Regolamento didattico del CdS RISE a.a. 2019 - 2020

REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI STUDIO MAGISTRALE IN

RELAZIONI INTERNAZIONALI E STUDI EUROPEI - RISE

CLASSE DI LAUREA LM-52

A.A. 2019-2020

  

Nome del Corso di Studio

Relazioni Internazionali e Studi Europei

Nome del Corso di Studio in inglese

International Relations and European Studies

Classe di Laurea

LM-52 – Relazioni internazionali

Tipologia di Corso

Laurea magistrale di durata biennale

Dipartimento di riferimento

Scienze Politiche

Sede delle attività didattiche

Piazza C. Battisti, 1 – 70121 Bari

Corso Italia, 23 – 70121 Bari

Indirizzo internet

https://www.uniba.it/ricerca/dipartimenti/scienze-politiche/didattica/corsi-di-laurea/rise/lm-52

Coordinatore del Corso di Studio

Prof.ssa Anna Paterno,

e-mail: anna.paterno@uniba.it

Segreteria Didattica e Servizi agli studenti

Responsabile: Dott.ssa Nicoletta Racanelli

Sede: Via Suppa, 9 – 70 121 Bari

Tel.: 080/5717809

e-mail: nicoletta.racanelli@uniba.it

e-mail: intcl.scienzepolitiche @uniba.it

Segreteria Studenti

Responsabile:  Sig.ra Maria Esposito

Sede: Centro Polifunzionale Studenti - Via Garruba, n. 1 – 70121 Bari

Tel.: 080/5714321/4358/4384

Fax: 080/5714896

e-mail: maria.esposito@uniba.it

 


Art. 1 - Descrizione del Corso di Studio

 

Il Corso di Studio (CdS) magistrale in “Relazioni Internazionali e Studi Europei” (LM-52) è volto a formare professionalità altamente qualificate che, mettendo a frutto le loro competenze multidisciplinari, possano analizzare compiutamente i fenomeni internazionalistici ed europei, in linea con la tradizione classica degli studi in Scienze politiche. Il CdS, che a partire dall’anno accademico 2019-2020 presenta una revisione dell’ordinamento e della denominazione avente l’obiettivo di pervenire a un aggiornamento e a un miglioramento dei contenuti formativi, si pone in diretta continuità con corsi di base orientati allo studio del sistema internazionale ed europeo caratterizzati da un approccio interdisciplinare. Il CdS punta a rafforzare le competenze già acquisite e a fornirne ulteriori anche attraverso una metodologia orientata all’analisi, all’applicazione di conoscenze e alla ricerca. Inoltre, offre un adeguato livello di flessibilità mediante la previsione di insegnamenti in alternativa tra i quali lo studente può compiere scelte personalizzate. Gli insegnamenti hanno l’obiettivo di consentire agli studenti di comprendere i collegamenti tra fenomeni di natura geopolitica, storica, giuridica, economica, geografica, statistico-demografica e storico-politologica di respiro internazionale. Le diverse alternative previste nell’offerta formativa sono coordinate tra loro per garantire l’equilibrio tra i vari ambiti disciplinari. Siffatta formazione multidisciplinare è completata altresì dallo sviluppo di buone capacità comunicative in almeno due lingue straniere.

La didattica tradizionale frontale è integrata da un approccio pratico volto a stimolare la partecipazione attiva degli studenti con diversi strumenti (determinati dal docente responsabile dell’insegnamento in funzione della specificità di quest’ultimo), come: simulazioni di casi, redazione di paper, seminari di cui possono essere relatori anche esperti esterni dei settori oggetto dei corsi. I seminari, sempre seguiti dal dibattito, hanno il precipuo scopo di offrire un valore aggiunto alla didattica per sviluppare il senso critico degli studenti e rafforzarne le capacità comunicative. All’interno dei corsi, quando possibile, sono previsti anche seminari in lingua con la partecipazione di docenti o esperti stranieri.

Per arricchire la formazione degli studenti e consentire loro di acquisire specifiche competenze applicative è prevista un’esperienza di tirocinio curriculare, a cui sono dedicati 10 CFU, da svolgersi presso enti pubblici o privati ed indirizzata a creare un collegamento reale con il mondo del lavoro già nell’ambito della frequenza del CdS. Per rafforzare il collegamento tra attività formativa e mondo del lavoro 2 CFU sono dedicati ad “altre conoscenze utili per l’inserimento nel mondo del lavoro” che consentiranno allo studente di seguire seminari o laboratori.

Infine, per completare la preparazione teorica e pratica è prevista l’elaborazione e la redazione di una tesi di laurea da discutere nella prova finale. La tesi di laurea deve rispondere a caratteristiche quantitative e qualitative che dimostrino la maturazione da parte dello studente di un’approfondita conoscenza teorica suscettibile di sviluppi pratici, in funzione degli sbocchi professionali relativi al settore delle relazioni internazionali e degli studi europei.

 

 

Art. 2 - Obiettivi formativi specifici del Corso di Studio e descrizione del percorso formativo


Il CdS è orientato principalmente alla preparazione di “funzionari esperti in relazioni internazionali”. L’obiettivo è, infatti, quello di formare specialisti in grado di analizzare approfonditamente e criticamente i diversi sistemi politici, le relazioni che intercorrono tra essi, le aree e le ragioni delle tensioni e dei conflitti, le modalità delle risoluzioni di tali conflitti, il ruolo delle Organizzazioni internazionali nello scenario politico ed economico internazionale, con particolare riferimento all’Unione europea, nonché le criticità relative al processo di globalizzazione e le nuove linee di tendenza delle relazioni internazionali.

