Regolamento didattico SA a.a. 2018 - 2019

REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI STUDIO MAGISTRALE IN

SCIENZE DELLE AMMINISTRAZIONI - SA

CLASSE DI LAUREA LM-63

 A.A. 2018-2019

 

 

Nome del Corso di Studio

Scienze delle Amministrazioni

Nome del Corso di Studio in inglese

Science of Administration

Classe di Laurea

LM-63

Tipologia di Corso

Laurea magistrale di durata biennale

Dipartimento di riferimento

Scienze Politiche

Sede delle attività didattiche

Piazza C. Battisti, 1 – 70121 Bari

Corso Italia, 23 – 70121 Bari

Indirizzo internet

http://www.uniba.it/ricerca/dipartimenti/scienze-politiche/didattica/Attivita-didattica/SA-LM-63

Coordinatore del Corso di Studio

Prof.ssa Anna Paterno,

e-mail: anna.paterno@uniba.it

Segreteria Didattica e Servizi agli studenti

Responsabile: Dott.ssa Nicoletta Racanelli

Sede: Via Suppa, 9 – 70 121 Bari

Tel.: 080/5717809

e-mail: nicoletta.racanelli@uniba.it

e-mail: intcl.scienzepolitiche @uniba.it

Segreteria Studenti

Responsabile:  Sig.ra Maria Esposito

Sede: Centro Polifunzionale Studenti - Via Garruba, n. 1 – 70121 Bari

Tel.: 080/5714321/4358/4384

Fax: 080/5714896

e-mail: maria.esposito@uniba.it

 


Art. 1 - Descrizione del Corso di Studio

 

Il Corso di Studio magistrale in Scienze delle Amministrazioni (Classe LM-63) intende fornire allo studente una approfondita formazione specialistica nel campo delle amministrazioni pubbliche e della gestione di impresa.

L’approccio prescelto per tale scopo è di natura multidisciplinare, poiché l’integrazione tra saperi normativi e saperi analitico-scientifici appare indispensabile per garantire una conoscenza non settoriale e non unilaterale degli apparati amministrativi e delle loro pratiche operative.

Pertanto, ad una attenta e approfondita formazione riguardante i profili giuridico-formali è affiancata, al fine di assicurare una esaustiva comprensione dei fenomeni organizzativi, una altrettanto accurata preparazione nell’ambito dei saperi economico, politico-istituzionale, sociologico e statistico-demografico.

La presenza di statuti disciplinari e approcci metodologici differenti è il vero tratto distintivo di questo percorso di studi che mette gli studenti nella condizione di acquisire conoscenze di una complessità pari alla varietà funzionale e strutturale degli apparati tecnico-burocatico moderni e consente loro di poter orientare in modo efficace e consapevole l’agire organizzativo.

Nel CdS è prevista attenzione anche alla formazione linguistica. Pertanto, è stata stabilita la frequenza di un laboratorio linguistico volto a rafforzare le capacità dello studente nella lingua di studio prescelta. Laddove possibile, sono previsti seminari in lingua con la partecipazione di docenti o esperti stranieri.

Si è ritenuto, inoltre, che una preparazione teorica di alto profilo non possa prescindere da un tirocinio obbligatorio. Il tirocinio rappresenta un indiscutibile arricchimento del percorso formativo, ponendo in essere una strategia che, consentendo agli studenti di sperimentare una situazione reale di lavoro, li sostenga nella riflessione e nella crescita professionale. Il tirocinio rappresenta una occasione preziosa per creare quel raccordo, sempre auspicato, tra università e mondo del lavoro, raccordo di cui si avvantaggiano sia gli studenti, sia il mondo delle amministrazioni e delle imprese e, conseguentemente, la realtà locale nel suo insieme. Nello specifico il tirocinio consente agli studenti di:

- arricchire le proprie competenze professionali e sperimentare una occasione formativa in ordine alla socializzazione del lavoro;

- sperimentare l’applicazione degli orientamenti generali appresi alla variabilità e complessità delle situazioni e condizioni in cui operano gli apparati amministrativi;

- sviluppare, in conseguenza dell’esperienza pratica, una prontezza e adeguatezza di giudizio necessaria all’espletamento delle funzioni di direzione di organizzazioni complesse.

