Nuova descrittione del Regno di Napoli diviso in dodici provincie di Arrigo Bacco

 

La Nuova descrittione del Regno di Napoli diviso in dodici provincie si presenta come una delle tante descrittioni erudite del regno meridionale pubblicate tra ‘500 e ‘600. Ideata da Arrigo Bacco, l’opera ha avuto complesse vicende editoriali.

Dell’autore, tedesco di nascita e napoletano di adozione, sappiamo che ha cominciato la sua carriera nella città partenopea negli anni ‘70 del XVI secolo in qualità di editore. Come spesso capita, egli intraprende parallelamente anche una attività di autore. La sua opera più famosa è Il Regno di Napoli diviso in dodici province, dato alle stampe per la prima volta nel 1606. Essa assume a modello La Descrittione del Regno di Napoli di Scipione Mazzella, la più antica tra le corografie erudite del Mezzogiorno continentale, pubblicata negli ultimi anni del ‘500. Rispetto al precedente, Bacco amplia la descrizione della città di Napoli, offre elenchi della nobiltà titolata del Regno, fornisce la descrizione delle principali città e terre di ciascuna provincia e riporta non solo i dati demografici del 1561 (già in Mazzella) – la vecchia numerazione -  ma anche quelli del 1595, la nuova numerazione.

Dopo la morte di Arrigo Bacco (avvenuta presumibilmente nel 1607), l’opera ha parecchie riedizioni (una perfino in tedesco) che ne alterano la struttura originaria e finiscono per perdere traccia del nome stesso dell’autore originario. Tra le tante, l’edizione più utile per il nostro data-base ci è sembrata quella del 1629, stampata per i tipi di Ottavio Beltrano su iniziativa del libraro Andrea Paladino, che sul frontespizio reca il titolo di Nuova descrittione del Regno di Napoli diviso in dodici provincie […] descritta prima da Enrico Bacco et in questa ultima impressione da Gio. Pietro Rossi Napolitano.

L’opera si apre con una ampia introduzione aperta da una Breve descrittione del Regno di Napoli (pp. 1-3).  Segue la ben più corposa Descrittione di Napoli (pp. 5-27), in cui l’autore tratteggia i caratteri peculiari del suo territorio, dà brevi cenni delle vicende storiche più rilevanti, ricorda le sue bellezze architettoniche (castelli, chiese, monasteri), ne descrive i borghi e i casali.

Allargando lo sguardo al Regno intero, la fonte passa ad elencare le arcidiocesi con le relative diocesi suffraganee, i re (dai Normanni agli Austriaci) e i vicerè del Regno (da Bellisario, luogotenente dell’imperatore Giustiniano ad Antonio Alvarez duca d’Alba), i sette Uffici (il Gran Contestabile, il Gran Giustiziere, ecc.) e tutte le famiglie feudali del Regno (nell’ordine principi, duchi, marchesi, conti). Il campo di osservazione si riduce di nuovo alla capitale: se ne descrivono brevemente i tribunali (civili, militari ed ecclesiastici) e si elencano gli enti regolari e laicali della città, le fortezze e le carceri (riportando per ognuno anche il numero degli “occupanti”). I paragrafi conclusivi di questa lunga introduzione sono dedicati alla descrizione delle chiese parrocchiali, all’elenco di chiese e cappelle in cui hanno sede i monti di maritaggio, a un resoconto su Santi patroni e reliquie presenti in diversi luoghi di culto, all’indice delle famiglie nobili di seggio e fuori seggio della fidelissima capitale.

Essendo le informazioni di questa introduzione presentate in modo disorganico e incoerente, non sempre è stato possibile utilizzarle e distribuirle nei campi della nostra tabella che, lo ricordiamo, è organizzata intorno ai luoghi insediativi.

La parte più corposa dell’opera è costituita dagli elenchi delle università del Regno divise per province. Lo schema adottato prevede, subito dopo la presentazione dello stemma della provincia, una breve descrizione della stessa (tratti peculiari del territorio, confini naturali, elenco delle città vescovili e arcivescovili, prodotti tipici, eventuali giacimenti naturali e attività estrattive), a  cui segue la lista delle universitates (proposte in ordine alfabetico) ciascuna con i numero di fuochi attribuiti nel 1561 e nel 1595, l’elenco delle città e terre franche e regie, le imposizioni fiscali di ciascuna provincia, talvolta la lista dei casali delle principali università, infine la descrizione più o meno approfondita, da poche righe a decine di pagine, delle principali località della provincia (che di solito si conclude con l’elenco delle famiglie nobili). Da segnalare, infine, accanto ai toponimi di alcuni centri, la presenza di un segno grafico (una sorta di croce uncinata) che indica il conferimento alla località del privilegio delle Camere Riservate: si tratta, come spiega la fonte a p.3, del privilegio regio che dispensa alcune università dagli oneri degli alloggiamenti militari.

Tutte queste informazioni, ad eccezione delle imposizioni fiscali, sono state puntualmente informatizzate.

 

Il database si struttura secondo i seguenti campi:

ID

CENTRO

PROVINCIA

QUALIFICA ONORIFICA

CITTA’ E TERRE REGIE,CITTA’ E TERRE FRANCHE

VESCOVILE/ARCIVESCOVILE

PRIVILEGI

SEDILE CHIUSO

NOMI SEDILI

ELENCO FAMIGLIE REGGIMENTALI

ID ARCIDIOCESI DI APPARTENENZA, ARCIDIOCESI DI APPARTENENZA, NOTE ECCLESIASTICHE

FEUDATARIO ATTUALE, TITOLO ONORIFICO, FEUDATARI DECEDUTI

NOME UFFICIO, PERSONALE, SALARI

CAPITOLO CATTEDRALE

CATTEDRALE, PARROCCHIE, ALTRE CHIESE

ENTI LAICALI, ENTI REGOLARI

PRODUZIONE

POSIZIONE

NOTE

FUOCHI 1561, FUOCHI 1595

FUOCHI DIVISI 1561, FUOCHI DIVISI 1595

FUOCHI STRAORDINARI

NOTE FUOCHI

TIPO MANIFESTAZIONE, NOME MANIFESTAZIONE, MESE, NOTE MANIFESTAZIONE

SANTI PATRONI

 

 

Download della Nuova descrittione del Regno di Napoli diviso in dodici provincie in formato pdf

Per richiedere il file in formato Excel, contattare l'arch. Rosanna Rizzi al seguente indirizzo email: rosanna.rizzi@gmail.com

 

 

Bibliografia

F. de Pinto, G. Polignano, B, Salvemini, Carte dei moderni, repertori degli antichi. Per una cartografia dell’insediamento pugliese fra antico regime e monarchia amministrativa, in A. L. Denitto, (a cura di), Atlas. Atlante della Puglia moderna e contemporanea, Bari, Edipuglia, 2010, pp. 7-28 più carte alle pp. 93-105

A. Lerra, Un genere di lunga durata: le descrizioni del Regno di Napoli, in Id. (a cura di), Il libro e la piazza. Le storie locali dei regni di Napoli e di Sicilia in età moderna, Manduria-Bari-Roma, Piero Lacaita Editore, 2004, pp. 27-50.

T. Pedìo, Le descrizioni storico-geografiche nella letteratura napoletana del Seicento, in AA. VV., Studi in memoria di Nino Cortese, Roma, Istituto per la storia del Risorgimento italiano, 1976, pp. 439-459.

F. Soria, Memorie storico-critiche degli storici napoletani, 2 voll., Napoli, nella Stamperia Simoniana, 1781-1782.

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pubblicato il 03/02/2013 ultima modifica 09/05/2022