Coerentemente con gli obiettivi previsti per la classe di appartenenza LM52, questo CdS comprende insegnamenti appartenenti a diversi ambiti disciplinari; segnatamente, quello economico, storico, politologico, sociologico e giuridico con particolare attenzione ai profili internazionali ed europei. Nell’ambito del percorso formativo sono state introdotte una serie di alternative tra diversi insegnamenti, anche di aree differenti, sia nell’ambito delle attività caratterizzanti sia di quelle affini. Questa flessibilità consente a ogni studente di scegliere tra queste alternative le discipline più aderenti ai propri interessi e alle proprie aspirazioni professionali. Nell’effettuare questa scelta lo studente può tenere conto della circostanza che alcuni insegnamenti si riferiscono a materie oggetto di esame nei concorsi per la carriera diplomatica, per il ruolo di esperti funzionari del Ministero degli affari esteri oltre che per l’accesso in organizzazioni internazionali. Inoltre, nel percorso formativo si è ritenuto opportuno dare particolare rilievo alla formazione linguistica, trattandosi di un elemento essenziale delle competenze di un esperto in relazioni internazionali; pertanto si è reso obbligatorio lo studio dell’inglese avanzato e di almeno un’altra lingua a scelta.

Grazie a una formazione multidisciplinare che offre gli strumenti per analizzare le dinamiche delle relazioni internazionali e europee, il CdS forma professionalità con capacità comunicative, abilità negoziali e competenze di gestione di situazioni complesse nel contesto delle relazioni internazionali ed europee. La multidisciplinarietà caratterizzante il CdS consente peraltro di sviluppare le capacità di analisi critica dei vari fenomeni di natura giuridica, storica, economica, demografica, e storico-politologica, che si manifestano nel contesto internazionale ed europeo. Si favorisce, altresì, lo sviluppo di capacità comunicative sia in italiano che nelle lingue straniere insegnate.

Tra le funzioni svolte dalle figure professionali formate attraverso questo CdS possono essere annoverati: la rappresentanza di interessi pubblici o privati nelle sedi internazionali ed europee; la programmazione, l’organizzazione, il monitoraggio e la valutazione dell’attuazione di attività relative alla gestione dei conflitti, ai processi di democratizzazione e di peace-building; alla tutela dei diritti individuali; nonché alla programmazione e gestione di attività inerenti alle relazioni internazionali, con particolare riferimento alle problematiche di tipo geopolitico, sociale ed economico nonché ai contesti di mediazione politico-culturale.

Gli sbocchi occupazionali privilegiati sono: la carriera diplomatica, nonché la carriera nelle organizzazioni internazionali (come l’ONU e l’Unione europea), nelle organizzazioni non governative a vocazione internazionale, negli uffici a proiezione internazionale di organizzazioni ed enti pubblici e privati nazionali, negli uffici incaricati della gestione delle relazioni internazionali e dei rapporti con l’UE delle pubbliche Amministrazioni.

 

 

Art. 3 - Risultati di apprendimento attesi

 

Conoscenza e capacità di comprensione

Al termine del percorso formativo lo studente apprenderà gli elementi specialistici delle aree di studio previste (giuridica, economica, politologica, statistico-demografica, sociologica, linguistica), oltre ad acquisire la conoscenza dei più recenti sviluppi teorici e metodologici nelle discipline previste dall’ordinamento didattico.

In particolare sarà in possesso di una solida preparazione multidisciplinare delle tematiche riguardanti le relazioni internazionali, con particolare riguardo a quelle europee.

Lo studente acquisirà altresì conoscenze e capacità di comprensione che estendano e rafforzino quelle tipicamente associate al percorso di studi triennale e che consentano di elaborare e applicare conoscenze originali nell’ambito delle politiche e delle organizzazioni internazionali, anche con un approccio di ricerca scientifica.

In particolare lo studente sarà in possesso di conoscenze approfondite dei sistemi politici e delle relazioni che intercorrono tra essi, delle tensioni e dei conflitti internazionali, oltre che delle modalità delle risoluzioni dei conflitti stessi, del ruolo delle organizzazioni internazionali, con particolare riguardo all’Unione europea e delle linee di tendenza dei processi di globalizzazione.

Gli obiettivi formativi proposti comprendono sia la trattazione dei fondamenti delle diverse discipline, sia temi di approfondimento più specifici. Al fine di conseguire i risultati attesi sono utilizzate differenti modalità didattiche che affiancano le lezioni frontali. Nell’ambito di ogni insegnamento, nel rispetto dell’autonomia didattica, ciascun docente determina gli strumenti più appropriati in funzione delle specificità didattiche. Gli insegnamenti nei quali ciò è possibile (soprattutto in quelli a carattere giuridico) tendono a prevedere laboratori di esercitazione impostati secondo il modello dei “case study” mentre nell’ambito delle discipline di carattere quantitativo si fa ricorso a esercitazioni in cui si applicano metodi di analisi a dati e informazioni di carattere economico e statistico-demografico. Particolare rilievo è attribuito, in molti casi, alla modalità didattica del “problem solving”, alternando le lezioni frontali con approfondimenti a carattere seminariale nei quali sperimentare i contenuti teorici forniti. Nell’ambito di alcuni insegnamenti si fa ricorso altresì ad ulteriori metodologie didattiche, tra le quali compaiono il mentoring e il ricorso a materiali audiovisivi illustrativi e di approfondimento. La riflessione critica e il feedback da parte degli studenti sono promossi anche attraverso la presentazione di relazioni su temi specifici e la realizzazione di lavori di gruppo (intesi a rafforzare la collaborazione tra studenti) oltre che mediante le interazioni e i dibattiti in aula. La riflessone critica è stimolata anche attraverso seminari interdisciplinari organizzati nel Dipartimento di Scienze politiche che coinvolgono più insegnamenti del CdS.

