Laboratorio di Neuropsicologia Clinica

Laboratorio di Neuropsicologia Clinica

Il Laboratorio di neuropsicologia clinica ha lo scopo di aumentare le conoscenze in merito ai deficit cognitivi associati ai disturbi di tipo psicotico, responsabili di una significativa compromissione del funzionamento quotidiano. Per questo aspetto della malattia non c'è una cura pienamente soddisfacente e indagare i meccanismi cerebrali di soggetti sani e di pazienti potrebbe aiutare a individuare interventi mirati ad un trattamento più efficace.

• La valutazione neuropsicologica

La somministrazione della batteria di test neuropsicologici e di questionari avviene in due sessioni e si protrae per un tempo totale di circa due ore. Tutti i test sono condotti in maniera standardizzata, con un ordine di somministrazione uniforme per tutti i soggetti. I test utilizzati indagano intelligenza, memoria verbale e non verbale, working memory, attenzione, funzioni esecutive e social cognition e permettono di tracciare un profilo di funzionamento cognitivo. Inoltre, questionari specifici sono implementati per indagare gli eventuali eventi di vita stressanti la storia familiare, la presenza di eventuali complicazioni ostetriche e anomalie dello sviluppo, l’abuso di alcol e di sostanze stupefacenti.

Le valutazioni neuropsicologiche vengono effettuate su:

• pazienti affetti da schizofrenia e disturbo bipolare
• persone a rischio di sviluppare patologie psichiatriche
• familiari di primo grado di pazienti affetti da psicosi
• volontari che non presentano alcune malattia di tipo psichiatrico e neurologico

La partecipazione ai nostri studi è indagata con un breve colloquio conoscitivo, durante il quale sono fornite descritte le procedure sperimentali.

I soggetti ad alto rischio per psicosi e al primo episodio.

La presa in carico del soggetto ad alto rischio per psicosi o all’esordio della patologia avviene attraverso una serie continuativa ed intensiva di contatti a livello territoriale volti ad identificare tale popolazione di soggetti.

-          Durante i primi contatti, il soggetto riceve una completa valutazione multi professionale dei suoi problemi clinici e psicosociali.

-          Verificata l’esistenza di una condizione di alto rischio per schizofrenia e/o disturbo bipolare, ed effettuata la valutazione del funzionamento personale e sociale, vengono attivati per il paziente ed i suoi familiari interventi di natura multi professionale con il coinvolgimento nel trattamento non solo dello psichiatra, ma anche di altre figure professionali.

-          Per quanto riguarda i soggetti al primo episodio di psicosi, vengono erogati interventi psicoeducativi e psicoterapici; in presenza di compromissioni del funzionamento personale e sociale di livello moderato/grave, sono erogati interventi riabilitativi.

In particolare, il percorso descritto è suddiviso nelle seguenti fasi:

• Psicoterapia

Un percorso di psicoterapia in soggetti ad alto rischio clinico di psicosi ha lo scopo di prevenire o ritardare la transizione nella psicosi conclamata.

Un intervento realizzato precocemente ha infatti l’obiettivo di sostenere il paziente nel preservare un senso di sé e delle proprie capacità, prevenendo la demoralizzazione e la perdita di autostima, con un conseguente miglioramento del funzionamento personale e sociale.

La psicoterapia cognitiva è un intervento psicologico concepito per consentire alle persone di stabilire dei legami tra i pensieri, i sentimenti o le azioni e i loro sintomi attuali o pregressi, e di rivalutare le proprie percezioni e convinzioni.

La scelta di intraprendere un percorso psicoterapeutico viene effettuata sin dal momento della presa in carico, ma può essere valutata anche in un momento successivo, durante la terapia di supporto psicologico. In questo caso, sarà concordato con il paziente la possibilità di interrompere un trattamento di supporto e intraprenderne uno di tipo psicoterapeutico, sulla base dei bisogni, delle richieste e del quadro clinico.

I trattamenti psicoterapici, a qualunque orientamento si ispirino, sono erogati da professionisti specializzati e forniscono un valido aiuto in soggetti a rischio di transizione in psicosi.

Sono, quindi, previste 24 sedute psicoterapeutiche individuali con un contatto tra paziente e terapeuta di tipo settimanale nei primi tre mesi dalla presa in carico.

Sarà poi il terapeuta, in accordo con il paziente e insieme all’équipe di lavoro, a valutare la necessità di proseguire il trattamento sulla base del quadro psicopatologico in atto.

• La riabilitazione socio-cognitiva

Vi sono numerose evidenze circa i benefici che i pazienti cronici e al primo episodio psicotico possano trarre da un protocollo di riabilitazione cognitiva.

In particolar modo, per quanto riguarda i pazienti all’esordio di malattia, sembra che il training cognitivo sia efficace nella produzione di migliori risultati per quanto riguarda il funzionamento lavorativo, l’accettazione del senso di sé e il funzionamento cognitivo e sociale (Eack SM et al., 2009).

Per i pazienti sono previsti  interventi di training cognitivo computerizzato, mediante il pacchetto COGPACK. Questo tipo di intervento si realizza il più precocemente possibile rispetto al momento della presa in carico e ha una durata di 12 settimane, in cui sono previste 24 ore di training cognitivo, scandite in due sessioni settimanali, ciascuna della durata di circa 60 minuti.

Contatti:

Barbara Gelao, Ph.D.

Raffaella Romano, Ph.D.

Tel. +39 0805593204

E- Mail  neuropsicologia.gnp@gmail.com