Disciplina della prova finale delle Lauree Magistrali in Giurisprudenza
La prova finale consiste nella elaborazione e discussione da parte dello studente di una tesi scritta concernente l'approfondimento di un istituto giuridico o di un argomento con pluralità di aspetti problematici, elaborata in modo originale dallo studente sotto la guida di un docente che ne è relatore in seduta di laurea.
La valutazione della tesi comporta la possibilità di un aumento di non più di otto punti sulla media curricolare, oltre all’eventuale assegnazione della lode, secondo modalità determinate con delibera del Consiglio d’interclasse.
Per coloro che si laureino entro il primo anno fuori corso, la media curricolare è determinata eliminando dal calcolo l’esame nel quale lo studente ha conseguito la valutazione più bassa.
Per coloro che abbiano conseguito almeno 3 lodi in esami fondamentali è attribuito un punto aggiuntivo alla votazione di entrata.
La tesi, d’intesa con il relatore, può essere redatta in lingua straniera; l’abstract della tesi deve essere redatto in italiano. La prova finale si svolgerà in ogni caso in italiano.
La Commissione di laurea, con delibera all’unanimità, può assegnare, su proposta del relatore di tesi, in sede di determinazione finale del punteggio di laurea, un punto aggiuntivo, oltre agli otto voti, ferma restando l’eventuale assegnazione della lode, qualora il laureando in una delle Lauree Magistrali in Giurisprudenza abbia svolto la tesi nell’ambito del progetto Global Thesis (sotto la guida di un correlatore di Università estera, individuato nell’accordo appositamente sottoscritto con l’Università ospitante per il periodo di soggiorno all’estero).
La Commissione di laurea, con delibera all’unanimità, può assegnare, su proposta dei relatori di tesi, in sede di determinazione finale del punteggio di laurea, un punto aggiuntivo, oltre agli otto voti, ferma restando l’eventuale assegnazione della lode, qualora il laureando in una delle Lauree Magistrali in Giurisprudenza abbia svolto una tesi con carattere interdisciplinare, seguita da due relatori ufficiali appartenenti a differenti settori scientifico-disciplinari e assegnata, d’intesa tra i relatori, almeno 9 mesi prima della seduta di laurea.
In ogni caso, le premialità aggiuntive di cui sopra, attribuite dalla Commissione, non sono cumulabili.
Ai laureandi che abbiano raggiunto, in sede di determinazione del voto finale di laurea, la votazione di 109, si applica lo scivolamento al punteggio pieno di 110/110. Tale delibera è assunta con votazione all’unanimità dei componenti della Commissione di laurea.
L’attribuzione della lode presuppone il voto unanime della commissione e l’aver riportato almeno due lodi, di cui almeno una in una materia fondamentale, a meno che la media curricolare non sia pari o superiore a 107/110, nel qual caso l’attribuzione della lode è rimessa liberamente al giudizio unanime della commissione.
L’esito negativo della prova finale preclude la possibilità di ripeterla nella sessione di laurea immediatamente successiva.
(art. 9 del regolamento didattico)