Le conoscenze sono verificate nel corso delle attività proprie di ciascun insegnamento secondo modalità indicate nelle rispettive schede. In particolare tra le modalità con cui sono verificate le conoscenze attese compaiono le seguenti: partecipazione attiva alle lezioni (anche mediante la presentazione di relazioni), partecipazione attiva ai seminari, prove intermedie, prova d’esame finale orale e/o scritta.

 

Capacità di applicare conoscenza e comprensione

Lo studente svilupperà capacità di comprensione nei campi oggetto di studio e sarà in grado di applicare le conoscenze in maniera tale da consentirgli sia di dimostrare un approccio professionale al lavoro, sia di continuare proficuamente gli studi (ad es. in Master di secondo livello e in Dottorati di ricerca).

Possiederà competenze adeguate per affrontare concretamente l’attività professionale nel campo delle relazioni internazionali, nel campo delle rappresentanze diplomatiche e consolari e nelle ONG a vocazione internazionale.

Lo studente sarà anche in grado di: applicare le conoscenze acquisite nella direzione, programmazione, organizzazione, gestione, monitoraggio e valutazione delle politiche internazionali e dei processi geopolitici; comprendere e risolvere problemi nuovi e non consueti soprattutto nell’ambito dei processi di peace-building, di mediazione culturale e di tutela dei diritti individuali; integrare le conoscenze e gestire la complessità nella programmazione e realizzazione di progetti e attività relativi alle relazioni internazionali, con particolare riferimento alle problematiche di tipo geopolitico, sociale ed economico nonché ai contesti di mediazione politico-culturale.

In particolare tra le modalità con cui sono verificate le capacità di applicare conoscenza e comprensione, da dimostrare anche mediante la elaborazione di ipotesi di analisi di problematiche concrete e di individuazione delle possibilità di loro risoluzione, compaiono le seguenti: esame di casi, presentazione di relazioni durante le lezioni e realizzazione di attività di gruppo.

 

Autonomia di giudizio

Il laureato magistrale è capace di integrare le conoscenze e gli strumenti di analisi acquisiti per individuare, affrontare e gestire gli elementi di complessità propri dei fenomeni internazionali; giudicare autonomamente i dati e le informazioni raccolte in merito alla dimensione internazionale dei fenomeni oggetto di valutazione; esprimere valutazioni autonome sul contesto internazionale di riferimento sulla base delle informazioni disponibili, pur se limitate o incomplete, ricorrendo anche alla valutazione degli aspetti etici e di responsabilità individuale e collettiva.

Questi obiettivi di apprendimento sono conseguiti attraverso le attività di didattica frontale e i seminari interdisciplinari basati sulla collaborazione tra docenti.

I risultati dell’apprendimento sono oggetto di verifica sulla base del contributo dei singoli studenti alle attività e ai relativi risultati.

L’autonomia di giudizio viene sviluppata trasversalmente da tutte le discipline tramite la partecipazione ad attività seminariali, la preparazione di elaborati, e l’attività assegnata dal docente relatore per la preparazione della dissertazione finale.

La verifica dell’acquisizione dell’autonomia di giudizio avviene tramite la valutazione finale degli insegnamenti e la valutazione del grado di autonomia e capacità di lavorare, anche in gruppo, durante le attività seminariali e il lavoro di preparazione e presentazione della prova finale.

 

Abilità comunicative

Il laureato magistrale è in grado di esprimersi con sicurezza attraverso l’uso di un lessico specialistico proprio delle discipline storico-politico-internazionali; trasmettere l’esito di analisi e valutazioni critiche, anche collettive, in modo chiaro ed esaustivo, in funzione del tipo di interlocutore, mediante l’opportuno mezzo di comunicazione, come, ad esempio, la stesura di un rapporto, un seminario informativo o la presentazione di lavori a convegni di natura sia specialistica sia divulgativa.

Le abilità comunicative-relazionali sono sviluppate trasversalmente in tutte le discipline durante le attività didattiche, quelle seminariali e le attività formative che prevedono una partecipazione attiva dello studente, attraverso la preparazione di relazioni e documenti scritti e l’esposizione orale dei medesimi e/o di testi o documenti proposti dal docente. L’acquisizione delle abilità comunicative è formata anche tramite la redazione e la presentazione della dissertazione finale.

La verifica dell’acquisizione di abilità comunicative avviene tramite la valutazione della capacità di comprensione, espositiva e argomentativa dello studente nell’ambito delle attività formative e seminariali e della prova finale.

 

Capacità di apprendimento

L’impegno in termini di elaborazione critica delle nozioni e delle metodologie acquisite nel biennio consente ai laureati magistrali di maturare un’autonoma capacità di studio e di apprendimento, tale da favorirne l’avanzamento delle conoscenze e delle competenze. Ciò anche in una prospettiva di intraprendere un successivo percorso di studio ed approfondimento in ciascuno degli ambiti disciplinari attinenti alle relazioni internazionali, pure con riferimento alla possibilità di accedere al dottorato di ricerca.

Le capacità di apprendimento sono sviluppate nel percorso di studio nel suo complesso, con riguardo in particolare allo studio individuale previsto, alla preparazione di progetti individuali e all’attività svolta per la preparazione della prova finale.

