Presentazione del Corso
Presentazione
Corso di Laurea Magistrale in Medicina delle Piante
classe delle Lauree LM-69 - Scienze e Tecnologie Agrarie (DD.MM. 16 marzo 2007 e s.m.i.)
Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti (DiSSPA) - Sede delle attività didattiche: Campus universitario, Via G. Amendola, 165/A - 70126 Bari
https://www.uniba.it/ricerca/dipartimenti/disspa
Coordinatore prof. Claudio Acciani
Consiglio Interclasse delle Classi L-25, LM -69 e LM-73
Corso erogato in lingua italiana.
Requisiti di accesso
Il CdLM in Medicina delle Piante è istituito senza limitazioni di accesso che non siano quelle stabilite dalla legge e dal regolamento del Corso di Studio. Per frequentare proficuamente il CdLM in Medicina delle Piante è utile avere acquisito le conoscenze proprie del Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie e Forestali delle classi L-25 (DM 270/04) e 20 (DM 509/99).
Per accedere al CdLM è richiesto il possesso della laurea o di un diploma universitario di durata almeno triennale, ovvero di altro titolo di studio conseguito all’estero e riconosciuto equipollente conseguito nelle classi L-25 (DM 270/04) e 20 (D.M. n. 509/99), ovvero di altro titolo di studio conseguito all’estero e riconosciuto idoneo, o del diploma universitario di durata triennale.
Tutti i laureati o diplomati, anche provenienti da classi differenti dalle L-25 (DM 270/04) e 20 (DM 509/99) possono accedere al CdLM dopo verifica dell’adeguatezza delle loro competenze da parte della Struttura competente. In quest’ultimo caso, l’accertamento delle competenze necessarie per l'accesso da parte della Giunta del Consiglio di Interclasse L-25, LM-69 e LM-73 o, se non costituita, dal Consiglio del DiSSPA, si svolgerà mediante l’analisi del percorso didattico documentato dal laureato. Questi, prima di procedere all’immatricolazione, dovrà ottenere l’attestazione del possesso dei requisiti di seguito specificati.
In particolare, è richiesto il possesso di:
1) almeno 20 CFU/ECTS acquisiti nelle discipline delle produzioni vegetali e, in particolare, in almeno tre dei seguenti settori scientifico disciplinari (SSD)
- AGR/02 Agronomia e coltivazioni erbacee
- AGR/03 Arboricoltura generale e coltivazioni arboree
- AGR/04 Orticoltura e floricoltura
- AGR/07 Genetica agraria
2) almeno 15 CFU/ECTS acquisiti nelle discipline economico-gestionali e della ingegneria agraria e, in particolare, in almeno due dei seguenti SSD
- AGR/01 Economia ed estimo rurale
- AGR/09 Meccanica agraria
- AGR/10 Costruzioni rurali e territorio agro-forestale
3) almeno 12 CFU/ECTS acquisiti nelle discipline della difesa e, in particolare, nei seguenti SSD
- AGR/11 Entomologia generale e applicata
- AGR/12 Patologia vegetale
4) almeno 12 CFU/ECTS acquisiti nelle discipline della chimica e biochimica e, in particolare, nei seguenti SSD
- AGR/13 Chimica agraria
- AGR/16 Microbiologia agraria
Verrà, altresì, verificato il possesso di adeguate competenze linguistiche nella lingua inglese di livello almeno B1.
Il candidato non in possesso degli specifici requisiti curriculari, su indicazione della Giunta del Consiglio interclasse o, se non costituita, dal Consiglio del DiSSPA, potrà acquisirli iscrivendosi a singoli insegnamenti.
L’iscrizione al CdLM in Medicina delle Piante è subordinata alla verifica con esito positivo dell'adeguatezza della personale preparazione. L'esito è ritenuto positivo per candidati in possesso di una votazione finale della laurea triennale pari o superiore a 90/110, certificata dall'immatricolando con apposito modulo scaricabile da Esse3 o attraverso documentazione ufficiale prodotta dal Centro di Servizi informatici/segreteria amministrativa di Agraria o autocertificazione resa ai sensi di legge. Negli altri casi l'esito è definito mediante un colloquio su conoscenze e competenze in chimica del suolo e biochimica, agronomia e arboricoltura generale, patologia vegetale generale, biologia e zoologia generale e agraria, entomologia generale e genetica vegetale. La verifica dell’adeguatezza della preparazione personale sarà svolta, anche per via telematica, da apposita Commissione, composta da docenti del CdLM, nominata dal Consiglio del DiSSPA. Date, orari e luoghi del colloquio saranno comunicati ai candidati non in possesso dei requisiti che avranno formalizzato istanza di immatricolazione al CdLM in accordo alla modulistica disponibile sul sito del CdLM.
La verifica della conoscenza della lingua inglese di livello B1 si considera assolta per gli studenti in possesso di idonea certificazione.
L’elenco degli ammessi alla immatricolazione è reso disponibile presso la Segreteria Amministrativa di Agraria.
Obiettivi formativi
Il Corso di studio magistrale in Medicina delle Piante (Plant Medicine) si propone di fornire conoscenze e competenze avanzate sulla gestione della salute delle piante e delle produzioni vegetali e di formare capacità professionali di alto profilo adeguate allo svolgimento di attività di progettazione, pianificazione, gestione, controllo e certificazione della protezione delle colture e dei prodotti vegetali food e no-food (Integrated Crop Management, ICM; Integrated Pest management, IPM) anche mediante l'applicazione delle Buone Pratiche Agricole (Good Agricultural Practices, GAP) e l'impiego di metodologie innovative (es. agricoltura digitale, agricoltura biologica, sistemi di supporto alle decisioni, tecnologie “omiche”) capaci di garantire la sicurezza dell’ambiente, degli operatori e dei consumatori, la qualità, la salubrità e la sicurezza dei prodotti food e no-food di origine vegetale e la riduzione degli sprechi, coniugando economia, etica e sostenibilità anche rispetto alla limitatezza delle risorse naturali e ai cambiamenti climatici in corso.
