Dottorato di ricerca in Puglia - POR Puglia FESR FSE 2014-2020 - 35° ciclo

a.a. 2019/2020


Il Dottorato di ricerca in “Diritti, Economie e Culture del Mediterraneo”, ha ricevuto il finanziamento di 2 borse di studio aggiuntive relative al 35° ciclo a valere sul Por Puglia FESR FSE 2014-2020 – Azione 10.4.

In tale contesto, la Regione Puglia intende contribuire al rafforzamento dell'offerta dell'alta formazione, assicurandone la coerenza con i bisogni del sistema produttivo regionale e gli obiettivi della strategia regionale di specializzazione intelligente (Smart Specialization Strategy 2014-2020 Puglia) e della Strategia Europa 2020, attraverso il conseguimento delle seguenti finalità:

  1. migliorare la qualità e l'efficacia dell'istruzione terziaria, con particolare riferimento al terzo ciclo di formazione universitaria;
  2. promuovere il rafforzamento delle sinergie fra alta formazione, ricerca, professioni e mondo produttivo;
  3. innalzare i livelli di competenze, partecipazione e successo formativo sostenendo l'accesso ai corsi di dottorato di ricerca. 

Borsa n. 1 - Codice di progetto H96D20000300008 

Titolo del progetto di ricerca: "Le misure fiscali quali strumenti per lo sviluppo economico e la valorizzazione dell’ambiente: la zona franca doganale pugliese”

Tutor Accademico: Prof. Nicola Fortunato

Dottorando: dott. Cristiano Antonazzi

Breve descrizione dell'operazione: Il progetto muove un'indagine sulle misure fiscali idonee per favorire lo sviluppo di nuovi scenari socio-economici per il territorio regionale  e che simultaneamente garantiscano anche il perseguimento degli obiettivi comunitari in materia di tutela ambientale. La regolamentazione e l'attuazione della zona franca doganale renderebbe più appetibili le aree interessate da queste misure fiscali, fungendo così anche da impulso per l’economia favorendo lo
sviluppo di nuove imprese che garantirebbero anche un approdo occupazionale. 


Borsa n. 2 - Codice di progetto H96D20000300008 

Titolo del progetto di ricerca: "Fonti normative e sentimento religioso nel "laboratorio" mediterraneo. Il dialogo interculturale come fattore di costruzione di una società inclusiva."

Tutor Accademico: Prof. Paolo Stefanì

Dottorando: dott.ssa Valentina Sampietro

Breve descrizione dell'operazione: In un clima socioculturale plurale (ma impregnato di odio, paura, incertezza, esclusione deumanizzante, consumismo e scarto), dove "uno vale un dio" (Rapporto CENSIS n. 52, 2018), dove l'Europa sembra lontana dagli obiettivi che furono sanciti nella Dichiarazione di Barcellona del 1995 e "le rive del Mediterraneo niente hanno in comune se non le loro insoddisfazioni" (P. Matvejević, 2007), "abbiamo bisogno di pensieri che valorizzano legami sociali, i beni collettivi, la capacità di condivisione" (C. Volpato, 2019), di (ri)scoprire che la società umana è intimamente connessa alla capacità di 'parlare comune'" (F. Rossi-Landi, 1996), di "essere insieme", l'uno con l'altro (G, Mannini, 2008), di riconoscimento reciproco (M. Ricca, 2013; P. Stefanì, 2016), di co-inclusione reciproca (D. Falcioni, 2016). Il progetto di ricerca considera il fattore religioso in sé come punto di analisi privilegiato per studiare la pratica effettiva e la tutela dei diritti umani. Osserva il fattore religioso come elemento antropologico, culturale (M. Eliade, 1957) e come "categoria interpretativa nel campo dei diritti umani, una base dalla quale
realizzare la salvaguardia della persona umana" (G. Dammacco, 2000). Attraverso l'adozione del metodo interdisciplinare (approccio storico-comparatistico; analisi dei testi sacri e della tradizione religiosa; analisi e interpretazione delle fonti normative, ivi comprese le c.d. fonti della globalizzazione, in primis soft law), il progetto di ricerca indaga il ruolo che il fattore religioso gioca nel "laboratorio" Mediterraneo, sin dalle esperienze del politeismo; rintraccia le matrici culturali - religiose dell'esperienza giuridica; invita a ripensare il fattore religioso come chiave di volta della Pace nel Mediterraneo, un punto di contatto attivo, proficuo per intavolare il dialogo interculturale e, dunque, costruire una società inclusiva.

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pubblicato il 27/04/2021 ultima modifica 05/12/2023