Queste capacità sono formate negli insegnamenti teorici e in seminari tematici, anche trasversali a detti insegnamenti, che prevedono la partecipazione attiva degli studenti individualmente e in gruppo.

La capacità di apprendimento viene valutata attraverso forme di verifica continua durante le attività formative, richiedendo, in molti casi, anche la presentazione di elaborazioni e ricerche su dati da costruire individualmente o in attività di gruppo, mediante l’attività di tutorato nello svolgimento di progetti individuali e mediante la valutazione della capacità di auto-apprendimento maturata durante lo svolgimento degli insegnamenti. 

 

 

Art. 4 - Codifiche Istat delle professioni, profili professionali, funzioni in un contesto di lavoro, competenze associate alle funzioni e sbocchi occupazionali

 

Codifiche Istat delle professioni

 

1. Specialisti in risorse umane - (2.5.1.3.1)

2. Esperti nello studio, nella gestione e nel controllo dei fenomeni sociali - (2.5.3.2.1)

3. Specialisti in scienza politica - (2.5.3.4.3)

4. Ricercatori e tecnici laureati nelle scienze politiche e sociali - (2.6.2.7.2).

 

Profili professionali

 

Esperto in relazioni internazionali ed europee

 

Funzione in un contesto di lavoro

L’esperto in relazioni internazionali ed europee svolge attività di analisi e valutazione degli effetti delle politiche anche economiche e delle normative internazionali ed europee sugli attori istituzionali, sugli operatori economici e sugli individui. Monitora gli eventi dello scenario internazionale ed europeo per valutare le modalità di attuazione più opportune per l’organismo di cui tutela gli interessi. Programma e monitora progetti ed attività nell’ambito di processi di democratizzazione, peace-buiding e tutela dei diritti individuali nel contesto della cooperazione internazionale ed europea. Rappresenta e mantiene relazioni tra l’organismo di appartenenza e organismi stranieri, internazionali e dell’Unione europea.

 

Competenze associate alle funzioni

Ottima conoscenza della lingua inglese e di almeno una seconda lingua straniera; approfondite conoscenze in ambito geopolitico, giuridico, storico, politologico ed economico con respiro internazionale; ottime capacità di interazione con esperti di altri ambiti come il diritto e l’economia; problem-solving; ottime capacità negoziali; ottime abilità comunicative.

 

Sbocchi occupazionali

- Organizzazioni non governative a vocazione internazionale;

- Uffici a proiezione internazionale di organizzazioni ed enti pubblici e privati;

- Organizzazioni che si occupano della promozione e della tutela dei diritti umani;

- Pubbliche Amministrazioni (come ministeri, regioni o comuni, in cui l’esperto trova idonea collocazione nell’ambito di uffici che mantengono relazioni di respiro internazionale o rapporti sistematici con l’Unione europea);

- Università ed enti o istituti di ricerca pubblici e privati, compresi i centri di studi.

 

Funzionario di relazioni internazionali

 

Funzione in un contesto di lavoro

Le figure professionali rientranti in questa categoria svolgono attività di tutela e di promozione degli interessi di cui è portatrice l’Organizzazione di appartenenza. A seconda delle competenze assegnate loro nel contesto dell’Organizzazione di riferimento possono svolgere compiti di analisi, monitoraggio, valutazione, assistenza, intermediazione e negoziazione relativamente a uno o più settori di carattere economico, giuridico, politico. Possono essere responsabili o coordinatori di iter amministrativi o di attività di progettazione o esecuzione di programmi internazionali e/o europei.

 

Competenze associate alla funzione

Ottima conoscenza della lingua inglese e di almeno una seconda lingua straniera; approfondite conoscenze in ambito giuridico, storico, politologico ed economico; ottime capacità di interazione con esperti di altri ambiti come il diritto e l’economia; ottima padronanza di strumenti di analisi e pianificazione strategica; problem-solving; grandi capacità negoziali; ottime abilità comunicative.

 

Sbocchi occupazionali

Funzionario di organizzazioni internazionali quali, ad esempio, l’Unione Europea (nel cui ambito è possibile accedere con concorso a diverse Istituzioni come la Commissione europea, il Consiglio dell’Unione o il Parlamento europeo oltre che a specifiche agenzie), le Nazioni Unite e i suoi Istituti specializzati, l’Organizzazione mondiale del commercio.

 

Funzionario della carriera diplomatica

 

Funzione in un contesto di lavoro

I funzionari associati a tale categoria professionale svolgono attività diplomatiche nelle sedi preposte all’estero (ambasciate, consolati e istituti di cultura italiani) o negli uffici centrali del Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale. Un’ulteriore possibilità di svolgimento di tale funzione deriva anche dall’istituzione del Servizio europeo per l’azione esterna dell’Unione europea.

 

Competenze associate alla funzione

Ottime conoscenze dell’inglese e di altre lingue straniere, ottime competenze nell’ambito giuridico in particolare del diritto internazionale e dell’Unione europea, dell’ambito storico in particolare delle relazioni internazionali, degli ambiti economico, geopolitico, geografico, politologico e sociale necessarie ad accedere tramite concorso pubblico alla carriera diplomatica per svolgere mansioni politiche e/o amministrative specifiche delle distinte figure professionali del contesto della diplomazia.

 

Sbocchi occupazionali

Servizio diplomatico della Repubblica Italiana (si accede tramite concorso).

Servizio europeo azione esterna dell’Unione europea (si accede tramite concorso).