Le attività formative che caratterizzano il profilo del CdS sono supportate dalle attività di ricerca svolte dai docenti che si possono evincere dalle pagine ad essi dedicate nel sito web del Dipartimento.

 

 

Art. 2 - Obiettivi formativi specifici del Corso di Studio e descrizione del percorso formativo

 

Il CdS è pluridisciplinare. La scelta effettuata dal Dipartimento è motivata da un’approfondita analisi del fabbisogno formativo, dalla quale si ricava che, generalmente, gli studenti che si iscrivono ai CdS del Dipartimento aspirano a una solida preparazione di base che integri diversi approcci scientifici e metodologici, e solo in una minoranza di casi hanno già ben chiaro lo sbocco formativo e/o occupazionale verso cui tendere.

Il CdS intende fornire allo studente conoscenze avanzate e specialistiche per una formazione tecnico-giuridico-economica nel campo delle istituzioni pubbliche nazionali e ed europee, nonché nel campo dei servizi pubblici e delle imprese private di gestione dei servizi stessi.

L’obiettivo specifico è la formazione di figure professionali esperte in grado di svolgere attività nell’ambito del sistema pubblico e di quello delle imprese quanto alla governance e alla gestione di organizzazioni complesse, nonché alla gestione dei servizi interni alle organizzazioni e ai servizi pubblici.

Coerentemente con gli obiettivi e nel rispetto delle indicazioni relative alla classe di laurea di appartenenza, il CdS coinvolge i seguenti ambiti disciplinari: economico, politico-istituzionale, sociologico e statistico-demografico e linguistico. Si è, peraltro, ritenuto opportuno dare particolare rilievo alla formazione giuridico-amministrativa, ritenendo la relativa competenza centrale nel descritto quadro formativo.

L’organizzazione del CdS consente l’attivazione di specifici profili, disciplinati nel regolamento didattico, sulla base di indirizzi professionalizzanti rilevanti per il territorio di riferimento e per l’inserimento dei laureati nel mercato del lavoro in una prospettiva di integrazione delle amministrazioni europee.

 

 

Art. 3 - Risultati di apprendimento attesi

 

Conoscenza e capacità di comprensione

Il laureato magistrale conoscerà gli elementi specialistici delle aree di studio previste dall’ordinamento didattico e acquisirà una comprensione multidisciplinare della gestione e dell’organizzazione, in particolar modo nella pubblica amministrazione.

Gli obiettivi formativi proposti sono raggiunti con le lezioni frontali, le attività laboratoriali e i seminari interdisciplinari svolti nel Dipartimento. Le modalità di verifica dei risultati di apprendimento attesi possono comprendere, oltre all’esame finale, altre eventuali forme di valutazione, descritte nelle schede dei singoli insegnamenti.

 

Capacità di applicare conoscenza e comprensione

Il laureato magistrale acquisirà la capacità di applicare le conoscenze apprese nei diversi momenti formativi, sia nel corso delle attività didattiche, secondo le modalità previste dai singoli insegnamenti, sia nello svolgimento del tirocinio, delle attività multidisciplinari previste dal Dipartimento e della preparazione della prova finale.

Tra le modalità con cui sono verificate le capacità attese possono comparire le seguenti:

- analisi di casi;

- presentazione di ricerche durante i corsi;

- realizzazione di progetti di gruppo.

 

Autonomia di giudizio

Il CdS intende fornire al laureato la capacità di giudicare consapevolmente l’efficienza, l’efficacia, la coerenza, la legittimità, la plausibilità e l’accettabilità sociale dei processi decisionali tipici delle organizzazioni e delle imprese pubbliche e private, avendo la capacità di distinguere tra le conseguenze che ogni processo decisionale comporta per la struttura in nome e nell’interesse della quale si agisce ed il proprio personale sistema di valori.

Conseguentemente, al termine degli studi, il laureato magistrale acquisirà la capacità di raccogliere ed interpretare i dati relativi al proprio campo di studio tanto da poter formulare giudizi autonomi e riflessioni coerenti sui temi che investono la sfera delle attività di governo, della pubblica amministrazione, delle organizzazioni private aventi come scopo il profitto e delle organizzazioni del terzo settore. A tale proposito, nel CdS, viene dato il dovuto risalto al processo di formazione delle decisioni di interesse sia pubblico, che privato, nelle sue fasi: progettazione, scelta delle alternative possibili, deliberazione, applicazione, investendo cioè aspetti sia tecnici, sia politici, sia burocratici. L’impostazione generale del CdS è finalizzata a stimolare l’autonomia di giudizio quale frutto naturale della sua caratterizzazione multidisciplinare e dell’integrazione disciplinare evidenziata dalla presenza di insegnamenti specialistici. 