A tal fine il CdLM affronta le seguenti tematiche portanti:
• tassonomia, ecologia, eziologia, epidemiologia e bio-etologia degli organismi dannosi (patogeni, fitofagi, erbe infestanti) verso le piante e altri organismi a questi associati (principalmente antagonisti microbici);
• diagnosi delle malattie delle piante, riconoscimento dei fitofagi, delle erbe infestanti e degli organismi a questi associati;
• influenza dei componenti dell'agro-ecosistema e delle pratiche colturali sui patogeni delle piante, fitofagi, erbe infestanti e organismi a questi associati;
• mezzi tecnici, prodotti naturali, di sintesi e biologici utilizzati per la protezione integrata delle colture e per il controllo biologico degli organismi nocivi alle colture, nonché aspetti relativi alla prevenzione da eventuali rischi ed effetti negativi collaterali da essi indotti;
• pianificazione e gestione della nutrizione e protezione delle colture e dei prodotti vegetali al fine di migliorare gli aspetti qualitativi, quantitativi, igienici e sanitari dei prodotti vegetali;
• principali metodologie di selezione e miglioramento genetico delle piante erbacee; comprensione degli aspetti fisici, fisiologici, sanitari, genetici e normativi della qualità delle sementi e delle tecniche analitiche di laboratorio ad essi connesse;
• fisiologia delle colture erbacee e degli alberi da frutto, con particolare riferimento alle relazioni esistenti tra qualità della produzione, fattori ambientali, gestione agronomica e stress;
• gestione delle pratiche agronomiche e della protezione delle colture in regime di agricoltura biologica e con le tecniche dell’agricoltura di precisione;
• conoscenza dei metodi tradizionali e innovativi per la determinazione delle caratteristiche qualitative dei prodotti;
• principali applicazioni delle tecniche ‘omiche nello studio della interazione pianta-patogeno-comunità microbica associata e nella valorizzazione della diversità genetica microbica e vegetale;
• criteri decisionali e di gestione delle risorse.
Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio
Area di apprendimento delle delle attività formative “Produzioni vegetali”
Conoscenza e comprensione
Il laureato magistrale conosce e comprende:
- i principali disegni sperimentali impiegati in ambito agronomico e delle metodologie di base di analisi parametrica univariata e bivariata;
- le relazioni tra fattori climatici e agricoltura;
- i principali fattori ambientali e le loro interazioni con gli ecosistemi agrari e le scelte tecniche più idonee da adottare in relazione alle caratteristiche colturali, pedo-climatiche e socio-economiche;
- le caratteristiche delle specie arbore e orticole rilevati per l’area geografica;
- gli aspetti tecnici e agronomici più innovativi della produzione e le diverse destinazioni d'uso dei prodotti vegetali;
- i principali metodi e strumenti di marketing applicati alle produzioni agricole di origine vegetale;
- i principali sistemi per la certificazione di qualità dei prodotti vegetali;
- i sistemi convenzionali e biotecnologici per la costituzione di nuove varietà;
- i principali processi che presiedono all'assorbimento di acqua e degli elementi nutritivi, oltre ai processi microbiologici della rizosfera e dell'interazione microrganismi-pianta e conosce le specie e varietà delle principali colture agrarie.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Il laureato magistrale è in grado di:
- impostare un disegno sperimentale in ambito agronomico ai fini della ricerca e sperimentazione;
- applicare tecniche di base di analisi parametrica univariata (confronti tra coppie di campioni; analisi della varianza) e bivariata (regressione lineare semplice e correlazione);
- scegliere e utilizzare sensori e modelli per la gestione delle colture;
- misurare le principali variabili fisiche del terreno e quelle climatiche e quantificare il bilancio idrico delle colture;
- analizzare gli aspetti fisiologici e genetici delle principali colture agrarie;
- collaborare alla pianificazione del processo di costituzione di nuove varietà;
- applicare tecniche e sistemi a ridotto impatto ambientale anche in regime di agricoltura biologica e gestire la produzione delle colture vegetali agrarie in ambiente protetto e in pieno campo;
- comprendere i diversi significati del termine "qualit ", l’importanza della qualità come leva strategica per accrescere la competitività delle aziende;
- gestire strumentazioni tradizionali e non distruttive per la determinazione delle caratteristiche qualitative dei prodotti vegetali;
- reperire, comprendere, valutare e riutilizzare nel proprio ambito di competenza le informazioni scientifiche a livello fisiologico, agronomico ed economico;
- trasferire e divulgare l'esperienza acquisita, anche intervenendo sui processi decisionali;
- adeguare la sua formazione ai cambiamenti del mercato.
Le conoscenze e capacità sono conseguite e verificate nelle seguenti attività formative:
C.I. Produzioni vegetali
Miglioramento genetico delle piante agrarie
Metodologia sperimentale in agricoltura, agrometeorologia e principi di modellistica
Area di apprendimento delle attività formative “Difesa delle piante e dei prodotti vegetali”
Conoscenza e comprensione
Il laureato magistrale conosce e comprende
- le principali cause di malattia delle piante e l’evoluzione delle malattie nell’area geografica di riferimento;
- la biologia e l’etologia di insetti, acari e nematodi;
- le metodologie di analisi tradizionali e innovative per rilevare microrganismi nocivi e da quarantena e per diagnosticare malattie in atto essendo capace di identificare cause abiotiche e biotiche;
- le metodologie di analisi tradizionali e innovative per identificare e/o caratterizzare gli organismi e i microrganismi nocivi anche nelle varianti di interesse biologico, nonché dei relativi antagonisti naturali;
- i mezzi tecnici disponibili e le metodologie di impiego nella protezione delle piante;
- le normative relative alla commercializzazione e impiego di prodotti fitosanitari (inclusi antagonisti, induttori di resistenza, biostimolanti e sostanze naturali) e destinati alla produzione e commercializzazione dei prodotti agricoli;
- le metodologie per la progettazione e gestione innovativa, anche con approccio olistico, della produzione e protezione integrata e biologica delle colture e dei prodotti vegetali per migliorarne gli aspetti qualitativi, quantitativi e igienico sanitari dei prodotti vegetali, la conservabilità e la commercializzazione;
- le basi ecologiche per interpretare le dinamiche che avvengono tra insetti dannosi e utili, per impostare protocolli di difesa integrata e biologica dagli insetti;
- le interazioni fra prodotti fitosanitari, piante e ambiente;
- le cause micro-organiche responsabili della contaminazione da micotossine dei prodotti vegetali e sulle tecniche impiegate per prevenirne l’insorgenza;