 

 

Art. 5 – Conoscenze richieste per l’accesso e modalità di ammissione

 

L’ammissione al CdS è libera secondo quanto indicato nel Manifesto degli Studi dell’Università di Bari Aldo Moro.

L’accesso al CdS è subordinato al possesso della laurea di primo livello (o altro titolo conseguito all’estero, se riconosciuto) ed alla verifica della preparazione personale iniziale.

Possono essere ammessi al CdS:

a) i laureati nella classe di laurea 15/dm 509; L 36/dm 270 - Scienze politiche e delle relazioni internazionali;

b) i laureati in corsi di studio quadriennali in Scienze politiche, Giurisprudenza ed Economia e Commercio;

c) i laureati nelle classi di laurea:

• 2/dm 509 E 31/dm 509; L 14/dm 270 - Scienze dei servizi giuridici;

• 3/dm 509; L 12/dm 270 - Mediazione linguistica;

• 6/dm 509; L 39/dm 270 - Servizio sociale;

• 14/dm 509; L 20/dm 270 - Scienze della comunicazione;

• 17/dm 509; L 18/dm 270 - Scienze dell’economia e della gestione aziendale;

• 19/dm 509; L 16/dm 270 - Scienze dell’amministrazione e dell’organizzazione;

• 28/dm 509; L 33/dm 270 - Scienze economiche;

• 35/dm 509; L 37/dm 270 - Scienze sociali per la cooperazione, lo sviluppo e la pace;

• 36/dm 509; L 40/dm 270 - Sociologia;

• 38/dm 509; L 42/dm 270 - Storia;

• 39/ dm 509; L 15/dm 270 - Scienze del turismo;

d) coloro che siano in possesso di Diploma di laurea in Giurisprudenza nelle classi 31-22/S-102/S dm 509; LMG/01/dm 270;

e) coloro che siano in possesso di altro titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto equipollente ai sopramenzionati dalla normativa vigente; 

f) coloro che nel loro precedente percorso di studi abbiano maturato complessivamente almeno 72 CFU nei Settori scientifico disciplinari compresi nelle seguenti aree:

- almeno 16 CFU in area giuridica: IUS/01; IUS/02; IUS/04; IUS/07, IUS/09; IUS/08; IUS/10; IUS/11; IUS/13; IUS/14; IUS/17; IUS/20; IUS/21;

- almeno 16 CFU in area storico-politica: M-STO/02; M-STO/04; SPS/02; SPS/03; SPS/06;

- almeno 16 CFU in area economico-statistica: SECS-P/01; SECS-P02; SECS-P/03; SECS-P/04; SECS-P/06; SECS-S/01; SECS-S/04; SECS-S05;

- almeno 8 CFU in area politologica: SPS/01; SPS/04;

- almeno 8 CFU in area sociologica: SPS/07; SPS/08; SPS/09; SPS/11;

- almeno 8 CFU in area linguistica: L-LIN/04; L-LIN/12;

g) ai fini dell’iscrizione, tutti gli studenti, a prescindere dal titolo di studio posseduto, devono avere conoscenza della lingua inglese o francese al livello B1.

L’adeguatezza della preparazione personale iniziale degli studenti che richiedono l’iscrizione al primo anno, anche relativamente alla conoscenza a livello almeno B1 di una lingua dell’Unione Europea diversa dall’italiano, sarà verificata dalla Giunta del Consiglio di Interclasse ovvero da una Commissione  all’uopo  nominata. In particolare, si terrà conto del voto di laurea conseguito e del curriculum formativo. Gli studenti in possesso di uno dei Diplomi di laurea indicati nelle lettere da a) a e), che abbiano conseguito un voto pari almeno a 90/110 e certifichino la conoscenza di una lingua dell’Unione Europea diversa dall’italiano saranno considerati in possesso dei requisiti di accesso. Gli studenti che abbiano conseguito un voto inferiore a 90/110 sosterranno un colloquio per la verifica della preparazione personale iniziale. Qualora questa non sia ritenuta sufficiente, la Commissione indicherà individualmente allo studente le lacune da colmare e le modalità da seguire per l’eventuale recupero. Invece, gli studenti che non sono in possesso del requisito linguistico dovranno superare una prova di verifica di lingua inglese o francese, gestito da una apposita Commissione, al cui superamento è subordinata l’immatricolazione. Nel caso in cui gli studenti non superino la prova, essi potranno seguire le modalità di recupero delle carenze segnalate dalla commissione e parteciparvi nelle sessioni successive. Non è consentita l’immatricolazione con debito formativo.

Tutti coloro che intendono immatricolarsi al CdS dovranno attenersi a quanto specificamente indicato dalle “Linee guida per la verifica dei requisiti di accesso e della personale preparazione” pubblicate sul sito del Dipartimento e compilare preliminarmente l’apposito modulo di preimmatricolazione, al fine di consentire alla Giunta di Interclasse di verificare i requisiti curriculari, le conoscenze linguistiche e l’adeguatezza della preparazione personale iniziale.

 

 

Art. 6 - Riconoscimento di attività pregresse o di crediti formativi universitari (CFU)

 

La Giunta del Consiglio di Interclasse delibera sul riconoscimento totale o parziale dei CFU acquisiti dallo studente in altro CdS dell’Università di Bari Aldo Moro, ovvero nello stesso o altro CdS di altra Università.

