CEO CHIARA

Riassunto in italiano
Le colibacillosi sono patologie molto frequenti nell’allevamento industriale del coniglio e i chinoloni vengono frequentemente usati per la terapia. Lo scopo di questa tesi è stato quello di valutare in vitro la sensibilità alla enrofloxacina di ceppi di Escherichia coli isolati da conigli deceduti per sindrome enterica. La valutazione è stata effettuata calcolando la Minima Concentrazione Inibente (MIC) e la Minima Concentrazione Battericida (MBC). Le MIC riscontrate sono risultate variabili tra 1 µg/ml e 0,5 µg/ml. Le MBC sono risultate quasi sovrapponibili alle MIC o, in alcuni casi, superiori di una sola concentrazione. I risultati ottenuti mostrano una buona sensibilità dei ceppi testati alla enrofloxacina, che si conferma una molecola efficace. Tuttavia, il rispetto dei giusti dosaggi risulta fondamentale per scongiurare l’insorgenza di fenomeni di resistenza. Inoltre, è auspicabile il ricorso a vaccini o a sostanze naturali ad attività antibatterica per ridurre quanto più possibile l’uso del farmaco.
Abstract in inglese

Enteric syndrome is one of the most frequent diseases in rabbit industry and Escherichia coli is often responsible for the enteric disorders. Quinolones and, in particular, enrofloxacin are frequently used for therapy in intensive rabbit farms. The aim of this study is to evaluate in vitro the susceptibility of Escherichia coli against enrofloxacin. E. coli strains isolated from rabbits died for enteric syndrome were tested. The study was carried out by definition of the Minimum Inhibitory Concentration (MIC) and the Minimum Bactericidal Concentration (MBC). The MICs were variable between 1 µg/ml and 0.5 µg/ml. The MBC values overlapped MICs or slightly higher than MICs. The obtained results revealed the susceptibility of tested strains to enrofloxacin, confirming its efficacy against E. coli. However, it is important to respect the correct dosage of drug to avoid the possible outbreak of antimicrobial resistance. Moreover, a more frequent use of vaccine and natural products with antimicrobial properties could reduce the use of antibiotic drugs.

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pubblicato il 23/11/2016 ultima modifica 23/11/2016