Call for Papers Quaderni 2018 - Cultura e saperi per un nuovo umanesimo

Riccardo Pagano
(a cura di)
Cultura e saperi  per un nuovo umanesimo

Quaderni degli Annali del Dipartimento ionico invitano docenti universitari, ricercatori, assegnisti, dottori di ricerca, dottorandi e esperti interessati ad inviare contributi in italiano e/o in inglese per la prossima pubblicazione avente come titolo Cultura e saperi  per un neoumanesimo.

Riprendere e ricomprendere il significato del sostantivo femminile cultura non è un mero esercizio retorico, specialmente nell’attuale società caratterizzata da meticciamenti e contaminazioni  spesso non indolori.

Nella Storia dell’educazione nell’antichità, lo storico H. I. Marrou riprende il significato della parola cultura nell’originario senso latino, ovvero come “forma personale della vita dello spirito”, rifiutando l’assimilazione di essa alla parola tedesca Kultur che, nell’accezione degli etnografi e degli antropologi, propriamente vuol dire civiltà.

Questa coincidenza di significato tra cultura e civiltà (vedi E. B. Taylor Primitive Culture del 1871) non è condivisibile per molteplici ragioni non ultima per il pericolo di incorrere nella deriva illuministica che considera la civiltà come ideale di progresso e tende a considerare la cultura in contrapposizione al concetto di natura  Secondo tale lettura nella cultura è inclusa ogni creazione e realizzazione umana. Essa, allora, non è tanto la coltivazione (dal latino colĕre), il coltivare, far crescere, la cura in generale dei giovani, la loro educazione fatta di conoscenze, tradizioni, saperi che appartengono ad un popolo come sua carta di identità, quanto l’insieme dei costumi, delle credenze, degli atteggiamenti, dei valori, degli ideali e delle abitudini delle diverse popolazioni o società del mondo, ovvero quella che viene chiamata civiltà e che concerne sia l’individuo sia la collettività di cui egli fa parte. In questo modo, così come esistono diversi gradi della civiltà, si giustificano culture superiori e inferiori.

Con la cultura intesa, invece, nel suo significato più nobile “Cultura, non è possedere un magazzino ben fornito di notizie, ma è la capacità che la nostra mente ha di comprendere la vita, il posto che vi teniamo, i nostri rapporti  con gli altri uomini. Ha cultura chi ha coscienza di sé e del tutto, chi sente la relazione con tutti gli altri esseri […] Basta vivere da uomini, cioè cercare di spiegare a se stessi il perché delle azioni proprie e altrui, tenere gli occhi aperti, curiosi su tutto e tutti, sforzarsi di capire; ogni giorno di più l’organismo di cui siamo parte, penetrare la vita con tutte le nostre forze di consapevolezza, di passione, dì volontà; non addormentarsi, non impigrire mai; dare alla vita il suo giusto valore in modo da essere pronti, secondo le necessità, a difenderla o a sacrificarla. La cultura non ha altro significato (A. Gramsci) si deve/ono declinare il/i sapere/i. Anch’essi, infatti, contribuiscono alla cultura dell’essere uomo, dunque, all’umanizzazione, ovvero ad un neoumanesimo per il XXI secolo.

È su questo rapporto tra cultura, sapere/i e neoumanesimo che i Quaderni intendono indagare.

I contributi, in forma di saggio per un minimo di 15.000 battute fino ad  un massimo di 40.000 battute (spazi e note comprese), dovranno pervenire al curatore entro  il 15/02/2018 all’indirizzo: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. . Nella lettera di accompagnamento l’autore dovrà indicare le sue generalità e l’indicazione del recapito per le comunicazioni; in allegato dovrà essere trasmesso il file in formato word. Si raccomanda agli autori di seguire scrupolosamente i criteri redazionali indicati nel sito

I contributi saranno valutati con un processo di peer reviewing in modalità double blind, secondo le modalità previste dal Regolamento per la pubblicazione sulle collane del Dipartimento Jonico. Le valutazioni, siano esse positive o negative, verranno comunque trasmesse agli autori.

È possibile partecipare anche inviando recensioni di non più di 4.000 battute a testi, volumi, saggi e riviste afferenti al tema monografico. Esse verranno sottoposte a revisione editoriale da parte della redazione dei Quaderni che comunicherà agli interessati eventuali modifiche da apportare.

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pubblicato il 29/03/2020 ultima modifica 29/03/2020