Un calendario che racconta l’inclusione. Ogni giorno, ogni istante

Un calendario che racchiude il “noi”, il nostro tempo e la bellezza di riscoprire parole che bisbigliano affetto, riflessione, valore del prossimo. Per un anno intero, fissato al muro, ovunque fosse guardato, osservato, letto, respirato, il (primo) Calendario dell’Inclusione 2019 ha questi pochi, brevi, semplici segni distintivi che sottendono e condensano un’idea d’inclusione “costante nel tempo”.

Ogni giorno, ogni momento, senza distinzioni, senza “differenze”, senza un lunedì in salita, un mercoledì energico o un sabato festoso.

Solo una parola: inclusione, tradotta e raffigurata dalle mani nel linguaggio LIS a far da filo conduttore per ogni mese.

Un messaggio comunicativo racchiuso in una lunga sequenza di giorni che scandiscono le nostre vite, intervallato da un colore diverso ogni mese e da unaGiornata posta in evidenza, dedicata a parole che sprigionano tutta la loro intensa vitalità: abbraccio (gennaio), lentezza (febbraio), felicità (marzo) e via via sfogliando per un anno intero.

Un messaggio comunicativo affiancato da brevi citazioni di autori che, per un istante, catturano lo sguardo e invitano alla riflessione, facendosi tesoro per la nostra ordinaria quotidianità.

Completano i tasselli, volti di studenti che ben volentieri potremmo definire “diffusori silenziosi d’inclusività”, ognuno testimone diretto, seppure per dar vita ad un semplice calendario, di come fare inclusione sia possibile.

Tutto qua.

Senza grandi pretese, il Calendario dell’Inclusione, promosso dall’Università degli Studi di Bari (Ufficio Disabilità/DSA), vuole raccontare semplicemente questo. Non resta che accogliere l’invito ad osservarlo, leggerlo, condividerlo. E per chi ne avesse voglia anche “viverlo”.

Prof.ssa Chiara Maria GEMMA

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pubblicato il 16/01/2019 ultima modifica 09/05/2022