Si conclude con successo il secondo International Workshop del Modulo Jean Monnet COMEU4PAR

Bari, 28 febbraio 2025 – Dopo il successo del primo appuntamento dello scorso novembre, il 27 febbraio 2025 si è svolto il secondo workshop internazionale nell’ambito del Modulo Jean Monnet COMEU4PAR, promosso dal Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, in collaborazione con il programma Erasmus+, Europe Direct Puglia e il Centro di Documentazione Europea (CDE).

L’evento ha visto la partecipazione di quattro accademici provenienti da due prestigiose università polacche – l’Akademia im. Jakuba z Parazysa di Gorzow Wielkopolski e l’Università di Varsavia – che hanno offerto un’analisi approfondita di tematiche di cruciale rilevanza per il dibattito contemporaneo sull’Unione Europea, attraverso un approccio comparativo e transnazionale. Studenti, dottorandi e docenti del Dipartimento di Scienze Politiche hanno avuto l’opportunità di confrontarsi su questioni di diritto, comunicazione e identità visiva dell’UE.

A inaugurare i lavori è stata la Prof.ssa Alida Maria Silletti, Coordinatrice Erasmus e membro dello staff del Modulo Jean Monnet, mentre la discussione e le conclusioni sono state affidate alla Prof.ssa Angela Maria Romito, Coordinatrice del Modulo.

Durante l’incontro sono emerse riflessioni stimolanti in diversi ambiti. Il tema della libertà di espressione per i giudici europei è stato affrontato in una prospettiva giuridica, evidenziando le sfide e le criticità legate all'equilibrio tra indipendenza della magistratura e la libertà di espressione del singolo. La analisi dei limiti imposti da codici di condotta varati a livello nazionale ed europeo per preservarne l’imparzialità ha sollevato una partecipata discussione sul rapporto tra giurisdizione e diritti fondamentali nel contesto dell’UE.

Di grande rilevanza è stato anche l’approfondimento sul diritto alla buona amministrazione nell’Unione Europea, considerato un elemento chiave per garantire la protezione dei cittadini nei confronti delle autorità pubbliche. Si è discusso di come questo principio si traduca nella pratica e di quali siano le sfide ancora aperte per una sua applicazione efficace in tutti gli Stati membri.

Particolare attenzione è stata dedicata al rapporto tra fotografia, intelligenza artificiale e identità europea. La riflessione ha messo in luce come la crescente standardizzazione delle immagini generate dall’IA rischi di appiattire l’identità visiva dell’UE, diffondendo ritratti artificiali che non sempre rispettano le specificità culturali dei vari Stati membri. Questo fenomeno pone interrogativi su come l’UE possa al contempo preservare e valorizzare la propria identità visiva in un’epoca dominata dalla tecnologia.

Infine, la discussione sulla psicologia della comunicazione nei discorsi governativi europei ha sollevato questioni fondamentali sul modo in cui i governi dell’UE costruiscono le loro strategie comunicative. In un periodo caratterizzato dall’ascesa dei social media e dal rischio crescente di manipolazione dell’informazione, soprattutto a danno delle nuove generazioni, è emersa la necessità di sviluppare strumenti più efficaci per contrastare la disinformazione e le interferenze esterne. Particolare sensibilità sull’argomento è stata mostrata dell’attuale Presidenza polacca del Consiglio dell’UE, che ha annunciato un deciso impegno nel rafforzare la resilienza democratica e nella promozione di una comunicazione istituzionale trasparente e sicura.

Il workshop ha rappresentato un'importante occasione di scambio accademico e interdisciplinare, consolidando il ruolo del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Bari come polo di ricerca e formazione nel dibattito europeo. L’evento si inserisce in un percorso di approfondimento che proseguirà nei prossimi mesi con ulteriori iniziative promosse dal Modulo Jean Monnet COMEU4PAR.

 

pubblicato il 28/02/2025 ultima modifica 28/02/2025

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