attività culturali, sportive e ludiche).
I laureati in Scienze dell’Educazione e della Formazione possono svolgere attività di:
• Educatore professionale sociopedagogico nei nidi, nelle comunità educative e nei centri ludici di prima infanzia;
• Educatore professionale sociopedagogico nei servizi di sostegno alla genitorialità;
• Educatore professionale sociopedagogico nelle strutture prescolastiche, scolastiche ed extrascolastiche;
• Educatore professionale sociopedagogico nei servizi educativi per l'infanzia e l'adolescenza;
• Educatore professionale sociopedagogico nelle strutture pubbliche e private che gestiscono e erogano servizi sociali e socio-sanitari (residenziali, semiresidenziali, domiciliari, territoriali previsti dalla legge 328/2000 e dalle relative leggi regionali riguardanti famiglie, minori, diversamente abili, immigrati, anziani e soggetti a rischio di emarginazione ed esclusione sociale);
• Educatore professionale sociopedagogico nei servizi penitenziari per adulti e minori;
• Educatore professionale sociopedagogico esperto nell'analisi dei bisogni formativi e orientamento professionale;
• Educatore professionale sociopedagogico esperto nell'educazione e nella formazione di soggetti diversamente abili;
• Educatore professionale sociopedagogico esperto di formazione e aggiornamento professionale;
• Educatore professionale sociopedagogico esperto in progettazione formativa e curricolare.
Requisiti per l’ammissione
Il Corso di studio è a numero programmato, a programmazione locale. Il numero programmato per l’accesso è di 250 posti (di cui 2 posti riservati a studenti stranieri non comunitari non compresi nella previsione dell’art.26 L.189/2002, un posto riservato a cittadini cinesi).
L'ammissione al corso di laurea presuppone il possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o altro titolo di studio conseguito all'estero riconosciuto idoneo.
Gli studenti che intendono iscriversi al corso di laurea devono essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o altro titolo di studio conseguito all'estero riconosciuto idoneo. Essi devono essere nella graduatoria degli idonei nella prova di selezione annualmente organizzata dal corso di studi.
A decorrere dall’anno accademico 2022-2023 è consentita la contemporanea iscrizione degli studenti a due corsi di studio secondo quanto previsto dalla legge n.33 del 12 aprile 2022 e dai relativi decreti attuativi. Il Consiglio di Corso di Studio procede alla valutazione delle istanze di doppia iscrizione ai fini del riconoscimento delle attività formative e della verifica del requisito della differenziazione delle classi di studio di almeno 2/3 in base ai criteri stabiliti dalla delibera del Senato Accademico del 25/5/2022 e successive modificazioni.