Questi obiettivi di apprendimento sono conseguiti attraverso forme di didattica frontale e seminari interdisciplinari basati sulla collaborazione tra docenti. I risultati dell’apprendimento sono oggetto di verifica sulla base del contributo dei singoli studenti alle attività e ai relativi risultati.
L’autonomia di giudizio si sviluppa trasversalmente nell’ambito di tutte le diverse discipline tramite la partecipazione ad attività seminariali, la redazione di elaborati e la preparazione della tesi di laurea con la guida del docente relatore.

La verifica dell’autonomia di giudizio avviene in più momenti: nel corso dello svolgimento dei singoli insegnamenti, anche grazie alla partecipazione ad attività seminariali, in cui si valutano la capacità di critica e la capacità di lavorare in gruppo dei discenti, nonché in occasione delle singole prove di esame di ciascun insegnamento e, infine, durante la preparazione della tesi di laurea e della sua discussione nella prova finale.

 

Abilità comunicative

Il laureato, confrontandosi con vari ambiti, maturerà competenze tali da consentirgli di formulare riflessioni, individuare problemi e prospettare soluzioni facendo ricorso ai diversi linguaggi nei quali si articola il rapporto tra società, istituzioni, amministrazioni pubbliche e organizzazioni e imprese private. Le abilità comunicative conseguite dal laureato lo metterà in grado sia di confrontarsi con interlocutori di natura specialistica, quali gli attori di processi decisionali e il personale, sia, più ampiamente, di sviluppare una comunicazione consapevole ed informata attorno a tematiche relative alle caratteristiche del processo di elaborazione delle politiche pubbliche o private, comunicazione che sappia coinvolgere anche interlocutori non specialisti, ovvero gli utenti e i cittadini, che di tali politiche sono i destinatari. Il bagaglio delle abilità comunicative è inoltre completato dalla presenza di uno tra quattro insegnamenti linguistici avanzati a scelta, tesi a facilitare la proiezione internazionale dei rapporti lavorativi e culturali.

Le abilità comunicative-relazionali sono sviluppate trasversalmente in tutte le discipline durante le attività seminariali e le attività formative che possono prevedere una partecipazione attiva dello studente attraverso la elaborazione di relazioni scritte e/o l’esposizione orale delle medesime e/o di testi proposti dal docente. L’acquisizione di tali abilità viene ulteriormente rafforzata tramite la redazione e la presentazione della tesi finale.

La verifica dell’acquisizione delle abilità comunicative avviene tramite la valutazione delle capacità di comprensione, espositiva e argomentativa dello studente nell’ambito delle attività formative e seminariali, nel corso dell’esperienza di tirocinio, nonché tramite la preparazione e la presentazione della tesi finale.

 

Capacità di apprendimento

Il CdS fornisce al laureato magistrale conoscenze metodologiche in differenti campi delle scienze sociali mettendolo in condizione di acquisire completa autonomia di apprendimento sia teorico, sia pratico. Tale risultato appare strettamente indispensabile sia per intraprendere possibili successivi percorsi di studio (Master di secondo livello e Dottorato di ricerca), sia acquisire competitività nel mondo del lavoro potendo aspirare a ricoprire funzioni specialistiche. La padronanza degli strumenti di metodo, infatti, garantisce autonomia di studio ed efficacia dell’azione professionale.
Le capacità di apprendimento sono sviluppate nel percorso di studio nel suo complesso, con riguardo in particolare allo studio individuale previsto, alla preparazione di progetti individuali e all’attività svolta ai fini della prova finale.

Queste capacità sono formate negli insegnamenti teorici e in seminari tematici, anche trasversali a detti insegnamenti, che prevedono la partecipazione attiva dello studente individualmente e in gruppo.
La capacità di apprendimento viene valutata attraverso forme di verifica continua durante le attività formative, richiedendo la presentazione di elaborazioni e ricerche su dati da costruire individualmente o in attività di gruppo, mediante l’attività di tutorato nello svolgimento di progetti individuali e mediante la valutazione della capacità di auto-apprendimento maturata durante lo svolgimento dei corsi.