In particolare, sono riconosciuti automaticamente i CFU corrispondenti agli esami del CdS aventi stessa o analoga denominazione, mentre per gli insegnamenti appartenenti allo stesso SSD, ma aventi altra denominazione, il suddetto riconoscimento avviene in modo totale o parziale previa valutazione di congruità con il piano di studi e con gli obiettivi formativi specifici del CdS.

Per gli studenti che si trasferiscono da altro CdS appartenente alla medesima classe (LM-52), la quota di CFU relativi al medesimo SSD direttamente riconosciuti non potrà essere inferiore al 50% di quelli già maturati.

Nel “Regolamento per la valutazione della carriera degli studenti” sono indicati in dettaglio i criteri di riconoscimento e di eventuale obsolescenza.

 

 

Art. 7 - Numero massimo di crediti formativi extrauniversitari riconoscibili

 (Legge n. 240/2010, art. 14)

 

Il CdS potrà riconoscere, secondo la normativa vigente, fino a un massimo di 12 ulteriori CFU certificati individualmente, complessivamente tra corsi di I e II livello (laurea triennale e laurea magistrale), previa valutazione da parte della Giunta del Consiglio d’Interclasse, per:

- specifiche attività formative svolte nei cicli di studio presso gli Istituti di istruzione della Pubblica Amministrazione;

- conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello post-secondario, alla cui progettazione e realizzazione l’Università abbia concorso, in ragione della loro coerenza, totale o parziale, rispetto agli obiettivi degli insegnamenti del CdS. In particolare, possono essere riconosciuti crediti, secondo le regole su esposte, conseguiti nei Corsi di Master di I e II livello, corsi di perfezionamento, corsi di specializzazione, dottorato di ricerca.

Il Dipartimento può stipulare con Istituzioni rappresentative delle realtà professionali del mondo del lavoro specifiche Convenzioni che comportino un’abbreviazione del CdS nei limiti di 12 CFU. 

Nel “Regolamento per la valutazione della carriera degli studenti” sono indicati in dettaglio i criteri di riconoscimento.

 

 

Art. 8 - Piano di Studio

PRIMO ANNO

 

AREA

ATTIVITA’ DIDATTICHE

CFU

TAF

1

politologica

SPS/01 - Geofilosofia europea

o

SPS/04 - Geopolitica delle relazioni internazionali

8

 

CARATTERIZZANTE

2

giuridica

IUS/13 - Organizzazione internazionale

 

IUS/13 –Tutela Internazionale dei diritti umani

 

8

CARATTERIZZANTE

3

economica

SECS-P/06 - Economia internazionale

o

M-GGR/02 - Geografia economico-politica

8

CARATTERIZZANTE

4

linguistica

L-LIN/04 - Lingua e traduzione - lingua francese – corso avanzato

o

L-LIN/07 - Lingua e traduzione - lingua spagnola

o

L-LIN/14 - Lingua e traduzione - lingua tedesca

8

CARATTERIZZANTE

5

storica

M-STO/02 - Storia dell’Europa Orientale

o

SPS/06 - Storia dei trattati e politica internazionale

 

8

AFFINE

 

6

giuridica ed economica

IUS/ 11 - Diritti umani e geopolitica delle religioni

o

IUS/20 - Filosofie giuridiche e religioni del Medio ed Estremo Oriente

o

IUS/20 - Migrations, borders and Human Rights

o

SECS-P/02 - Economia dello sviluppo

o

IUS/01 – Diritto privato europeo

8

AFFINE

7

storica ed economica

SPS/06 - Storia dei Paesi del Mediterraneo

o

SECS-P/12 - Economia e politica dell’integrazione europea

o          

SPS/02 – Geopolitics and political relations of the Euro-Med Region

8

CARATTERIZZANTE

8

-

Disciplina a scelta dello studente

8

ALTRE

9

-

Tirocinio

10

ALTRE

10

-

Altre conoscenze utili per l’inserimento nel mondo del lavoro

2

ALTRE

SECONDO ANNO

 

AREA

ATTIVITA’ DIDATTICHE

CFU

TAF

11

linguistica

L-LIN/12 - Lingua e traduzione - lingua inglese - corso avanzato

8

CARATTERIZZANTE

12

economico- statistica

SECS-P/06 - Politiche economiche europee

o

SECS-S/04 - Dinamiche demografiche migrazioni e sviluppo

8

AFFINE

13

giuridica

IUS/14 - Diritto della concorrenza dell’Unione Europea: mercati e imprese

o

IUS/14 - Relazioni esterne dell’Unione Europea

8

CARATTERIZZANTE

14

sociologica

 

SPS/09 – Global economy and society

o

SPS/11 - Stati, mobilità, confini         

8

CARATTERIZZANTE

15

-

Prova finale

12

ALTRE

 

 

Totale Crediti Formativi Universitari (CFU)

120

 

Il piano di studio è comune per tutti gli iscritti al CdS.

Non sono previsti blocchi d’iscrizione.

Gli studenti dovranno indicare gli esami in alternativa e a scelta che intendono sostenere attraverso la procedura prevista dal sistema ESSE3.

Gli insegnamenti a scelta possono essere individuati, nell’ambito dei CdS di pari livello, tra gli insegnamenti attivati dal Dipartimento di Scienze politiche e dall’Università di Bari Aldo Moro.

