I rapporti tra Italia e altri Stati del Mediterraneo in materia migratoria

Il Mediterraneo è luogo sensibile all’intreccio di fenomeni di diversa natura: traffico e tratta di persone, minacce terroristiche, arrivo di persone in cerca di asilo. Si tratta di fenomeni che toccano in modo diretto e immediato l’Italia, nel contesto delle politiche migratorie e di sicurezza dell’UE. Queste incidono sulle iniziative italiane nei settori migratori poc’anzi indicati. Si pensi alla c.d. esternalizzazione dei controlli migratori; alle attività anche di natura militare volte a quei controlli («In seguito alle attività operate nel contesto di Mare Nostrum, la percentuale dei morti rispetto a quella di quanti riescono ad attraversare, che si attestava oltre il 3%, è diminuita all’1,9%, pari a una persona morta ogni 53 che attraversano»: Amnesty International Report 2017), nonché ai rapporti con Stati mediterranei direttamente interessati ai medesimi fenomeni.

Su questi aspetti si soffermerà la ricerca esaminando profili giuridici, economici, sociologici e statistici. Profili militari securitari vengono in rilievo, oltre che per i pericoli terroristici, anche in vista di arrivi che talvolta vengono a configurarsi come strumento a disposizione di certe milizie con le quali l’Unione europea e Italia possono entrare in contatto (si pensi a quanto pare a Dabbashi, in Sabratha).

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pubblicato il 15/10/2018 ultima modifica 02/12/2023