 

 

Art. 4 - Codifiche Istat delle professioni, profilo professionale, funzioni in un contesto di lavoro, competenze associate alle funzioni e sbocchi occupazionali

 

Codifiche Istat delle professioni

 

1. Specialisti della gestione nella Pubblica Amministrazione - (2.5.1.1.1)

2. Specialisti del controllo nella Pubblica Amministrazione - (2.5.1.1.2)

3. Specialisti in risorse umane - (2.5.1.3.1)

 

Profili professionali

 

Specialista delle scienze gestionali

 

Funzioni in un contesto di lavoro

Tale figura opera nella Pubblica Amministrazione con l’obiettivo di utilizzare le conoscenze esistenti in materia di gestione e controllo delle attività organizzative.

In particolare, coordina le attività degli uffici dell’Amministrazione statale e locale, delle Aziende autonome, delle Università, degli Enti di ricerca e del Servizio Sanitario Nazionale. Formula proposte e pareri ai dirigenti da cui dipende funzionalmente, cura l’attuazione dei progetti, delle attività amministrative e delle procedure affidate, coordinando le attività del personale subordinato.
Inoltre, verifica, controlla e fornisce assistenza sulla corretta applicazione delle leggi e dei regolamenti dello Stato sia per la parte della popolazione interessata, sia per l’Amministrazione Pubblica. Si occupa, infine, della gestione del personale.

 

Competenze associate alle funzioni

- Analisi delle politiche pubbliche

- Economia applicata e politica economica

- Modelli e tecniche organizzative

- Gestione del personale

- Diritto pubblico, privato, del lavoro e relazioni industriali

- Modelli di burocrazia e di impresa.

 

Sbocchi occupazionali

- Amministrazioni pubbliche centrali

- Amministrazioni pubbliche locali 

- Strutture di formazione

- Enti di ricerca.

 

 

Art. 5 - Requisiti e modalità di ammissione

 

L’ammissione al CdS è libera secondo quanto indicato nel Manifesto degli studi dell’Università di Bari Aldo Moro. L’accesso al CdS è subordinato al possesso della laurea di primo livello (o altro titolo conseguito all’estero, se riconosciuto) ed alla verifica della preparazione personale iniziale.

Possono essere ammessi al CdS:

a) Coloro che siano in possesso di laurea triennale in una delle seguenti classi:

  •     2/dm 509; L-14/dm 270 - Scienze dei servizi giuridici;
  •     3/dm 509; L-12/dm 270 – Mediazione linguistica;
  •     5/dm 509; L-10/dm 270 – Lettere;
  •     6/dm 509; L-39/dm 270 - Servizio sociale;
  •   11/dm 509; L-11/dm 270 - Lingue e culture moderne;
  • 13/dm 509; L-1/dm 270 - Beni culturali;
  • 14/dm 509; L-20/dm 270 - Scienze della comunicazione;
  • 15/dm 509; L-36/dm 270 – Scienze politiche e delle relazioni internazionali;
  • 17/dm 509; L-18/dm 270 - Scienze dell’economia e della gestione aziendale;
  • 19/dm 509; L-16/dm 270 – Scienze dell’Amministrazione e dell’organizzazione;
  • 28/dm 509; L-33/dm 270 - Scienze economiche;
  • 29/dm 509; L-5/dm 270 - Filosofia;
  • 30/dm 509; L-6/dm 270 - Geografia;
  • 31/dm 509; L-14/dm 270 - Scienze dei servizi giuridici;
  • 34/dm 509; L-24/dm 270 -  Scienze e tecniche psicologiche;
  • 35/dm 509; L-37/dm 270 -  Scienze sociali per la cooperazione, lo sviluppo e la pace;
  • 36/dm 509; L-40/dm 270 - Sociologia;
  • 37/dm 509; L-41/dm 270 - Statistica;
  • 38/dm 509; L-42/dm 270 - Storia;
  • 39/dm 509; L-15/dm 270 - Scienze del turismo;

b) i laureati in Corsi di Studio quadriennali in Scienze politiche, Giurisprudenza ed Economia e Commercio;

c) coloro che siano in possesso di Diploma di Laurea Specialistica o Magistrale (o equipollenti ai sensi della normativa vigente) cui si accede dalle triennali presenti nel precedente elenco;

d)  coloro che siano in possesso di Diploma di laurea in Giurisprudenza nelle classi 31-22/S-102/S dm 509; LMG-01/dm 270.

e) coloro che siano in possesso di altro titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo ai sopramenzionati dalla normativa vigente.