- le cause della resistenza acquisita dagli organismi bersaglio verso i prodotti fitosanitari e sulle tecniche di prevenzione applicabili per limitarne l’impatto sull’agro-ecosistema;
- i principi di funzionamento dei modelli previsionali e dei sistemi di supporto alle decisioni impiegabili per la gestione delle malattie delle piante.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione:
Il laureato Il laureato magistrale conosce e comprende:
- le principali cause di malattia delle piante e l’evoluzione delle malattie nell’area geografica di riferimento;
- la biologia e l’etologia di insetti, acari e nematodi;
- le metodologie di analisi tradizionali e innovative per rilevare microrganismi nocivi e da quarantena e per diagnosticare malattie in atto essendo capace di identificare cause abiotiche e biotiche;
- le metodologie di analisi tradizionali e innovative per identificare e/o caratterizzare gli organismi e i microrganismi nocivi anche nelle varianti di interesse biologico, nonché dei relativi antagonisti naturali;
- i mezzi tecnici disponibili e le metodologie di impiego nella protezione delle piante;
- le normative relative alla commercializzazione e impiego di prodotti fitosanitari (inclusi antagonisti, induttori di resistenza, biostimolanti e sostanze naturali) e destinati alla produzione e commercializzazione dei prodotti agricoli;
- le metodologie per la progettazione e gestione innovativa, anche con approccio olistico, della produzione e protezione integrata e biologica delle colture e dei prodotti vegetali per migliorarne gli aspetti qualitativi, quantitativi e igienico sanitari dei prodotti vegetali, la conservabilità e la commercializzazione;
- le basi ecologiche per interpretare le dinamiche che avvengono tra insetti dannosi e utili, per impostare protocolli di difesa integrata e biologica dagli insetti;
- le interazioni fra prodotti fitosanitari, piante e ambiente;
- le cause micro-organiche responsabili della contaminazione da micotossine dei prodotti vegetali e sulle tecniche impiegate per prevenirne l’insorgenza;
- le cause della resistenza acquisita dagli organismi bersaglio verso i prodotti fitosanitari e sulle tecniche di prevenzione applicabili per limitarne l’impatto sull’agro-ecosistema;
- i principi di funzionamento dei modelli previsionali e dei sistemi di supporto alle decisioni impiegabili per la gestione delle malattie delle piante.
Le conoscenze e capacità sono conseguite e verificate nelle seguenti attività formative:
Patologia vegetale speciale;
Entomologia agraria speciale;
Diagnostica applicata;
C.I. Protezione delle colture;
Acarologia e nematologia agraria
Area di apprendimento delle attività formative "Affini e integrative"
Conoscenza e comprensione
Il laureato magistrale conosce e comprende
- i sistemi convenzionali e biotecnologici per la salvaguardia delle risorse genetiche e per la loro utilizzazione nel processo di costituzione di nuove varietà e della produzione sementiera e vivaistica;
- le basi di fisiologia della produzione delle colture e le relazioni tra qualità della produzione, fattori ambientali, gestione agronomica e stress;
- gli aspetti tecnici legati alla progettazione e gestione sostenibile della produzione integrata delle colture (Integrated Crop Management, ICM), delle produzioni in regime di agricoltura biologica e dei prodotti vegetali (food e no -food), per migliorarne gli aspetti qualitativi, quantitativi e igienico sanitari, la conservabilità e la commercializzazione;
- i sensori e i modelli applicabili per l’ottimizzazione delle risorse naturali nel processo della produzione vegetale;
- i principali sistemi di certificazione di qualità dei prodotti di origine vegetale;
- le strategie di marketing e commercializzazione applicabili ai materiali e prodotti vegetali;
- gli schemi tecnici degli impianti e strumenti utilizzati per le colture protette e nell'ambito dell'agricoltura di precisione;
- la biologia dei principali infestanti delle coltivazioni e delle derrate e le cause e fattori che determinano le loro pullulazioni;
- le tecnologie per la produzione e conservazione di materiali di propagazione sanitariamente e geneticamente migliorati;
- le tecniche tradizionali e innovative per la salvaguardia e valorizzazione delle risorse genetiche;
- le tecniche biotecnologiche utilizzabili nel miglioramento genetico e sanitario delle piante;
- le normative fitosanitarie per la produzione, conservazione, utilizzazione e commercializzazione di materiali di propagazione geneticamente e sanitariamente migliorato;
- i meccanismi di patogenicità dei patogeni e di resistenza delle piante ad agenti biotici e abiotici;
- le tipologie di resistenza delle piante a fattori di stress su basi sia genetica sia fisiologica;
- le influenze sulla fisiologia vegetale della nutrizione e delle cause di stress;
- i principi dell’habitat conservation;
- la corretta scelta, utilizzo e manutenzione delle macchine per la distribuzione di prodotti fitosanitari;
- metodologie e tecniche impiegabili nell’agricoltura digitale;
- le tecniche omiche impiegabili per la salute delle piante;
- le metodologie per la gestione e manipolazione di big data;
- le attrezzature e gli strumenti impiegabili nell’agricoltura digitale.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione:
Il laureato magistrale è in grado di:
- scegliere gli apprestamenti protettivi più adatti all'ambiente di coltivazione e gestire le condizioni ambientali nelle colture protette;
- gestire in modo efficiente la nutrizione vegetale e la flora spontanea;
- gestire la conservazione in situ ed ex situ delle risorse genetiche vegetali;
- valorizzare le risorse genetiche vegetali per aspetti qualitativi e sanitari;
- applicare tecniche e sistemi a ridotto impatto ambientale, anche in regime di agricoltura biologica, e gestire la produzione vegetale in ambiente protetto e in pieno campo;
- scegliere e utilizzare sensori e modelli per la gestione delle colture;
- applicare sistemi di certificazione di qualità di sistema, di processo e di prodotto nelle produzioni vegetali;
- valorizzare commercialmente i materiali e i prodotti vegetali;
- scegliere, impostare e utilizzare le macchine per la gestione delle colture e per la difesa fitosanitaria;
- progettare, scegliere e gestire materiali e impianti per le colture protette;
- applicare tecniche omiche per la salute delle piante;
- manipolare, gestire, conservare e analizzare big data;
- reperire, comprendere, valutare e riutilizzare nel proprio ambito di competenza le informazioni scientifiche sulle tematiche correlate alla propria scelta;
- trasferire e divulgare l'esperienza acquisita, anche intervenendo su processi decisionali;
- adeguare la sua formazione ai cambiamenti del mercato.
