| Corso di Laurea in |
MEDICINA VETERINARIA LM-42 |
| Anno Accademico |
2013/2014 |
| Sessione |
III/2014 |
| Laureando |
Maragno Maria Cristina |
| Relatore |
Prof.ssa Latrofa Stefania |
| Email relatore |
stefania.latrofa@uniba.it |
| Titolo Tesi di Laurea in italiano |
Diagnosi molecolare di Leishmania infantum in una popolazione di flebotomi in un'area rurale del sud Italia |
| Titolo Tesi di Laurea in Inglese |
Molecular detection of Leishmania infantum in phlebotomine sand flies populations in a rural area of southern Italy
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| Riassunto in italiano |
La leishmaniosi canina è una delle più importanti malattie parassitarie trasmesse da artropodi vettori. Tale patologia è causata da protozoi appartenenti al genere Leishmania ed è trasmessa da flebotomi dei generi Phlebotomus (Vecchio Mondo) e Lutzomyia (Nuovo Mondo). L'endemicità e l'epidemiologia della leishmaniosi sono associate alla distribuzione e diffusione sia dei vettori che dell'ospite definitivo, sul territorio. Di conseguenza, è evidente come, il costante monitoraggio delle popolazioni di flebotomi da una parte e la valutazione della presenza di cani sintomatici/asintomatici in una determinata area, dall'altra, rappresentino un punto di partenza al fine di controllare o prevenire la comparsa e/o propagazione della patologia. Sebbene, in Europa, siano stati condotti molti studi entomologici volti a valutare l'eterogeneità e la presenza di Leishmania spp. nelle popolazioni di flebotomi, le informazioni relative a diverse aree dell'Italia meridionale sono ancora scarse e/o frammentarie. In tale contesto quindi, questo studio si propone di valutare la presenza di L. infantum all'interno di una popolazione di flebotomi in un territorio del Sud Italia, come anche di identificare potenziali vettori e infezioni latenti in aree dove la leishmaniosi è endemica. Lo studio è stato condotto nel periodo compreso da Maggio a Ottobre 2010 e 2011 in un' area rurale della Basilicata. Un totale di 8685 esemplari femmine sono state selezionate e sottoposte a screening molecolare. Tutti gli esemplari, dopo identificazione morfologica, sono stati raggruppati in 617 pools (da 1 a 10 esemplari ognuno) a seconda della specie, presenza o meno del pasto di sangue, giorno e sito di cattura ed analizzati mediante real-time PCR volta ad amplificare la regione del minicircolo del kinetoplato di L. infantum. Un totale di quattro pools (ognuno di 10 esemplari non ingorgati) ed una femmina ingorgata di P. perfiliewi, rispettivamente, sono risultati positivi per L. infantum. Questo studio chiaramente conferma la presenza e diffusione dei flebotomi in Basilicata ove P. perfiliewi rappresenterebbe il maggior vettore di L. infantum. |
| Abstract in inglese |
The canine leishmaniasis is one of the most important parasitic disease transmitted by arthropod vectors. The disease is caused by protozoa of the genus Leishmania and is transmitted by phlebotomine sand flies of the genera Phlebotomus (Old World) and Lutzomyia (New World). The endemicity and epidemiology of leishmaniasis is associated with the distribution and diffusion of the vector as well as the host. Consequently, it is evident as the constant monitoring of phlebotomine sand flie populations is a starting point in order to control or prevent the spread or the emergence of leishmaniasis. Although many entomological studies were conducted to evaluate both the phlebotomine sand flies populations, that the presence of the pathogen in Europe, the assessment of the ecology of phlebotomine sand flies in different areas of southern Italy is still fragmentary. In this context, this study aims to investigate the presence of L. infantum in phlebotomine sand flies populations collected in a rural area of southern Italy, as well as to identified potential vectors and latent infections present in areas where leishmaniosis is endemic. This study was carried out from May to October 2010 and 2011 in rural areea of Basilicata region. A total of 8685 female specimens were selected and molecularly tested. Specimens, after morphological identification, were grouped into 617 pools (range, 1-10 specimens each) depending on the species, presence or absence of blood meal, day and site of collection, and subjected to molecular screening by real-time PCR to amplify the region of the minicircle kinetoplato of L. infantum. Out of 671 pools, four (of 10 non- engorged specimens each) and one engorged female of P. perfiliewi tested positive for L. infantum. This study clearly confirms the presence and distribution of phlebotomine sand flies species in the Basilicata region of wich, P. perfiliewi represent the major vector of L. infantum. |