Possono altresì essere ammessi al CdS gli studenti che nel loro precedente percorso di studi abbiano maturato complessivamente almeno 72 CFU nei Settori scientifico disciplinari compresi nelle seguenti aree:

- almeno 16 CFU in area giuridica nei settori scientifico-disciplinari: IUS/01; IUS/02; IUS/04; IUS/07; IUS/08; IUS/09; IUS/10; IUS/11; IUS 13; IUS/14; IUS/17; IUS/20; IUS/21.

- almeno 24 CFU in area storico-politico-sociale nei settori scientifico-disciplinari: M-STO/02; M-STO/04; SPS/01; SPS/02; SPS/03; SPS/04; SPS/06; SPS/07; SPS/08; SPS/09; SPS/11.

- almeno 24 CFU in area economico-statistica nei settori scientifico-disciplinari: SECS-P/01; SECS-P/02; SECS-P/03; SECS-P/06; SECS-P/07; SECS-P/08; SECS-P/10; SECS-S/01; SECS-S/03; SECS-S/04; SECS-S/05.

- almeno 8 CFU in area linguistica nei settori scientifico-disciplinari: L-LIN/04; L-LIN-12.

L’adeguatezza della preparazione personale iniziale di tutti coloro che chiedono l’iscrizione al primo anno sarà verificata dalla Giunta del Consiglio di Interclasse, ovvero da una commissione  all’uopo nominata dal Consiglio di Dipartimento. In particolare, si terrà conto del voto di laurea conseguito e del curriculum formativo. Gli studenti in possesso di uno dei Diplomi di laurea indicati nelle lettere da a) a e) che abbiano conseguito un voto pari almeno a 90/110 saranno considerati in possesso dei requisiti di accesso. Tutti gli altri studenti sosterranno un colloquio per la verifica della preparazione personale iniziale. Qualora questa non sia ritenuta sufficiente la commissione indicherà allo studente le lacune da colmare individualmente. Non è consentita l’immatricolazione con debito formativo.

Tutti coloro che intendono immatricolarsi al CdS dovranno attenersi a quanto specificamente indicato dalle “Linee guida per i requisiti di accesso e per le modalità di ammissione” pubblicate sul sito web del Dipartimento e, compilare preliminarmente l’apposito modulo di preiscrizione, al fine di consentire alla Giunta di Interclasse di verificare i requisiti curriculari e l’adeguatezza della preparazione personale iniziale.

 

 

 

Art. 6 - Riconoscimento di attività pregresse o di crediti formativi universitari (CFU)

 

La Giunta del Consiglio di Interclasse delibera sul riconoscimento totale o parziale dei CFU acquisiti dallo studente in altro CdS della stessa Università, ovvero nello stesso o altro CdS di altra Università.

In particolare, sono riconosciuti automaticamente i CFU corrispondenti agli esami del CdS aventi stessa o analoga denominazione, mentre per gli insegnamenti appartenenti allo stesso SSD, ma aventi altra denominazione, il suddetto riconoscimento avviene in modo totale o parziale, previa valutazione di congruità con il piano di studi e con gli obiettivi formativi specifici del CdS.

Per gli studenti che si trasferiscono da altro CdS appartenente alla medesima classe (LM-63), la quota di CFU relativi al medesimo SSD direttamente riconosciuti non potrà essere inferiore al 50% di quelli già maturati.

Nel “Regolamento per il riconoscimento dei CFU richiesti dagli studenti” sono indicati in dettaglio i criteri di riconoscimento ed eventuali obsolescenza.

