Capriati Giovanni

Riassunto in italiano
Lo studio evidenzia, in vitro, la variabilità contrattile dell'utero bovino, che è strettamente correlata alle differenti epoche di gestazione. Essa è estremamente limitata nelle fasi inziali di gravidanza (dai primi trenta giorni di gravidanza fino all'3° mese) ed aumenta tra il 4° e il 6° mese, raggiungendo l'ampiezza massima al 5° mese. Dopo questo periodo, essa diminuisce per poi subire un incremento all'8° mese. I risultati suggeriscono che l'utero bovino non rimane quiescente e avvalorano l'ipotesi di una modulazione delle contrazioni uterine, esercitata dagli ormoni steroidei in gravidanza.
Abstract in inglese

This in vitro study demonstrates a variation in contractile capacity, that was highly dependent on the month of bovine pregnancy. Contractility proved extremely limited in early pregnancy (from < 1° to 3° months) and even more so between 4° and 6° months, reaching maximum amplitude between 5° month. After this period, it decreases from 6° month and then rises again from 8° month. The data suggest that the bovine pregnant uterus does not remain quiescent, but displays contractile activity and raises the hypothesis that steroid hormones may play a role in the modulation of uterine contractions during pregnancy.

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pubblicato il 03/05/2017 ultima modifica 03/05/2017