 

 

Art. 9 - Acquisizione di CFU nell’ambito di “Altre conoscenze utili per l’inserimento nel mondo del lavoro”

 

Al fine di rafforzare il collegamento tra attività formativa e mondo del lavoro, gli studenti dovranno acquisire i CFU dedicati alle “Altre conoscenze utili per l’inserimento nel mondo del lavoro” tramite la frequenza di attività che includono “Laboratori” formativi professionalizzanti per la predisposizione di curriculum vitae e lettere motivazionali, per la preparazione a colloqui di lavoro, laboratori di progettazione, nonché attività seminariali con esperti da tenersi anche in una lingua straniera. Tali iniziative possono essere svolte nell’ambito del Dipartimento e/o in collaborazione con altre strutture dell’Università di Bari Aldo Moro.

Inoltre, tali 2 CFU o loro frazioni possono essere riconosciuti per:

- partecipazione a seminari e convegni;

- certificazioni linguistiche;

- certificazioni di abilità informatiche;

- certificazioni di attività svolte presso enti pubblici o privati;

- certificazioni di attività svolte nell’ambito del servizio civile;

- eccedenza di CFU conseguiti all’estero nell’ambito del programma Erasmus o assimilabili;

- partecipazione a viaggi studio organizzati da un docente del Dipartimento di Scienze

  politiche con il patrocinio dell’Università di Bari Aldo Moro.

 

 

Art. 10  - Riconoscimento di insegnamenti sostenuti come esami fuori piano e fuori media

 

Gli studenti iscritti al CdS possono conseguire CFU per insegnamenti fuori media e fuori piano di studi presso qualsiasi CdS dell’Università di Bari Aldo Moro entro i limiti stabiliti dal “Regolamento didattico di Ateneo”.

 

 

Art. 11 - Studenti impegnati a tempo parziale

 

All’atto dell’immatricolazione è data la possibilità ad ogni studente di scegliere il proprio status. In particolare, all’atto dell’immatricolazione o di iscrizione ad anni successivi al primo, lo studente lavoratore o comunque impossibilitato, per comprovate ragioni personali, economiche o sociali, alla frequenza a tempo pieno delle attività didattiche, può optare per specifici percorsi formativi caratterizzati da una diversa scansione temporale.

 

 

Art. 12 - Attività di tirocinio

 

Il percorso formativo del CdS prevede un tirocinio obbligatorio per un totale di 250 ore, che devono essere svolte in un periodo complessivo non superiore a 6 mesi e a cui consegue l’attribuzione di 10 CFU. Il tirocinio formativo, che si svolge secondo quanto prescritto da un apposito “Regolamento”, è un’esperienza finalizzata ad agevolare le opportunità professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro, e a realizzare momenti di alternanza tra studio e attività professionale nell’ambito dei processi formativi.  Tale esperienza di tirocinio per gli studenti del CdS rappresenta una reale opportunità di crescita e di acquisizione di competenze.

Il tirocinio si svolge all’interno di Istituzioni, Enti, Servizi, Organizzazioni di carattere pubblico, privato e no-profit, che svolgono attività rilevanti nell’ambito delle relazioni internazionali e che sono convenzionati con il Dipartimento. In particolare, a partire dall’a.a. 2017-2018, grazie al Protocollo d’Intesa tra l’Università di Bari e il Corpo Consolare di Puglia, Basilicata e Molise, gli studenti possono svolgere i tirocini anche presso strutture facenti parte di tale organizzazione.

Gli studenti ricevono assistenza nella organizzazione e nello svolgimento dell’attività di tirocinio dalle strutture del Dipartimento di afferenza del CdS, tramite l’attività di un docente Delegato e di personale amministrativo dedicato

Il monitoraggio delle attività realizzate viene svolto dal CdS raccogliendo ed elaborando i risultati di due questionari, entrambi compilabili on-line. Il primo concerne la valutazione dei tirocini da parte degli studenti, che avviene obbligatoriamente al termine dell’esperienza svolta, mentre il secondo concerne la valutazione obbligatoria da parte del tutor dell’Ente ospitante, al termine del periodo di supervisione.

 

 

Art. 13 - Attività di tutorato

 

Ad ogni docente è assegnato un gruppo di studenti iscritti al primo anno, che gli sono affidati per tutta la durata del percorso di studi. I docenti tutor sono un costante punto di riferimento a cui questi possono rivolgersi per ricevere aiuto per organizzare lo studio, per superare eventuali criticità e per conseguire il titolo di studio nei tempi previsti. Il tutorato a cura dei docenti è svolto con regolarità durante tutto l’anno durante gli orari di ricevimento preventivamente stabiliti e pubblicizzati sulle rispettive pagine personali, poste all’interno del sito del Dipartimento.

Il tutorato per attività didattiche integrative, propedeutiche e di recupero è svolto da dottorandi, dottori di ricerca, assegnisti e/o altri soggetti dotati di specifica preparazione e selezionati mediante la partecipazione a specifici bandi; i tutor sono richiesti dal Dipartimento e attribuiti dall’Amministrazione centrale anche grazie a forme di cofinanziamento a carico del Dipartimento stesso. L’attività svolta dai tutor consiste nell’assistere gli studenti nella preparazione di uno o più esami tramite la frequenza di attività formative propedeutiche, integrative e di recupero, realizzate nella forma di colloqui individuali o di iniziative formative di gruppo.

 

 

Art. 14 - Mobilità internazionale degli studenti

 

I criteri e le modalità per garantire l’esercizio della mobilità internazionale degli studenti sono disciplinati nell’ambito del “Regolamento di Ateneo per la mobilità degli studenti Erasmus+”, nonché delle regole predisposte per le altre iniziative previste dall’Ateneo.

 

 

Art. 15 - Modalità di frequenza

 

La frequenza ai corsi non è obbligatoria, ma fortemente consigliata.