 

 

Art. 7 - Massimo numero dei crediti formativi extrauniversitari riconoscibili

(Legge n. 240/2010, art. 14)

 

Il CdS potrà riconoscere, secondo la normativa vigente, fino a un massimo di 8 ulteriori CFU, imputabili all’ambito della “Disciplina a scelta dello studente”, previa valutazione da parte della Giunta di Interclasse, per:

- conoscenze e abilità professionali certificate individualmente ai sensi della normativa vigente;

- altre conoscenze e abilità professionali maturate in attività formative di livello post-secondario alla cui progettazione e realizzazione abbiano concorso Istituzioni universitarie, in ragione della loro coerenza, totale o parziale, rispetto agli obiettivi degli insegnamenti del CdS.

In particolare, possono essere riconosciuti CFU, secondo le regole succitate, conseguiti nei Corsi di Master di II livello, corsi di specializzazione, dottorato di ricerca.

Il Dipartimento può stipulare con Istituzioni rappresentative delle realtà professionali del mondo del lavoro specifiche Convenzioni che comportino un’abbreviazione di Corso nei limiti di 12 CFU. 

Nel “Regolamento per il riconoscimento dei CFU richiesti dagli studenti” sono indicati in dettaglio i criteri di riconoscimento.

 

 

Art. 8 - Piano di Studio

 

 

ATTIVITA’ DIDATTICHE

CFU

TAF

Area giuridica

IUS/09 – Diritto regionale e degli Enti locali

8

CARATTERIZZANTE

 

Area economica

SECS-P/06 Programmazione economica delle pubbliche amministrazioni

8

CARATTERIZZANTE

Area giuridica

IUS /01 Contratti e appalti nella pubblica Amministrazione

8

CARATTERIZZANTE

Area giuridica

IUS/10 Gestione delle Pubbliche Amministrazioni -  

8

CARATTERIZZANTE

Area statistico-demografica

SECS-S/04 – Demografia economica

8

CARATTERIZZANTE

Area linguistica

L-LIN/12 Lingua e traduzione-lingua inglese – corso avanzato (semestrale)

o

LIN/04 Lingua e traduzione-lingua francese - corso avanzato (semestrale)

7

AFFINE

-

Disciplina a scelta dello studente  

8

ALTRE

-

Laboratorio di lingua inglese

o

Laboratorio di lingua francese

3

ALTRE

-

Tirocinio

8

ALTRE

 

SECONDO ANNO

 

ATTIVITA’ DIDATTICHE

CFU

TAF

Area giuridica

IUS/09 Etica e trasparenza della Pubblica Amministrazione

o

IUS/14 Diritto della concorrenza dell’UE (in comune con RI)

8

CARATTERIZZANTE

Area giuridica

IUS/07 – Contrattazione collettiva

o

IUS/01 Diritto privato dell’Ambiente

8

CARATTERIZZANTE

Area politologica

SPS/01 - Teoria delle istituzioni politiche

8

AFFINE

Area sociologica

SPS/09 Modelli organizzativi e competenze

8

CARATTERIZZANTE

Area giuridica

IUS/17 Diritto penale delle Pubbliche Amministrazioni

8

AFFINE

-

Prova finale

14

ALTRE

 

TOTALE CFU

120

 

 

Il piano di studio è comune per tutti gli iscritti al CdS.

Non sono previsti blocchi d’iscrizione.

Gli studenti dovranno indicare gli esami in alternativa e a scelta che intendono sostenere secondo le modalità previste ed indicate dalla Segreteria Didattica.

Gli insegnamenti a scelta possono essere individuati, nell’ambito dei CdS di pari livello, tra gli insegnamenti attivati dal Dipartimento e dall’Università di Bari Aldo Moro.

 

 

Art. 9 - Studenti impegnati a tempo parziale

 

All’atto dell’immatricolazione è data la possibilità ad ogni studente di scegliere il proprio status. In particolare, all’atto dell’immatricolazione o di iscrizione ad anni successivi al primo, lo studente lavoratore o comunque impossibilitato, per comprovate ragioni personali, economiche o sociali, alla frequenza a tempo pieno delle attività didattiche, può optare per specifici percorsi formativi caratterizzati da una diversa scansione temporale.

 

 

Art. 10 - Riconoscimento di insegnamenti sostenuti come esami fuori piano e fuori media

 

Gli studenti possono conseguire CFU per insegnamenti fuori media e fuori piano di studi presso qualsiasi CdS dell’Università di Bari Aldo Moro entro i limiti stabiliti dal “Regolamento didattico di Ateneo”.

