Il contrasto alla corruzione nelle Pubbliche amministrazioni

La ricerca, muovendo da una indagine in ordine alle cause del dilagare del fenomeno corruttivo in Italia (fra le quali, sembra potersi individuare, senz’altro, la crisi della rappresentanza, l’incertezza del diritto derivante da un eccesso di produzione normativa e dalla difficile comprensibilità della stessa, la scarsa trasparenza nell’esercizio dell’azione amministrativa), si propone – ormai ad un lustro dall’entrata in vigore della legge sulla prevenzione e la repressione della corruzione n.190/2012, e dalla successiva approvazione del codice di comportamento dei dipendenti pubblici dell’8 marzo 2013 -di verificare l’efficacia delle nuove politiche di anticorruzione nella pubblica amministrazione, fondate, come è noto, sull’idea centrale di adeguare alla nuova realtà del fenomeno corruttivo, l’organizzazione delle pubbliche amministrazioni, le regole sulla trasparenza e sulle incompatibilità.

Ed invero, il contrasto alla corruzione, coinvolgendo il comportamento dei dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni, assume rilievo anche sul versante dell’organizzazione del lavoro e della responsabilità disciplinare. Da questo punto di vista, la ricerca intende affettuare una ricognizione critica della giurisprudenza in materia di responsabilità disciplinare legata ai comportamenti dei dipendenti, nonché monitorare la disciplina dei recenti rinnovi contrattuali nei comparti della P.A., sia sul piano nazionale, sia svolgendo indagini pilota su alcune grandi Amministrazioni (per esempio Università di Bari, Comune di Bari, ASL di Bari).

La ricerca, inoltre, verrà condotta in comparazione con quanto sta, parallelamente, accadendo sul fronte della implementazione della trasparenza degli enti ecclesiastici.

Ed invero, l’esigenza di rendere più efficaci i principi di onestà e trasparenza congiuntamente alla necessità di adeguare la legislazione interna vaticana al mutato quadro normativo internazionale, ha messo in moto un processo di riforma istituzionale, normativo, organizzativo, all’insegna della “trasparenza e dell’onestà” (temi ripresi nella recente Enciclica Evangelii gaudium). In tale prospettiva, si colloca l’istituzione di una Pontificia Commissione sull’Organizzazione della struttura economico-amministrativa della Santa Sede al fine di rendere più trasparente il sistema economico-finanziario della Chiesa in tutte le sue istituzioni, di cui l’amministrazione è parte integrante.

Sulla scorta dell’indagine ad ampio spettro effettuata, si proverà ad avanzare proposte migliorative delle misure attualmente vigenti, al fine di sradicare i fenomeni corruttivi nella sfera pubblica e nei settori economici più esposti al rischio di corruzione.

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pubblicato il 17/10/2018 ultima modifica 02/12/2023