Screening per le difficoltà di apprendimento
Se sperimenti difficoltà nello studio, ad esempio nella lettura, nella scrittura o nella comprensione del testo o se sospetti di avere un disturbo dell’apprendimento e non ti sei mai sottoposto/a a un iter valutativo, ti invito a partecipare al programma di sensibilizzazione per le difficoltà e i disturbi di apprendimento promosso da UniBa.
Prenditi qualche minuto e sottoponiti a una autovalutazione compilando il breve Questionario di screening sulle difficoltà di apprendimento in forma del tutto anonima e volontaria; quindi premi invio! Il questionario verifica la presenza di alcune manifestazioni tipiche di un Disturbo Specifico dell’Apprendimento. In base al numero di riposte positive troverai indicazioni su chi contattare in caso tu ritenga necessario avere un confronto con un esperto che ti aiuterà a capire le origini delle tue difficoltà e ti offrirà dei suggerimenti per approfondirle, nel caso in cui sia necessario.
Il questionario non ha certamente un valore diagnostico, ma è uno strumento, basato su evidenze scientifiche e cliniche, volto solo ad individuare eventuali segni di difficoltà che richiedono approfondimento.
Perché compilare il questionario di autovalutazione? Non certo per appesantirti o farti perdere tempo! E’ interesse del nostro Ateneo promuovere un’esperienza universitaria positiva e di successo e per tale finalità tante azioni sono state messe in campo! Nel caso specifico di questa azione, voglio farti sapere che solitamente le difficoltà e i disturbi di apprendimento vengono intercettati nella scuola primaria; oggi ciò accade sempre più di frequente perché gli insegnanti sono ben formati sul tema. Tuttavia, lo stesso potrebbe non essere stato vero per chi ha frequentato la scuola dell’obbligo 10-15 anni fa, quando ancora la Legge 170/2010 sui DSA non era stata varata: è plausibile che difficoltà o disturbi specifici dell’apprendimento mai intercettati a scuola e mai diagnosticati prima possano essere presenti tra i giovani adulti di oggi, esponendoli a una esperienza scolastica prima e universitaria poi infelice e inutilmente faticosa. Per questa ragione, lo stesso Ministero dell’Istruzione, già nelle Linee Guida allegate al D.M. n. 5669/2011 invitava gli Atenei italiani a realizzare programmi di screening!