 

 

Art. 11 - Attività di tirocinio

 

Il percorso formativo del CdS prevede un tirocinio obbligatorio per un totale di 200 ore, che devono essere svolte in un periodo complessivo non superiore a 6 mesi a cui consegue l’attribuzione di 8 CFU. Il tirocinio formativo, che si svolge secondo quanto prescritto da un apposito regolamento è un’esperienza finalizzata ad agevolare le opportunità professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro e a realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro nell’ambito dei processi formativi.

Il tirocinio si svolge all’interno di Istituzioni, Enti, Servizi, Organizzazioni di carattere pubblico, privato e no-profit, in particolar modo negli uffici delle amministrazioni che si occupano di risorse umane, contratti, economato, etc. e che sono convenzionati con il Dipartimento.

L’esperienza di tirocinio per gli studenti del CdS rappresenta una reale opportunità di crescita e di acquisizione di competenze.

L’esperienza di tirocinio per gli studenti del CdS rappresenta una reale opportunità di crescita e di acquisizione di competenze.

Il monitoraggio delle attività realizzate viene svolto dal CdS raccogliendo ed elaborando i risultati di due questionari, entrambi compilabili on-line. Il primo concerne la valutazione dei tirocini da parte degli studenti, che avviene obbligatoriamente al termine dell’esperienza svolta, mentre il secondo concerne la valutazione obbligatoria da parte del tutor dell’Ente ospitante, alla conclusione del periodo di tirocinio.

 

 

Art. 12 - Attività di tutorato

 

Ad ogni docente è assegnato un gruppo di studenti iscritti al primo anno, che gli sono affidati per tutta la durata del percorso di studi. I docenti tutor sono un costante punto di riferimento a cui questi possono rivolgersi per ricevere aiuto per organizzare lo studio, per superare eventuali criticità e per conseguire il titolo di studio nei tempi previsti. Il tutorato a cura dei docenti è svolto con regolarità durante tutto l’anno durante gli orari di ricevimento preventivamente stabiliti e pubblicizzati sulle rispettive pagine personali, poste all’interno del sito web del Dipartimento.

Il tutorato per attività didattiche integrative, propedeutiche e di recupero è svolto da dottorandi, dottori di ricerca, assegnisti e/o altri soggetti dotati di specifica preparazione e selezionati mediante la partecipazione a specifici bandi; i tutor sono richiesti dal Dipartimento e attribuiti dall’Amministrazione centrale anche grazie a forme di cofinanziamento a carico del Dipartimento stesso. L’attività svolta dai tutor consiste nell’assistere gli studenti nella preparazione di uno o più esami tramite la frequenza di attività formative propedeutiche, integrative e di recupero, realizzate nella forma di colloqui individuali o di iniziative formative di gruppo.

 

 

Art. 13 - Mobilità internazionale degli studenti

 

I criteri e le modalità per garantire l’esercizio della mobilità internazionale degli studenti sono disciplinati nell’ambito del “Regolamento di Ateneo per la mobilità degli studenti Erasmus+”, nonché delle regole predisposte per le altre iniziative previste dall’Ateneo.

 

 

Art. 14 - Modalità di frequenza

 

La frequenza ai corsi non è obbligatoria, ma fortemente consigliata.

 

 

Art. 15 - Organizzazione delle attività didattiche

 

Gli insegnamenti hanno durata semestrale.

Gli insegnamenti di Lingua e traduzione-lingua inglese, Lingua e traduzione-lingua francese e gli insegnamenti in moduli previsti nel CdS possono avere durata annuale.

Le attività didattiche sono svolte, di norma, nell’arco di 13 settimane per ogni semestre e impegnano un numero diverso di settimane in funzione del numero di CFU assegnati ad ogni insegnamento.

Si consegue un singolo CFU:

- per ciascun insegnamento, con 8 ore di lezione frontale più 17 ore di rielaborazione personale;

- per ciascuna eventuale attività di esercitazione, con 12 ore di lavoro in aula più 13 ore di rielaborazione personale;

- per le attività stage/tirocinio, con 25 ore di attività formative.

 

 

Art. 16 - Calendario didattico

 

Le attività didattiche relative al primo semestre hanno inizio la terza settimana di settembre e terminano la prima settimana di dicembre.

