UniBa vince il premio Intellectual Property Award 2019

Mercoledì 26 giugno 2019, presso l’Aula Magna del Politecnico di Torino, si è svolta la selezione finale dell’Intellectual Property Award 2019, ideato e organizzato dall’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi del Ministero dello Sviluppo Economico in collaborazione con Netval, finalizzato ad incentivare l’innovazione e valorizzare la creatività degli inventori delle Università italiane, enti pubblici di ricerca nazionali ed Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico.

Il brevetto dell’Università di Bari “Dispositivo e procedimento di acquisizione plenottica di immagini“ si è classificato primo per la categoria Life Science, dispositivi medicali e chimica, tra ben 73 brevetti in competizione. È stato presentato dalla prof.ssa Milena D’Angelo a nome degli inventori prof. Augusto Garuccio, e dottori Francesco V. Pepe, Teresa Macchia, Ornella Vaccarelli.
Le ricerche che hanno dato origine a questo brevetto sono state condotte all’interno del Dipartimento Interateneo di Fisica, dal gruppo di ricerca di Tecnologie Ottiche Quantistiche 2.0, che vede coinvolti anche altri giovani ricercatori, quali dottori Francesco Di Lena e Alessio Scagliola, e studenti.

Il premio è stato attribuito in occasione della presentazione di www.knowledge-share.eu, la più grande piattaforma nazionale per la valorizzazione della proprietà intellettuale che nasce dalla ricerca pubblica, collegando direttamente l’innovazione al sistema industriale.

Il successo è anche frutto di un grande lavoro di squadra tra i ricercatori, l’Ufficio Trasferimento Tecnologico e il Centro “Per l’innovazione e la creatività”.

L’invenzione riguarda una tecnica per l'acquisizione di immagini plenottiche, chiamata "Correlation Plenoptic Imaging" (CPI), che sfrutta le correlazioni quantistiche insite nella luce per rifocalizzare fotografie sfocate, aumentare la profondità di campo all’interno di una fotografia, e ricostruire immagini tridimensionali, senza sacrificare la risoluzione dell'immagine. Il CPI consente di ottenere una combinazione di risoluzione e profondità di campo dell’immagine non ottenibile con altri sistemi di imaging, e si presta pertanto ad applicazioni svariate, dall’imaging biomedicale all’osservazione della terra e all’imaging dello spazio, dall’ispezione industriale alla realtà virtuale e aumentata, fino al monitoraggio delle stampe 3D.

 

Di seguito i link ufficiali della competizione.

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published on 01/07/2019 ultima modifica 01/07/2019