 

 

Art. 16 - Organizzazione delle attività didattiche

 

Gli insegnamenti hanno durata semestrale.

Gli eventuali insegnamenti a moduli previsti  nel CdS possono avere durata annuale.

Le attività didattiche sono svolte, di norma, nell’arco di 13 settimane per ogni semestre e impegnano un numero diverso di settimane in funzione del numero di CFU assegnati ad ogni insegnamento.

Si consegue un singolo CFU:

- per ciascun insegnamento, con 8 ore di lezione frontale più 17 ore di rielaborazione personale;

- per ciascuna eventuale attività di esercitazione, con 12 ore di lavoro in aula più 13 ore di rielaborazione personale;

- per le attività stage/tirocinio, con 25 ore di attività formative.

Per la partecipazione ad ogni seminario e convegno, fino ad 8 ore, si consegue 0,25 CFU.

 

 

 

Art. 17 - Calendario didattico

 

Le attività didattiche relative al primo semestre hanno inizio la seconda decade di settembre e terminano la seconda decade di dicembre.

Le attività didattiche relative al secondo semestre hanno inizio la seconda decade di febbraio e si concludono entro la terza decade di maggio.

 

 

 

Art. 18 - Verifiche dell’apprendimento

 

Le verifiche dell’apprendimento si svolgono attraverso prove di esame orale e/o scritto, che consistono nella somministrazione di quesiti relativi ad aspetti teorici e disciplinari dell’insegnamento. Nel corso dell’anno alcuni docenti sperimentano forme di verifica integrative quali prove in itinere ed esoneri progressivi che non rappresentano titolo per l’acquisizione di CFU, ma i cui risultati possono essere tenuti in considerazione in sede di definizione del voto di esame. Le modalità con cui si perviene alla valutazione del profitto individuale dello studente, che è espressa mediante una votazione in trentesimi per ciascun esame, sono indicate nelle schede dei singoli insegnamenti.

Il numero di appelli previsto durante un anno accademico è ordinariamente di 9. Straordinariamente possono essere introdotti ulteriori appelli, che vengono indicati nel calendario didattico.

La collocazione temporale degli appelli è prevista dal calendario didattico di ciascun anno accademico.

 

 

Art. 19 - Prova finale e conseguimento del titolo

 

Lo studente è ammesso a discutere la tesi di laurea dopo aver acquisito 108 CFU.

Alla prova finale sono attribuiti 12 CFU.

Il titolo di laurea è conferito previo superamento di una prova finale, consistente nella elaborazione, presentazione e discussione di una dissertazione scritta, redatta in modo originale dallo studente sotto la guida di un relatore. La discussione dell’elaborato finale avviene in seduta pubblica di fronte alla Commissione di laurea.

L’argomento dell’elaborato di laurea è scelto nell’ambito di uno degli insegnamenti attivati, d’intesa con il docente responsabile dell’insegnamento, che sovrintende alla sua preparazione.  Nella elaborazione della dissertazione, lo studente, attenendosi a quanto esplicitato in apposite “Linee guida” pubblicate sul sito del Dipartimento, dovrà dare prova delle proprie capacità di riflessione critica, di analisi delle fonti, di chiarezza nella esposizione e di padronanza degli strumenti della comunicazione.

La prova finale deve rispondere a caratteristiche quantitative e qualitative fondate su una conoscenza teorica suscettibile di sviluppi pratici, che dimostri, con riferimento all’insegnamento scelto dal candidato, l’acquisizione delle conoscenze previste dagli obiettivi formativi del CdS.

La prova finale può svolgersi in una delle lingue straniere previste dal piano degli studi. Parimenti in lingua straniera può essere redatto l’elaborato finale.

La Commissione valuta il profitto individuale del candidato, avendo riguardo al suo curriculum, alla qualità dell’elaborato ed allo svolgimento della prova finale. Le modalità con cui si perviene alla valutazione del profitto individuale dello studente per la prova finale, che è espressa in centodecimi con eventuale lode, sono indicate nello specifico “Regolamento della prova finale”.

Le sessioni di laurea sono tre per ciascun anno solare. La loro collocazione temporale è prevista dal calendario didattico di ciascun anno accademico.

 

 

Art. 20 - Valutazione della didattica

 

I singoli insegnamenti sono sottoposti alla valutazione degli studenti mediante la compilazione di un questionario anonimo. I dati raccolti sono elaborati e resi pubblici sul sito web di Ateneo (http://reportanvur.ict.uniba.it:443/birt/run?__report=Anvur_Qd.rptdesign). Gli organi collegiali e individuali di Dipartimento e di Interclasse (tra cui la Commissione Paritetica Docenti Studenti e il Gruppo per l’Assicurazione della Qualità), oltre ai singoli docenti, analizzano i dati raccolti per promuovere iniziative di miglioramento del CdS.

 

 

Art. 21 - Norme transitorie e finali

 

Per tutto quanto non contemplato nel presente Regolamento didattico e per le norme generali di funzionamento del CdS si rinvia alle norme di legge, allo “Statuto”, al “Regolamento generale” e al “Regolamento didattico” dell’Università degli Sudi di Bari Aldo Moro.

 

 

 

PER ACCEDERE ALLE SCHEDE DEGLI INSEGNAMENTI DELL’OFFERTA DIDATTICA EROGATA CLICCARE IL SEGUENTE LINK:

https://www.uniba.it/ricerca/dipartimenti/scienze-politiche/didattica/corsi-di-laurea/rise/offertaformativa/2019-2020/erogata

 

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pubblicato il 24/05/2019 ultima modifica 12/06/2023