Le attività didattiche relative al secondo semestre hanno inizio l’ultima settimana di febbraio e si concludono entro la fine di maggio.

 

 

Art. 17 - Verifiche dell’apprendimento

 

Le verifiche dell’apprendimento si svolgono attraverso prove di esame orale e/o scritto, che consistono nella somministrazione di quesiti relativi ad aspetti teorici e disciplinari dell’insegnamento. Nel corso dell’anno alcuni docenti sperimentano forme di verifica integrative quali prove in itinere ed esoneri progressivi che non rappresentano titolo per l’acquisizione di CFU, ma i cui risultati possono essere tenuti in considerazione in sede di definizione del voto di esame. Le modalità con cui si perviene alla valutazione del profitto individuale dello studente, che è espressa mediante una votazione in trentesimi per ciascun esame, sono indicate nelle schede dei singoli insegnamenti.

Il numero di appelli previsto durante un anno accademico è ordinariamente di 8. Straordinariamente possono essere introdotti ulteriori appelli, che vengono indicati nel calendario didattico.

I periodi previsti sono: gennaio/febbraio, marzo/aprile, giugno/settembre, ottobre/novembre e dicembre.

 

 

Art. 18 - Prova finale e conseguimento del titolo

 

Lo studente è ammesso a discutere la tesi di laurea dopo aver acquisito 106 CFU.

Alla prova finale sono attribuiti 14 CFU.

Il titolo di laurea è conferito previo superamento di una prova finale, consistente nella presentazione e nella discussione di un elaborato scritto in seduta pubblica alla presenza della Commissione di laurea. L’elaborato deve evidenziare l’acquisizione da parte del laureando di una adeguata capacità di comprensione ed analisi nelle materie previste dall’ordinamento e degli eventuali intrecci multidisciplinari. L’argomento dell’elaborato di laurea è scelto nell’ambito di uno degli insegnamenti attivati, d’intesa con il docente responsabile dell’insegnamento, che sovrintende alla preparazione dell’elaborato. L’elaborato finale deve rispondere a caratteristiche quantitative e qualitative fondate su una ricca conoscenza teorica suscettibile di sviluppi pratici, tenendo conto dunque del mercato lavorativo di sbocco peculiare del settore formativo di cui si tratta.

La Commissione valuta il profitto individuale del candidato, avendo riguardo al suo curriculum ed allo svolgimento della prova finale. Le modalità con cui si perviene alla valutazione del profitto individuale dello studente per la prova finale, che è espressa in centodecimi con eventuale lode, sono indicate nello specifico “Regolamento della prova finale”.

Le sedute di laurea sono generalmente previste nei mesi di marzo/aprile, luglio e ottobre/ novembre.

 

 

Art. 19 - Valutazione della didattica

 

I singoli insegnamenti sono sottoposti alla valutazione degli studenti mediante la compilazione di un questionario anonimo. I dati raccolti sono elaborati e resi pubblici sul sito web di Ateneo (http://reportanvur.ict.uniba.it:443/birt/run?__report=Anvur_Qd.rptdesign). Gli organi collegiali e individuali di Dipartimento e di Interclasse (tra cui la Commissione Paritetica Docenti Studenti e il Gruppo per l’Assicurazione della Qualità), oltre ai singoli docenti, analizzano i dati raccolti per promuovere iniziative di miglioramento del CdS.

 

 

Art. 20 - Norme transitorie e finali

 

Per tutto quanto non previsto nel presente Regolamento didattico e per le norme generali di funzionamento del CdS si rinvia alle norme di legge, allo “Statuto”, al “Regolamento generale” e al “Regolamento didattico” dell’Università degli Sudi di Bari Aldo Moro.

 

PER ACCEDERE ALLE SCHEDE DEGLI INSEGNAMENTI DELL’OFFERTA DIDATTICA EROGATA CLICCARE IL SEGUENTE LINK

www.uniba.it/ricerca/dipartimenti/scienze-politiche/didattica/attivita-didattica-a.a.-2018-2019/corsi-di-studio/sa-18-19/didattica/offerta-formativa-a.a.-2018-2019/erogata-SA

 

 

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pubblicato il 11/06/2018 ultima modifica 06/09/2022