Le conoscenze e capacità sono conseguite e verificate nelle seguenti attività formative:
C.I. Ingegneria applicata
C.I. Fisiologia e fisiopatologia vegetale
C.I. Gestione e protezione del verde
C.I. Qualità e marketing delle produzioni vegetali
C.I. Biotecnologie e biotecniche applicate
C.I. Gestione dell’agroecosistema
C.I. Biodiversità e servizi ecosistemici
Autonomia di giudizio (making judgements)
Il laureato magistrale in Medicina delle Piante è in grado di:
- analizzare con senso critico e responsabile le diverse situazioni di un contesto produttivo e di mercato, esprimendo valutazioni e giudizi al fine di programmare azioni e gestire interventi per migliorare la qualità e l’efficienza delle produzioni vegetali, della protezione delle colture e di ogni altra attività connessa, anche in termini di sostenibilità, resilienza ed eco-compatibilità;
- valutare in autonomia con senso critico e responsabile l'efficacia e la qualità dei risultati ottenuti.
L'autonomia di giudizio è sviluppata nel corso delle attività pratiche, laboratoriali, di co-working e nella realizzazione dei project work e di confronto con gli esperti del mondo del lavoro e con la preparazione di elaborati e della tesi finale. La tesi di laurea rappresenta, in particolare, il momento cruciale per acquisire un elevato grado di autonomia e consapevolezza critica, in quanto lo studente deve dimostrare di aver acquisito capacità progettuale e di lavoro autonomo, anche con l'impiego di tecnologie e strumenti innovativi e avanzati.
La verifica dell'acquisizione dell'autonomia di giudizio avviene tramite la valutazione degli insegnamenti del piano di studio e della prova finale.
Abilità comunicative (communication skills)
Il laureato magistrale in Medicina delle Piante è in grado di
- trasferire i risultati dell’apprendimento e i contenuti del proprio lavoro attraverso la predisposizione di presentazioni informatizzate e/o la redazione di rapporti sintetici, con finalità scientifiche o di divulgazione;
- utilizzare oltre l'italiano, in forma scritta e orale, una seconda lingua dell'Unione Europea (l’inglese), con specifico riferimento ai lessici tecnico-scientifici;
- comunicare con altre figure professionali e divulgare le conoscenze tecnico-scientifiche a terzi anche esperti, utilizzando un linguaggio adeguato e strumenti didattici idonei.
Le abilità comunicative scritte e orali sono sviluppate in occasione degli esami di profitto e di laurea nonché nel corso delle attività pratiche che prevedono anche la preparazione di relazioni e documenti scritti e la loro esposizione orale e la preparazione della prova finale di tesi.
Capacità di apprendimento (learning skills)
Il laureato magistrale in Medicina delle Piante possiede gli strumenti cognitivi, gli elementi logici e la familiarità con gli strumenti delle nuove tecnologie informatiche che gli garantiscono un aggiornamento continuo delle conoscenze nello specifico settore professionale e nell’ambito della ricerca scientifica consultando opportune pubblicazioni, documenti e banche dati. La capacità di apprendimento è conseguita durante tutto il percorso ed è verificata in continuo mediante analisi della carriera del singolo studente, relativamente alle votazioni negli esami ed al tempo intercorso tra la frequenza dell'insegnamento e il superamento dell'esame e mediante valutazione delle capacità di auto-apprendimento maturata durante lo svolgimento dell'attività relativa alla prova finale.
Risultati di apprendimento attesi
Area di apprendimento delle delle attività formative “Produzioni vegetali”
Conoscenza e comprensione
Il laureato magistrale conosce e comprende:
- i principali disegni sperimentali impiegati in ambito agronomico e delle metodologie di base di analisi parametrica univariata e bivariata;
- le relazioni tra fattori climatici e agricoltura;
- i principali fattori ambientali e le loro interazioni con gli ecosistemi agrari e le scelte tecniche più idonee da adottare in relazione alle caratteristiche colturali, pedo-climatiche e socio-economiche;
- le caratteristiche delle specie arbore e orticole rilevati per l’area geografica;
- gli aspetti tecnici e agronomici più innovativi della produzione e le diverse destinazioni d'uso dei prodotti vegetali;
- i principali metodi e strumenti di marketing applicati alle produzioni agricole di origine vegetale;
- i principali sistemi per la certificazione di qualità dei prodotti vegetali;
- i sistemi convenzionali e biotecnologici per la costituzione di nuove varietà;
- i principali processi che presiedono all'assorbimento di acqua e degli elementi nutritivi, oltre ai processi microbiologici della rizosfera e dell'interazione microrganismi-pianta e conosce le specie e varietà delle principali colture agrarie.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Il laureato magistrale è in grado di:
- impostare un disegno sperimentale in ambito agronomico ai fini della ricerca e sperimentazione;
- applicare tecniche di base di analisi parametrica univariata (confronti tra coppie di campioni; analisi della varianza) e bivariata (regressione lineare semplice e correlazione);
- scegliere e utilizzare sensori e modelli per la gestione delle colture;
- misurare le principali variabili fisiche del terreno e quelle climatiche e quantificare il bilancio idrico delle colture;
- analizzare gli aspetti fisiologici e genetici delle principali colture agrarie;
- collaborare alla pianificazione del processo di costituzione di nuove varietà;
- applicare tecniche e sistemi a ridotto impatto ambientale anche in regime di agricoltura biologica e gestire la produzione delle colture vegetali agrarie in ambiente protetto e in pieno campo;
- comprendere i diversi significati del termine "qualit ", l’importanza della qualità come leva strategica per accrescere la competitività delle aziende;
- gestire strumentazioni tradizionali e non distruttive per la determinazione delle caratteristiche qualitative dei prodotti vegetali;
- reperire, comprendere, valutare e riutilizzare nel proprio ambito di competenza le informazioni scientifiche a livello fisiologico, agronomico ed economico;
- trasferire e divulgare l'esperienza acquisita, anche intervenendo sui processi decisionali;
- adeguare la sua formazione ai cambiamenti del mercato.
Le conoscenze e capacità sono conseguite e verificate nelle seguenti attività formative:
C.I. Produzioni vegetali
Miglioramento genetico delle piante agrarie
Metodologia sperimentale in agricoltura, agrometeorologia e principi di modellistica
Area di apprendimento delle attività formative “Difesa delle piante e dei prodotti vegetali”
Conoscenza e comprensione
Il laureato magistrale conosce e comprende
- le principali cause di malattia delle piante e l’evoluzione delle malattie nell’area geografica di riferimento;
- la biologia e l’etologia di insetti, acari e nematodi;
- le metodologie di analisi tradizionali e innovative per rilevare microrganismi nocivi e da quarantena e per diagnosticare malattie in atto essendo capace di identificare cause abiotiche e biotiche;
- le metodologie di analisi tradizionali e innovative per identificare e/o caratterizzare gli organismi e i microrganismi nocivi anche nelle varianti di interesse biologico, nonché dei relativi antagonisti naturali;
- i mezzi tecnici disponibili e le metodologie di impiego nella protezione delle piante;
- le normative relative alla commercializzazione e impiego di prodotti fitosanitari (inclusi antagonisti, induttori di resistenza, biostimolanti e sostanze naturali) e destinati alla produzione e commercializzazione dei prodotti agricoli;
- le metodologie per la progettazione e gestione innovativa, anche con approccio olistico, della produzione e protezione integrata e biologica delle colture e dei prodotti vegetali per migliorarne gli aspetti qualitativi, quantitativi e igienico sanitari dei prodotti vegetali, la conservabilità e la commercializzazione;
- le basi ecologiche per interpretare le dinamiche che avvengono tra insetti dannosi e utili, per impostare protocolli di difesa integrata e biologica dagli insetti;
- le interazioni fra prodotti fitosanitari, piante e ambiente;
- le cause micro-organiche responsabili della contaminazione da micotossine dei prodotti vegetali e sulle tecniche impiegate per prevenirne l’insorgenza;
- le cause della resistenza acquisita dagli organismi bersaglio verso i prodotti fitosanitari e sulle tecniche di prevenzione applicabili per limitarne l’impatto sull’agro-ecosistema;
- i principi di funzionamento dei modelli previsionali e dei sistemi di supporto alle decisioni impiegabili per la gestione delle malattie delle piante.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione:
Il laureato Il laureato magistrale conosce e comprende:
- le principali cause di malattia delle piante e l’evoluzione delle malattie nell’area geografica di riferimento;
- la biologia e l’etologia di insetti, acari e nematodi;
- le metodologie di analisi tradizionali e innovative per rilevare microrganismi nocivi e da quarantena e per diagnosticare malattie in atto essendo capace di identificare cause abiotiche e biotiche;
- le metodologie di analisi tradizionali e innovative per identificare e/o caratterizzare gli organismi e i microrganismi nocivi anche nelle varianti di interesse biologico, nonché dei relativi antagonisti naturali;
- i mezzi tecnici disponibili e le metodologie di impiego nella protezione delle piante;
- le normative relative alla commercializzazione e impiego di prodotti fitosanitari (inclusi antagonisti, induttori di resistenza, biostimolanti e sostanze naturali) e destinati alla produzione e commercializzazione dei prodotti agricoli;
- le metodologie per la progettazione e gestione innovativa, anche con approccio olistico, della produzione e protezione integrata e biologica delle colture e dei prodotti vegetali per migliorarne gli aspetti qualitativi, quantitativi e igienico sanitari dei prodotti vegetali, la conservabilità e la commercializzazione;
- le basi ecologiche per interpretare le dinamiche che avvengono tra insetti dannosi e utili, per impostare protocolli di difesa integrata e biologica dagli insetti;
- le interazioni fra prodotti fitosanitari, piante e ambiente;
- le cause micro-organiche responsabili della contaminazione da micotossine dei prodotti vegetali e sulle tecniche impiegate per prevenirne l’insorgenza;
- le cause della resistenza acquisita dagli organismi bersaglio verso i prodotti fitosanitari e sulle tecniche di prevenzione applicabili per limitarne l’impatto sull’agro-ecosistema;
- i principi di funzionamento dei modelli previsionali e dei sistemi di supporto alle decisioni impiegabili per la gestione delle malattie delle piante.
Le conoscenze e capacità sono conseguite e verificate nelle seguenti attività formative:
Patologia vegetale speciale;
Entomologia agraria speciale;
Diagnostica applicata;
C.I. Protezione delle colture;
Acarologia e nematologia agraria
Area di apprendimento delle attività formative "Affini e integrative"
Conoscenza e comprensione
Il laureato magistrale conosce e comprende
- i sistemi convenzionali e biotecnologici per la salvaguardia delle risorse genetiche e per la loro utilizzazione nel processo di costituzione di nuove varietà e della produzione sementiera e vivaistica;
- le basi di fisiologia della produzione delle colture e le relazioni tra qualità della produzione, fattori ambientali, gestione agronomica e stress;
- gli aspetti tecnici legati alla progettazione e gestione sostenibile della produzione integrata delle colture (Integrated Crop Management, ICM), delle produzioni in regime di agricoltura biologica e dei prodotti vegetali (food e no -food), per migliorarne gli aspetti qualitativi, quantitativi e igienico sanitari, la conservabilità e la commercializzazione;
- i sensori e i modelli applicabili per l’ottimizzazione delle risorse naturali nel processo della produzione vegetale;
- i principali sistemi di certificazione di qualità dei prodotti di origine vegetale;
- le strategie di marketing e commercializzazione applicabili ai materiali e prodotti vegetali;
- gli schemi tecnici degli impianti e strumenti utilizzati per le colture protette e nell'ambito dell'agricoltura di precisione;
- la biologia dei principali infestanti delle coltivazioni e delle derrate e le cause e fattori che determinano le loro pullulazioni;
- le tecnologie per la produzione e conservazione di materiali di propagazione sanitariamente e geneticamente migliorati;
- le tecniche tradizionali e innovative per la salvaguardia e valorizzazione delle risorse genetiche;
- le tecniche biotecnologiche utilizzabili nel miglioramento genetico e sanitario delle piante;
- le normative fitosanitarie per la produzione, conservazione, utilizzazione e commercializzazione di materiali di propagazione geneticamente e sanitariamente migliorato;
- i meccanismi di patogenicità dei patogeni e di resistenza delle piante ad agenti biotici e abiotici;
- le tipologie di resistenza delle piante a fattori di stress su basi sia genetica sia fisiologica;
- le influenze sulla fisiologia vegetale della nutrizione e delle cause di stress;
- i principi dell’habitat conservation;
- la corretta scelta, utilizzo e manutenzione delle macchine per la distribuzione di prodotti fitosanitari;
- metodologie e tecniche impiegabili nell’agricoltura digitale;
- le tecniche omiche impiegabili per la salute delle piante;
- le metodologie per la gestione e manipolazione di big data;
- le attrezzature e gli strumenti impiegabili nell’agricoltura digitale.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione:
Il laureato magistrale è in grado di:
- scegliere gli apprestamenti protettivi più adatti all'ambiente di coltivazione e gestire le condizioni ambientali nelle colture protette;
- gestire in modo efficiente la nutrizione vegetale e la flora spontanea;
- gestire la conservazione in situ ed ex situ delle risorse genetiche vegetali;
- valorizzare le risorse genetiche vegetali per aspetti qualitativi e sanitari;
- applicare tecniche e sistemi a ridotto impatto ambientale, anche in regime di agricoltura biologica, e gestire la produzione vegetale in ambiente protetto e in pieno campo;
- scegliere e utilizzare sensori e modelli per la gestione delle colture;
- applicare sistemi di certificazione di qualità di sistema, di processo e di prodotto nelle produzioni vegetali;
- valorizzare commercialmente i materiali e i prodotti vegetali;
- scegliere, impostare e utilizzare le macchine per la gestione delle colture e per la difesa fitosanitaria;
- progettare, scegliere e gestire materiali e impianti per le colture protette;
- applicare tecniche omiche per la salute delle piante;
- manipolare, gestire, conservare e analizzare big data;
- reperire, comprendere, valutare e riutilizzare nel proprio ambito di competenza le informazioni scientifiche sulle tematiche correlate alla propria scelta;
- trasferire e divulgare l'esperienza acquisita, anche intervenendo su processi decisionali;
- adeguare la sua formazione ai cambiamenti del mercato.
Le conoscenze e capacità sono conseguite e verificate nelle seguenti attività formative:
C.I. Ingegneria applicata
C.I. Fisiologia e fisiopatologia vegetale
C.I. Gestione e protezione del verde
C.I. Qualità e marketing delle produzioni vegetali
C.I. Biotecnologie e biotecniche applicate
C.I. Gestione dell’agroecosistema
C.I. Biodiversità e servizi ecosistemici
Autonomia di giudizio (making judgements)
Il laureato magistrale in Medicina delle Piante è in grado di:
- analizzare con senso critico e responsabile le diverse situazioni di un contesto produttivo e di mercato, esprimendo valutazioni e giudizi al fine di programmare azioni e gestire interventi per migliorare la qualità e l’efficienza delle produzioni vegetali, della protezione delle colture e di ogni altra attività connessa, anche in termini di sostenibilità, resilienza ed eco-compatibilità;
- valutare in autonomia con senso critico e responsabile l'efficacia e la qualità dei risultati ottenuti.
L'autonomia di giudizio è sviluppata nel corso delle attività pratiche, laboratoriali, di co-working e nella realizzazione dei project work e di confronto con gli esperti del mondo del lavoro e con la preparazione di elaborati e della tesi finale. La tesi di laurea rappresenta, in particolare, il momento cruciale per acquisire un elevato grado di autonomia e consapevolezza critica, in quanto lo studente deve dimostrare di aver acquisito capacità progettuale e di lavoro autonomo, anche con l'impiego di tecnologie e strumenti innovativi e avanzati.
La verifica dell'acquisizione dell'autonomia di giudizio avviene tramite la valutazione degli insegnamenti del piano di studio e della prova finale.
Abilità comunicative (communication skills)
Il laureato magistrale in Medicina delle Piante è in grado di
- trasferire i risultati dell’apprendimento e i contenuti del proprio lavoro attraverso la predisposizione di presentazioni informatizzate e/o la redazione di rapporti sintetici, con finalità scientifiche o di divulgazione;
- utilizzare oltre l'italiano, in forma scritta e orale, una seconda lingua dell'Unione Europea (l’inglese), con specifico riferimento ai lessici tecnico-scientifici;
- comunicare con altre figure professionali e divulgare le conoscenze tecnico-scientifiche a terzi anche esperti, utilizzando un linguaggio adeguato e strumenti didattici idonei.
Le abilità comunicative scritte e orali sono sviluppate in occasione degli esami di profitto e di laurea nonché nel corso delle attività pratiche che prevedono anche la preparazione di relazioni e documenti scritti e la loro esposizione orale e la preparazione della prova finale di tesi.
Capacità di apprendimento (learning skills)
Il laureato magistrale in Medicina delle Piante possiede gli strumenti cognitivi, gli elementi logici e la familiarità con gli strumenti delle nuove tecnologie informatiche che gli garantiscono un aggiornamento continuo delle conoscenze nello specifico settore professionale e nell’ambito della ricerca scientifica consultando opportune pubblicazioni, documenti e banche dati. La capacità di apprendimento è conseguita durante tutto il percorso ed è verificata in continuo mediante analisi della carriera del singolo studente, relativamente alle votazioni negli esami ed al tempo intercorso tra la frequenza dell'insegnamento e il superamento dell'esame e mediante valutazione delle capacità di auto-apprendimento maturata durante lo svolgimento dell'attività relativa alla prova finale.
Prospettive
Il CdLM prepara alla professione 2.3.1.3.0 - Agronomi e forestali.
Il laureato magistrale in Medicina delle Piante svolge le seguenti professioni:
Medico delle piante
funzione in un contesto di lavoro:
- Svolge attività complesse di pianificazione e gestione della protezione delle colture e dei prodotti vegetali (ICM e IPM) anche mediante la definizione e l’applicazione delle Buone Pratiche Agricole (Good Agricultural Practices, GAP) e l’impiego di metodologie innovative, capaci di garantire la sicurezza dell’ambiente, degli operatori e dei consumatori, la qualità, la salubrità e la sicurezza alimentare dei prodotti di origine vegetale e la riduzione degli sprechi, coniugando economia, etica e sostenibilità ambientale;
- Collabora con organismi pubblici a livello locale, nazionale o internazionale per la formulazione, applicazione e aggiornamento delle normative specifiche del settore agro-ambientale, in particolare, su aspetti che riguardano i programmi di protezione e produzione integrata e biologica delle piante e delle colture, nonché dei prodotti vegetali, a livello territoriale o aziendale;
- Sovraintende e verifica la corretta implementazione delle politiche comunitarie e delle normative ambientali nelle aziende;
- Pianifica l’applicazione di normative fitosanitarie nazionali e internazionali, la loro armonizzazione e la cooperazione per il potenziamento del comparto agricolo;
- Verifica l'applicazione delle direttive in materia di certificazione fitosanitaria e di lotta obbligatoria, effettua controlli fitosanitari e svolge azioni di sorveglianza, monitoraggio e vigilanza nei vivai, nelle aziende, ai punti di ingresso del materiale vegetale (porti, aeroporti, ecc.);
- Effettua la diagnosi di alterazioni biotiche e abiotiche e la certificazione di qualità e svolge attività di coordinamento, pianificazione e gestione di laboratori di diagnosi fitopatologica di riferimento, ufficiali, di ricerca, di autocontrollo e di micropropagazione;
- Svolge attività di coordinamento, pianificazione, gestione di centri di saggio e svolge consulenze sull'uso dei prodotti fitosanitari, prodotti per la nutrizione delle piante e biostimolanti;
- Dirige e gestisce settori tecnici e commerciali, di ricerca e sviluppo di società che operano nel settore primario e agro-industriale e, in particolare, nel settore della protezione integrata e biologica delle piante e della produzione vegetale;
- Opera in organismi finalizzati al controllo e alla certificazione di qualità dei prodotti agricoli, inclusi gli aspetti igienico-sanitari;
- Svolge attività di ricerca presso Enti pubblici (Università, CREA, CNR, etc.), istituti di ricerca e imprese private su tematiche relative alla patologia vegetale, all’entomologia e acarologia agraria, ai prodotti fitosanitari chimici e biologici, alla biodiversità e produzione e utilizzazione di materiale di propagazione sanitariamente e geneticamente migliorato, nonché all’agricoltura digitale.
- Svolge attività di formazione e divulgazione.
Competenze associate alla funzione
Il Medico delle Piante per svolgere le funzioni sopradescritte deve possedere conoscenze e competenze relativamente a:
- Tecniche, modelli e applicazioni per la promozione della salute delle piante in contesti naturali e produttivi con particolare riferimento al razionale utilizzo delle risorse in agricoltura, alla salvaguardia ambientale e alla sostenibilità dei processi produttivi;
- Pianificazione e applicazione di buone pratiche agricole in armonia con le attività economiche e i piani di sviluppo delle aziende agrarie;
- Metodologie tradizionali e innovative per la diagnosi di alterazioni biotiche e abiotiche;
- Progettazione e attuazione di programmi di protezione integrata e biologica delle colture e dei prodotti a livello territoriale o aziendale finalizzati al rispetto dell'ambiente e della salute degli operatori e dei consumatori;
- Normativa fitosanitaria, programmi di certificazione fitosanitaria e lotta obbligatoria;
- Metodologie di miglioramento genetico per l'ottenimento di nuove varietà tolleranti o resistenti a stress biotici e abiotici;
- Controlli su qualità, sicurezza e salubrità dei prodotti vegetali e strategie di marketing e valorizzazione commerciale;
- Biodiversità funzionale in agricoltura;
- Biotecnologie applicabili alla salute delle piante;
- Agricoltura biologica;
- Agricoltura digitale;
- Macchine e impianti per la salute delle piante;
- Capacità di interpretare e redigere documenti tecnici (es. rapporti di prova, certificati di analisi, progettazione di impianti, perizie, mappe di prescrizione, ecc.).
Il Medico delle Piante, inoltre, deve aver acquisito capacità di auto-apprendimento e di aggiornamento continuo, adeguate competenze trasversali di tipo linguistico, comunicativo-relazionale, organizzativo-gestionale e di programmazione, in accordo con il livello di autonomia e responsabilità assegnato, con le modalità organizzative e di lavoro adottate e con i principali interlocutori (colleghi, altri professionisti, clienti pubblici e/o privati).
Sbocchi occupazionali
I laureati potranno altresì essere impiegati:
- nelle imprese che producono microrganismi da usare come starter per l'industria Pubbliche Amministrazioni ed Enti pubblici (Ministeri, Assessorati regionali, Associazioni professionali di categoria, Servizi fitosanitari regionali, Servizi Tecnici delle Amministrazioni Locali e Territoriali, Agenzie di Sviluppo Agricolo, Agenzie per l’ambiente, Associazioni di tutela delle produzioni, Consorzi di Difesa Provinciali, Associazioni e Consorzi di Produttori).
Organismi nazionali e internazionali governativi e non governativi che operano nel settore agricolo per programmi di aiuti a paesi in via di transizione e di sviluppo (FAO; UNDP, WHO, UE, WFP; WORLD BANK, ecc.).
Soggetti privati quali Aziende di produzione del settore primario e agroindustriale e nelle aziende che operano in collegamento con tale filiera (produttori e distributori di mezzi tecnici, macchine e impianti); Imprese produttrici di materiali, macchine e impianti per l'agricoltura; Imprese che operano nella conservazione e commercializzazione di prodotti di origine vegetale; Aziende vivaistiche; Imprese del settore sementiero, biotecnologico e agrochimico; Aziende di servizi, pubbliche e private, che svolgono attività di consulenza/supporto allo sviluppo di sistemi agricoli innovativi e sostenibili; Laboratori che svolgono servizi di analisi fitosanitarie e analisi agro-alimentari; Centri di saggio per prove ufficiali per la registrazione di prodotti fitosanitari ai sensi del D.L. n. 194 del 17 marzo 1995, Imprese assicurative operanti nel campo agricolo e nel settore della difesa dalla grandine e dagli eventi climatici avversi; Enti di certificazione e organismi preposti al controllo dei processi produttivi, alla certificazione di qualità e alla valorizzazione dei prodotti; Aziende che operano nella logistica e nella Grande Distribuzione Organizzata (GDO), aziende che operano nell’agricoltura e industria digitale.
Libera professione: attività professionale di assistenza tecnica potendo sostenere gli esami di Stato e quindi accedere alla Sezione A dell'Albo dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali. I laureati potranno sostenere l’esame per l’abilitazione all’attività di Consulente fitosanitario.
Formazione e divulgazione: in aziende specializzate nella divulgazione tecnico-scientifica in tema di produzione vegetale, salute delle piante e protezione delle colture e dei prodotti vegetali, enti di formazione pubblici e privati, scuola nel qual caso i laureati che avranno crediti in numero sufficiente in opportuni gruppi di settori potranno, come previsto dalla legislazione vigente, partecipare alle prove di ammissione per i percorsi di formazione per l'insegnamento secondario.
Agronomo esperto nelle produzioni vegetali
funzione in un contesto di lavoro:
Svolgimento di attività complesse di pianificazione e gestione della produzione vegetale (ICM), anche mediante la definizione e l’applicazione delle Buone Pratiche Agricole (GAP), anche mediante l’adozione di metodologie innovative.
L’Agronomo esperto nelle produzioni vegetali
- Svolge attività complesse di pianificazione e gestione della produzione vegetale anche mediante la definizione e applicazione delle Buone Pratiche Agricole (Good Agricultural Practices, GAP) per garantire gli aspetti quantitativi e qualitativi delle produzioni vegetali riducendo al minimo l’impatto delle attività produttive sull’ambiente e sulla salute umana, assicurando la sicurezza alimentare, la riduzione degli sprechi e coniugando economia, etica e sostenibilità ambientale;
- Collabora con organismi pubblici a livello locale, nazionale o internazionale per la formulazione, applicazione e aggiornamento delle normative specifiche del settore agro-ambientale, in particolare, su aspetti che riguardano le produzioni vegetali;
- Sovraintende e verifica la corretta implementazione delle politiche comunitarie e delle normative ambientali nelle aziende;
- Effettua la diagnosi di alterazioni biotiche e abiotiche e la certificazione di qualità e svolge attività di coordinamento, pianificazione e gestione di laboratori di diagnosi fitopatologica di riferimento, ufficiali e di autocontrollo;
- Dirige e gestisce settori tecnici e commerciali, di ricerca e sviluppo di società che operano nel settore primario e agro-industriale e, in particolare, nel settore della produzione vegetale e del miglioramento genetico;
- Opera in organismi finalizzati al controllo e alla certificazione degli aspetti igienico-sanitari e qualitativi dei prodotti vegetali;
- Svolge attività di ricerca presso Enti pubblici (Università, CREA, CNR, etc.), istituti di ricerca e imprese private su tematiche relative alle produzioni vegetali;
- Svolge attività di formazione e divulgazione.
Competenze associate alla funzione
L’Agronomo esperto nelle produzioni vegetali per svolgere le funzioni sopradescritte deve possedere conoscenze e competenze relativamente a:
- Tecniche, modelli e applicazioni per la gestione agronomica delle produzioni vegetali con particolare riferimento al razionale utilizzo delle risorse naturali, alla salvaguardia ambientale e alla sostenibilità dei processi produttivi;
- Metodologie di miglioramento genetico per l'ottenimento di nuove varietà tolleranti o resistenti a stress biotici e abiotici;
- Metodologie tradizionali e innovative per la diagnosi di alterazioni biotiche e abiotiche;
- Progettazione e attuazione di programmi di protezione integrata e biologica delle colture e dei prodotti a livello territoriale o aziendale finalizzati al rispetto dell'ambiente e della salute degli operatori e dei consumatori;
- Normativa fitosanitaria, programmi di certificazione fitosanitaria e lotta obbligatoria;
- Biodiversità funzionale in agricoltura;
- Controlli su qualità e salubrità dei prodotti e strategie di marketing e valorizzazione commerciale delle produzioni vegetali;
- Pianificazione e applicazione di buone pratiche agricole in armonia con le attività economiche e i piani di sviluppo delle aziende agrarie;
- Agricoltura biologica;
- Agricoltura digitale;
- Macchine e impianti per la gestione delle produzioni vegetali;
- Capacità di interpretare e redigere documenti tecnici (es. rapporti di prova, certificati di analisi, progettazione di impianti, perizie, mappe di prescrizione, ecc.).
L’Agronomo esperto nelle produzioni vegetali, inoltre, deve aver acquisito capacità di auto-apprendimento e di aggiornamento continuo, adeguate competenze trasversali di tipo linguistico, comunicativo-relazionale, organizzativo-gestionale e di programmazione, in accordo con il livello di autonomia e responsabilità assegnato, con le modalità organizzative e di lavoro adottate e con i principali interlocutori (colleghi, altri professionisti, clienti pubblici e/o privati).
Sbocchi occupazionali
I laureati potranno altresì essere impiegati:
Pubbliche Amministrazioni ed Enti pubblici (Ministeri, Assessorati regionali, Associazioni professionali di categoria, Servizi fitosanitari regionali, Servizi Tecnici delle Amministrazioni Locali e Territoriali, Agenzie di Sviluppo Agricolo, Agenzie per l’ambiente, Associazioni di tutela delle produzioni, Consorzi di Difesa Provinciali, Associazioni e Consorzi di Produttori).
Organismi nazionali e internazionali governativi e non governativi che operano nel settore agricolo per programmi di aiuti a paesi in via di transizione e di sviluppo (FAO; UNDP, WHO, UE, WFP; WORLD BANK, ecc.).
Soggetti privati quali Aziende di produzione del settore primario e agroindustriale e nelle aziende che operano in collegamento con tale filiera (produttori e distributori di mezzi tecnici, macchine e impianti); Imprese produttrici di materiali, macchine e impianti per l'agricoltura; Imprese che operano nella conservazione e commercializzazione di prodotti di origine vegetale; Aziende vivaistiche; Imprese del settore sementiero, biotecnologico e agrochimico; Aziende di servizi, pubbliche e private, che svolgono attività di consulenza/supporto allo sviluppo di sistemi agricoli innovativi e sostenibili; Laboratori che svolgono servizi di analisi fitosanitarie e analisi agro-alimentari; Centri di saggio per prove ufficiali per la registrazione di prodotti fitosanitari ai sensi del D.L. n. 194 del 17 marzo 1995, Imprese assicurative operanti nel campo agricolo e nel settore della difesa dalla grandine e dagli eventi climatici avversi; Enti di certificazione e organismi preposti al controllo dei processi produttivi, alla certificazione di qualità e alla valorizzazione dei prodotti; Aziende che operano nella logistica e nella Grande Distribuzione Organizzata (GDO), aziende che operano nell’agricoltura e industria digitale.
Libera professione: attività professionale di assistenza tecnica potendo sostenere gli esami di Stato e quindi accedere alla Sezione A dell'Albo dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali. I laureati potranno sostenere l’esame per l’abilitazione all’attività di Consulente fitosanitario.
Formazione e divulgazione: in aziende specializzate nella divulgazione tecnico-scientifica in tema di produzione vegetale, salute delle piante e protezione delle colture e dei prodotti vegetali, enti di formazione pubblici e privati, scuola nel qual caso i laureati che avranno crediti in numero sufficiente in opportuni gruppi di settori potranno, come previsto dalla legislazione vigente, partecipare alle prove di ammissione per i percorsi di formazione per l'insegnamento secondario.